Sommacampagna dice no al piano dell'Aeroporto. Il Comune si ribella al Catullo: "Ora basta con l'espansione". Prima risaniamo il territorio e poi...
E sull'Arena di Verona, sempre di oggi, è uscito quest'altro articolo a titolo: "Il Comune si ribella al Catullo «Ora basta con l'espansione»", con questo sottotitolo: "SOMMACAMPAGNA. L'amministrazione non si fida delle rassicurazioni verbali per mitigare l'impatto dell'inquinamento. L'assessore Pietropoli annuncia che non sarà apposta la firma al piano varato dall'aeroporto «Difendiamo il nostro ambiente». " .
Un articolo, questo soprariportato, che merita di essere ricopiato integralmente e senza alcun altro commento.
Sommacampagna adotta la linea dura contro la società aeroportuale e rigetta il Piano di sviluppo del Catullo. Il documento è stato illustrato, in municipio, il 31 marzo scorso dal presidente della Provincia Giovanni Miozzi. Ma finirà, per l'istruttoria, sulla scrivania dell'Ente nazionale per l'aviazione civile (Enac) senza la firma del Comune adagiato sulle colline moreniche. È la misura salva cittadino adottata dalla giunta comunale, che si opporne non tanto allo sviluppo dell'aeroporto, quanto al contenuto, o meglio, alla mancanza di alcuni contenuti del Piano stesso: non ci sarebbe alcuna menzione a tutte le misure di compensazione che dovevano essere messe in atto attorno all'abitato della frazione di Caselle. «Nel Piano», spiega l'assessore all'ambiente Augusto Pietropoli, «non sono state riportate le azioni di mitigazione ambientale che avevamo richiesto e che ci erano state promesse. Volevamo che fossero realizzate aree verdi e colline alberate attorno al perimetro dell'area aeroportuale a Caselle, per abbattere l'inquinamento acustico e da polveri sottili. Non c'è nulla di tutto ciò». Non solo. Sommacampagna si aspettava anche l'assegnazione dell'area della Margherita, ora demaniale, ma che il Comune avrebbe dovuto ricevere come compensazione. Anche questa, nelle parole, doveva essere destinata a fascia alberata, come tutta la zona a nord dell'area artigianale di Caselle. «Vogliamo salvaguardare l'abitato della frazione», tuona Pietropoli, «non siamo contrari allo sviluppo dell'aeroporto, ma vanno tutelati i cittadini prima di tutto, dal momento che l'80 per cento del sedime aeroportuale militare e civile si estende sul nostro Comune. Questo Piano non riporta alcuna risposta concreta alle nostre domande. Solo fumo, quando invece siamo il paese che paga di più per la presenza del Catullo sul suo territorio». L'altro è la cittadina di Villafranca che ha, invece, già approvato il Piano di sviluppo il 25 marzo. Lo ha annunciato martedì scorso il sindaco Mario Faccioli, all'inaugurazione del Terminale low cost del Catullo. Miozzi, durante l'incontro in giunta, si era fatto promotore di un coordinamento tra i due Comuni e la Provincia di Verona per le ricadute sul territorio in seguito alle linee di sviluppo delineate. Ma Sommacampagna alle parole preferisce le misure scritte nero su bianco. Per questo ha deciso di sciogliere ogni impegno e di andare per la sua strada, stilando il Piano di assetto del territorio con le dovute attenzioni a Caselle: «Nel Pat prevediamo una fascia di mitigazione attorno all'aeroporto. Ricaveremo le nostre misure così, vista la totale mancanza di disponibilità dell'aeroporto». In attesa di risposte concrete da parte del Catullo, la linea resterà ferma: «Non avranno la nostra firma», conclude Pietropoli, parlando a nome di tutta la giunta.
E visto le dichiarazioni dell'Assessore credo che quello e quanto pubblicato sui giornali... deve ora diventare un Deliberato della Giunta Comunale perchè l'ENAC a Roma, non legge l'ARENA e/o il CORRIERE DI VERONA. Ora bisogna mettere nero su bianco... su un documento ufficiale del Comune di Sommacampagna una chiara e precisa risposta a quanto sta prospettanto l'Aeroporto Valerio Catullo, sul territorio dell'intorno aeroportuale e che ha incidenza determinante anche sulla qualità di vita della popolazione del Comune e di quei miei concittadini che risiedono a Caselle.
Iniziando a scrivere questo messaggio ho promesso di non scrivere nessun commento ai due articoli, promessa che mantengo, ma mi sia permesso di ricordarvi di dare un'occhiata a questi quattro messaggi:
giovedì 16 settembre 2010 "Fiera di Sommacampagna - 31.08.2010 - VERDI ORIZZONTI PER UN FUTURO SOSTENIBILE - Un progetto dell'Arch. Andreas Kipar [presentazione Masterplan] "
martedì 8 marzo 2011 "A quando anche a Caselle un'Assemblea Pubblica per conoscere, sapere, apprendere e capire, che vuole fare da grande l'Aeroporto Catullo? "
sabato 26 febbraio 2011 "LA PROGETTAZIONE E GLI INTERVENTI DI SVILUPPO DEGLI AEROPORTI DEVONO ESSERE AUTORIZZATI DALL’ENAC. Perchè emanare questo "strano" Comunicato Stampa?"
martedì 15 febbraio 2011 "Se nello S.I.A. del P.S.A. della Catullo S.p.A. per la V.I.A. non ci sono le opere di MITIGAZIONE e COMPENSAZIONE sarà dura per la V.A.S. del P.A.T."
E inserito in quest'ultimo messaggio ho pubblicato questo documento: "OSSERVAZIONE [fuori termine] alla V.A.S. del P.A.T. di Sommacampagna - PROPOSTA per un NUOVO Piano di Sviluppo Aeroportuale della Catullo SpA, finalizzata ad un miglior utilizzo delle aree del sedime aeroportuale al fine di ottenere opere di mitigazione e di compensazione ambientale, per diminuire gli impatti “CIVILI e MILITARI” dell’Aeroporto".
E se posso fare un esempio di quello che vuole l'Assessore all'Ambiente del Comune di Sommacampagna... da una lettera dell'Aerporto Valerio Catullo del 19 Febbraio 2008 e indirizzata al Sindaco di Verona... estraggo questo paragrafo:
“La legge 447/95, all’art. 10 comma 5 prevede che gli enti gestori di servizi pubblici di trasporto predispongano i piani di contenimento ed abbattimento del rumore, indicando i tempi di adeguamento, modalità e costi; sono inoltre obbligati ad impegnare, in via ordinaria, una quota fissa non inferiore al 7 per cento dei fondi di bilancio previsti per le attività di manutenzione e di potenziamento delle infrastrutture per l’adozione di interventi e di contenimento del rumore”.
E se l'Aeroporto Catullo... dal 19 Marzo del 1999 ha speso oltre 70 milioni di euro in spese di investimento e potenziamento... il 7%... sono quasi circa 5 milioni che dovevano essere spesi per l'adozione di interventi e di contenimento del rumore.
Commenti
Posta un commento