Se in merito al problema V.I.A. e V.A.S. scrivo delle "cose non vere" perchè non vengo denunciato? In realtà se io scrivo questo: "L'Aeroporto Catullo è in possesso del Decreto di Compatibilità Ambientale? Il Quadrante Europa è in possesso del Decreto di Compatibilità Ambientale? Vi rispondo io. NO e NO. E se dico il falso... querelatemi!!!!

Da un pò di giorni sui quotidiani veronesi pare che il problema principale sia "scrivere sulla V.I.A."... che manca all'Aeroporto Catullo e manca al Quadrante Europa. In realtà il vero problema  - che i giornalisti non hanno scritto - è che... sia il Quadrante Europa... che l'Aeroporto Catullo sono mancanti del Decreto di Compatibilità Ambientale perchè mai sottoposti alla procedura di V.I.A. (per i Progetti) e/o di V.A.S. (per i Piani).
Ed è questo il vero problema su cui dovrebbe concentrarsi l'attenzione dei Giornalisti: la mancanza del Decreto di Compatibilità Ambientale che dovrebbe certificare che il Quadrante Europa e l'Aeroporto Catullo hanno superato positivamente una procedura di V.I.A. che però non hanno mai fatto!!!
Martedi 11... avevo scritto questo messaggio: "EFFETTO TREVISO??? - "Ampliamenti all'aeroporto, la Magistratura avvia le verifiche" - "Catullo, verifiche della Procura". I Magistrati vogliono capire come mai non è stata ancora fatta la Valutazione di Impatto Ambientale"... ma non avevo scritto più di tanto su quello che avevano scritto i giornalisti, perchè avevo da stampare e da spedire questa lettera (vedi copertina) ma che non posso pubblicare... perchè inviata anche a O.L.A.F.
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Mercoledi 12... avevo scritto questo messaggio: "
EFFETTO TREVISO??? - "Quadrante Europa, indagano i PM. Scatta un fascicolo sul Masterplan". Scusate, il problema non è la mancanza della V.I.A. è che queste infrastrutture operano senza il DECRETO di COMPATIBILITA' AMBIENTALE... Questo è il vero problema!!!"... ma anche ieri non ho commentato molto gli articoli dei giornali, perchè avevo da terminare e stampare questa lettera (vedi sotto) che qui potete leggere e che ieri ho spedito e protocollato in comune. 
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Sommacampagna e Caselle in particolare... non hanno solo questi problemi ambientali da risolvere dato che secondo voci di corridoio, ieri in Comune, sarebbe stato illustrato il progetto di un NUOVO CENTRO COMMERCIALE a Caselle che sarebbe pari alla somma della superfice di tutti i TRE già esistenti e che sono nel raggio di TRE km da casa mia.
Ho già la GRANDE MELA di Lugagano, ho già l'AUCHAN di Bussolengo e ho già il FAMILA di DOSSOBUONO... ne ho già TRE di Centri Commerciali attorno a Caselle, non ho bisogno del QUARTO Centro Commerciale a 300 metri da casa mia... Non è che stiamo esagerando. TRE Centri Commerciali a 3 km da casa mia mi bastano. Grazie!!!
Poi che questo QUARTO Centro Commerciale da 350.000 metri cubi (70.000 mq x 5 di altezza) lo vogliono realizzare nelle zone A, B, C del Piano di Rischio Aeroportuale... vediamo se l'ENAC se ne accorgerà.!!!
Comunque è dal 2003 che tentano di realizzare questo QUARTO Centro Commerciale, l'ho già fermato una volta... quando si chiamava "Città del Cibo e del Vino"... se ora ha cambiato nome... lo fermerò un'altra volta. Dov'è il problema?
Ovviamente poi che ci sia un Comitato No Cava Betlemme che nonostante tutto quello che sta subendo Caselle come impatto ambientale, combatte solo contro una Cava e non si preoccupa minimamente di tutto il resto... tra cui la Discarica Siberie mascherata da Recupero Ambientale anche questo fa ridere.
Vediamo che diranno quelli del Comitato No Cava Betlemme leggendo i giornali? Tranquilli nemmeno li leggono i giornali questi. Ma sono curioso di vedere se il Comitato No Cava Betlemme si presenterà il 21 Ottobre quando presenteranno il NUOVO Parco Voltaico da realizzare nell'ex Cava Ceriani.
Una Cava dismessa da 30 anni dove nel frattempo attorno ad un laghetto... è cresciuto un bosco rigoglioso che vogliono distruggere e tagliare tutti gli alberi per "piantare" Pannelli Fotovoltaici.
Quindi oltre alla Discarica Siberie, oltre alla Nuova Autostrada SITAVE, oltre all'Aeroporto Catullo, oltre al Quadrante Europa... dovrò anche occuparmi del NUOVO QUARTO Centro Commerciale e del NUOVO Impianto a Pannelli Fotovoltaici.   
E dato che ieri è stata pubblicata la Sentenza del Consiglio di Stato che riguardo all'Aeroporto Treviso ha stabilito questo (vedi sotto)... non avrei molto tempo di controbattere alle affermazioni dei Presidenti del Quadrante Europa e dell'Aeroporto Catullo... visto che ho dell'altro fa fare.
Ieri il
Consiglio di Stato con l'Ordinanza n° 4460 del 12.10.2011 ha determinato questo:
Ritenuta, sulla base di una delibazione sommaria delle ragioni dedotte a suffragio della domanda cautelare proposta in primo grado, l’insussistenza di consistenti elementi di fumus, in ispecie alla luce della prescrizione, contenuta nel gravato provvedimento, secondo cui “il numero totale annuo di movimenti dei veicoli dallo scalo non dovrà subire aumenti rispetto al numero attualmente autorizzato”, e tenuto conto della documentazione prodotta in giudizio dalle parti appellate (rispettivamente intervenute in giudizio), confermativa del mancato incremento del traffico aereo correlata al progetto e dell’insussistenza di essenziali variazioni spaziali ed implicazioni territoriali dell’infrastruttura in esame;
ritenuta altresì, sulla base di una valutazione comparativa degli interessi in gioco e in considerazione dello stato di avanzamento dei lavori, l’insussistenza del periculum in mora;
rilevato che pertanto, in riforma dell’impugnata ordinanza cautelare, s’impone il rigetto della domanda cautelare proposta in primo grado;
Non entro nel merito dell'Ordinanza che devo studiarmi bene, ma prestate attenzione alle frasi in grassetto e sottolienate qui che dopo utilizzo per commentare gli articoli dei giornali.
Prima di scrivere alla Commissione Europea Ambiente, in merito a questa Sentenza, alla quale - dopo le dichiarazioni "a mezzo stampa" oggi lette, credo chiederò la riapertura della Pratica EU-PILOT 240/08/ENVI (Aeroporto Catullo) e la Pratica EU-PILOT 488/09/ENVI (Quadrante Europa) e lo chiederò singolarmente visto che averle chieste congiuntamente avrò sbagliato: "Richiesta di riesame Pratiche EU-PILOT 240/08/ENVI e 488/09/ENVI come se queste fossero un’UNICA pratica per poter accertare una Valutazione degli Impatti “Cumulativi” [ C.E.A. - Cumulative Effects Assessment ] " qualche commento sugli articoli di oggi li posso anche fare.
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Non ho tempo di entrare nel merito quanto ha scritto l'Arena che ha questo sovratitolo: "AEROPORTO. Debutto complicato per Paolo Arena alla prima uscita dopo 100 giorni di presidenza. Intesa di rilancio con Meridiana", questo titolo: "Le cinque mine sulla pista del Catullo" e questo sottotitolo: "I costi del low cost; i conti in rosso; l'accordo con Brescia; il cargo che non decolla. E la Via che non c'è"... ma dato che in qualche "dichiarazione a mezzo Stampa" hanno un pò esagerato... due o tre piccole precisazioni devo perdere tempo a scriverle.
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Prime frasi tratte dall'articolo dell'Arena:
«Se il magistrato ritiene di invitarci per approfondimenti siamo tutti assolutamente disponibili». Paolo Arena, presidente della società di gestione Catullo alla sua prima conferenza stampa dopo i primi 100 giorni alla guida dell'ente, vorrebbe parlare solo di nuovi voli, rotte internazionali e potenziamenti ma gli accertamenti della Procura sull'esistenza o meno della Valutazione di impatto ambientale dell'infrastruttura rubano per un attimo la scena. Tanto che ieri è stata diffusa una nota congiunta e condivisa tra Catullo e Enac a seguito di quanto pubblicato da L'Arena nei giorni scorsi. Cosa dice in sostanza la nota? Che la Via ancora non c'è. Perché? Perché innanzi tutto l'aeroporto diventa civile nel settembre 2008 e quindi gli investimenti e i lavori eseguiti prima erano su area militare ed «esulavano le competenze della Catullo spa».
Precisazioni:
1°_ Tutta l'Aerostazione dell'Aeroporto Catullo, piazzali di sosta degli aerei compresi... è stata realizzata su terreni di proprietà della Catullo SpA e quindi su terreni civili e mai questi terreni e infrastrutture sono stati gestiti dai militari.
5) Esclusione dei progetti destinati a scopi di difesa nazionale:
La direttiva dispone che essa non riguarda i progetti destinati a scopi di difesa nazionale. Il giudice nazionale chiede se questa disposizione vada interpretata nel senso che un aeroporto destinato ad usi tanto civili quanto militari, ma il cui uso principale è di natura commerciale, rientra nel campo di applicazione della direttiva.
La Corte ritiene che tale eccezione alla regola generale di previa valutazione d'impatto ambientale posta dalla direttiva deve essere interpretata restrittivamente. Ne deriva che possono essere esclusi dall'obbligo di valutazione solo i progetti la cui finalità principale sia di difesa nazionale.
E quindi e sopratutto dato che l'Aerostazione e i piazzali di sosta erano comunque su terreni civili ci voleva la VIA.
3°_ il 19 Luglio 1999 quando i due gruppi di aerei di base all'Aeroporto sono stati trasferiti ad altri aeroporti militari il 3° Stormo è diventato Reparto Mobile di Supporto decretando la fine della presenza all'Aeroporto Militare di Villafranca dei due gruppi di aerei militari svuotando cosi la presenza degli aerei militari.
4°_ Con finanziamenti di ENAC e/o autorizzati da ENAC, tra il 1999 e il 2001, ad attività militare dismessa è stata prolungata la pista principale di 500 metri ed è stata ristrutturata la pista di rullaggio con circa 7 milioni di euro, permettendo cosi di incrementare i voli civili e di permettere i decolli verso la città... in netto contrasto con la Sentenza della Corte Europea emessa nel 1999.
5°_ Il 14 Marzo 1999 è entrata in vigore la Direttiva 97/11/CE che per quelle infrastrutture non in possesso di VIA, perchè autorizzate prima della Direttiva VIA 87-337-CEE entrata in vigore nel 1988, imponeva l'obbligo alla sottoposizione allo "screening" - verifica di esclusione alla VIA - qualora vi fossero state modifiche sostanziali al preesistente.
6°_ In data 31 Maggio 1999, la Catullo SpA ha presentato richiesta di V.I.A. per l'Aeroporto di Montichiari a seguito della quale il Ministero dell'Ambiente in data 21.12.2000 ha rilasciato il Decreto di Compatibilità Ambientale che ad oggi manca ancora all'Aeroporto di Verona.
7°_ In data 26 Marzo 1999 la Regione Veneto ha approvato la legge n° 10 avente questo oggetto: "DISCIPLINA DEI CONTENUTI E DELLE PROCEDURE DI VALUTAZIONE D’IMPATTO AMBIENTALE"... che disciplina le opere soggette alla VIA Regionale e non alla VIA Nazionale che è d'obbligo per gli Aeroporti.
8°_ In data 30.11.1999 era anche stato approvato il Piano d'Area del Quadrante Europa dove all'art. 4 delle Norme Tecniche di Attuazione c'era scritto questo: "La Provincia, di concerto con i Comuni di Sommacampagna, Villafranca e Verona e le autorità aeroportuali, per le aree comprese all'interno dell'impronta sonora, entro sei mesi dall'approvazione del presente piano di area, predispone apposito progetto finalizzato all'attenuazione del fenomeno dell'inquinamento acustico, atmosferico e ambientale in genere".
Adesso io dovrei continuare a perdere tempo a rispondere ai giornali in merito alle dichiarazioni del Presidente dell'Aeroporto Catullo "rese a mezzo stampa"? Già ho sprecato tempo a scrivere queste 8 precisazioni... e pertanto ora non perdo tempo a commentare queste altre parti dell'articolo dell'Arena.

In secondo luogo perché da quando la Catullo ha la gestione totale dello scalo e cioè dal settembre 2008 (concessione quarantennale), la società deve predisporre l'ultima versione (la prima era del 2007) del Piano di sviluppo aeroportuale di concerto con i Comuni vicini (Villafranca in particolare) e poi consegnarlo a Enac che provvederà a sviluppare uno studio di impatto ambientale «che costituirà un elemento di base per attivare la procedura presso il ministero dell'Ambiente per la Via».
E il piano di sviluppo aeroportuale dov'è? «Nei primi mesi del 2011 si perviene ad un accordo di massima con il Comune di Villafranca e attualmente è in fase di conclusione la procedura di approvazione del Piano di sviluppo aeroportuale, sulla base del quale sarà immediatamente attivata la Valutazione di impatto ambientale». Insomma, la Via arriverà.
Queste dichiarazioni rese a mezzo stampa, credo che adeguatamente smentite possano essere invece inviate alla Procura della Repubblica e potrebbero essere utili ad evidenziare nuove responsabilità in capo al nuovo presidente della Catullo SpA..
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Visto che sto perdendo tempo... e non voglio perderlo... in merito all'incremento dei voli low cost e di quelli meridiana, vi ricordo la lettera dell'ENAC del 9 Settembre 2009, citata nell'articolo dell'altro ieri dell'Arena, con questa frase: «La società del Catullo non darà luogo ad interventi che abbiano a comportare incrementi capacitativi del traffico».
Ma ad essere... precisi... precisini, l'E.N.A.C. nella lettera del 9 Settembre 2009 spedita al Ministero dell'Ambiente, in merito al Piano di Sviluppo Aeroportuale, nell'ultimo paragrafo, scrive che quel Piano di Sviluppo Aeroportuale... verrà sottoposto a procedura di V.I.A.... fermo restando che nelle more di tale adempimento la Società Aeroporto Valerio Catullo non darà luogo ad interventi che abbiano a comportare incrementi capacitivi di traffico, ottemperando cosi alla vigente normativa comunitaria e nazionale" " .
E ora leggetevi da soli questo articolo (vedi sotto) che parla di nuove rotte e di ampliamenti capacitivi sull'Aeroporto...
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Mi sono stancato di leggere questi articoli e di commentarli... preferisco commentarli su lettere da inviare alla Commissione Europea Ambiente e alla Magistratura... saranno più utili alla mia causa.
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Tanto meno commento questi altri articoli, perchè ripeto sia più utile segnalare queste dichiarazioni a mezzo stampa alla Magistratura, non solo quelle del Presidente dell'Aeroporto Catullo, ma anche quelle dell'ex Presidente del Quadrante Europa come qui sotto riprodotte.
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Ovviamente...  l'articolo del Corriere dove si parla di "Me" ve lo copio integralmente:

Catullo: Zuliani, replica ai pm «Tutto il nostro iter è stato regolare» VERONA — «Sì, l'esposto l'ha fatto Sandrini (Beniamino Sandrini, esponente del blog "Vivi Caselle" di Caselle di Sommacampagna, ndr), ma stavolta ha preso un granchio. Perché noi siamo assolutamente tranquilli». Flavio Zuliani era presidente del Consorzio Zai all'epoca dei fatti per i quali, come ha scritto ieri il Corriere di Verona, la magistratura ha aperto un'inchiesta. Inchiesta sul Quadrante Europa, e sulle strategie per l'utilizzo di quelle aree. Ma Zuliani, appunto, non batte ciglio. «Tutti i nostri iter amministrativi sono stati regolari, suffragati anche da pareri dei nostri legali. E se il Comune di Verona li ha approvati, è perché l'iter è stato giudicato completo». L'ipotesi di accusa sarebbe quella di assenza della Via (Valutazione d'impatto ambientale) e della Vas (Valutazione ambientale strategica). Ma Zuliani spiega che «stiamo parlando di un'area già regolamentata, per la quale si era previsto non un ampliamento ma solo un diverso utilizzo. Già oggi lì esistono moltissimi parcheggi. Ed ogni eventuale aumento della cubatura dovrà essere (quello sì!) sottoposto ad una Via. E' lo stesso Piano Urbanistico Attuativo che lo prevede. Forse Sandrini ha confuso le due cose. E del resto, se il Comune di Verona ha approvato ogni nostro atto, è perché sapeva che era tutto in regola, tutto eseguito con la massima cura e la massima trasparenza».
Da Palazzo Barbieri, peraltro, il vicesindaco e assessore all'Urbanistica, Vito Giacino, fa sapere che «la competenza per la Via è della Provincia, con la sua apposita Commissione, mentre quella per la Vas è della Regione, anche lì attraverso una commissione apposita. A seguito dell'articolo apparso sul Corriere di Verona - prosegue il vicesindaco - ho peraltro verificato personalmente che a suo tempo la Zai chiese ed ottenne il parere di un autorevole studio legale veronese: proprio in seguito ad esso, il Consorzio decise di non richiedere né la Via né la Vas».
Dalla sede del Consorzio, arriva una ulteriore precisazione. Impegnato in una riunione a Roma, il nuovo presidente, Matteo Gasparato, dopo aver sentito i tecnici, fa infatti sapere, con un comunicato, che «il Consorzio Zai in stretta connessione con la Provincia di Verona ha dato risposta alle domande relative alla necessità o meno di svolgere le indagini Via-Vas alla Presidenza del Consiglio il 15/10/2009; successivamente nel marzo 2010 siamo stati informati che la Presidenza del Consiglio dei Ministri con la competente Commissione Europea ha archiviato il caso dell'autorizzazione del Quadrante Europa per l'applicazione della Vas e della Via». Lo stesso comunicato ufficiale aggiunge peraltro che «non si capisce il riferimento al Masterplan in quanto lo stesso non è uno strumento urbanistico bensì una proposta di possibile futura visione strategica». Nel luglio 2010, il ministero dell'Ambiente aveva chiesto alla Regione Veneto informazioni sulle procedure di Vas, portate a termine o ancora da completare, del Masterplan di sviluppo del Quadrante Europa. La richiesta era arrivata in Regione il 13 luglio dopo le accuse di irregolarità nel piano di sviluppo dell'Interporto lanciate da Beniamino Sandrini del blog «Vivi Caselle». Che ieri, sul suo blog, ha ricordato che il 10 giugno 2010 aveva scritto questa lettera dal titolo: «Richiesta intervento sulle Violazioni Via e Vas del "Quadrante Europa" di Verona» allegando una voluminosissima documentazione.
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Adesso non rispondo a quanto qui scritto... ma se con l'Aeroporto Catullo ho evidenziato in 8 note alcune controdeduzioni, qui me ne servono di più di note per controbattere queste dichiarazioni a mezzo stampa. Leggerete le mie considerazioni a quanto dichiarato dai due Presidenti, nella segnalazione che invierò alla Procura della Repubblica e alla Commissione Europea nelle prossime ore.
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NON CI RIESCO... a non scrivere ancora qualche riga.
TRE note... solo TRE NOTE... le devo scrivere in merito alle "Comunicazioni a mezzo stampa" inerenti il   Quadrante Europa:
1^ NOTA:Le competenze dalla VIA degli INTERPORTI non è della Provincia, perchè l'INTERPORTO QUADRANTE EUROPA va sottoposto alla VIA NAzionale e non alla VIA Provinciale!!!
2^ NOTA:Non sono gli avvocati... anche se autorevoli, a decidere se la VIA è d'Obbligo SI o NO visto che la legge in vigore ha previsto la procedura di "screening" (procedura di richiesta esclusione alla VIA) ed è il Ministero dell'Ambiente che decide se la VIA serve o no!!!
3^ NOTA:La Commissione Europea Ambiente aveva archiviato il caso su in formazioni delle Autorità regionali, dimenticandosi si evidenziare che erano stata dichiarate in base alla Normativa Regionale sulla VIA... quando la VIA degli Interporti è d'obbligo essere quella Nazionale.
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GRAZIE DI QUESTE DICHIARAZIONI A MEZZO STAMPA...
MI SARANNO DI UNA UTILITA' CHE NEMMENO VOI UMANI... POTETE IMMAGINARE.

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