EFFETTO TREVISO??? - "Ampliamenti all'aeroporto, la Magistratura avvia le verifiche" - "Catullo, verifiche della Procura". I Magistrati vogliono capire come mai non è stata ancora fatta la Valutazione di Impatto Ambientale.

Oggi copio solamente e... non scrivo nulla di mio.
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INFRASTRUTTURE. L'indagine a seguito di alcuni esposti dopo la costruzione di fabbricati e ampliamenti dello scalo.
Catullo, verifiche della Procura
I magistrati vogliono capire come mai non è stata ancora fatta la Valutazione di impatto ambientale. Legislazione molto complessa
Gli esposti sono numerosi, dicono in Procura. E così la polizia giudiziaria sta scartabellando tra atti, lettere e documenti per verificare ciò che i denuncianti sostengono da anni: il Catullo non ha chiesto né la Via, la valutazione d'impatto ambientale nè la Vas, la Valutazione ambientale strategica per la costruzione delle opere che hanno allargato lo scalo veronese. Anzi sembra addirittura che non l'abbia mai chiesta per tutto lo scalo.
Gli inquirenti vogliono vederci chiaro su queste denunce e la polizia giudiziaria potrebbe aver già finito di svolgere le indagini. C'è chi vocifera che sul tavolo del procuratore Mario Giulio Schinaia, ci sarebbe già l'informativa finale ma su questa indiscrezione non ci sono nè conferme nè smentite al secondo piano del palazzo di giustizia. La procura non avrebbe ancora iscritto nessuno nel registro degli indagati nè sono state ipotizzate le accuse. La volontà degli investigatori è quella di dare risposte accettabili in tempi brevi a chi sostiene la violazione della normativa ambientale nell'operato della società di gestuione dell'aeroporto.
Nella documentazione in mano agli inquirenti c'è anche una lettera del ministero dell'ambiente con il numero di protocollo Dsa-2008-0003601 dell'11 febbraio 2008. In quella missiva, inviata tra l'altro anche alla Regione Veneto e al Comune di Verona oltre che alla società «Valerio Catullo», il direttore generale del dicastero, Bruno Agricola, scrive che, a proposito della pronuncia di compatibilità ambientale, «questo ministero non ha mai ricevuto alcuna richiesta».
E non solo: «In tal senso, tantomeno ha ricevuto quesiti relativamente all'assoggettabilità alla procedura di Via delle opere che s'intendevano realizzare nè dalla società aeroportuale nè dall'Enac quale ente preposto ai controlli e all'approvazione dei piani aeroportuali». Lo stesso direttore generale, poi, precisa nella stessa lettera che «la struttura aeroportuale in questione (il Catullo ndr) dev'essere soggetta alla procedura di Via nazionale».
Alla fine è lo stesso ministero a chiedere «la documentazione e la cartografia utile per valutare quali siano le nuove opere eseguite e quali siano quelle ancora da eseguire». Nella lettera si chiede anche «una relazione che renda conto del numero dei passeggeri e dei voli eserciti (forse eseguiti ndr)».
In realtà, agli atti della polizia giudiziaria ci sarebbero anche le foto dall'alto con le quali sono ben visibili l'avanzamento dei lavori che, a parere dei denuncianti, non sarebbero stati sottoposti al vaglio della commissione nazionale per la valutazione ambientale.
I lavori riguardano il prolungamento della pista, le nuove aree per la sosta degli aerei, l'hangar per il ricovero dei velivoli oltre ai parcheggi all'aerostazione degli arrivi, ai parcheggi multipiano.
In realtà, su tutta l'inchiesta, regna una legislazione amministrativa dai contorni mai ben definiti che sembra disorientare gli stessi investigatori su eventuali responsabilità penali dei vertici del Catullo. Solo tra qualche settimana gli accertamenti già svolti potrebbero sfociare in un'indagine con accuse e indagati.
La società di gestione, interpellata, non ha ritenuto di intervenire nella vicenda, riservandosi di farlo più avanti. Ma il 26 gennaio 2010, il direttore generale Massimo Soppani aveva dichiarato al nostro giornale che «lo studio sulla Via sarà pronto a giugno (del 2010 ndr)». Questa promessa, però, non è stata mantenuta visto che gli investigatori ora vogliono vederci chiaro sui ritardi nella redazione della Valutazione d'impatto ambientale per stabilire eventuali responsabilità penali di chi aveva il compito di presentarlo
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Tra piano di sviluppo e aumento di voli e utenti
Le risposte del Catullo non si erano fatte attendere di fronte alle richieste del governo prima e dell'Ue poi. L'allora direttore tecnico del Catullo, Antonio Zerman aveva risposto con una lettera, rinviando tutta la matassa all'Enac, l'Ente nazionale per l'aviazione civile il 2 aprile 2008. Tutti gli atti, è la replica partita da Villafranca, sono stati spediti Roma e sarà quel dipartimento riporta la lettera del Catullo, «a gestire le successive azioni istituzionali». Ma c'è un'altra lettera sottoscritta dal capo unità Garcia Burgues della direzione dell'ambiente dell'Unione europea inviata a Beniamino Sandrini che firmò l'esposto contro l'aeroporto del 22 aprile 2008, Il dirigente dell'Ue sottolinea che «tutti gli interventi infrastrutturali ..all'aeroporto Catullo ...saranno valutati nell'ambito di una Via complessiva». Seppur con l'annuncio che la pratica di Sandrini verrà archiviata, Burgues dà anche un'indicazione: «Se le autorità competenti giungessero ad autorizzare definitivamente il piano di sviluppo senza porlo a disposizione del pubblico...è suo diritto rivolgersi nuovamente alla Commissione».
Vi è, infine, un'altra lettera questa volta dell'Enac, risalente al 9 settembre: «La società del Catullo non darà luogo ad interventi che abbiano a comportare incrementi capacitativi del traffico», Un'affermazione, sostengono i denuncianti che sembra in contrasto con i dati diffusi dal Catullo dal 2008 nei quali si elencano incrementi di voli e passeggeri.
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Ho deciso di non commentare questo articolo dell'Arena di oggi... che casualmente e per pura casualità... esce 24 ore prima della Conferenza Stampa indetta dalla Catullo spa... che si terrà domani Mercoledi alle ore 11,00 per presentare alla Stampa il nuovo assetto societario e il NUOVO Piano di Sviluppo Aeroportuale (l'ennesimo... che casualmente è ancora senza la V.I.A. ed quindi mancante del Decreto di Compatibilità Ambientale).

P.S.

Se la Catullo SpA non ha nulla da nascondere... domani dovrebbero invitarmi alla Conferenza Stampa, cosi poi posso publicare su www.vivicaselle.eu delle eventuali integrazioni e/o correzioni di quanto domani verrà detto ai giornalisti sulla V.I.A. dato che ho la vaga impressione che ai Giornalisti - forse - non diranno bene come stanno le cose sulla V.I.A.... anzi sulla V.A.S.

1°_ AGGIORNAMENTO:

La Lettera della Commissione Europea Ambiente del 13.01.2010 qui citata nell'articolo, conteneva anche questo:Mi preme nondimeno informarla del fatto che il Ministero dell’Ambiente italiano ha riconosciuto e confermato che tutti gli interventi infrastrutturali necessari per lo sviluppo dell’aeroporto “Valerio Catullo” di Verona dall’apertura della pratica EU-PILOT (**) fino al 2024 saranno valutati nell’ambito di una VIA complessiva che avrà per oggetto il Piano di Sviluppo Aeroportuale (PSA) dell’Aeroporto stesso”.
(**) La Pratica EU-PILOT 240/08/ENVI era stata aperta in data: 18.12.2008.

La informo infine che questi servizi hanno raccomandato alle autorità nazionali competenti, a titolo di buona prassi, di valutare nell’ambito della procedura di VIA sul Piano di Sviluppo Aeroportuale anche tutti gli impatti ambientali verificatisi nel periodo successivo alle modifiche o estensioni autorizzate dopo il 14.03.1999. Si tratta tuttavia di una raccomandazione, non avendo la Commissione titolo ad imporre un obbligo in tal senso”.

2°_AGGIORNAMENTO:

Tutti documenti citati nell'articolo dell'Arena, sono solo una piccolissima parte di una ben diversa e ben  CONSISTENTE SERIE DI DOCUMENTI  che sono stati allegati ad una lettera che avevo spedito, il 28 Giugno 2011, al NUOVO Presidente della Catullo SpA, lettera che aveva questo oggetto: "RICHIESTA che il NUOVO Piano di Sviluppo Aeroportuale della Catullo SpA, sia finalizzato al miglior utilizzo delle aree del sedime aeroportuale al fine di realizzare opere di mitigazione e di compensazione ambientale - per diminuire gli impatti “CIVILI e MILITARI” - dell’Aeroporto".

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