Se l'Aeroporto di FIRENZE rispetta la V.I.A. e la V.A.S. ... perchè l'Aeroporto di VERONA... non rispetta la V.I.A. e la V.A.S.? Di chi è la colpa?

Mentre all'Aeroporto Catullo di Verona continuano i lavori... SENZA V.I.A. e... SENZA V.A.S. e/o... SENZA DECRETI DI ESCLUSIONE DALLA V.I.A. ... altri aeroporti CORRETTAMENTE si ampliano nel rispetto della V.I.A. e della V.A.S. come l'Aeroporto di Firenze di cui poi ne scrivo... dopo che ho scoperto che da pochi giorni è stato emanato un DECRETO DI ESCLUSIONE DELLA V.I.A.
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Oggi, domenica, i cantieri all'Aeroporto Catullo sono fermi e non si lavora, ma ovviamente che ci sia un cantiere in corso... credo sia evidente dalla sovrastante immagine, oggi ripresa. E se nella "Tensostruttura" (che li si intravvede) che sarebbe stata provvisoria, [ma che il Comune di Sommacampagna ha autorizzato al "mantenimento" quale sala per smistamento bagagli (vedi pagina 6 dell'Accordo di Concertazione)] credo che anche questi siano dei lavori di trasformazione ad oggi in atto... per far diventare la "Tensostruttura provvisoria"... nella NUOVA AEROSTAZIONE LOW COST.
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Lavori in corso che si sono effettuati anche di notte, con dei cantieri aperti dalle 23 alle sei del mattino per la RIQUALIFICAZIONE DELLA TESTATA PISTA, lavori che secondo l'Aeroporto permetteranno di passare dagli attuali 3.000.000 di passeggeri ai 4,5 previsti per il 2014. Il tutto a quanto pare lavori autorizzati... senza V.I.A. e senza V.A.S.
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L'Aeroporto di Firenze... rispetto a quello di Verona... è un PICCOLO Aeroporto, anche perchè la sua pista, lunga poco più di 1500 metri, è lunga quanto la metà di quella di Verona e pertanto, questa lunghezza e per come è ubicato questo aeroporto... ne limita la sua operatività.
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Un'espansione Aeroportuale limitata da una parte dalla bretella che collega Firenze con Autosole e dall'altra dalle residenze e dalle prime colline degli Appennini, come sotto ben rappresentato nella sottostante immagine.
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I decolli e gli atterraggi sull'Aeroporto di Firenze, avvengono su un'unica pista e da un unico lato, sorvolando la bretella di collegamento autostradale, come è ben evidente in questa altra immagine.
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Poco più di un anno fa l'ADF SpA ha assegnato i lavori per l'ampliamento dell'aerostazione arrivi che permettera di risolvere alcune criticità di detto aeroporto. Lavori che ovviamente sono stati eseguiti perchè a seguito di domanda di pronuncia di compatibilità ambientale del 20 Settembre 2000 concernente il progetto riguardante il Piano di Sviluppo dell'Aeroporto Amerigo Vespucci di Firenze, in data 4 Novembre 2003, a seguito di procedura di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) è stato rilasciato il Decreto di Compatibilità Ambientale. (Decreto V.I.A. che l'Aeroporto di Verona... NON POSSIEDE)
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Per quanto riguarda il progetto dell'ampliamento della Aerostazione di Firenze dal loro sito web si può prendere visione di un Video di presentazione, come sotto riprodotto.
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E se l'Aeroporto di Firenze può ampliarsi, è perchè dal 2003 possiede un Decreto V.I.A. di cui meritano esserne riprodotte le prescrizioni, come sotto evidenziate nei seguenti estratti:
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Secondo la normativa in vigore, qualsiasi Decreto V.I.A. ha una "scadenza", se il progetto non viene realizzato entro 5 anni dall'emissione del Decreto di Compatibilità Ambientale, la procedura di V.I.A. deve essere reiterata e dovendo l'Aeroporto di Firenze realizzare un "piccolo" ampliamento del Piazzale di Sosta degli Aerei (vedi sotto) oltre a quello già approvato con il Decreto V.I.A. ha preferito chiedere una VERIFICA DI ASSOGGETTABILITA' ALLA V.I.A. PER L'AMPLIAMENTO DEL PIAZZALE OVEST DELL'AEROPORTO.
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Nel piano rispetto della Normativa V.I.A.-V.A.S., in data 18 Maggio 2010 l'Aeroporto di Firenze ha chiesto la Verifica di Assoggettabilità alla V.I.A. e in data 29 Ottobre 2010 a seguito di emanazione di Decreto di Esclusione V.I.A. POSITIVO (ma con prescrizioni, vedi sotto) ora può procedere ad ampliare il Piazzale di Sosta Aerei... senza dover chiedere una NUOVA V.I.A.
In ogni caso, come evidenziato a pagina 5 nel Verbale della Commissione VIA-VAS del Ministero dell'Ambiente del 22 Ottobre 2010, questa possibilità di ampliamento è stata concessa anche per questo motivo: "l'aumento di superfice relativa all'ampliamento del piazzale A/M nell'area Ovest pari a 36.870 mq. rispetto ai 25.780 mq. autorizzati è compensato dal mancato incremento di superficie destinata a piazzale A/M in area Est pari a 16.215 mq."
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Da segnalare poi che l'Aeroporto di Firenze, visto che vuole ampliare le proprie infrastrutture e le vuole ampliare oltre a quello già approvato con Decreto V.I.A. del 2003, in particolare per quanto riguarda il prolungamento pista, in considerazione di ciò sta predisponendo una corretta procedura di Valutazione di Impatto Ambientale. Una V.A.S. in corso per l'Aeroporto di Brescia e una V.A.S. che manca per il Piano di Sviluppo dell'Aeroporto di Verona.
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Credo che sia poi interessante segnalare che sempre sul sito web dell'Aeroporto di Firenze hanno pubblicato anche dei Video relativi alla V.A.S. - Valutazione Ambientale Strategica... che sarebbe in corso di predisposizione.
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Mio malgrado devo ricordare che l'Aeroporto di Verona è cresciuto e si è ampliato senza la V.I.A. (che l'Aeroporto di Firenze ha chiesto nel 2000 e ottenuto nel 2003) e all'Aeroporto di Verona hanno iniziato dei lavori previsti nel Piano di Sviluppo Aeroportuale che comprendeva anche la NUOVA AEROSTAZIONE PARTENZE (già realizzata) ed il tutto l'hanno fatto e lo stanno facendo senza nessuna Valutazione Ambientale Strategica... il tutto senza la V.A.S.
E tutte queste mancanze di rispetto per l'AMBIENTE e per la SALUTE PUBBLICA, tutto questo al sottoscritto crea "ansia", sopratutto da quando è stata ipotizzata la realizzazione del Nuovo Casello per l'Aeroporto sull'A22, che - se realizzato nel posto giusto e al momento giusto - sgraverebbe e diminuirebbe l'inquinamento autostradale che impatta su Caselle.
Oggi ho scritto questo messaggio dopo aver letto questi due articoli dell'Arena, il primo a titolo: "Lavoro e infrastrutture per rilanciare Verona" e il secondo a titolo: «Disponibili a investire se ci sono progetti veri»
Del primo articolo estraggo queste frasi:
PER RENDERE vantaggioso il comprensorio Veronese sono però necessari collegamenti stradali, ferroviari (alta velocità in primis) e aerei sempre più all'avanguardia, per trasportare persone e merci.
È questo lo scenario prospettato al convegno «Il futuro della nostra città», promosso dalla Fondazione Toniolo e introdotto dal direttore don Davide Vicentini, sostenuto dalla Banca di Verona.
LO SVILUPPO passa dunque dalle infrastrutture viarie (vedi anche articolo a destra), ma anche dalle politiche degli enti partecipati da Comune e da altri soggetti come la Camera di Commercio e le banche, come è la Fiera (presente in sala il presidente Ettore Riello) oppure l'aeroporto Catullo.
Fra le priorità progettuali per il rilancio di Verona Tosi cita lo sviluppo della Fiera, di cui proprio ora il Comune sta vendendo il 12 per cento delle quote (sul 54 che possiede), la crescita dell'aeroporto Catullo con l'aumento di capitale e il piano degli interventi...
Nel secondo articolo le frasi da evidenziare e da riportare sono queste:
IL MONDO ECONOMICO. Burocrazia nel mirino, si avverte il bisogno di agire con rapidità.
Banche e Fondazioni pronte a scendere in campo. Alta velocità, autostrade e casello per il Catullo le opere da realizzare con urgenza
Le priorità, su cui concentrare le risorse economiche, che oggi non abbondano, sono le infrastrutture. Quindi anzitutto strade e treni. Tanto più a Verona, dove si incrociano il corridoio 1 (nord sud) e 5 (est ovest) e dove c'è un polo logistico di eccellenza come quello del Quadrante Europa.
Ma infrastrutture vuol dire anche Tibre e collegamento con l'aeroporto Catullo, mantenere al meglio le due autostrade Brennero-Verona-Modena (da Verona a Modena si farà presto, però, la terza corsia) e la Serenissima, ma anche l'aeroporto Catullo. E a proposito di Catullo, il presidente di Confindustria Verona, Andrea Bolla, sottolinea che almeno si dovrebbe partire da quelle già finanziate, come il casello autostradale verso l'aeroporto sulla A22.
E anche Bolla non ha dubbi: «L'eccesso di burocrazia rende difficile fare impresa qui».
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Come scritto in questo messaggio: "NUOVO CASELLO PER L'AEROPORTO PRONTO FRA TRE ANNI. Un nuovo Casello che potrebbe diminuire l'inquinamento di Caselle? SI, potrebbe diminuirlo, ma..." il sottoscritto non vede l'ora che venga realizzato il nuovo Casello sull'A22 per l'Aeroporto Catullo... ma se questa realizzazione venisse procrastinata nel tempo perchè l'Aeroporto Catullo si è dimenticato di chiedere la V.I.A. ... chiedere la una preventiva Valutazione di Impatto Ambientale è... "eccesso di burocrazia"... o è solo un atto dovuto a salvaguardia della salute pubblica?
Ma se poi l'Aeroporto Catullo, insiste nel voler dimenticarsi di chiedere la V.I.A. per il vecchio... oltre a dimenticarsi di chiedere la V.A.S. per il FUTURO... il Presidente Aeroportuale si dimentica anche di chiedere la Verifica di Esclusione della V.I.A. tutte queste dimenticanze dei vari responsabili... è eccesso di burocrazia e/o... sono gravi mancanze della Dirigenza dell'Aeroporto?
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Per dovere di cronaca e per quanto relativo all'Aeroporto di Firenze, comunque devo anche segnalare questi due articoli, il primo a titolo: "Aeroporto Firenze: i progetti di pista alternativa tra emissioni e omissioni" e il secondo a titolo: "Firenze, cresce il rumore dell'aeroporto".

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