Che un (nuovo) Parlamentare del Partito Democratico si accorga - dopo 4 anni - che il Piano Nazionale Aeroporti è una "emerita caxxata", questo non può che farmi piacere... e pertanto colgo l'occasione di ricordare all'On. Vincenzo d'Arienzo che gli Aeroporti di Verona, di Venezia e di Treviso (tutti e tre controllati da SAVE SpA) da decenni stanno operando senza la V.I.A.

Visto gli articoli oggi pubblicati sui quotidiani veronesi, che un (nuovo) Parlamentare del Partito Democratico si accorga - dopo 4 anni - che il Piano Nazionale Aeroporti è una "emerita caxxata", questo non può che farmi piacere... e pertanto colgo l'occasione di ricordare all'On. Vincenzo d'Arienzo che gli Aeroporti di Verona, di Venezia e di Treviso (tutti e tre controllati da SAVE SpA) da decenni stanno operando senza la V.I.A. e pertanto sono ancora mancanti di un Decreto di Compatibilità Ambientale.
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Visto che oggi scriviamo qualcosa in merito al Piano Nazionale Aeroporti se nella Casella di Ricerca di www.vivicaselle.eu scrivete queste parole: "PIANO NAZIONALE AEROPORTI" il risultato della ricerca che ne esce è questo:
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22 Feb 2015
Se ieri ho scritto questo messaggio: "Se tramite "Google Alert" - come risultato delle parole impostate per la ricerca "Aeroporto Verona" - il sistema ti elenca 23 articoli inerenti al "Piano Nazionale Aeroporti" e non trovi nessun ...
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21 Feb 2015
Se tramite "Google Alert" - come risultato delle parole impostate per la ricerca "Aeroporto Verona" - il sistema ti elenca 23 articoli inerenti al "Piano Nazionale Aeroporti" e non trovi nessun articolo relativo all'Aeroporto di ...
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03 Ott 2014
L'edificazione di dispendiose opere in stralcio in assenza di una VIA, una prassi che potrebbe coinvolgere un numero rilevanti degli scali aerei inquadrati dal Piano Nazionale Aeroporti, non implica una contraddittoria ...
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06 Ott 2012
Successivamente in data 22 Agosto 2012, dopo aver preso visione del Piano Nazionale Aeroporti (come predisposto da ENAC) e quindi dopo aver recuperato ulteriori informazioni ebbi a scrivere un'altra lettera avente il ...
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22 Ago 2012
"Studio sullo sviluppo futuro della rete aeroportuale nazionale" e proposta "Piano Nazionale Aeroporti". Le responsabilità dell'ENAC sulla violazione di VIA e di VAS da parte delle infrastrutture aeroportuali" ora posso tornare ...
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19 Ago 2012
Oggetto: "Estensione pratica EU-PILOT 3720/12/ENVI. “Studio sullo sviluppo futuro della rete aeroportuale nazionale” e proposta “Piano Nazionale Aeroporti”. Le responsabilità dell'ENAC sulla violazione di VIA e di VAS da ...
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17 Ago 2012
... al Piano Nazionale degli Aeroporti, di cui avevo dato notizia in questo messaggio: "Piano Nazionale degli Aeroporti - "Studio sullo sviluppo futuro della rete aeroportuale nazionale" e "proposta Piano Nazionale Aeroporti".
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08 Ott 2011
Bergamo Orio al Serio, almeno secondo il Piano di Sviluppo Aeroportuale (PSA) definito dal Piano Nazionale Aeroporti, avrebbe una capacità delle piste di circa 9-10 milioni di passeggeri, mentre le stime di traffico al 2025 ...
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In merito al "Piano Nazionale Aeroporti" - visto che questa "emerita caxxata" l'ha partorita l'ENAC vediamo cosa è stato pubblicato sul sito web dell'Ente Nazionale Aviazione Civile, come sotto riportato:
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Piano Nazionale degli Aeroporti
Nel 2011, a seguito della validazione del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti dello "Studio sullo sviluppo futuro della rete aeroportuale nazionale" concluso nel 2010, l'Enac ha redatto una proposta di Piano Nazionale degli Aeroporti contenente le scelte strategiche fi nalizzate a dotare il Paese di uno strumento programmatico in grado di orientare gli investimenti delle società di gestione aeroportuale e di creare al contempo le condizioni per una maggiore intermodalità in linea con gli standard europei. 
Piano Nazionale degli Aeroporti - Febbraio 2012 
Studio sullo sviluppo futuro della rete aeroportuale nazionale - Settembre 2010 
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Dopo aver ricordato che già nel 2010, già nel 2011 e già nel 2012 erano stati pubblicati i documenti relativi al Piano Nazionale Aeroporti, leggiamo ora quanto pubblicato sui quotidiani veronesi.
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Nella prima pagina dell'Arena c'è un articolo a titolo: "Strafalcioni ed abbagli nel «piano aeroporti»", con questo sopra titolo: "IL CASO.Tra svincoli e Montichiari: tutti gli errori del ministero" e con questo testo: 
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Presentato in Commissione Trasporti alla Camera il Piano nazionale Aeroporti. «Chi lo ha redatto non conosce Verona», afferma però Vincenzo D’Arienzo, deputato Pd: «Ci sono lacune clamorose: l’aeroporto di Montichiari viene citato nel sistema nord-ovest. Inserite opere che non sono nemmeno state decise. Vedi la Ti.Bre. e il casello autostradale dedicato all'aeroporto».
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All'interno dell'Arena c'è poi l'articolo a titolo: "«Aeroporti,quanti errori nel piano nazionale»" con sopra titolo: "STRATEGIE. Presentato nella commissione Trasporti della Camera contiene molte inesattezze", sotto titolo: "Il deputato D’Arienzo: «Lo scalo di Montichiari è previsto a nord ovest. Si citano la TiBre e il casello autostradale che non esistono»" e questo testo:
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È stato presentato in Commissione Trasporti alla Camera il Piano nazionale Aeroporti. «Chi lo ha redatto non conosce Verona e nulla sa di quanto sta accadendo», afferma Vincenzo D'Arienzo, deputato Pd che in Commissione ha espresso forti dubbi e critiche sul Piano. Il Piano nazionale degli aeroporti non terrebbe conto degli obiettivi industriali decisi negli ultimi mesi. «Ci sono lacune clamorose: nel piano manca un riferimento all'aeroporto di Montichiari nel sistema nord est e viene citato come aeroporto bresciano nel sistema nord ovest adatto a trasporti postali. Invece, come tutto il mondo sa, poiché il D'Annunzio è di proprietà del Catullo ed è l'unico dove si può allungare la pista ed è prevista una fermata Tav e, quindi, ha ampi margini di crescita - anche solo cargo - va posto a beneficio del sistema aeroportuale nordest. Mi pare elementare». Nel Piano inoltre sono state inserite «opere infrastrutturali considerate imminenti e che non sono nemmeno state decise. Faccio riferimento alla Ti.Bre. e al casello autostradale dedicato all'aeroporto: si tratta di iter, sia autostradale sia ferroviario, fermi da tempo e non finanziati. Anzi, posso dire che è stato dimenticato e non sarà realizzato entro il 2016 come dice il Piano». Il piano di sviluppo del Catullo non è aggiornato: «Gli stessi progetti di ampliamento nell'area della Margherita nord e del prolungamento della pista del Catullo, citati nel Piano come il futuro dell'aeroporto, non ci saranno per le mutate previsioni dell'attuale proprietà dello scalo», prosegue D'Arienzo. «Sbagliando le premesse, si sbagliano le conclusioni. E, infatti, il Catullo viene declassato ad aeroporto a supporto dell'economia locale e per il traffico charter internazionale. Un Piano lacunoso che Verona non merita», conclude. «Spero, così come sto facendo alla Camera, che anche il territorio comprenda che è ora di chiedere a Enac di essere almeno puntuale su quanto esiste»
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Sul Corriere di Verona è stato pubblicato un articolo a titolo: "Piano nazionale per gli aeroporti, Montichiari finisce nel sistema Nordovest D’Arienzo: «Errori pacchiani, va riscritto»" con sopra titolo: "Il caso scoppia in commissione parlamentare" e questo testo:
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Arriva il Piano nazionale per gli aeroporti. Ma chi l’ha scritto, pare proprio che non conosca Verona. A sostenerlo è il parlamentare del Pd Vincenzo D’Arienzo, che ieri ha chiesto e ottenuto un immediato stop della discussione all’interno della Commissione Trasporti. Nei giorni scorsi l’Enac, Ente nazionale per l’Aviazione Civile, ha infatti depositato in Parlamento una nuova versione del Piano (varato dal governo nel settembre scorso). Ma quando ne ha letto il testo, D’Arienzo s’è infuriato. «Chi lo ha redatto – dice - non conosce Verona e nulla sa di quanto sta accadendo!». E il parlamentare spiega perché: «È clamoroso, - dice – il fatto che manchi qualsiasi riferimento all’aeroporto di Montichiari nel sistema Nordest, mentre l’aeroporto bresciano è inserito… nel sistema Nordovest e viene definito adatto ai trasporti postali. Come tutto il mondo sa - ricorda D’Arienzo - il D’Annunzio è di proprietà del Catullo, è l’unico dove si può allungare la pista e accanto ad esso è prevista una fermata della Tav: ragioni per cui è più che ovvio come esso abbia ampi margini di crescita - anche solo come scalo cargo – e che vada in ogni caso posto a beneficio del sistema aeroportuale Nordest». 
Il parlamentare spiega poi che nello stesso Piano sono inserite opere infrastrutturali date come ormai imminenti: dalla Ti.Bre. fino al casello autostradale dedicato all’aeroporto. Tutte opere che, sottolinea D’Arienzo, sono invece «ferme, bloccate, dimenticate e che sicuramente non saranno realizzate entro il 2016 come dice il Piano. Mentre il casello autostradale è stato addirittura da tempo cancellato. Possibile che l’Enac non lo sappia? E possibile che non sappia neppure che è stato invece finanziato il tratto Tav Brescia-Padova, così come lo è stato il tunnel del Brennero, ovvero i due percorsi Ten 1 e Ten 6 che arrivano in città? Possibile che non sappia che le Ferrovie hanno in progetto lo spostamento del binario sulla Verona/Mantova per portare il treno vicino all’aeroporto, creando, di fatto, una metropolitana di superficie?». 
D’Arienzo ricorda poi che i progetti di ampliamento nell’area della «Margherita nord» e del prolungamento della pista del Catullo, citati nel Piano, non saranno realizzati per scelta dell’attuale proprietà dello scalo. 
Una serie catastrofica di errori, insomma. In base ai quali, e questo è il dato grave, il Catullo viene declassato ad aeroporto a supporto dell’economia locale e per il traffico charter internazionale. «La cosa ha dell’incredibile», tuona D’Arienzo. Che adesso, d’accordo coi vertici della Commissione parlamentare, sta riscrivendo quelle pagine. Perché almeno si discuta sulla realtà, e non su ipotesi che definire «campate per aria» sembra davvero poco. 
Giusto ieri, intanto, Paolo Arena, presidente degli aeroporti di Verona e Brescia, è stato nominato membro della Giunta esecutiva di Assaeroporti, l’associazione delle Società di Gestione Aeroportuale Italiane. 
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Ovviamente i giornali di Verona hanno scritto questi articoli, probabilmente "copiando" un Comunicato Stampa emesso e pertanto - per dovere di cronaca - riportiamo quanto pubblicato sulla pagina Facebook dell'On Vincenzo d'Arienzo.
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Il Piano nazionale aeroporti non conosce Verona. Va riscritto.
E' in discussione il Piano nazionale Aeroporti. Chi lo ha redatto non conosce Verona e nulla sa di quanto sta accadendo.
E' clamoroso, nel piano manca un riferimento all'aeroporto di Montichiari nel sistema nord est e viene citato come aeroporto bresciano nel sistema nord ovest adatto a trasporti postali. Invece, come tutto il mondo sa, il D'Annunzio e' di proprietà del Catullo. Inoltre, e' l'unico dove si può allungare la pista ed e' prevista una fermata TAV. Chiari gli ampi margini di crescita - anche solo cargo. Quello scalo va giocoforza posto a beneficio del sistema aeroportuale nord est. Mi pare elementare.
Nel Piano vi sono opere infrastrutturali date come imminenti. Faccio riferimento alla Ti.Bre. e al casello autostradale dedicato all'aeroporto. Invece quel percorso, sia autostradale sia ferroviario, e' fermo e non finanziato. Anzi, posso dire che e' stato dimenticato e non sarà realizzato entro il 2016 come dice il Piano. Sul casello, possibile che l'ENAC non sappia che e' stato cancellato ancora cinque anni fa?
Al contrario, e' finanziato il tratto TAV BS/PD e il tunnel del Brennero, ovvero i due percorsi TEN1 e TEN6 che arrivano in città. Inoltre, le ferrovie hanno in progetto lo spostamento del binario sul collegamento Verona/Mantova per portare il treno vicino all'aeroporto. Sarebbe, di fatto, una metropolitana di superficie. Nel Piano nessuna valutazione su queste due importanti infrastrutture.
Gli stessi progetti di ampliamento nell'area della "Margherita nord" e del prolungamento della pista del Catullo, citati nel Piano come il futuro dell'Aeroporto, non ci saranno per le mutate previsioni dell'attuale proprietà dello scalo e per l'impossibilità di avere spazi sufficienti.
Sbagliando le premesse, si sbagliano le conclusioni.
Su Venezia, invece, si prevede il mondo con interventi prioritari per far si che arrivi a 16 milioni di passeggeri entro il 2030. Per Verona, invece, 6,3 milioni. Ma, senza gli interventi previsti, e nel Piano non c'è nessuna priorità per noi, come faremo ad arrivare a quella cifra?
La cosa ha dell'incredibile. Un Piano lacunoso che Verona non merita. Spero, che anche il territorio comprenda che è ora di chiedere all'ENAC di essere almeno puntuale su quanto esiste. E sul futuro ne parliamo? Non sono più ammessi silenzi.
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Che un (nuovo) Parlamentare del Partito Democratico si accorga - dopo 4 anni - che il Piano Nazionale Aeroporti è una "emerita caxxata", questo non può che farmi piacere... e pertanto colgo l'occasione di ricordare all'On. Vincenzo d'Arienzo che gli Aeroporti di Verona, di Venezia e di Treviso (tutti e tre controllati da SAVE SpAda decenni stanno operando senza la V.I.A. e pertanto sono ancora mancanti di un Decreto di Compatibilità Ambientale.

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