Dopo la "caxxata" che ha combinato per l'Aeroporto di Treviso (tre pareri negativi per l'Ampliamento dell'Aeroporto Antonio canova), a quanto pare la SAVE SpA, ne sta combinando un'altra delle sue, presentando una ISTANZA di VIA per l'Aeroporto di Venezia, una VIA che - sicuramente - verrà bocciata e che otterrà un parere NEGATIVO dalla Commissione VIA Nazionale. La "caxxata" è talmente grande-grossa... che - per presentare le Osservazioni alla VIA - potrò perfino risparmiarmi di prendere visione dei 191 documenti allegati alla richiesta e di cavarmela con solo 4/5 ore di lavoro, invece di 4/5 settimane se dovessi leggermi ed osservare il tutto.

Oggi su Aero Habitat è stato pubblicato un intervento a titolo: "Valutazione di Impatto Ambientale e aeroporti: il metodo "salami slices" è stato bocciato" con sotto titolo: "Nessun frazionamento dei progetti, solo VIA complessivi per non pregiudicare il Piano Nazionale Aeroporti".
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Alla fine il Parlamento Europeo ha legiferato una questione fondamentale aggiornando la Direttiva sulla valutazione d’impatto ambientale (VIA): determinando le modalità e le procedure che devono ottemperate per tutti i progetti, pubblici e privati.
Per quanto riguarda le VIA aeroportuali (ma si suppone anche le VAS) non si potranno più presentare richieste di edificazione, ampliamento e/o costruzioni parziali di uno scalo aereo di un masterplan o di un Piano di sviluppo aeroportuale. (vedi anche www.vivicaselle.eu del 30 settembre 2014).
La tecnica - tanto diffusa in alcuni Paesi - del "Salami Slicing" o "Salami slice" ovvero una sorta di Valutazione di Impatto Ambientale chiedendo una serie di stralci progettuali progressivi, dovrebbe, essere impedita.
La nuova formulazione rappresenta quindi un cambiamento radicale della vecchia Direttiva 2011/92/UE e, salvo sorprese, dovrebbe entrare in vigore nel 2106.
Isolate richieste e relative autorizzazioni per, ad esempio, ampliamento dell'Aerostazione esistente, l'ampliamento del piazzale Aeromobili, la riqualifica ed adeguamento normativo delle infrastrutture di volo attuali, il potenziamento delle aree a parcheggio esistenti, opere impiantistiche e alcuni manufatti edilizi adibiti a funzioni di servizio e di supporto alle attività aeroportuali, probabilmente non saranno ancora possibili.
Cosa accadrà nel frattempo? Quanti sono le richieste presentate e/o autorizzate negli aeroporti del Belpaese che potrebbero essere identificate come progetti "Salami slice"?
L'ENAC nella convocazione del CDA del 22 settembre 2014, in un comunicato che segnala come le determinazioni e delibere per l'aggiornamento dello stato di approvazione dei piani di interventi aeroportuali:
"il Direttore Generale Alessio Quaranta ha presentato al Consiglio di Amministrazione il quadro aggiornato degli investimenti aeroportuali inseriti nei Master Plan degli scali e nei relativi Piani di interventi. L’ENAC, infatti, nell’ambito delle proprie attribuzioni istituzionali, cura l’approvazione e il successivo monitoraggio dei programmi di intervento verificando periodicamente la coerenza di ciascun aggiornamento con il Piano di Sviluppo approvato e, ove presente, con il contratto di programma. La tabella dei Piani di interventi è disponibile sul portale dell’Ente – www.enac.gov.it – con l’elenco degli aeroporti, la situazione dei piani dei singoli scali e i relativi investimenti".
In relazione al suddetto piano di interventi diventa inevitabile inoltrare anche le richieste di ISTANZA di VIA.
Il primo interrogativo e la prima anomalia è rappresentata dal soggetto richiedente. E' la società aeroportuale o la stessa ENAC? In tal caso non sorgerebbero conflitti di interesse?
Con la nuova normativa sarebbero di fatto eliminati i conflitti di interesse. Perseguire la totale indipendenza dell’autorità competente dal committente. In modo particolare quando il committente è un soggetto pubblico sarebbe esclusa ogni bislacca commistione. Comunque sarebbero introdotte sanzioni proporzionate e dissuasive in caso di violazione alle norme nazionali che derivano da questa Direttiva.
Ma per superare positivamente l'esame della Commissione V.I.A. (Valutazione Impatto Ambientale) l'eventuale avviso di gare di appalto per lavori stralciati non compromette l'intera procedura VIA?
L'edificazione di dispendiose opere in stralcio in assenza di una VIA, una prassi che potrebbe coinvolgere un numero rilevanti degli scali aerei inquadrati dal Piano Nazionale Aeroporti, non implica una contraddittoria pianificazione della sostenibilità e compatibilità ambientale la e degli stessi vincoli/standard aeronautici ?
Quale significato può quindi assumere la promulgazione di un piano nazionale degli aeroporti - lo ha sostenuto il Ministro Maurizio Lupi il 1 ottobre 2014 - assegnando tra 112 scali del Belpaese priorità e linee di sviluppo senza aver preliminarmente assolto alle procedura di valutazione di Impatto Ambientale della singola infrastruttura. Con le implicazioni aggiuntive all’effetto cumulativo dell’impatto ambientale di più progetti nella stessa zona.
Evitare l’obbligo di Valutazione ambientale complessiva - uno scenario incombente in contesti critici che sommano piste di volo, centri commerciali, autostrade, ospedali e altro- avrebbe potuto, poteva e potrebbe diventare un'escamotage furbesco completamente impraticabile con i rigori delle nuova direttiva UE.
Ecco quindi che quando il consiglio dei ministri approva una totale riorganizzazione del sistema aeroportuale nazionale, con la definizione di undici aeroporti strategici, con Fiumicino super hub, e ventisei aeroporti di interesse nazionale, destinati a servire 10 bacini d’utenza senza aver ottenuto, preliminarmente, le autorizzazioni di VIA, la contrarietà è immediata.
Possibile che dinnanzi a numerosi aeroporti con VIA scaduta, con VIA in corso d'opera per non identificare le infrastrutture con milioni di passeggeri/anno che non hanno ancora ricevuti - storicamente - alcuna autorizzazione di valutazione di impatto ambientale e strategica e autorizzazione impatto integrata (VIA, VAS e AIA) il Ministero dei Trasporti e quello dell'Ambiente non pongano considerazioni e restrizioni conseguenti?.
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Dopo aver letto questo autorevole intervento di Aero Habitat - visto che viene citato il mio intervento pubblicato su www.vivicaselle.eu il 30 Settembre scorso, ricordiamo anche il titolo di quel messaggio: "Errare umanum est, perseverare autem diabolicum, et tertia non datur. (Errare è umano, ma perseverare è diabolico, e la terza possibilità non è concessa). Dopo il 3 a 0 della Commissione VIA Nazionale (tre pareri negativi) contro l'Ampliamento dell'Aeroporto di Treviso, il "Diavoletto" Presidente di Save SpA, ora ci riprova con l'Aeroporto di Venezia dove - per evitare una VIA del Masterplan del Piano di Sviluppo Aeroportuale, adotta la tecnica del "Salami Slicing" (chiedere una VIA per stralci) e cosi - per SAVE - andrà a finire 4 a 0.".
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Un messaggio quello del 30 Settembre che cominciava cosi: "Oggi sul Corriere della Sera e sull'inserto del Corriere di Verona, è apparso un: "AVVISO AL PUBBLICO", pubblicato da "ENAC - ENTE NAZIONALE per l'AVIAZIONE CIVILE", avente questo oggetto: "COMUNICAZIONE DI AVVIO DELLA PROCEDURA DI VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE"... che sarebbe relativo all'Aeroporto di Venezia e con questa procedura dovrebbero rilasciare il Decreto di Compatibilità Ambientale per queste opere: "Ampliamento dell'Aerostazione esistente, l'ampliamento del piazzale Aeromobili, la riqualifica ed adeguamento normativo delle infrastrutture di volo attuali, il potenziamento delle aree a parcheggio esistenti, opere impiantistiche e alcuni manufatti edilizi adibiti a funzioni di servizio e di supporto alle attività aeroportuali" e che riportava questa sottostante immagine, che riproduce l'avviso di avvio della Procedura di VIA.
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Se ora noi andiamo a collegarci al sito web del Ministero dell'Ambiente, nella sezione "Valutazione di Impatto Ambientale" dovremmo trovare i documenti relativi a questa istanza di VIA, ma nella copertina del portale del Ministero... non c'è l'Aeroporto di Venezia, mentre c'è quello di Lamezia Terme.
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Vista questa copertina, poi nell'elenco dei progetti in evidenza come riportati nella Home Page della Valutazione Impatto Ambientale del Ministero dell'Ambiente... troviamo prima questo link: "Aeroporto Internazionale di Lamezia Terme - Piano di sviluppo aeroportuale" e poi quest'altro link: "Aeroporto Internazionale di Venezia Tessera - Master Plan".
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Cliccando sul link: "Aeroporto Internazionale di Venezia Tessera - Master Plan" possiamo ora accedere alle: "INFO Progetto e procedure"... di detta richiesta di ISTANZA di VIA.
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Dopo essere arrivati fino qui ora possiamo prendere visione di tutta la documentazione che è stata predisposta per rilasciare il Decreto di Compatibilità Ambientale relativo a: "Aeroporto Internazionale di Venezia Tessera - Master Plan".
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Se nella ISTANZA di VIA l'oggetto sarebbe questo: "Ampliamento dell'Aerostazione esistente, l'ampliamento del piazzale Aeromobili, la riqualifica ed adeguamento normativo delle infrastrutture di volo attuali, il potenziamento delle aree a parcheggio esistenti, opere impiantistiche e alcuni manufatti edilizi adibiti a funzioni di servizio e di supporto alle attività aeroportuali" qui, invece, come oggetto c'è scritto quest'altro: "Aeroporto Internazionale di Venezia Tessera - Master Plan"... e pertanto a quanto pare siamo in presenza di un: "SALAMI SLICING".
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Oltre al piccolo problema del "Salami Slicing" - come evidenziato da Aero habitat - il fatto che il "Proponente" l'ISTANZA di VIA sia l'ENAC, parrebbe essere pertanto molto evidente che siamo in presenza di un grave conflitto d'interesse, che vede l'ENAC come "Controllore" e come "Controllato" ed è per questi motivi che probabilmente eviterò di leggermi i 191 documenti allegati all'Istanza di VIA.
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Un'occhiatina comunque alla copertina della "Sintesi non tecnica" del "Masterplan 2012" (e forse anche al testo) bisogna darla perchè è evidente che il Proponente della ISTANZA di VIA è l'ENAC... quando invece dovrebbe essere la SAVE SpA, in quanto "Concessionario del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti".
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Rileggendo l'intervento di Aero Habitat e ricordando quanto già pubblicato il 30 Settembre scorso su ViViCaselle, parrebbe essere evidente che la SAVE SpA sta tentando un "salami slicing" sottolineando poi che la procedura dell'ISTANZA di VIA è viziata dal "Conflitto d'Interesse" che vede l'ENAC essere "controllore-controllato.
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Dopo la "caxxata" che ha combinato per l'Aeroporto di Treviso (tre pareri negativi per l'Ampliamento dell'Aeroporto Antonio canova), a quanto pare la SAVE SpA, ne sta combinando un'altra delle sue, presentando una ISTANZA di VIA per l'Aeroporto di Venezia, una VIA che - sicuramente - verrà bocciata e che otterrà un parere NEGATIVO dalla Commissione VIA Nazionale. 
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La "caxxata" è talmente grande-grossa... che - per presentare le Osservazioni alla VIA - potrò perfino risparmiarmi di prendere visione dei 191 documenti allegati alla richiesta e di cavarmela con solo 4/5 ore di lavoro, invece di 4/5 settimane se dovessi leggermi ed osservare il tutto.

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