Oggi in Provincia. "Approvazione dello Studio di fattibilità per la riorganizzazione della viabilità di secondo livello a seguito delle modifiche alle entrate e alle uscite delle autostrade A4 e A22 e del sistema delle tangenziali venete nell'area ad ovest di Verona"... Chi DEINUOVI e DEGLIEX ha detto "qualcosa" per quanto accadrà a Caselle?

Da mesi sostenevo che "qualcuno" doveva fare un'analisi di quanto sta succedendo sui territori ad Ovest di Verona e dato che Sommacampagna è esattamente ad Ovest della Città.Speravo che "qualcuno"... sia dei NUOVI che DEGLIEX, si decidesse a fare un primo passo verso tutte quelle Società di gestione delle infrastrutture che - in particolare - impattano su Caselle, al fine di vedere... se era possibile modificare e/o migliorare "qualcosa" in modo che l'ampliamento, il potenziamento e/o la realizzazione di nuove infrastrutture potessero essere l'occasione di progettare delle azioni e degli interventi atti a diminuire l'inquinamento su Caselle, per migliorare la qualità della nostra vita ed ottenere impatti positivi anche alla salute pubblica.
Ma ovviamente sia GLIEX che INUOVI sono affacendati in altre facende affacendati che sono di loro maggiore interesse... e solo ieri ho scoperto che oggi, alle ore 16, in Sala Rossa, in una Commissione Provinciale, verrà discusso quanto approvato con la Delibera di Giunta n° 63 dell'8 Settembre 2011, avente questo oggetto: "
Approvazione dello Studio di fattibilità per la riorganizzazione della viabilità di secondo livello a seguito delle modifiche alle entrate e alle uscite delle autostrade A4 e A22 e del sistema delle tangenziali venete nell'area ad ovest di Verona".
Al sottoscritto, che una Commissione esamini "a posteriori", un documento già approvato dalla Giunta Provinciale, mi sembra una cosa strana, a meno che sotto ci sia dell'altro, visto che nei giorni scorsi è stata annunciata l'approvazione del nuovo Casello sull'A22 per l'Aeroporto" che sarebbe previsto tra il "tinello" del sig. Rossi, il "soggiorno" del sig. Verdi, la "camera da letto" del sig. Bianchi e la "mansarda" del sig. Mori, tutti abitanti a Dossobuono. 
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Quando giovedi scorso ho scritto questo messaggio: “
Ho voluto questo incontro perché la questione viabilistica dell'area sudovest è una faccenda molto delicata. Voglio che la mia Amministrazione sia assolutamente presente e vigile nell'interesse di tutti: non solo dei legittimi interessi dei soggetti attuatori ma anche della qualità della vita di chi già vive e opera in zona”... E LA V.I.A.? (o la V.A.S.?)" non avevo ancora avuto notizia della riunione della Commissione Provinciale, convocata per oggi, per discutere l'argomento in oggetto.
Un messaggio, dove mettevo in evidenza il mio parere in merito al NUOVO Casello sull'A22, nel quale ne richiamavo un'altro intervento scritto ancora in data 23 gennaio 2011 che aveva questo titolo: "
Il Nuovo Casello per l'Aeroporto: dalla "Großa Porkatha" alla "Porkatha Großa". Cambia la "soluzione" ma il "risultato" non cambia".
Se deve essere realizzato un nuovo Casello per l'Aeroporto e per il Quadrante Europa, questo deve essere realizzato a Sud di Dossobuono, lontano dalle case e che possa essere l'occasione di realizzare una nuova viabilità "diretta" tra il Quadrante Europa e la Zona Industriale di Villafranca e di Dossobuono, eliminando totalmente il traffico di attraversamento su questo centro abitato, diminuendo cosi l'inquinamento autostradale e migliorando la qualità di vita della popolazione residente.
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Ma visto che oggi in Provincia discuteranno anche della SI-TA-VE, la nuova Autostrada che, per come è stata progettata, interesserà il Comune di Sommacampagna, ma che sarà UN'AUTOSTRADA INUTILE E CHE NON SERVE A NULLA PER I NOSTRI CITTADINI E/O ALLE NOSTRE IMPRESE, ma che creerà solo altro e nuovo inquinamento vorrei, riprendere ancora per l'ennesima volta la mia tesi che prevede che se la SI-TA-VE sia realizzata questa lo sia, o in aderenza all'A4 e/o meglio ancora, almeno per un tratto, che sia posta a Sud di Caselle per servire delle aree che possono avere degli sviluppi all'economia del comune.Se devo realizzare una nuova Autostrada - la logica direbbe - vado a realizzarla dove l'aria è già inquinata, ad esempio tra un'Aeroporto e un'Autostrada in modo che la nuova infrastruttura diventi occasione di sviluppo investendo delle risorse per diminuire l'inquinamento e/ vado a realizzarla dove il PAT del Comune di Sommacampagna prevede nuove zone industriali, previste a Sud di Caselle.
Spostare la SI-TA-VE a Sud di Caselle - da realizzare tutta "in trincea" ed eliminando cosi anche la Galleria prevista sotto Madonna di Monte - CON GLI STESSI SOLDI - si potrebbe realizzare il NUOVO Casello sull'A4 (tra Caselle e Sommacampagna) che possa assolvere a diverse funzioni:
(A) Allontanare l'esistente casello sull'A4 dalle case e dalle abitazioni di Sommacampagna;
(B) realizzare un Nodo di interscambio "diretto" del traffico tra "A4" e "SI-TA-VE" diventando cosi la Porta Ovest di Verona;
(C) Creare un nuovo accesso Autostradale a Nord dell'Aeroporto, dove progettare la "Città Aeroportuale" che potrebbe essere fonte di nuovi posti di lavoro.
In questo modo la SI-TA-VE sarebbe a servizio del territorio di Sommacampagna, su cui insiste (per l'80%) il sedime dell'Aeroporto Catullo dove a Nord della Pista potrebbe essere realizzata la nuova Aerostazione Low Cost e tutta una serie di servizi tecnici che potrebbero migliorare la funzionalità dell'Aeroporto, diminuendo cosi l'inquinamento di questa infrastruttura.
Nella sottostante immagine, è riprodotta la soluzione come sopra descritta e dato che questo tracciato è anche più corto del progettato si potrebbero risparmiare e recuperare delle altre risorse da impiegare per realizzare le opere necessaria alla "SI-TA-VE" a SUD di Caselle.
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Nelle seguenti tavole - nel dettaglio - si illustra il nuovo percorso, ricordando che la SI-TA-VE inizia a Peschiera e che fino ai confini del Comune di Sommacampagna è stata progettata in aderenza all'A4, poi da questo punto si allontana visto che è stata progettata vicino alla ferrovia, quando invece sarebbe più logico e meno impattante sull'ambiente che questa nuova autostrada, fosse realizzata in aderenza all'A4 e, a partire dalla zona di Madonna di Monte, la SI-TA-VE, possa essere realizzata con le corsie in affiancamento all'esistente Autostrada A4.
Il tratto della NUOVA SI-TA-VE con direzione Ovest, sarebbe quindi da realizzare sul lato nord dell'A4, mentre il tratto con direzione Est, verrebbe qui ipotizzato da realizzare sul lato Sud dell'A4.
In questo modo il traffico in uscita-entrata sull'attuale Casello sull'A4 verrebbe drasticamente diminuito rispetto all'esistene, destinando il "vecchio casello" solo alla corsia "SUD" della SI-TA-VE. Il traffico in uscita-entrata sulla SI-TA-VE della corsia "Nord", verrebbe realizzato ex novo a nord dell'A4, lontano dalle abitazioni e assegnando a questo Casello, cosi ipotizzato, solo funzioni di collegamento tra la SI-TA-VE e la Strada Provinciale che collega Bussolengo, Sona, Sommacampagna e Villafranca.
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La NUOVA SI-TA-VE - in affiancamento a Nord e a Sud dell'attuale A4, proseguirebbe verso Est, dove - a metà strada - tra Caselle e Sommacampagna, il tracciato verrebbe deviato verso Sud in modo poi da passare a Sud di Caselle, realizzando qui la "Porta Ovest" di Verona (Art. 27 del PAQE).
Un nuovo Casello che andrebbe a sostituire come costi, la non realizzazione della Galleria sotto Madonna di Monte, ma sopratutto andrebbe ad eliminare il nuovo Casello progettato ad Est di Caselle, risparmiando cosi le risorse di due opere onerose, risorse che potrebbero essere utilizzate per un nuovo doppio casello autostradale.
Su un'unica "rotonda" si potrebbe collegare l'uscita dell'A4 con la SI-TA-VE, permettendo cosi che tutto il traffico proveniente da Ovest possa uscire dall'A4, inserirsi sulla SI-TA-VE per poi proseguire, verso il Quadrante Europea e l'Aeroporto, senza interessare la viabilità locale del Comune di Sommacampagna.
Viabilità locale che comunque qui, sulla "rotonda" verrebbe comunque collegata all'A4 e alla SI-TA-VE servendo cosi il territorio di Sommacampagna ed in particolare le zone produttive di Caselle, dove tra quelle esistenti e l'Aeroporto, potrebbe essere realizzata la "Città Aeroportuale" (come ipotizzata dalla Provincia anni fa) per permettere l'insediamento di attività e di aziende interagenti con le attività dell'Aeroporto di Verona, realizzano una UNICA Porta, che andrebbe cosi a collegare la "Porta d'Aria" con la "Porta di Terra", costituendo la vera PORTA OVEST della Città. 

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La SI-TA-VE, proseguirebbe poi, sempre "in trincea" e sempre a Sud di Caselle, delimitando l'espansione delle aree "Aeroportuali per il Volo" da quelle "Aeroportuali produttive e di servizio", dove le attuali ex Aree Militari della zona definita "Margherita Nord" potrebbero essere parte della "Città Aeroportuale", che andrebbe ad essere realizzata tra la Zona Industriale di Caselle e l'Aeroporto Catullo. 
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La SI-TA-VE cosi come ipotizzata "in alternativa", tornerebbe al tracciato originario posto in prossimità del Quadrante Europa, realizzando un diverso incrocio dal come progettato, in modo che sia più semplice, più funzionale e meno oneroso da realizzare, i cui risparmi di spesa potrebbero essere utilizzati per realizzare il tracciato della SI-TA-VE (in questa zona) andando ad occupare aree già interessate dall'incrocio tra l'A4 e l'A22 senza altro consumo di territorio.
I risparmi cosi recuperati tra cui la non realizzazione del Casello sulla SI-TA-VE previsto per Caselle Est, potrebbero, anzi, devono essere utilizzati per costruire la nuova strada che colleghi Via Verona con Via Aeroporto... eliminando cosi tutto il traffico locale di attraversamento di Caselle.
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Migliorando enormente la viabilità della SI-TA-VE, rispetto a come era stato progettato l'innesto della SI-TA-VE sulla Tangenziale Ovest di Verona, aggiungendo una nuova viabilità locale, che abbia da collegare Via Verona con Via Aeroporto, considerato che tra poco inizieranno i lavori della Terza Corsia dell'Autostrada A22, è evidente che sarebbe logico chiedere - come opera di compensazione - la realizzazione di una nuova strada che possa collegare l'Aeroporto con l'uscita della SI-TA-VE su Via Mantovana sull'attuale uscita dalla Tangenziale Sud di Verona ottenendo un triplo risultato.
Un nuovo collegamento tra Caselle e la Tangenziale Sud di Verona, un nuovo collegamento tra la Tangenziale Sud (poi SI-TA-VE) e l'Aeroporto e una ulteriore diminuzione del traffico di attraversamento di Dossobuono che dalla viabilità locale accede all'Aeroporto Catullo.
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Con quanto ipotizzato fino ad ora, è evidente che se l'obiettivo è lo sviluppo infrastrutturale, ma con la salvaguardia della salute della popolazione residente e un miglior utilizzo e rispetto dell'esistente territorio, il nuovo Casello sull'A22 previsto tra le abitazioni di Dossobuono e l'Aeroporto Catullo è stato ubicato nel posto sbagliato, perchè qui dove è stato realizzato non risolve nessun problema anzi incrementa e aumento i già pesanti impatti ambientali ad oggi presenti.
Il Nuovo Casello sull'A22 pertanto, va realizzato a Sud di Dossobuono, in modo che possa essere realizzata una nuova viabilità con la Zona Industriale di Villafranca - Dossobuono e che possa permette poi un collegamento diretto - senza attraversamento di Dossobuono - tra la zona della "Marangona" del Quadrante Europa e la città di Villafranca.
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In questo modo il nuovo Casello sull'A22 come qui ipotizzato, se il nuovo Casello di Sommacampagna, diventa la "PORTA OVEST" di Verona, questo casello a Sud di Dossobuono, diventa la "PORTA SUD" dell'intero sistema Aeroportuale e dell'Interporto del "Quadrante Europa".
L'intero centro abitato di Dossobuono potrebbe cosi "meglio respirare" diminuendo il traffico stradale e autostradale, sopratutto se l'ampliamento e il potenziamento dell'Aeroporto Catullo farà si che tutti i decolli - avvenendo sulla pista 04 - avranno da sorvolare la zona tra Dossobuono e la Madonna di Dossobuono
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Il nuovo tracciato della Viabilità Provinciale ad Ovest di Verona, cosi come ipotizzato, che si basa sulla "PORTA OVEST" di Verona con il nuovo Casello tra l'A4 e la SI-TA-VE ubicato tra Caselle e Sommacampagna e che si basa sulla "PORTA SUD" con il nuovo casello sull'A22 e la strada di collegamento tra Villafranca e la città di Verona, accompagnato da tutta una serie di opere di mitigazione, di compensazione, di risanamento, di ripristino e di restauro ambientale, permetterebbe che i due centri abitati più interessati dalle infrastrutture sovracomunali, quali CASELLE e DOSSOBUONO, possano avere migliorie qualitative della vita, minori impatti sull'ambiente... con l'obiettivo di diminuire fenomeni d'inquinamento che possano creare danni alla salute pubblica.
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Tornando a Caselle, è ovvio che devono essere compensati e mitigati tutti gli impatti ambientali generati dalle infrastrutture almeno a partire dalla data di entrata in vigore della Direttiva VIA 85/337/CEE, ma sicuramente a partire dalla data del 14 marzo 1999, quando è entrata in vigore la Direttiva 97/11/CE e per questo vorrei ricordare il Master Plan Paesistico Ambientale dell'Arch. Kipar che il Comune di Sommacampagna ha presentato alla Fiera di Sommacampagna 2010.
Ma è evidente che se la SI-TA-VE verrà realizzata a SUD di Caselle, questa potrebbe essere a servizio del territorio, altrimenti è solo una nuova fonte d'inquinamento che produce nuovi inquinanti e che non serve assolutamente a nulla per favorire lo sviluppo del territorio di Sommacampagna.
Dimenticavo...
Ovviamente poi il tratto dell'A4 che attraversa Caselle, andrà interamente coperto da una "galleria verde", nella zona come indicata nella sovrastante immagine e solo cosi... se diminuisce l'impatto del traffico autostradale su Caselle... e ripeto solo se diminuisce drasticamente quello autostradale... poi si potrà discutere se aumentare l'inquinamento generato dall'Aeroporto Catullo.
Ri-dimenticavo...

Ovviamente tutta l'area a Nord dell'A4 fino alla Ferrovia (e non alla Si-TA-VE) deve diventare un territorio da "rinaturalizzare", in modo che diventi un "polmone" per far respirare meglio gli abitanti di Caselle.

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