Ciao FAUSTO... Un piccolo (di statura) uomo per grandi sculture che ha portato il nome di Caselle in giro per il mondo, quale luogo dove sono state create, col bronzo, alcune tra le più importanti sculture... dei più grandi artisti mondiali.

Ieri sull'Arena è apparso questo necrologio: "Fausto Bonvicini di anni 77. Addolorati lo annunciano la figlia Silvia, i cognati, i nipoti e i parenti tutti. I funerali avranno luogo nella parrocchia di Caselle di Sommacampagna, venerdi 9 Settembre, partendo dall'ospedale Sacro Cuore di Negrar alle ore 9,40. La famiglia rivolge un sentito ringraziamento alla signora Graziella, ai medici e ai paramedici del reparto Stati Vegetativi dell'Ospedale Sacro Cuore di negrar per le premurose cure e assistenza prestata. La presente serve di partecipazione e ringraziamento. Caselle di Sommacampagna, 8 settembre 2011".
E' stato cosi che aprendo il giornale, ieri ho scoperto, che dopo 12 anni da quando si era ammalato, Fausto si era ricongiutno con Giovanna di cui avevo scritto Lunedì 7 febbraio 2011 in questo messaggio: "Giovanna Rodoz in Bonvicini. Una donna con le palle (di bronzo). Conoscerla... ti segna per tutta la vita. Ciao Giovanna"... e in quest'altro  "Giovanna Bonvicini, l'arte che durerà più del bronzo. E un grandissimo in bocca al lupo a... Silvia!"

Oggi voglio scrivere un caro saluto a Silvia che nel dolore, prima della perdita della madre e ora in quella del padre, trovi la forza e l'energia di continuare quello che hanno fatto i suoi genitori: lavorare e realizzare le sculture dei più grandi artisti del mondo.
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Ciao FAUSTO...
Un piccolo
(di statura) uomo per grandi sculture che ha portato il nome di Caselle in giro per il mondo, quale luogo dove sono state create, col bronzo, alcune tra le più importanti sculture... dei più grandi artisti mondiali.
Quello che a Caselle hanno realizzato Fausto e Giovanna e che sta continuando Silvia, è sintetizzato sul sito web della Fonderia F.lli Bonvicini dove si legge questo:
Alla Fonderia Artistica Bonvicini, fondata negli anni Cinquanta dai fratelli Luigi, Fausto ed Ettore Bonvicini, si sono rivolti negli ultimi decenni, per la fusione delle loro opere in bronzo o in altre leghe, artisti di fama internazionale, sia italiani che stranieri. Nelle sue officine di Sommacampagna, piccolo centro artigianale eda gricolo fra le colline che separano Verona dal lago di Garda, hanno lavorato personaggi come Max Ernst, René Magritte, Salvador Dalì, Fortunato Depero, Giorgio De Chirico,, Man Raj, Fritz Wotruba,, Andrea Cascella, Lucio Fontana e Wifredo Lam.
Tra i contemporanei si possono annoverare autori come Berrocal, Castagna, Matta, Minguzzi, Mirò, Appel, Arman, César, Spoerri e Pomodoro.
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Credo che l'Amministrazione Comunale di Sommacampagna, dovrebbe "fare qualcosa" per ricordare Fausto e Giovanna, che in tutti questi anni hanno dato lustro e rinomanza artistica a tutto il Comune di Sommacampagna.
E per coloro che non lo sanno, vorrei ricordare anche il loro prezioso contributo, quando negli anni 80 a Sommacampagna, promosse dall'allora Amministrazione Comunale, di cui ne ero Consigliere, si sono tenute due importanti manifestazioni artistiche:  Idiomi della Scultura Contemporanea 1 (nel 1983) e Idiomi della Scultura Contemporanea 2 (nel 1989).
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Io ho un segno tangibile dell'amicizia di Fausto e Giovanna e il destino volle e ha voluto che questo segno sia un multiplo di una scultura di Le Corbusier: "La Main Ouverte": "Una scultura al di fuori del tempo e dello spazio, per trasmettere alla gente di tutto il mondo il messaggio universale contenuto in un gesto semplice ed antico, che ha in tutte le civiltà lo stesso significato di fratellanza e di pace".

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Ciao Fausto... da Beniamino, Claudia e Giulia. Il nostro paese, Caselle, ora è ancora più vuoto, visto che ha perso una delle sue personalità più importanti.

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