Vivere vicino all'Aeroporto fa morire? "Impatto acustico aeroportuale, i danni sulla popolazione, lo studio tedesco Greiser"

La vigilia di Natale, pensando a quanti concittadini moriranno nel prossimo anno a causa dell'inquinamento che impatta su Caselle, avevo scritto questo messaggio: "Felice ultimo dell'Anno" o... "Felice ULTIMO tuo Anno"? Quanti concittadini moriranno a causa dell'Inquinamento Ambientale? E a sostegno della mia tesi, nel messaggio avevo inserito la sottostante immagine che avrebbe lo scopo di sensibilizzare chi ha potere nella salvaguardia della salute pubblica... cioè il Sindaco.
Dopo anni, decenni, in cui il Sindaco (e_GLIEX) ha operato al solo fine di realizzare una Discarica di Rifiuti, dimenticandosi dei problemi ambientali e sanitari creati dalle Autostrade e dall'Aeroporto, spero che il NUOVO Sindaco, già nei prossimi giorni inizi ad agire di conseguenza emanando adeguate ed urgenti Ordinanze a tutela della salute pubblica.
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In aiuto del sottoscritto arrivano - come sempre - i preziosi aiuti e gli autorevoli interventi di Aero Habitat, che il giorno di Natale... ha pubblicato questa news: "Impatto acustico aeroportuale, i danni sulla popolazione, lo studio tedesco Greiser"
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Il testo della news di Aero Habitat va pertanto integralmente qui riprodotta ed anche evidenziata in alcune sue parti e in alcune sue considerazioni:
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Dopo la recente presentazione dei risultati dello studio sugli effetti del rumore aeroportuale e sulla salute dei cittadini di Ciampino e Marino, il cosiddetto rapporto (S.E.R.A.) ecco un'altra conferma. Il dato appare incontrovertibile, il rumore aereo non è solo un disagio un fastidio secondari, ma riflette e innesca effetti collaterali. Non è solo un incomodo, tra i tanti, della vita quotidiana. Il rumore degli aerei non è solo fastidioso.
Le conclusioni dello studio SERA hanno evidenziato una associazione diretta tra esposizione al rumore di origine aeroportuale e livelli di pressione arteriosa: Che l’ipertensione costituisca un importante fattore di rischio per le malattie cardiovascolari, e anche un piccolo contributo nel rischio derivante da fattori ambientali può avere un impatto rilevante sulla salute pubblica, lo aveva rilevato anche lo studio HYENA. La relazione tra il rumore generato dagli aerei in prossimità degli aeroporti e il rischio di ipertensione è stato spesso riscontrato. L'esposizione-risposta con l'impatto rumore aereo notturno giornaliero e il rischio di ipertensione sembrerebbe un dato ormai certificato. Per quanto concerne il rumore del traffico aereo notturno, un aumento di 10dB dell’esposizione è stato associato a un odds ratio1 dell’1,14 (95% intervallo di confidenza: 1,01-1,29). Le relazioni esposizione-risposta sono risultate simili per il rumore del traffico stradale e maggiori per gli uomini con un odds ratio dell’1,54 (95% intervallo di confidenza: 0,99-2,40) nella categoria di maggiore esposizione (>65dB); (ptrend = 0,008).
La novità è rappresentata dall'indagine dell'epidemiologo Eberhard Greiser, apparse sul settimanale Der Spiegel, ha, anch'essa, evidenziato l'incremento di malanni e danni cardiovascolari e ictus tra i cittadini residenti nell'intorno di un aeroporto. L'indagine tedesca è stata promossa dal ministero dell'Ambiente. Una ricerca di grandi dimensioni, condotta dal medico e epidemiologo di Brema Eberhard Greiser, ha preso in esame oltre un milione di mutuati residenti intorno all'aeroporto di Bonn/Colonia.
"Increases of prescription prevalences in general were more pronounced in females. Analyses showed moderate noise-dependent increases of odds ratios for antihypertensive drugs and cardiovascular drugs. More pronounced effects were seen for those persons who received prescriptions for drugs from different groups of drugs (antihypertensive drugs and cardiovascular drugs, antihypertensive and cardiovascular drugs and anxiolytic drugs). In the latter group odds ratios reached maximum values of 3.733 (95% confidence interval: 2.505–5.563) in males and of 3.941 (95% confidence interval: 3.107–4.998) in females. Increases were found in all social strata. Night-time aircraft noise increases the prevalence of prescriptions for antihypertensive and cardiovascular drugs, especially when prescribed combined and in conjunction with anxiolytic drugs".
"To investigate the impact of aircraft noise on prescription prevalences of cardiovascular drugs in the vicinity of a major German airport with respect to social gradients.
Methods Spatial aircraft noise level data were derived from all individual flight data of Cologne-Bonn Airport for the year 2004, utilizing those 6 months with highest air traffic density. Individual prescription data of 809,379 persons insured with compulsory sickness funds were linked to address-specific noise data (air traffic, road traffic, train traffic). Multivariate logistic analyses were conducted on quartiles of night-time aircraft noise (3.00–5.00 a.m.), adjusting among others for noise from other sources, age, density of nursing homes and stratifying by quartiles of prevalence of social welfare recipients in community quarters."
Sono stati analizzati dati clinici di circa un milione mutuati-pazienti del sistema sanitario, residenti nelle vicinanze dell'aeroporto di Colonia/Bonn. I riscontri appaiono chiari, un soggetto femminile quarantenne, investito da livelli sonori pari a 60 decibel durante il giorno, perciò assimilabile alla popolazione residente nella cosiddetta zona A prevista dal Decreto 31 - 10 - 1997, ha un rischio pressoché doppio di finire in ospedale per curarsi di una malattia cardiocircolatoria. Tra la popolazione maschile questo rischio aumenta del 69%. Tra le donne, tuttavia, sarebbe stato registrato un incremento dei tumori al seno e le leucemie. La sintesi appare conseguente, vivere vicino a un aeroporto mette a rischio la nostra salute, anche mentale: in quelle aree sono più alte anche le percentuali di persone depresse e ansiose.
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La News di Aero Habitat si conclude con una serie di allegati, questi:
Night_flight_aircraft_noise.pdf
Antwort_Mag_Stv_Anfrage.pdf
Greiser_Liesing_2008.pdf
Studio_Hyena__italiano.pdf
Rapporto__Ciampino_-_SERA_01.doc
Environmental_Noise_-_prof_dr_E_Greiserg.pdf
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Letto tutto questo, quale sarebbe e/o dovrebbe essere la prima azione del NUOVO Sindaco...
Semplice!!!
L'Ufficio Ecologia copia (ripeto copia) le limitazioni alle attività aeroportuali che da anni sono già previste e applicate per l'Aeroporto di Bergamo e poi il Sindaco prima la firma e poi emette un'Ordinanza Sindacale che sia d'obbligo per l'Aeroporto di Verona.
Tempo necessario... 24 ore.
Basterebbero 24 ore per diminuire una prima serie di effetti negativi sulla salute pubblica.
Un esempio?
Perchè a Bergamo sono vietati i voli notturni dalle 23 alle 6,00 mentre a Verona non c'è nessun limite?
Un suggerimento al Sindaco...
Nell'Ordinanza stia dalla nostra parte...
Stia dalla parte dei SUOI cittadini e come Sindaco - Responsabile della Salute Pubblica - ordini (e lo può fare) il divieto di voli e di tutte le attività aeroportuali (compresi i movimenti a terra) dalle 22,00 di sera alle 7,00 del mattino.
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E per concludere questo messaggio, due video ripresi questa mattina di due decolli sulla pista 22 (verso Villafranca). Il rumore che sentite di sottofondo è quello dell'incrocio delle due Autostrade: la "A22" e la "A4" a pochi metri alle mie spalle dalla posizione... dove stavo riprendendo l'Aeroporto.
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Non ho fatto nemmeno in tempo a riprendere due decolli che già un'auto della sicurezza aeroportuale è venuta a controllare che stavo facevo. Almeno questo dimostra che i controlli di sicurezza al Catullo funzionano. Poi... che delle lepri scorazzino all'interno del sedime aeroportuale, (come si vede nel video) beh... anche questo è un altro problema che riguarda la sicurezza dei voli.

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