"ATTERRAGGIO DEL CATULLO"... Vi scrivo quello che pensa un lettore di "ViViCaselle"... Un pensiero da condividere?

Sul sito web dell'Aeroporto Catullo, nella sezione "News" risulta essere stato pubblicato in data 10 Ottobre 2009 questo Comunicato Stampa: L’ASSEMBLEA DELLA CATULLO SPA APPROVA ALL’UNANIMITÀ LA MODIFICA ALLA STRUTTURA DELL’AUMENTO DEL CAPITALE... ma - visto che la data è sbagliata - credo sarebbe utile per la Catullo S.p.A. correggerla e scrivere 21 Ottobre 2009.
Il testo di detto comunicato (predisposto in anticipo e con preveggenza?) è questo:

Si è riunita stamattina presso la sala stampa dell’aeroporto di Verona l’assemblea dei soci della Catullo SpA.
Il primo punto all’ordine del giorno, approvato all’unanimità dai soci presenti, è stata la modifica alla struttura dell’aumento di capitale già approvata dall’assemblea del 15 maggio scorso. La modifica consiste nel conferimento al Consiglio di Amministrazione della società, a far data dal 1 giugno 2010, della delega ad aumentare il capitale sociale con nuove azioni ordinarie qualora non fosse possibile procedere alla sottoscrizione dei warrant.
Sostanza e tempi dell’operazione rimangono invariati: l’aumento di capitale, che dovrà realizzarsi in quattro tranches entro il 31 dicembre 2012, è finalizzato a far fronte agli impegni contenuti nel piano di investimenti per i prossimi anni, in supporto ai previsti livelli di autofinanziamento della società e ad un piano di finanziamento bancario a medio/lungo termine. Il termine per la sottoscrizione della prima tranche da parte dei soci è fissato per il prossimo 31 ottobre.
Il secondo punto discusso oggi, sul quale l’assemblea ha espresso il proprio assenso, è il trasferimento delle azioni della Provincia Autonoma di Trento, secondo azionista della Catullo SpA, a Tecnofin Trentina SpA, società finanziaria il cui capitale è detenuto al 100% dalla medesima Provincia Autonoma di Trento.
Un Comunicato Stampa, quello della Catullo S.p.A. che non merita di essere commentato... tanto di interessante non c'è scritto nulla, visto poi quello che è successo nei giorni seguenti, come ho già descritto in questi miei messaggi:
L'Aeroporto Catullo, è stato realizzato - con il parere contrario del Comune di Sommacampagna - in prossimità dell'abitato di Caselle, che come si vede nella sottostante immagine si trova immediatamente a nord della pista, anche questa prolungata verso il centro abitato dove sono nato.
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Ma oggi, mentre sui giornali continua la diatriba tra Brescia e Verona vorrei riportare delle considerazioni di un attento lettore di ViViCaselle che mi ha autorizzato a pubblicare quanto mi ha scritto in delle e_mail a titolo: "ATTERRAGGIO DEL CATULLO".
La Prima e_mail è questa:
----- Original Message -----
From:
xxx@YYY
To: sandriben@tin.it
Sent: Friday, October 23, 2009 5:51 PM
Subject: atterraggio del catullo
gent. Sig. Sandrini
è di queste ore il rifiuto dei bresciani della proposta veronese sulla gestione dei due scali Catullo e D'Annunzio. Un rifiuto che pesa e che lascia intravvedere scenari difficili per il sistema Verona, che tanto unito è stato nel provocare il no dei bresciani.
Che accadrà adesso?. Io penso sempre che la scelta di Massimo Ferro (oddio....dei bresciani invero cui non parve vero allora di trovare l'ingenuo di turno e per di più dimenticato dal "sistema Verona" che lo lasciò fare) sia stata disastrosa, fuorviante, colpevole, maledetta, demenziale. Una scelta "contro" Verona e della cui gravità solo oggi ci si accorge. Solo uno sprovveduto poteva pensare di rianimare una pista in disuso e credere che sarebbe poi rimasta ai veronesi. I bresciani fin da allora ben progettavano il da farsi: si sono messi sulla riva, pazienti, ad aspettare che passasse il cadavere del nemico. Ecco fatto: quel giorno è arrivato. Da veronese appassionato, non posso che essere arrabbiato e non solo per la faciloneria fin qui ostentata dalla Catullo su VIA e VAS mancanti, ma anche perchè non vedo nella politica nostrana la stessa forza e determinazione con cui invece i nostri vicini hanno puntato i piedi. Adesso ci ritroveremo con il 100% della proprietà del D'Annunzio e del Catullo, senza cioè gli Enti bresciani che se ne usciranno, con milioni di Euro di deficit. Forse è giunto il momento di chiudere il d'Annunzio e di rivenderlo al miglior offerente con clausole ben precise di non concorrenza. Lei sig. Sandrini, probabilmente vorrebbe chiudere il Catullo e trasferire tutto a Montichiari e ciò per i mille motivi che tanto chiaramente ha espresso. Io sono invece dispiaciuto che una fetta fondamentale dello sviluppo della mia città e del suo territorio, sia oggi tanto in pericolo. Legga al proposito l'nteressante"Quibrescia" ed il flash del "giornaledibrescia".
saluti.
A questa e_mail ho cosi risposto:
----- Original Message -----
From:
sandriben
To:
xxx@YYY

Sent: Friday, October 23, 2009 7:21 PM
Subject: Re: atterraggio del catullo
Gentile Sig.
la ringrazio della segnalazione e le evidenzio che ho già provveduto a pubblicare i due articoli che da Lei mi ha segnalato. Per quanto riguarda le Sue considerazioni, se mi permette, vorrei risponderle con calma domani con la dovuta attenzione. La ringrazio ancora. Distinti saluti.
Che l'Aeroporto Catullo sia frequentato dai viaggiatori questo è certificato dalle immagini istituzionali scaricabili dal loro sito web.
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La Seconda e_mail ricevuta è stata questa:
----- Original Message -----
From:
xxx@YYY
To:
sandriben
Sent: Saturday, October 24, 2009 10:45 AM
Subject: R: atterraggio del catullo
Grazie per gli apprezzamenti. E' altrettatnto interessante il trafiletto su l'Arena di oggi a firma M.B. (Maurizio Battista?) buon conoscitore delle trame politiche locali. A me pare invero che i cugini bresciani girino la frittata, come è vero che la Catullo non ha saputo/voluto far progredire Monti. E' comunque verissimo che le tasche dei bresciani che oggi si stracciano le vesti a cominciare dagli industriali, non hanno mai scucito un'euro per attirare traffico sul loro aeroporto, ed è altrettanto vero che se non fosse stato per quel..... pollastro ed i suoi distratti referenti, la pista di Monti sarebbe tuttora piena di erbacce. Aspettiamo i pronunciamenti del Consiglio di Stato. Subito dopo ci si metta al lavoro per fare del Catullo un'aeroporto moderno rispettoso delle normative e dell'ambiente ma per ciò temo si dovrà cambiare timone e carretto ma anche i buoi che stanno davanti, impresa ardua, non le pare?. saluti,
A questa e_mail ho cosi risposto:
----- Original Message -----
From: sandriben
To: xxx@YYY
Sent: Saturday, October 24, 2009 11:55 AM
Subject: Re: atterraggio del catullo
Posso pubblicare le sue e_mail? Ovviamente senza nome e cognome e senza indirizzo mail perchè sono molto interessanti le sue considerazioni e porti pazienza se ancora non le rispondo
ma sto raccogliendo articoli da pubblicare
Che l'Aeroporto di Montichiari NON sia frequentato dai viaggiatori questo è certificato dalle immagini istituzionali scaricabili dal loro sito web.
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La Terza e-Mail ricevuta è questa:
----- Original Message -----
From: xxx@YYY
To: sandriben
Sent: Saturday, October 24, 2009 3:51 PM
Subject: Re: atterraggio del catullo
certamente.
Noi, popolo indegno di avere la conoscenza delle trame; popolo sulle cui teste volano non solo aerei ed uccelli ma anche balle e promesse mal poste; popolo inerme ed inerte come i rifiuti nelle discariche, anch'esse mal controllate; popolo incapace di incidere sulle scelte politiche o quantomeno di dire il suo pensiero se non attraverso lunghe ed estenuanti trafile elettorali, primarie o secondarie che siano, e con un voto che da solo l'illusione di contare qualcosa. Da qui tanta frustrazione. Ma alla fine torna il sereno perchè mi viene il convincimento che i problemi della società civile sono chiari anche a chi oggi ci governa, nel bene e nel male; perciò..."noi speriamo che me la cavo". Ritornando a Montichiari, davvero auspico la sua vendita al miglior offerente, concessione o no. Ritengo che Verona ed il suo sistema economico, fatto sostanzialmente di flussi di merce e persone, non debba temere la concorrenza di Brescia e del suo aeroporto. Anzi, mi riporterei subito il cargo a casa mia dove è più logico stia, come dice il Presidente della Zai. Cordiali saluti ed auguri.
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Per commentare tutto il contenuto di queste e_mail ci vorrebbe tempo, ma credo di aver ricevuto dei buoni spunti per scrivere alla Commissione Europea, ma mi sia permesso di riportare oggi, un articolo pubblicato il 15 Giugno del 2001, questo:
Aeroporto: ancora polemiche tra Catullo e Comune
Continua ad un anno di distanza il braccio di ferro tra Comune di Verona e società di gestione dell'aeroporto. 12 mesi fa l'amministrazione comunale non aveva approvato il bilancio di previsione, ieri si è ripetuta. Scelta "obbligata", spiega il Comune, in quanto il bilancio 2000 era figlio di quello bocciato nel 1999. Sarà, ma la tensione tra i due enti rimane alta. A scaldare il clima dell'assemblea, anche l'abbandono della riunione da parte dei rappresentanti bresciani che protestano per i ritardi nella nascita di una società autonoma di gestione per lo scalo di Montichiari. Era prevista, ma non si starebbe facendo nulla per mantenere l'impegno.
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Oggi scrivo solo un commento, ed è relativo all'ultima frase dell'ultima e_mail: "Anzi, mi riporterei subito il cargo a casa mia dove è più logico stia, come dice il Presidente della Zai." E questo è solo un esempio che dimostra che se l'Aeroporto Catullo avesse sottoposto a V.I.A. gli ampliamenti e i potenziamenti dell'Aerostazione, il Consorzio Z.A.I. avrebbe potuto presentare le "Osservazioni alla V.I.A" sulle scelte della Catullo S.p.A.
Credo che la migliore risposta a questa e_mail sia una lettera da inviare alla Commissione Europea che per domani sarà pronta... (lettera che stavolta verrà inviata anche ai Presidenti della Catullo S.p.A. e della D'Annunzio S.p.A.)
Anche perchè se la Commissione Europea avrà da darmi ragione, i voli del Catullo dovranno tornare ad essere quelli prima della Direttiva V.I.A. e anche i sorvoli sulla Città di Verona verranno tutti annullati.
Questo comporterrà che l'Aeroporto di Montichiari si troverà a dover accogliere tutti i voli di Verona... quelli in più ed oltre di quelli prima del 1999, in attesa che la Catullo S.p.A. predisponga ed ottenga (forse) una "V.I.A. in Sanatoria".
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AGGIORNAMENTO DELLE ORE 12,45:
In questo articolo: "gli spagnoli di abertis vogliono l’aeroporto di brescia" c'è una frase che mi PIACE MOLTO, questa: «La via maestra da seguire è sempre stata quella della gara europea, che sicuramente non andrebbe deserta perché Montichiari è l’unico scalo che può ancora crescere in quanto a norma sotto il profilo ambientale, mentre le norme europee sull’ambiente porteranno pesanti restrizioni ai vicini Orio e al Catullo».

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