Comunicato Stampa di LAND srl: "Una nuova infrastruttura verde per Milano metropolitana"

Anche oggi non ho tempo da scrivere su www.vivicaselle.eu e quindi anche oggi - dopo ieri - continuo con la Rassegna Stampa pubblicando un Comunicato Stampa di LAND srl avente questo oggetto: "Una nuova infrastruttura verde per Milano metropolitana".
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Comunicato stampa 
Una nuova infrastruttura verde per Milano metropolitana Milano, 28.11.2017 –
Il sito di Expo 2015 conoscerà una nuova vita grazie al Masterplan di rigenerazione urbana elaborato dal consorzio guidato da Lendlease, di cui lo studio internazionale di architettura del paesaggio LAND è parte. 
 Il progetto prevede la realizzazione di un grande parco tematico multifunzionale che si sviluppa come un’infrastruttura ecologica e sociale, composta da una vasta rete di percorsi pedonali e ciclabili, isole verdi, specchi d’acqua, nuove funzioni pubbliche e una concezione innovativa della mobilità. 
L’esperienza trentennale di LAND in merito alle grandi trasformazioni urbane è maturata in primo luogo a Milano con i progetti di riqualificazione dei quartieri Portello, Bicocca, Porta Nuova e con esperienze significative anche in aree prossime al sito ex Expo: il Parco di Corso Europa a Rho, gli spazi verdi della Fiera e la progettazione dei LET - “Landscape Expo Tour”, circuiti ciclo-pedonali che hanno avviato un primo importante ragionamento sull’integrazione di Expo 2015 nel contesto territoriale, costituendo una traccia tangibile dell’eredità culturale dell’esposizione universale. 
A questi progetti, numerosi altri se ne aggiungono su temi analoghi: il Venice Expo Gate 2015, la strategia “Roma Arcipelago Verde”, il contributo per il riconoscimento di Essen come “European Green Capital 2017” e il progetto di landscape per EXPO Dubai 2020. 
La proposta progettuale prevede la realizzazione di un grande parco tematico di 460.000 metri quadrati (dei quali 130.000 già esistenti e che saranno implementati), rispettoso dell’impianto originario del sito, ma innovativo nel suo carattere di resilienza, capace di generare comfort e qualità al fine di ripristinare un equilibrio tra spazio antropico e spazio naturale, valorizzando l’area e incrementando il benessere delle persone che lo vivono, dal momento che, come afferma Andreas Kipar, architetto paesaggista e fondatore dello studio LAND, “il benessere di una società si rispecchia negli standard con i quali crea e si prende cura dei propri spazi pubblici”. 
Tre sono i principali elementi su cui si fonda il progetto degli spazi aperti: 
1. Il Decumano: 1,5 km di parco lineare per una superficie di 105.000 metri quadrati Luogo di passaggio e di sosta, piattaforma di sperimentazione e di interazione. Asse che attraversa e ricongiunge tutti i cluster funzionali il cui spazio è scandito da cinque Piazze: la Piazza del Benessere, la Piazza del Mercato contadino, Piazza Italia, la Piazza della Collina Mediterranea e la Piazza d’acqua. 
2. Il Cardo: il Viale degli eventi Un boulevard urbano di 35.000 metri quadrati, sede delle principali attrazioni e custode dei simboli dell’eredità di Expo come l’Albero della Vita, il Palazzo Italia e l’Arena. 
3. Le vocazioni del nuovo paesaggio: cibo, salute, sport e biodiversità. In un’ottica di gestione consapevole delle risorse naturali, il parco tematico è articolato in aree ispirate ai valori imprescindibili della Carta di Milano: il Parco del Cibo e della Salute, 60.000 metri quadrati di superficie per la valorizzazione del paesaggio agricolo; il Parco dello Sport, 70.000 metri quadrati di attrezzature sportive a servizio dell’Università Statale e del pubblico; l’Orto Botanico, 23.000 metri quadrati di spazi che includono una serra sperimentale a servizio della ricerca e infine un parco di connessione di 37.000 mq che mette in relazione Cascina Triulza, Lake Arena e Parco dello sport. 
Questa nuova infrastruttura verde, progettata per rispondere in maniera attiva alle sfide poste dal cambiamento climatico attraverso soluzioni nature-based, prevede l’incremento di suoli permeabili, la piantumazione di 3’000 nuovi alberi scelti tra le specie autoctone e in grado di assorbire 225.000 kg di Co2/anno, e l’inserimento di strisce impollinatrici per incentivare la biodiversità del sito. 
LAND Team: Andreas Kipar, Matteo Pedaso, Anna Devigili, Claudia Carrisi, Martina Erba, Roberta Filippini 
Contatto per i media: LAND Srl Sissi Roselli, Marketing & Communications +39 0280691141, email: sissi.roselli@landsrl.com LAND – Landscape Architecture Nature
Development Milioni di persone camminano, pensano, leggono, parlano e sognano negli spazi aperti che noi modelliamo per loro. Ricerca, innovazione ed un approccio olistico caratterizzano la nostra architettura del paesaggio volta alle soluzioni delle sfide sociali e ambientali di oggi e alla creazione di luoghi per lo sviluppo delle comunità di domani. 
Clienti privati e pubblici si affidano a LAND per l’ideazione, la realizzazione e la gestione di trasformazioni urbane e strategie territoriali. Tra queste ricordiamo a Milano il progetto dei Raggi Verdi, di Porta Nuova e del Parco Portello; a Roma l’Arcipelago Verde e lo Stadio della Roma; a Venezia l’Expo Gate e la Venice Green Tree Strategy; a Essen, oltre al contributo per la proclamazione della città a European Green Capital 2017, il Krupp Park e la sede della ThyssenKrupp; a Francoforte die Welle; a Mosca l’International Financial Center e a Dubai il progetto di landscape per l’Expo 2020. 
Fondato nel 1990 a Milano da Andreas Kipar e Giovanni Sala, LAND è oggi uno studio internazionale di architettura del paesaggio con sedi in Italia, Germania e Svizzera. 
Per maggior informazioni visita: landsrl.com
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E per oggi concludiamo con un articolo di Repubblica a titolo: "Milano, Kipar: «Giardini didattici e sensoriali. Un chilometro verde sul Decumano»" e con questo sottotitolo: "L’architetto paesaggista elenca le principali caratteristiche del progetto di verde nell’ex area Expo 2015".
.«Il chilometro verde, anzi per la precisione 1,5 Km lungo il Decumano. Un boulevard alberato di 350 metri lungo il Cardo. La piantumazione di tremila alberi. In un parco che complessivamente si estenderà per 460 mila metri quadrati». L’architetto paesaggista Andreas Kipar, elenca le principali caratteristiche del progetto di verde nell’ex area Expo 2015. È il fondatore dello studio Land, che a Milano si è già occupato dei progetti di riqualificazione dei quartieri Portello, Bicocca e Porta Nuova.
Un parco lineare lungo un chilometro e mezzo, annunciato come uno dei maggiori d’Europa. Il suo significato?
«L’obiettivo è valorizzare la vocazione della strada simbolo di Expo 2015 lungo la quale si affacciavano tutti i padiglioni ed entrata nella memoria collettiva di oltre 20 milioni di visitatori. Noi vogliamo trasformare il Decumano in un parco capace di articolare e ritmare la città del futuro. In una rigenerazione degli spazi scanditi dalla Piazza del Benessere, la Piazza del Mercato contadino, la Piazza Italia, la Piazza della Collina Mediterranea e la Piazza d’acqua».
La piantumazione di tremila alberi basterà per ottenere l’effetto promesso?
Nell’ex area Expo ci sono già settemila alberi, noi andremo a rinforzare la loro presenza».
Ci saranno aree tematiche. Da cosa verrà caratterizzato il Parco del Cibo e della Salute?
«L’estensione prevista è di 60 mila metri quadrati intorno a Cascina Triulza. L’idea è di realizzare orti didattici e giardini sensoriali per gli studenti del campus scientifico della Statale, ma fruibili da tutti i visitatori. Le coltivazioni a terra saranno accompagnate da coltivazioni verticali, le cosiddette sky farm».
Altro polo, il Parco dello sport da 70 mila metri quadrati. Che cosa ci sarà?
«Campi gioco polivalenti: dal basket alla pallavolo fino al calcio. Una pista d’atletica. E uno skate park. Il suo collocamento sarà di fianco al campus della Statale (rifacendosi alla forma dell’area: sulla testa del pesce, ndr). È uno spazio indispensabile perché chi fa attività sportiva pensa meglio. Ci piace l’idea di un luogo aperto 24 ore su 24, in funzione a prenotazione, dove possano fare fitness scienziati, ricercatori e studenti, ma anche i cittadini comuni».
Il collegamento tra i due Parchi avverrà tramite un percorso ciclopedonale e un percorso vita?
«Sarà una green way che inviterà a fare passeggiate. Un richiamo anche per i Milano-centrici che saranno incuriositi e impareranno ad amare questo nuovo pezzo di città».
Al tutto si aggiungerà, per finire, un orto botanico da 23 mila metri quadrati?
«Vogliamo creare un pozzo di biodiversità dove studiare nuove specie di piante».
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