Se tramite "Google Alert" - come risultato delle parole impostate per la ricerca "Aeroporto Verona" - il sistema ti elenca 23 articoli inerenti al "Piano Nazionale Aeroporti" e non trovi nessun articolo relativo all'Aeroporto di Verona, sorge spontanea una domanda: "Ma l'Arena e il Corriere di Verona, non si sono accorti della pubblicazione del Comunicato Stampa del Ministero delle Infrastrutture?

Su "GOOGLE ALERT" ho due "AVVISI" attivi, uno con la parola: "Sommacampagna" e uno con le due parole: "Aeroporto Verona" e quindi quando vengono pubblicati articoli che sono relativi a questi avvisi cosi impostati, il sistema mi avvisa elencandomi dei link.
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Di solito la mail che ricevo riporta qualche "Link"... ma se vuoi vedere tutti gli altri... basta che clicchi su "tutti gli articoli su questa notizia" e cosi vieni a scoprire che in merito al fatto che la "Conferenza Stato-Regioni ha approvato ieri il Piano Nazionale Aeroporti" ci sono ben 23 link dove si possono leggere delle informazioni in merito alla notizia segnalata.
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Visto questo e visto che non ci sono articoli relativi all'Aeroporto di Verona, posso farmi una domanda: "Se tramite "Google Alert" - come risultato delle parole impostate per la ricerca "Aeroporto Verona" - il sistema ti elenca 23 articoli inerenti al "Piano Nazionale Aeroporti" e non trovi nessun articolo relativo all'Aeroporto di Verona, l'Arena e il Corriere di Verona, non si sono accorti di nulla?".
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Probabilmente l'Arena e il Corriere di Verona scriveranno in merito a questa notizia domani, che è domenica... e sono curioso se uscirà qualche articolo o si limiteranno a copiare questo Comunicato Stampa: "Piano nazionale degli aeroporti" con questo testo:
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La Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano ha dato oggi l'intesa sul piano nazionale degli aeroporti presentato dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Maurizio Lupi. Dopo il parere delle competenti commissioni parlamentari e la deliberazione definitiva del Consiglio dei Ministri, che l'aveva già approvato preliminarmente nella riunione del 30 settembre 2014, il piano verrà sottoposto alla firma del presidente della Repubblica. Il decreto sarà quindi inserito nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica italiana.
L'Italia, finalmente, non è più il paese dei 90 aeroporti, dove ognuno fa per sé, spesso generando perdite, sprechi e inefficienze.
Il piano individua 10 bacini di  traffico omogeneo, determinati in base al criterio di una distanza massima di 2 ore di percorso in auto da un aeroporto di particolare rilevanza strategica:  1) Nord-Ovest, 2) Nord-Est, 3) Centro-Nord, 4) Centro Italia, 5) Campania 6) Mediterraneo-Adriatico, 7) Calabria, 8) Sicilia Occidentale 9) Sicilia Orientale, 10) Sardegna.
In questi bacini sono stati individuati
3 aeroporti strategici intercontinentali: Roma Fiumicino, Milano Malpensa, Venezia
9 aeroporti strategici inseriti nella core network europea: Torino Caselle (a condizione che realizzi, in relazione alle interconnessioni ferroviarie AV/AC tra le città di Torino e Milano, un sistema di alleanze con l'aeroporto intercontinentale di Milano Malpensa finalizzato a generare sinergie di sviluppo reciproco e dell'intero bacino del Nord Ovest), Bologna e Pisa/Firenze (a condizione che Pisa e Firenze realizzino la gestione unica), Napoli, Bari, Lamezia Terme, Palermo, Catania, Cagliari.
All'interno di ciascun bacino vi sono, inoltre,  aeroporti considerati di interesse nazionale (Milano Linate, Bergamo, Brescia, Cuneo, Genova, Verona, Treviso, Trieste, Rimini, Parma, Ancona, Roma Ciampino, Perugia, Pescara, Salerno, Brindisi, Taranto, Reggio Calabria, Crotone, Comiso, Trapani, Pantelleria, Lampedusa, Olbia, Alghero) a due condizioni:
la specializzazione dello scalo e una sua riconoscibile vocazione funzionale al sistema all'interno del bacino di utenza;
la dimostrazione, tramite un piano industriale corredato da un piano economico-finanziario, che l'aeroporto è in grado di raggiungere l'equilibrio economico-finanziario anche tendenziale e adeguati indici di solvibilità patrimoniale, almeno su un triennio.
La mancanza di queste condizioni determinerà l'uscita dello scalo dall'elenco degli aeroporti di interesse nazionale.
La qualifica di aeroporti di interesse nazionale è attribuita anche a quegli scali che garantiscono la continuità territoriale di regioni periferiche e aree in via di sviluppo o particolarmente disagiate, qualora non sussistano altre modalità di trasporto, in particolare ferroviario, adeguate a garantire tale continuità.
Il piano nazionale degli aeroporti determina la strategia degli investimenti dello Stato nelle infrastrutture di collegamento degli scali.
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Comunque, va evidenziato che oggi sull'Arena - in merito all'Aeroporto Valerio Catullo  - che secondo il Piano Nazionale Aeroporti, sarebbe uno scalo di interesse nazionale e che come è noto... "naviga in cattive acque" e/o... "vola in cieli tempestosi" - hanno pubblicato questo articolo: "I Lavoratori di Avio Handling tornano a protestare".
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E se poi ci colleghiamo alla pagina Facebook:
"Avio Ending
troviamo queste altre immagini... molto significative.
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Visto che nel Comunicato Stampa del Ministero dei Trasporti c'è scritto questo: "L'Italia, finalmente, non è più il paese dei 90 aeroporti, dove ognuno fa per sé, spesso generando perdite, sprechi e inefficienze" e viste le denunce del Comitato "CI SAVE CHI PUO"... ora andate a rileggere quali sono le condizioni (qui sotto riprodotte) del perchè l'Aeroporto Catullo possa rimanere in "Serie C" e cioè rimanere tra gli Aeroporti di interesse nazionale!!!
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la specializzazione dello scalo e una sua riconoscibile vocazione funzionale al sistema all'interno del bacino di utenza;
la dimostrazione, tramite un piano industriale corredato da un piano economico-finanziario, che l'aeroporto è in grado di raggiungere l'equilibrio economico-finanziario anche tendenziale e adeguati indici di solvibilità patrimoniale, almeno su un triennio.
La mancanza di queste condizioni determinerà l'uscita dello scalo dall'elenco degli aeroporti di interesse nazionale.
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In merito a quanto riportato nel Comunicato Stampa del Ministero delle Infrastrutture, ricordiamo una news di Aero Habitat a titolo: "Piano Nazionale Aeroporti: il comunicato del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti!" con sottotitolo: "Ma occorre attendere le VIA, VAS, AIA, INCA. Quali invece le ricadute dei finanziamenti esteri su certi scali?" e questo testo: "I bacini di traffico e l'elencazione degli scali con la loro destinazione, sarà la sintesi conclusiva? Intanto la Valutazione di impatto ambientale, la valutazione ambientale strategica, l'autorizzazione integrata ambientale, la valutazione di incidenza, il piano di rischio di incidenti aereo, il rischio terzi, il loro iter procedurali e le interrelazioni, per ciascun aeroporto - a quanto noto da Aerohabitat - devono ancora essere analizzate, sviluppate e promulgate/autorizzate". 

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