Se per 175.000 NUOVI passeggeri l'Aeroporto Catullo (se va bene) REGALA UN MILIONE di Euro a Ryanair (qualora praticasse solo 6 euro di sconto sulle spese aeroportuali) perchè la Catullo SpA non REGALA 175.000 euro al Comune di Sommacampagna a compensazione degli impatti ambientali creati dai voli per questi 175.000 passeggeri in più?

Ieri sul Corriere di Verona e sull'Arena sono usciti degli articoli, che riportano una intervista a John Alborante, manager di Ryanair in Italia, in merito al quale, sull'articolo dell'Arena, leggiamo questo: "John è di madre irlandese e padre ligure di Sestri Ponente. Ha vissuto in Italia e, per la precisione, da bambino è cresciuto a Lugagnano. Parla quindi benissimo l’italiano, comprende il dialetto, ama i vini veronesi" e quindi come tutti noi "ex giovanotti", si ricorda gli arei militari che sorvolavano i nostri paesi a bassa quota.
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Dopo aver scoperto che questo manager di Ryanar ha vissuto per qualche anno a meno di tre km da casa mia torniamo al perchè oggi scriviamo di Ryanair evidenziando quanto riportato in questo articolo dove si legge che... "Il sistema di business di Ryanair è ormai rodato: il contratto definisce il numero minimo dei passeggeri che il vettore si impegna a far partire e arrivare in uno scalo; in base alla «movimentazione» delle persone, si concordano tariffe adeguate con l'azienda che gestisce l'aeroporto che renderà vantaggiosa la presenza del vettore incrementando le proprie entrate grazie ai servizi offerti ai passeggeri".
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Da questo articolo, ma anche da come già annunciato in un Comunicato Stampa congiunto tra la Catullo Spa e la Ryanair del 17 Dicembre 2014 a titolo: "LE TARIFFE BASSE RYANAIR TORNANO A VERONA LA PROSSIMA ESTATE. 2 NUOVE ROTTE PER BRUXELLES E PALERMO, 175.000 CLIENTI" parrebbe essere evidente che sarebbe intenzione di Ryanair far decollare da Verona 175.000 passeggeri e questa novità è stata cosi annunciata: "Per festeggiare la nostra programmazione estiva da Verona e le due nuove rotte, stiamo mettendo a disposizione posti in vendita a tariffe che partono da soli € 19.99 per viaggiare su tutto il network europeo a gennaio, febbraio e marzo, prenotabili entro la mezzanotte di domenica (21 dicembre)... evidenziando che il biglietto da 19,99 € era possibile prenotarlo solo dal 17 al 21 Dicembre scorso e quindi se il 1° Aprile vuoi prendere un volo da Verona per Palermo... il costo "minimo" è di 83,18 € e non di 19,99 €.
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Premesso questo e rileggendo la frase riportata nell'articolo del Corriere: "si concordano tariffe adeguate con l'azienda che gestisce l'aeroporto che renderà vantaggiosa la presenza del vettore" come può una società aeroportuale rendere vantaggioso a Ryanair il tornare a Verona, quando un Gestore Aeroportuale può praticare "sconti" solo sulle spese d'imbarco, sul corrispettivo per la sicurezza e sul controllo bagagli (parte delle spese complessive come sotto riprodotte). 
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In merito alla precedente "presenza di Ryanair" all'Aeroporto Catullo ricordiamo solamente un articolo de "Il Fatto Quotidiano" a titolo: "La low cost che costava troppo: Ryanair abbandona l’aeroporto di Verona" con sottotitolo: "Cancellati dal 12 ottobre i 39 voli settimanali della compagnia irlandese, i passeggeri avvertiti via mail. Ma i vertici dello scalo, gravato da un buco da 26 milioni, festeggiano: "Il contratto era troppo oneroso". A firmarlo era stata la passata gestione, finita nel mirino della magistratura".
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In merito a questo sistema di pagare i clienti per aumentare i clienti ricordiamo quanto pubblicato il 4 Novembre 2014 su Aero Habitat in una news a titolo: "Aeroporti e co-marketing, ancora una interrogazione" con sottotitolo: "Sono davvero politiche a sostegno degli aeroporti e/o sono solo un costo non più sostenibile?".
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Alcuni parlamentari del M5S hanno presentato un quadro del supporto stimato a favore delle aerolinee nel Belpaese - le low cost e non incassano 100milioni/anno? - nella seguente interrogazione (Legislatura 17ª - Aula - Resoconto stenografico della seduta n. 339 del 23/10/2014). 
SANTANGELO, LEZZI, BERTOROTTA, MORONESE, MARTON, CASTALDI, DONNO, PAGLINI, MANGILI, PUGLIA, CRIMI, MORRA - Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti - Premesso che:
dalla comunicazione della commissione europea (2014/C 99/03) "Orientamenti sugli aiuti di Stato agli aeroporti e alle compagnie aeree", si apprende che nel 2012, per la prima volta, le compagnie low cost, con quota 44,8 per cento, hanno superato quella di mercato delle compagnie aeree tradizionali, che si attesta al 42,4 per cento; una tendenza che è continuata nel 2013 con il 45,94 per cento per le compagnie low cost e il 40,42 per cento per le compagnie aeree tradizionali;
in Europa la crescita di passeggeri che si sono serviti di compagnie low cost è stata esponenziale, ad esempio la sola Ryanair ha trasportato nel 2013 ben 23,04 milioni di passeggeri contro i 23,99 milioni di Alitalia;
John Alborante, sales and marketing manager Ryanair per l'Italia, ha infatti annunciato che il vettore irlandese ha come obiettivo per il 2014 il raggiungimento di 26 milioni di passeggeri, con una crescita del 12 per cento;
le basi della compagnia Ryanair in Italia sono: Alghero, Ancona, Bari, Bergamo, Bologna, Brindisi, Cagliari, Catania, Comiso, Crotone, Cuneo, Genova, Lamezia Terme, Palermo, Parma, Perugia Pescara, Pisa, Roma - Ciampino, Roma - Fiumicino, Torino, Trapani, Treviso, Trieste;
la detta compagnia Ryanair grazie alla sottoscrizione di contratti di co-marketing con le società di gestione aeroportuali delle varie basi italiane, ha goduto, e gode e godrà in futuro di contributi pubblici stimati intorno a 100 milioni annui circa;
i contributi giungono attraverso i "fondi sviluppo rotte e marketing" stanziati dagli aeroporti italiani per riuscire ad attirare il traffico low-cost, con la compartecipazione anche di Regioni, Province e Comuni. Malgrado ciò, detti contratti di co-marketing si sono rivelati anti-economici, comportando perdite di bilancio milionarie (vedasi il caso della società di gestione dell'aeroporto di Verona e di quella di Rimini) o ancora costringendo altre basi, come Alghero e Trapani, a sottoscrivere altri contratti milionari pur di non perdere i servizi della Ryanair e mantenere il traffico passeggeri negli aeroporti, soprattutto per una ricaduta promozionale turistica del territorio interessato;
per mantenere l'accordo di co-marketing con Ryanair, l'aeroporto di Verona è arrivato sull'orlo del crac (con una perdita di 26 milioni su 34 di ricavi) dopo aver garantito a Dublino ben 24 euro a passeggero;
l'aeroporto di Trapani dal 2007 al 2013 ha emesso 20 milioni in 5 anni alla Airport marketing limited di Dublino, una controllata Ryanair, per la co-promozione pubblicitaria sul suo sito facendo crescere il numero dei passeggeri dai 533.000 del 2008 a 1,6 milioni del 2012, ma perdendo nello stesso periodo 10 milioni;
per i prossimi 3 anni Ryanair continuerà a fare scalo al "Vincenzo Florio" di Trapani-Birgi, per l'accordo raggiunto lo scorso gennaio 2014 che prevede anche l'intervento economico dei comuni del territorio con la corresponsione, nei 3 anni, di quote da 300.000 a 5.000 euro, per un importo complessivo di circa 2 milioni di euro, in relazione alla incidenza demografica e alle potenzialità turistiche;
notizie di stampa, pubblicate dai maggiori quotidiani locali e nei siti di informazione in rete, accreditano per la prossima estate 2015 il taglio di 6 rotte da parte della compagnia low cost irlandese Ryanair, maggiore, se non unico, operatore presso l'aeroporto di Trapani-Birgi;
considerato che:
la suddetta comunicazione della Commissione europea coinvolge direttamente le procedure e gli accordi del co-marketing aeroportuale: la "cooperazione commerciale" tra gestori aeroportuali e vettori (in prevalenza compagnie low cost) per l'avviamento e lo sviluppo di rotte destinate a soddisfare e a promuovere la domanda di trasporto aereo nei rispettivi bacini di utenza;
il nuovo contratto economico con la Ryanair è regolato attraverso accordi di co-marketing, uno dei quali interamente a carico della società aeroportuale Airgest SpA a valere sul bilancio della società, mentre in un altro accordo sono stati coinvolti anche i 24 comuni della provincia di Trapani;
considerato inoltre che:
in conseguenza della partecipazione italiana alle missioni in Libia, in attuazione della risoluzione n. 1973 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni unite del 17 marzo 2011, l'intera Provincia di Trapani ha dovuto fronteggiare una grave situazione socio-economica. Nel marzo 2011, infatti, sono stati interdetti i voli civili dell'aeroporto di Trapani-Birgi e del tutto improvvisamente è stata quindi disposta la chiusura del predetto scalo;
l'interdizione di tale scalo aereo ha fortemente penalizzato l'attività civile e soprattutto condizionato la stessa ragione economica dell'aeroporto e del territorio che si riconosce in una spiccata destinazione turistica. La provincia di Trapani ha investito sul citato aeroporto ingenti risorse economiche finalizzate proprio ad assicurare nuovi livelli occupazionali;
considerato altresì che:
con l'articolo 4-bis del decreto-legge 12 luglio 2011, n. 107, convertito, con modificazioni, dalla legge 2 agosto 2011, n. 130, sono state previste misure di sostegno e di rilancio dei settori dell'economia locale interessati da limitazioni imposte da attività operative exrisoluzione ONU n. 1973;
la legge n. 147 del 2013 (legge di stabilità per il 2014) al comma 91 stabilisce una prima misura di compensazione dei danni economici subiti dalla società per le limitazioni imposte alle attività aeroportuali dalle operazioni militari conseguenti all'applicazione della risoluzione n. 1973 dell'ONU;
il Ministro in indirizzo ha emanato in data 2 ottobre 2014 le "Linee guida" inerenti le incentivazioni per l'avviamento e lo sviluppo di rotte aeree da parte dei vettori ai sensi dell'art. 13, commi 14 e 15, del decreto-legge 23 dicembre 2013, n.145, convertito, con modificazioni, dalla legge 21 febbraio 2014, n. 9,
si chiede di sapere:
se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza dei fatti esposti;
se intenda adoperarsi con urgenza, in ogni opportuna sede e anche presso la compagnia irlandese Ryanair, per la revisione del piano dei collegamenti con l'aeroporto di Trapani, già in precedenza assicurati, soprattutto in considerazione degli accordi in essere;
se intenda verificare la regolarità dei contratti e/o accordi di co-marketing stipulati dalla società aeroportuale Airgest SpA con la Ryanair, in considerazione del piano di collegamenti previsto nei prossimi mesi dalla compagnia aerea;
se non intenda, in ottemperanza all'articolo 4-bis del decreto-legge 12 luglio 2011, n. 107, indire con urgenza il tavolo di concertazione per l'individuazione degli interventi che dovevano attuarsi, per il sostegno e il rilancio dell'economia locale nel territorio trapanese, come ristoro della chiusura dell'aeroporto civile "Vincenzo Florio" di Trapani-Birgi a causa delle operazioni militari in Libia, in applicazione della risoluzione n. 1973 dell'ONU.
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Come anche ricordato nell'articoletto di spalla all'articolo ieri pubblicato al Corriere di Verona, se tu Gestore Aeroportuale paghi Ryanair... la compagnia area fa decollare aerei... se non paghi... niente voli e niente passeggeri.
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Come fa la Catullo SpA a rimanere dentro le spese se deve pagare la Ryanair? 
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In genere il gestore Aeroportuale non fa pagare le spese d'imbarco, sul corrispettivo per la sicurezza e sul controllo bagagli e/o interviene l'Ente Pubblico con finanziamenti pubblici con la scusa di attirare turisti... magari pagando i debiti contratti dalla società di gestione aeroportuale.
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Il discorso sul CO-MARKETING sarebbe più lungo da esaminare, ma una domanda me la posso fare: "Se per 175.000 NUOVI passeggeri l'Aeroporto Catullo (se va bene) REGALA UN MILIONE di Euro a Ryanair (qualora praticasse solo 6 euro di sconto sulle spese aeroportuali) perchè la Catullo SpA non REGALA 175.000 euro al Comune di Sommacampagna a compensazione degli impatti ambientali creati dai voli per questi 175.000 passeggeri in più... elargendo con magnanimità un contributo di UN euro per ogni passeggero?
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E per concludere aggiungo un'altra domanda: "Se un passeggero aereo che parte da Verona per Palermo con un volo Ryanair spende 83,18 €, perchè non potrebbe spenderne 84,18 € e lasciare nelle asfittiche casse del Comune di Sommacampagna un contributo per il disagio creato alla popolazione residente nell'intorno aeroportuale?".
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Per concludere relativamente che Ryanar riceve consistenti... regalie e cotiliones... ricordiamo una articolo pubblicato su Repubblica il 13 Ottobre 2013 a titolo: "Al gran bazar degli aiuti di Stato. Ryanair batte Alitalia 100 a 75" con questo sottotitolo: "La compagnia irlandese incassa ogni anno 100 dei 150 milioni stanziati dagli aeroporti (soldi quasi sempre pubblici) per attirare il traffico low cost. Gli incentivi sono mascherati come spese promozionali e di co-marketing. A volte - come a Bergamo e Pisa - funzionano. Altre hanno portato gli scali al crac".
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