Yepa, yepa, yepa! Andale, andale! Arriba, arriba! Io... se fossi il PD di Sommacampagna... [visto che l'Amministrazione (sempre del PD) non fa niente] comincerei a muovermi... e a muovermi in fretta visto che sono arrivati i 90 milioni di euro per la progettazione della TAV da Brescia a Verona, perchè se stanno riprogettando la TAV... è ora che bisogna muoversi e chiedere - senza se e senza ma - una decisa applicazione del principio Comunitario: "CHI INQUINA... PAGA"... anche perchè - secondo me medesimo - devono anche rifare la V.I.A. perchè - sempre, secondo me medesimo - la vecchia VIA è scaduta, ma a quanto pare il PD non lo sa.

Nel messaggio che avevo pubblicato il 18 Luglio 2014, che aveva questo titolo: "Se stanno progettando la nuova Ferrovia TAV (o Alta Capacità) i nostri Amministratori sono pronti a chiedere l'applicazione del Principio Comunitario: "CHI INQUINA PAGA" al fine di riuscire ad ottenere tutte quelle Opere e quegli Interventi di Mitigazione, di Compensazione, di Ripristino, di Restauro e di Risanamento Ambientale... o come al solito... i cittadini di Sommacampagna... non riescono ad ottenere mai nulla e niente?"... avevo richiamato un precedente messaggio del 7 Luglio 2014.
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Anche dal titolo del precedente messaggio del 7 luglio 2014 a titolo: "Alla Prof.ssa Graziella Manzato Sindaco di Sommacampagna e "per conoscenza" al Dott. Giandomenico Allegri Assessore all’Urbanistica, all’Ing. Fabrizio Bertolaso Assessore all’Ecologia e LL.PP e ai Capigruppo Consigliari: Cassano Maurizio Giuseppe, Augusto Pietropoli, Fabiano Gozzo e Luisa Galeoto, oggetto: "BOZZA-PROPOSTA per un nuovo ACCORDO DI CONCERTAZIONE, per le aree a SUD di Caselle con l’obiettivo di PROGETTARE PER PROTEGGERE al fine di poter realizzare delle Opere e degli Interventi di Mitigazione, di Compensazione, di Ripristino, di Restauro e di Risanamento Ambientale, per Salvare Caselle"."... risulta evidente che in quel 7 Luglio 2014... avevo scritto una lettera al MIO SINDACO e ai MIEI ASSESSORI, in cui, tra l'altro scrivevo della FERROVIA TAV... ma inviata "per conoscenza" anche a tutti i CAPROGRUPPO presenti in Consiglio Comunale.
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A quasi due mesi da quel 7 Luglio 2014 - ad oggi - nessuno di quei suindicati signori non mi ha scritto nemmeno una riga con scritto: "Abbiamo letto. Ne terremo conto. Grazie".
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Ma mentre i "politici" di Sommacampagna che dovrebbero amministrare (ma sanno cosa fare?) non fanno niente per PROGETTARE PER PROTEGGERE, gli altri - quelli che ci inquinano - intanto vanno avanti e visto che che il nostro Sindaco e il nostro Vicesindaco pur essendo di una Lista Civica "apartitica", invece sono del Partito Democratico, oggi parliamo di una nota Esponente del PD: Alessia Rotta (credo nato e/o vissuta a Sommacampagna) che ieri ha assunto gli onori (negativi) della cronaca, come ieri pubblicato sulla "Cronaca di Verona".
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E sempre in prima pagina della: "Cronaca di Verona" - sempre inerente la Ferrovia TAV - c'era anche questo articoletto di spalla a titolo: "SBLOCCA ITALIA CON I FICHI SECCHI".
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Se il sottoscritto in merito alla TAV ha scritto quasi due mesi fa, nell'ultima settimana anche tutti i media locali si sono occupati della TAV e come primo articolo segnalo questo: "PADOVA – Sblocca Italia, inserita la Tav Brescia Padova" al quale è allegato anche una mappa del tracciato.
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Ma tornando all'On. Alessia Rotta ricordiamo che il 28 Agosto 2014 sull'Arena è stato pubblicato questo articolo "Sblocca Italia, Verona alza la voce", con questo sottotitolo: "E Roma dopo le proteste ora apre al Veneto. Alessia Rotta (Pd): «La tratta Verona-Padova ci sarà»".
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Negli ultimi giorni sono usciti altri articoli sempre sulla TAV e qui ne riporto un paio.
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Come è noto, l'On. Alessia Rotta è del PD e di questo articolo: "Verona ad alta velocità"... va evidenziato una sua dichiarazione, questa: "Se 90 milioni sono pochi? Servono a salvare un’opera per la quale se qualcuno ha lottato non lo abbiamo sentito, se non rilasciare dichiarazioni minacciose. Il Governo sta supplendo a decisioni non prese troppo a lungo. La regione, mi sembra, non ha nulla da offrire, non un piano, non una strategia e Verona appare piuttosto isolata".
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Concludo con gli articoli dei giornali (che tanto copiano i Comunicati Stampa) pubblicando il Comunicato Stampa - di ieri - del Comune di Verona a titolo: "TAV. SINDACO TOSI: “PER VERONA TRACCIATO SCELTO DA PIU’ DI 10 ANNI MA DALLE FF.SS ASPETTIAMO CIFRE E DATE, NON ASSICURAZIONI VERBALI”".
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Se noi adesso ci colleghiamo al sito Web del Ministero dell'Ambiente e poi ci colleghiamo al sito della Valutazione Impatto Ambientale, scopriamo che il Decreto di Compatibilità Ambientale della tratta della TAV Brescia - Verona riporta la data dell'8 Giugno 2004... e cioè di 10 anni fa e dato che se un'opera che ha superato la VIA positivamente deve essere iniziata entro 5 anni dal Decreto VIA io credo che per il tratto Brescia-Verona della TAV deve essere ripresentata una nuova VIA e forse per questo hanno stanziato 90 milioni di euro... proprio perchè MANCA LA VIA.
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Come sopra riportato il Decreto VIA sarebbe stato rilasciato a: ITALFER SPA, ma visto secondo quanto riportato nella documentazione depositata in comune di Sommacampagna, ad oggetto: "Comunicazione indagini geognostiche mese di luglio ed agosto 2014"... potrebbe essere più probabile che la realizzazione della tratta della TAV Brescia Verona sia affidata al: "CONSORZIO CEVAV DUE". 
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Se esaminiamo il Decreto VIA del 2004 - a mio avviso scaduto e da rifare - scopriamo che oltre alla TAV sul nostro territorio verrà realizzato anche un nuovo Elettrodotto e quindi altri vincoli, oltre a quelli della TAV.  
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Dopo questa ampia premessa e prima di scrivere le conclusioni, ricordando la lettera già spedita al Comune di Sommacampagna in data 7 Luglio 2014 - alla quale nessuno ha mai risposto - ora riportiamo le immagini relative alla TAV già pubblicate nei precedenti messaggi.
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E prima di concludere definitivamente riportiamo anche le immagini pubblicate nel messaggio del 19 Luglio, a titolo: "Anche oggi torniamo a scrivere della TAV a partire da due articoli de "Il Baco da Seta". 1° articolo: "TAV nel Comune di Sona: iniziate le indagini per la mitigazione acustica". 2° articolo: ""TAV a Sona, si riparte. Il Sindaco ha incontrato i progettisti". Riusciranno i due Sindaci (di Sona e di Sommacampagna) a fare fronte comune contro il Consorzio CEPAV DUE per ottenere il massimo per le nostra comunità come opere di Mitigazione, di Compensazione, di Ripristino, di Restauro e di Risanamento Ambientale in ottemperanza del principio comunitario: CHI INQUINA PAGA?".
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E di quanto pubblicato il 19 Luglio
evidenzio queste due immagini
e ricopio parte di quel testo.
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Personalmente io credo che questo "mostruoso cavalcaferrovia" possa essere eliminato e sostituito da un collegamento "ciclopedonale" che mantenga un collegamento tra Caselle e Lugagnano, ma solo per bici e pedoni.
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Il traffico tra Lugagnano e Caselle... e tra Lugagnano e la Tangenziale e il Quadrante Europa, invece, dovrebbe essere spostato su una nuova strada da realizzare in aderenza all'Autostrada A22, quindi più ad est di "Via De Amicis, come citato nel secondo articolo de: "Il Baco della Seta", dove il Sindaco affermerebbe "erroneamente" questo: "Eliminare il cavalcaferrovia di Via De Amicis: una pazzia su una strada che oggi non esiste, che porterebbe tutto il traffico di Caselle e del Quadrante Europa su Lugagnano".
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Probabilmente il Sindaco di Sona, non ha ancora capito che sono i SUOI cittadini che "ALLA MATTINA"... da Lugagnano si dirigono verso Caselle e poi all'ingresso della Tangenziale e poi al Quadrante Europa... come, a quanto pare, sempre il Sindaco di Sona, non ha ben capito che "ALLA SERA" sono sempre i SUOI cittadini che dal Quadrante Europa e uscendo dalla Tangenziale, interessando Caselle, tornano a casa a Lugagnano.
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Forse poi il Sindaco di Sona non è al corrente che nel PAT di Sommacampagna è previsto un "Cavalcaferrovia" che da Via Canova, scavalcando la Ferrovia, ci sia un collegamento diretto con Via De Amicis, proprio per impedire il traffico di attraversamento di Caselle e di Lugagnano.
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E' evidente che la TAV sta arrivando e se fossi Speedy Gonzales... (meglio ancora il SINDACO)... andrei in giro per Sommacampagna a gridare: Yepa, yepa, yepa! Andale, andale! Arriba, arriba!... 
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(Da wikipedia: Speedy Gonzales - Il subcomandante Marcos, leader dell'EZLN paragonò se stesso a Speedy Gonzales mandando un comunicato dopo mesi di silenzio che diceva :"Yepa, yepa, yepa! Andale, andale! Arriba, arriba!"")
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Io... se fossi il PD di Sommacampagna... [visto che l'Amministrazione (sempre del PD) non fa niente] comincerei a muovermi... e a muovermi in fretta visto che sono arrivati i 90 milioni di euro per la progettazione della TAV da Brescia a Verona, perchè se stanno riprogettando la TAV... è ora che bisogna muoversi e chiedere - senza se e senza ma - una decisa applicazione del principio Comunitario: "CHI INQUINA... PAGA"... anche perchè - secondo me medesimo - devono anche rifare la V.I.A. perchè - sempre, secondo me medesimo - la vecchia VIA è scaduta, ma a quanto pare il PD non lo sa. 
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Ma visto che l'On. Alessia Costa ha deciso di occuparsi della TAV, perchè non comincia a lavorare per noi suoi Concittadini... PRIMO per verificare se il Progetto della TAV nel tratto Brescia-Verona deve essere sottoposto ad una NUOVA Procedura di VIA e SECONDO per far si che, per la TAV sul territorio di Sommacampagna, ci sia, finalmente, una precisa e doverosa applicazione del Principio Comunitario: CHI INQUINA PAGA?
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Preso dal voler ricordare che la TAV sta arrivando... mi stavo dimenticando di segnalarvi quello che ho letto su Facebook e che poi ho letto su "Brescia Oggi" in un articolo a titolo: "Tav Brescia-Verona, cantieri da Natale"... con sottotitolo: "Le Ferrovie dello Stato: «Entro fine anno consegneremo le aree per realizzare le prime gallerie» Forti timori per l'impatto ambientale sul Garda tra Calcinato, Lonato, Desenzano e Pozzolengo".
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Entro Natale i cantieri della Tav saranno aperti anche sui colli morenici del Garda.
Lo ha annunciato ieri l'amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato, Michele Mario Elia, cogliendo tutti di sorpresa per i tempi estremamente ravvicinati dell'operazione, ben più del previsto. Si era sempre detto 2016. Ma ora che ci sono i soldi, hanno tutti fretta di mandare le ruspe.
È l'effetto del Decreto Sblocca Italia, licenziato l'altroieri dal governo, che assicura fondi «freschi» alla tratta Verona-Padova e conferma l'immediata cantierabilità della Brescia-Verona, già finanziata per 700 milioni da precedenti deliberazioni.
«CONTO ENTRO FINE ANNO di assegnare al general contractor un tratto significativo sulla Brescia-Verona, cominciando da due gallerie che costituiscono la parte più lunga dell'opera- ha dichiarato Elia - in modo tale che col successivo finanziamento si possa completare. Abbiamo un general contractor (il consorzio d'imprese Cepav Due) già al lavoro sulla tratta Treviglio-Brescia. Ad oggi ci sono i finanziamenti per arrivare fino a Verona».
Attenzione, infatti: non bastano 700 milioni per tutta la Brescia-Verona, che costerà 2 miliardi e 400 milioni. Con i fondi già in cassaforte, da fine anno saranno cantierate le due gallerie principali, dice Elia, e il resto della linea seguirà poi per lotti successivi.
DOVREBBE TRATTARSI, progetto alla mano, del tunnel a due canne che dal confine di Calcinato passa sotto Lonato e sbuca a Desenzano nei pressi del Lavagnone, e della galleria che by-passerà il laghetto del Frassino a Peschiera.
Sono i passaggi più complicati e onerosi della futura super-ferrovia che da Brescia attraverserà Buffalora, Castenedolo, Molinetto, Calcinato, Lonato, Desenzano, Pozzolengo e Peschiera fino a Verona.
Un'opera fortemente contestata per l'impatto su ambiente, paesaggio e agricoltura, in particolare per l'area del Lugana sul Garda, con richieste di spostare il tracciato sottoscritte da Comuni, Provincia, deputati e consiglieri regionali.
TRA QUESTI Mauro Parolini, oggi assessore regionale al turismo, che era stato primo firmatario della mozione per verificare la fattibilità tecnica di uno spostamento della Tav più lontano dai colli morenici.
«Le verifiche purtroppo hanno dato esito negativo: spostare a sud avrebbe comportato problemi tecnici tali da ritardare di almeno altri 10 anni un'opera che, a parte tutto, anch'io ritengo necessaria - spiega oggi Parolini -. È stato fatto un tentativo serio per salvaguardare il Garda, ma non ha avuto successo. Quello che resta da fare è ridurre al minimo l'impatto dei cantieri, salvaguardare aree sensibili, indennizzare adeguatamente i viticultori del Lugana, incentivare il reimpianto dei vitigni».
Tutto vero, ma suona un po' come prepararsi al peggio: il territorio sarà messo a dura prova dagli enormi cantieri. Questo è poco ma sicuro.

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