Un sentito ringraziamento al Parlamentare Europeo: On. Andrea Zanoni per le "Interrogazioni a risposta scritta" presentate alla Commissione Europea, [A] sull'Aeroporto "Valerio Catullo", [B] sul ruolo dell'ENAC nel Veneto e [C] sull'Interporto: "Quadrante Europa". Un pubblico ringraziamento era ed è doveroso.

Quando si tratta di opere infrastrutturali "cosidette pubbliche", perchè gestite da società i cui soci sono enti pubblici, credo che la quantità e la qualità delle informazionei e delle notizie che dovrebbero essere pubbliche e accessibili a tutti... dovrebbe essere senza limite, ma ieri su TGVERONA è uscito questo articolo: "Selezioni in aeroporto, la Catullo Spa diffida", che ha questo testo: 
La Catullo Spa, circa le notizie apparse di recente sulla stampa relative alla nomina di nuove figure professionali ai vertici della struttura, precisa che queste non sono state né diffuse né confermate dall'Azienda. In una nota la società di gestione dello scalo veronese spiuega che "la riservatezza, fino alla conclusione della trattativa, è condizione indispensabile al buon esito del processo di selezione, sia perché l'Azienda possa fare le proprie valutazioni nei tempi e nei modi appropriati, sia perché i candidati chiedono riservatezza fino alla conclusione delle selezioni".
"Il continuo apparire sui media - prosegue il comunicato di Catullo Spa -, di supposti accordi raggiunti o in divenire che riguardano le strategie e le attività operative dell'Azienda, rischia di creare inutili ed inopportune turbative alle possibili trattative. L'Azienda ha avviato un processo di auditing interno per verificare eventuali responsabilità, a tutti i livelli, all'interno della struttura, circa la rivelazione di informazioni sensibili. La Società diffida chiunque dal proseguire nella metodica divulgazione di temi riservati e si riserva ogni azione legale a tutela dei propri diritti e della propria immagine aziendale".
Premesso che allo "sputtanamento" dell'immagine aziendale della Catullo SpA ci hanno pensato l'ex Presidente: Bortolazzi e l'ex membro del CdA: Pennacchia, quando sono stati intervistati dal giornalista de: "GLI INTOCCABILI" andato in onda su "La7" ai primi di Febbraio... se mi è consentito un consiglio, prima di spendere altri soldi per gli Avvocati io consiglierei la Catullo SpA, di verificare l'esito della DIFFIDA inviata al sottoscritto, a cui è seguito un Esposto alla Magistratura (PAG 1 - PAG 2), la quale in meno di tre mesi ha poi invece... archiviato il tutto.
Quindi se la Catullo SpA, ha intenzione di presentare DIFFIDE contro chi lederebbe la sua immagine aziendale e/o voglia presentare ESPOSTI alla Magistratura, perchè non comincia a farlo contro.... "Bortolazzi - Pennacchia" per quello che hanno dichiarato davanti ad una telecamera?

Per concludere questa premessa ricordiamo quanto oggi pubblicato sull'Arena a titolo: "Diffide e diritto di cronaca" con questo testo: "Le notizie sull´aeroporto si accavallano e la società di gestione ha pensato bene di diramare una diffida in merito alla pubblicazione di notizie «riservate». Incredulità e sconcerto tra i giornalisti. Assostampa Verona «ribadisce il convincimento che nessuno possa minacciare l´esercizio del diritto di cronaca, che rappresenta l´essenza della professione giornalistica». In ogni caso all'aeroporto, più che ai giornali, pensino ai guai dello scalo e a chi, tra loro, è il «poco riservato»".
Era doveroso iniziare questo messaggio di oggi con questa notizia, che ritengo utile sia resa nota, ma ora vorrei ringraziare pubblicamente l'On. Andrea Zanoni che nella Sua qualità di Parlamentare Europeo ha presentato queste tre "Interrogazioni con risposta scritta" alla Commissione Europea.

1^ INTERROGAZIONE: "Richiesta riapertura Pratica EU-PILOT: 240/08/ENVI relativa all’Aeroporto di Verona".
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Andrea Zanoni presenta un’interrogazione alla Commissione europea per chiedere la riapertura della procedura EU-PILOT sul potenziamento dell’aeroporto Catullo. “Verona non può permettersi di non rispettare le normative ambientali. L’aria è già troppo inquinata”
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“L’Ue verifichi le procedure con cui è stato autorizzato l’ampliamento e il potenziamento dell’aeroporto Catullo di Verona”. Lo chiede Andrea Zanoni, Eurodeputato IdV, con un’interrogazione alla Commissione europea che mette in dubbio il rispetto delle direttive europee in merito all’impatto ambientale di tali interventi.
Zanoni chiede alla Commissione europea di riaprire la pratica EU-PILOT 240/08/ENVI in modo da obbligare le autorità italiane a predisporre una Perizia Asseverata su quanto realizzato all’Aeroporto di Verona, almeno a partire dal 14.03.1999. “Alcuni degli interventi che hanno incrementato la capacità operativa dell’aeroporto sarebbero stati eseguiti anche dopo la procedura di ”scoping” valutata dalla Commissione VIA-VAS del Ministero dell’Ambiente nella seduta del 30.10.2009”, spiega l’Eurodeputato.
In data 18.12.2008 la Commissione europea aveva già aperto la pratica EU-PILOT 240/08/ENVI relativa a presunte violazioni della Direttiva VIA da parte dell’Aeroporto di Verona, chiusa successivamente dopo che le autorità italiane aveva assicurato che l’Aeroporto sarebbe stato sottoposto a V.I.A. “Il fatto è che nelle more del procedimento di VIA la Società di Gestione Aeroportuale ha realizzato nuovi interventi di potenziamento – prosegue il leader ambientalista – Ecco perché è indispensabile riaprire la procedura europea volta ad accertare il rispetto o meno delle procedure”.
“Verona, e con essa l’intera pianura Padana, costituiscono una delle aree proporzionalmente più inquinate d’Europa, con un numero di sforamenti di emissioni Pm10 quotidiane da anni ben al di sopra dei limiti europei sulla qualità dell’aria – conclude il leader ambientalista – Ecco perché non possiamo proprio permetterci che l’attività dell’aeroporto Catullo non rispetti i limiti imposti dalle direttive europee. Di mezzo c’è la salute di migliaia di cittadini veronesi”.

2^ INTERROGAZIONE: "Accertamento sul ruolo di ENAC sulla mancata applicazione della direttiva 97/11/CE in particolare sui tre Aeroporti ubicati nella Regione Veneto: Venezia, Treviso e Verona".
Interrogazione parlamentare sul ruolo dell’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile in merito all’applicazione delle direttive Ue di Valutazione Impatto Ambientale. Andrea Zanoni (IdV): “Dividiamo controllori e controllati”. Sotto la lente Ue gli aeroporti di Treviso, Verona e Venezia.

“L’Enac (Ente Nazionale per l’Aviazione Civile) sia responsabile per la corretta applicazione delle normative comunitarie e nazionali relativamente alle procedure di verifica d’impatto ambientale (VIA) degli aeroporti italiani”, lo chiede Andrea Zanoni, Eurodeputato IdV, con un’interrogazione alla Commissione europea.
Propio la Commissione con la Direttiva 85/337/CEE regola le procedure di Valutazione Impatto Ambientale (VIA) dei progetti e con la Direttiva 2001/42/CE le Valutazioni Ambientali Strategiche (VAS) degli effetti di determinati piani e programmi sull’ambiente.
“Oggi l’Enac svolge sia il ruolo di controllore che di controllato nelle procedure VIA dal momento che agisce sia come soggetto proponente delle procedure di valutazione che di regolamentazione, esame e valutazione dei piani regolatori aeroportuali”, spiega Zanoni. “Senza contare che l’Enac approva anche Piani di Sviluppo Aeroportuali e Contratti di Programma con le società di Gestione Aeroportuali, senza che questi siano prima sottoposti alla procedura prevista dalla Direttiva 2001/42/CE”.
L’Eurodeputato chiede pertanto alla Commissione europea se non ritiene indispensabile che l’Enac “svolga solo il ruolo di controllo e di verifica preliminare delle procedure di VIA e VAS e come queste vengono presentate e predisposte, come proponenti, dalle società di Gestione Aeroportuali”. “In Italia troppo spesso i ruoli di chi controlla e di chi deve essere controllato si mischiano a unico discapito delle leggi e del cittadino”, attacca l’Eurodeputato.
“Ecco allora generarsi cortocircuiti come quello della Regione Veneto – prosegue il leader ambientalista – dove i tre principali aeroporti, quello di Venezia, quello di Verona e quello di Treviso, sono ancora tutti mancanti del Decreto di Compatibilità Ambientale, in particolare per quanto già realizzato, potenziato e incrementato almeno a partire dal 14.3.1999, data di entrata in vigore, in Italia, della Direttiva 97/11/CE che ha modificato la Direttiva VIA”. Sull’ampliamento dell’aeroporto Canova di Treviso e Catullo di Verona, Zanoni ha già presentato due interrogazioni parlamentari per chiedere alla Commissione europea la verifica del rispetto delle procedure ambientali.
“L’Enac deve solo occuparsi di controllo e verifica preliminare delle procedure di VIA e VAS – conclude l’Eurodeputato – ed deve essere quell’Ente Pubblico a cui assegnare le responsabilità sul ruolo di controllo di verifica e di corretta applicazione delle normative comunitarie e nazionali VIA e VAS da parte delle società di gestione aeroportuali”.

3^ INTERROGAZIONE: "Richiesta riapertura Pratica EU-PILOT: 488/09/ENVI – "Quadrante Europa" di Verona".
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Andrea Zanoni presenta un’interrogazione alla Commissione europea per chiedere la riapertura della procedura EU-PILOT sull’ampliamento del Quadrante Europa (VR). “Le procedure ambientali devono essere rispettate per il bene dei veronesi”.

“L’Ue riapra la procedura speciale EU-PILOT per verificare la compatibilità dell’espansione del Quadrante Europa di Verona con le direttive ambientali comunitarie”. Lo chiede Andrea Zanoni, Eurodeputato IdV, con un’interrogazione alla Commissione europea che mette in dubbio il rispetto delle direttive europee V.I.A. (valutazione Impatto Ambientale) e V.A.S. (Valutazione Ambientale Strategica) in merito all’impatto ambientale di tale intervento.
Zanoni chiede alla Commissione europea di riaprire la pratica EU-PILOT 488/09/ENVI in modo da obbligare le autorità italiane a predisporre una perizia asseverata su quanto realizzato, potenziato e incrementato al Quadrante Europa, almeno a partire dal 14.03.1999 data di entrata in vigore della Direttiva 97/11/CE. “L’approvazione dell’espansione del Quadrante Europa su un’area di ben 2.676.519 metri quadrati, aggiunti ai 2,5 milioni esistenti, è avvenuta senza alcuna preliminare procedura di VAS (Valutazione Ambientale Strategica)”, spiega l’Eurodeputato.
Il 6 luglio 2009 la Commissione europea ha aperto la pratica EU-PILOT 488/09/ENVI relativa a presunte violazioni della direttiva 85/337/CEE (Direttiva V.I.A.) da parte del Quadrante Europa, pratica che è stata archiviata nel febbraio 2010 “nonostante le continue segnalazioni ad essa pervenute da parte di Comitati di cittadini relativamente a nuovi interventi e nuovi potenziamenti realizzati nel Quadrante Europa”, aggiunge il leader ambientalista.
L’ultimo ampliamento del Quadrante Europa è stato reso possibile dalla delibera n. 41 con la quale il Consiglio Comunale di Verona, il 30 giugno 2011, ha approvato il “Programma complesso di cui si da attuazione mediante Piano Particolareggiato dell’Area denominata “Quadrante Europa – Area Nord sita in Verona” ulteriore ampliamento richiesto dal Consorzio ZAI, che gestisce il Quadrante Europa, un Ente Pubblico costituito dalla Provincia, dal Comune di Verona e dalla Camera di Commercio di Verona.
“Verona, e con essa l’intera pianura Padana, costituiscono una delle aree proporzionalmente più inquinate d’Europa, con un numero di sforamenti di emissioni Pm10 quotidiane da anni ben al di sopra dei limiti europei sulla qualità dell’aria – conclude l’Eurodeputato – Ecco perché non possiamo proprio permetterci che l’attività del Quadrante Europa non rispetti i limiti imposti dalle direttive europee. Di mezzo c’è la salute di migliaia di cittadini veronesi”.

In merito al "Quadrante Europa" vorrei ricordarvi quanto scritto il 24 Luglio 2011 in questo messaggio: "QUADRANTE EUROPA: "Avendo investito più di 150 milioni di EURI... abbiamo tagliato molti nastri". [Il tutto rigorosamente senza V.A.S. e senza V.I.A.]"
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In questa immagine che avevo pubblicato in questo messaggio "Cosa bisogna fare quando un Ente Pubblico (come il Consorzio ZAI di Verona) gestisce un INTERPORTO (primo in Italia) e gestisce tutto il "Quadrante Europa" senza la V.I.A. e senza la V.A.S.? Sperare che la Procura della Repubblica accerti delle violazioni ambientali... e/o...?", sono evidenti i nuovi edifici - in colore rosso - per circa 250.000 mq, che verranno realizzati al "Quadrante Europa", che ricordo è senza V.I.A. e senza V.A.S..

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In comune a Sommacampagna ci sarebbe una minoranza consigliare che potrebbe presentare interrogazioni riguardo le problematiche ambientali, che sarebbero i cosidetti Sommapop.orgini, ma a quanto pare, da mesi, questi sono in ferie e dato che non posso attendere che loro possano intervenire. I Parlamentari Italiani ed Europei eletti nella zona di Verona sono già impegnati e affacendati nella campagna elettorale per il nuovo Sincaco di Verona e per non disturbarli, ho chiesto all'On. Andrea Zanoni se poteva presentare queste tre interrogazioni alla Commissione Europea, che di nuovo ringrazio del suo interessamento.


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