QUADRANTE EUROPA: "Avendo investito più di 150 milioni di EURI... abbiamo tagliato molti nastri". [Il tutto rigorosamente senza V.A.S. e senza V.I.A.]

La Direzione Generale per le Valutazioni Ambientali del Ministero dell'Ambiente, ancora in data 30 Gennaio 2011, per la seconda volta, aveva scritto alla Regione Veneto una lettera avente questo oggetto: "Rinnovo richiesta intervento sulle violazione V.I.A. e V.A.S. del Quadrante Europa di Verona" (vedi sotto) e ad oggi non mi risulta che la Regione Veneto... abbia ancora risposto.
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Come appare ben evidente dalla sottostante immagine, se a Sud di Caselle c'è l'Aeroporto Valerio Catullo (senza VIA) ad est di Caselle c'è il Quadrante Europa (senza VAS e senza VIA) il tutto inserito in un territorio caratterizzato dall'incrocio di due Autostrade, la "A4" la Brescia-Padova e la "A22" la Brennero-Modena che in questi anni... mai hanno realizzato opere di Mitigazione e di Compensazioni Ambientali conseguenti all'inquinamento creato da queste infrastrutture.
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Le autostrade, in questi anni, hanno incrementato il traffico, tanto che per l'A4 è prevista la realizzazione di una nuova Autostrada (anche questa interesserà Caselle) e per l'A22 è prevista la realizzazione della Terza Corsia. L'Aeroporto negli ultimi 10 anni ha triplicato i passeggeri e il Quadrante Europa... continua a crescere di anno in anno con nuove opere e interventi che attirano sempre nuovo traffico.
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A dir la verità in merito al Quadrante Europa in data 6 Giugno 2011 avevo scritto questa lettera "Richiesta intervento risolutorio sulla mancanza di V.I.A. e V.A.S. del Quadrante Europa - Verona" di cui qui sopra c'è la prima pagina e qui sotto c'è l'ultima pagina.
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Oggi non voglia di scrivere... anche se contiunuo a chiederemi: MA NON DOVREBBE ESSERE IL COMUNE DI SOMMACAMPAGNA A PREOCCUPARSI SE MANCANO LE OPERE DI MITIGAZIONE E DI COMPENSAZIONE AMBIENTALI?".
GLIEX Amministratori - ora i cosidetti POPOlarini parte della minoranza della NUOVA Amministrazione Comulale in questi ultimi 20-25 anni non si sono mai accorti che l'inquinamento cresceva di anno in anno.
INUOVI a quanto pare... proprio a causa della "filiera" nemmeno questi si preoccupano di chiedere quello che per Legge dovrebbe essere realizzato e predisposto.
Oggi non ho voglia di scrivere... ma visto che ho scoperto un pò di video in cui il Presidente (uscente) del Quadrante Europa: Flavio Zuliani dice delle "cose", oggi vi lascio ascoltare e vedere questi video.
In questa intervista il Presidente Zuliani parla di "MASSIMO" di tutto... ma non sento mai dire nulla che il Quadrante Europa sia senza V.A.S. e sia senza V.I.A. anzi si vanta di aver realizzato opere in pochissimi mesi.
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Poi ho inserito una serie di altri video, tra questi una lunga intervista, anzi forse una auto-intervista suddivisa in due parti sempre al Presidente del Consorzio ZAI che gestisce il Quadrante Europa e qui sotto evidenzio la Prima parte in cui si spiegherebbe cos'è il Quadrante Europa e per spiegarlo evidenzia che nell'incrocio vicino a Caselle transiterebbero 167.000.000 di mezzi l'anno... che probabilmente inquinano il nostro territorio.
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Dalla seconda parte di questa auto-intervista ho tratto il titolo del messaggio di oggi: "Avendo investito più di 150 milioni di EURI... abbiamo tagliato molti nastri"... alla quale io aggiungo che mancherebbe questa dichiarazione: "Il tutto rigorosamente senza V.A.S. e senza V.I.A."
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In questo altro video, in cui si sintetizzerebbe il Bilancio Sociale del Consorzio ZAI, si dichiarerebbe che oltre il 21% dell'intero territorio del Quadrante Europa sarebbe destinato a verde pubblico... e a parte l'ex Cava Moreschi... se questo verde esiste... sono solo aiuole stradali, poco alberate e sicuramente non fruibili dalla popolazione.
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Ovviamente se la VAS e la VIA è mancata per quello che hanno realizzato, manca anche per quello che dovrebbero realizzare con il Piano Urbanistico del Quadrante Europa... che, più o meno, andrà a raddoppiare gli insediamenti di quest'area... con evidente incremento anche del traffico e quindi anche dell'inquinamento.
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Ma se andate sul sito web del Quadrante Europa trovate una serie di video che hanno un titolo comune: "Consorzio ZAI - La Città dei Fatti" e partendo dal video dell'introduzione avete modo di comprendere meglio questa realtà che sarebbe il Quadrante Europa, che ricordo confina con tutto il confine est di Caselle.
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Un secondo video della serie la "Citta dei Fatti" illustra una serie di aziende... a partire dalla Bayernland, cosi si possono vedere quali sono le aziende che in questi anni si sono insediate nel Quadrante Europa.
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Uno degli ultimi insediamenti realizzati nel Quadrante Europa è quello della Migross che è un centro di distribuzione per i centri commerciali che ovviamente è polo di attrazione di traffico visto che arrivano prodotti che poi vengono distribuiti ai vari centri commerciali.
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Continuano questi video, tutti presentati dal Presidente del Quadrante Europa, tutti della serie: "Città dei fatti" e in questo video si descrive l'attività della Geodis - Zust - Ambrosetti che altro non è che un operatore nazionale e internazionale della distribuzione di merci... che per Caselle significa solo altro traffico e altro inquinamento.
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In questo altro video... tanto per cambiare si descrive l'attività di una ditta, la ditta Corsi, che è anche questa un'altro spedizioniere nazionale e internazionale, il che significa parte del traffico generato dalle 27 milioni di tonnellate di merci che trasportate quasi tutte da camion favoriscono l'inquinamento del territorio contermine al Quadrante Europa.
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L'ultima azienda di questa serie di Video: "La Città dei Fatti" che descrive alcune delle attività insediate nel Quadrante Europa, vi segnalo la Prisma che è una ditta di servizi di spedizione Import-Export che, anche questa da una idea del traffico che viene generato dalle attività del Quadrante Europa.
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Visto che nella prossima settimana, il Presidente del Consorzio Z.A.I.: Flavio Zuliani lascia la carica assunta ancora nel 2006, oggi mi sembrava doveroso ricordare questo evento con una serie di video... e se voi in questi video avete ascoltato anche una sola volta il presidente Zuliani giustificarsi aulla mancanza della V.I.A. - Valutazione Impatto Ambientale e della mancanza della V.A.S. - Valutazione Ambientale Strategica del Quadrante Europa... ditemelo perchè io non l'ho sentito.
Chiudo questo messaggio di oggi ricopiando un articolo dell'ARENA:
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ENTI. Il presidente uscente fa il bilancio di 5 anni di mandato, che non gli è stato rinnovato. Martedì il nuovo Consiglio
Consorzio Zai, si volta pagina e Zuliani lascia con veleno
«Noi primo interporto europeo ma nessuno qui l'ha riconosciuto. Credevo di meritare la conferma. Le nomine? Logica spartitoria»
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Flavio Zuliani, presidente uscente del Consorzio Zai. Addio con polemica. A pochi giorni dalla convocazione del nuovo Consiglio direttivo di nove membri (martedì, per eleggere i nuovi vertici) lascia il campo con il dente avvelenato Flavio zuliani, presidente uscente del Consorzio Zai.
L'albergatore, di Confcommercio, che puntava alla conferma dopo cinque anni di presidenza, sulla base dei risultati sfoderati nella sede dell'ente al Quadrante Europa, non nasconde la sua amarezza. «Abbiamo ricevuto riconoscimenti a tutti i livelli fra cui quello dei tedeschi come interporto d'Europa, su 70 strutture, e mi sarebbe piaciuto ricevere gratitudine da parte del territorio veronese, ma non è andata così», afferma, snocciolando alcuni dati.
«Abbiamo raggiunto 30 coppie di treni al giorno, all'interporto Quadrante Europa, un primato», spiega zuliani, citando poi «il massimo di occupazione dei binari dei treni, l'85% contro il 75 ante-crisi, al primato di occupazione, con 13mila addetti diretti e indiretti, al miglior bilancio dell'ente senza cedere mai un metro quadrato, ai migliori investimenti, circa 200 milioni, fino all'aver raggiunto il 40% dell'intermodalità italiana».
Ce n'è quanto basta, secondo zuliani, per rivendicare la conferma della presidenza. Invece, sulle nuove nomine, secondo il presidente uscente è prevalsa la logica spartitoria, il manuale Cencelli, sia tra i politici che fra le categorie economiche», dice, lui che era alla guida della Zai in quota alla Camera di Commercio, socio che esprime tre consiglieri del Consorzio Zai come il Comune e la Provincia. «Forse non è piaciuta la mia autonomia?», aggiunge, «o il fatto che una volta andato alla presidenza del Consorzio Zai ho rivestito solo quell'incarico. C'è, invece, anche fra i 32 consiglieri dell'ente camerale, chi ne ha già diversi e ne ottiene altri. Stavolta, poi, si sono mischiate le nomine dell'aeroporto Catullo con quelle del Consorzio Zai, che così perde la presidenza in capo alla Camera di Commercio». Il riferimento del presidente uscente è al fatto che le categorie economiche hanno ottenuto la presidenza del Catullo con Paolo Arena, mentre la presidenza del Consorzio Zai dovrebbe andare a Matteo Gasparato, consigliere comunale del Pdl ex Forza Italia (quindi alla politica) nominato dal Comune, che mette nel Consiglio direttivo anche Maurizio Filippi (Lega, uscente) e Giancarlo Montagnoli, del Pd, per le minoranze.
La Camera di Commercio schiera Andrea Prando, che potrebbe diventare vicepresidente, e poi Damiano Berzacola e Ferdinando Albini. La Provincia Paolo Fasoli (Lega), Massimo Mariotti (Pdl) e Pierluigi Toffalori (area Udc, in quota alle minoranze, pure uscente). Gasparato ha la maggior parte dei voti per essere eletto. zuliani, esponendo in sintesi i dati con Paolo Polato, consigliere dell'ente camerale, cita anche «i nove cantieri realizzati nel centro intermodale, fra cui quello per il primo ponte antisismico», commenta, rimarcando che «delle 120 multinazionali operanti al Quadrante nessuna ha lasciato, ma anzi sono arrivate la Qetg, la Migross, la Iveco e la Kuehne+Nagel. Siamo stati attivi nella riforma degli interporti, legge 240, che individua sette grandi piattaforme nazionali, fra cui la nostra».
Le sfide messe in piedi, precisa zuliani, sono poi «gli accordi con Autobrennero, grazie all'amministratore delegato Duiella, che comprendono lo sviluppo dell'interporto di Isola della Scala. Abbiamo dato le linee guida per l'uso della Marangona, area di 1,5 milioni di metri quadri, e creato le prime condizioni per venderne parti, come a Iveco», illustra, «e messo in piedi due progetti nazionali e internazionali: l'accordo per i traffici con Berlino, che coinvolge le ferrovie, e quello con l'autorità del porto di Venezia per collegarvi il Quadrante Europa e farme il primo porto “secco” d'Italia. Sono piani di grande interesse per le imprese e i traffici di merci a Est. Poi abbiamo varato il Piano attuativo del Quadrante Europa nord».
«Nonostante tutto ringrazio i soci e la struttura del Consorzio Zai per l'opportunità che mi è stata data di gestire un ente pubblico economico di così grande importanza», conclude zuliani, autonominatosi peraltro presidente della Quadrante Servizi, anche se il nuovo cda del Consorzio dovrà valutare se l'operazione è stata corretta: «La mia idea però è di lasciare tutto, ma ci ragioneremo su».
Ma se sono cosi bravi, perchè... ne il Presidente dell'Aeroporto Catullo e... ne il Presidente del Consorzio ZAI sono stati riconfermati? Mahh!!!
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In merito ai 150 milioni di euri... spesi per diverse opere realizzate nel Quadrante Europa... ricordo questa sentenza:
T.A.R. PUGLIA, Lecce, Sez. I - 14 luglio 2011, n. 1341
VIA - Art. 5, c. 1, lett. c) d.lgs. n. 152/2006 - Impatti cumulativi - Insuscettibilità di analisi frazionata.
Quando l’intervento progettato , pur essendo suddiviso in singole frazioni anche al solo fine di soddisfare esigenze di snellezza procedimentale dell’impresa, appare riconducibile ad un unico programma imprenditoriale, la conseguenza che si registra sul terreno del doveroso assoggettamento a VIA è senz’altro quella di una analisi che tenga conto necessariamente dei cd impatti cumulativi. Il codice dell’ambiente , con l’art 5, comma 1 lettera c , restituisce invero un concetto di impatto ambientale che , per sua natura, appare insuscettibile di analisi frazionata. Logica conseguenza di questo approccio alla nozione di impatto ambientale appare l’obbligo, per l’imprenditore, di evidenziare gli interventi connessi, complementari o a servizio di quello proposto - così come prescritto dall’art 3,comma 2 lettera b) n.2 del DPCM 27 dicembre 1988-perché solo così è possibile una verifica illuminante ed esaustiva della incidenza ambientale di un progetto complesso. Ciò significa che, pur a fronte di una pluralità di procedimenti amministrativi messi in moto dall’imprenditore, l’organo preposto a compiere la valutazione di impatto ambientale ha il preciso dovere di operarne la reductio ad unitatem, specie in presenza di elementi sintomatici della unicità di intervento. (Consiglio Stato, sez. V, 16 giugno 2009 , n. 3849). Pres. Cavallari, Est. Dibello - Comune di Ostuni (avv. Zaccaria) c. Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e altro (Avv. Stato) - TAR PUGLIA, Lecce, Sez. I - 14 luglio 2011, n. 1341
DIRITTO AMBIENTALE - Principio di precauzione - Art. 3 ter d.lgs. n. 152/2006.
Dal principio di precauzione (art. 3 ter d.lgs. n. 152/2006) deriva l’esigenza di un’azione ambientale consapevole e capace di svolgere un ruolo teso alla salvaguardia dell’ecosistema in funzione preventiva , anche quando non sussistono evidenze scientifiche conclamate che illustrino la certa riconducibilità di un effetto devastante per l’ambiente ad una determinata causa umana. Pres. Cavallari, Est. Dibello - Comune di Ostuni (avv. Zaccaria) c. Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e altro (Avv. Stato) - TAR PUGLIA, Lecce, Sez. I - 14 luglio 2011, n. 1341
VIA - Tutela preventiva dell’interesse pubblico ambientale - Principio di precauzione.
La valutazione di impatto ambientale comporta una valutazione anticipata finalizzata, nel quadro del principio comunitario di precauzione, alla tutela preventiva dell'interesse pubblico ambientale, con la conseguenza che, in presenza di una situazione ambientale connotata da profili di specifica e documentata sensibilità, anche la semplice possibilità di un'alterazione negativa va considerata un ragionevole motivo di opposizione alla realizzazione di un'attività, sfuggendo, per l'effetto, al sindacato giurisdizionale la scelta discrezionale della p.a. di non sottoporre beni di primario rango costituzionale, qual è quello dell'integrità ambientale, ad ulteriori fattori di rischio che, con riferimento alle peculiarità dell'area, possono implicare l'eventualità, non dimostrabile in positivo ma neanche suscettibile di esclusione, di eventi lesivi.(T.A.R. Toscana Firenze, sez. II, 20 aprile 2010 , n. 986) Pres. Cavallari, Est. Dibello - Comune di Ostuni (avv. Zaccaria) c. Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e altro (Avv. Stato) - TAR PUGLIA, Lecce, Sez. I - 14 luglio 2011, n. 1341

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