Se nello S.I.A. del P.S.A. della Catullo S.p.A. per la V.I.A. non ci sono le opere di MITIGAZIONE e COMPENSAZIONE sarà dura per la V.A.S. del P.A.T.
Per i non addetti ai lavori il titolo del messaggio di oggi va integrato spiegando cosa sono tutte quelle sigle sopra indicato: Se nello S.I.A. [Studio di Impatto Ambientale] del P.S.A. [Piano di Sviluppo Aeroportuale] della Catullo S.p.A. [Società per Azioni] per la V.I.A. [Valutazione di Impatto Ambientale] non ci sono le opere di MITIGAZIONE [Ambientale] e COMPENSAZIONE [Ambientale] sarà dura per la V.A.S. [Valutazione Ambientale Strategica] del P.A.T. [Piano di Assetto del Territorio] (per ora solo per il P.A.T. del Comune di Sommacampagna, ma poi anche per la V.A.S. del P.A.T. del Comune di Villafranca).
In realtà il titolo di oggi doveva essere l'oggetto di una lettera che stamani ho consegnato ai due Sindaci, quello di Sommacampagna e quello di Villafranca (visto che anche loro tra poco dovranno pubblicare la V.A.S. del loro P.A.T.)
La lettera consegnata ha questo oggetto: "OSSERVAZIONE [fuori termine] alla V.A.S. del P.A.T. di Sommacampagna - PROPOSTA per un NUOVO Piano di Sviluppo Aeroportuale della Catullo SpA, finalizzata ad un miglior utilizzo delle aree del sedime aeroportuale al fine di ottenere opere di mitigazione e di compensazione ambientale, per diminuire gli impatti “CIVILI e MILITARI” dell’Aeroporto".
Credo sia ormai evidente che un qualsiasi nuovo PIANO DI SVILUPPO dell’AEROPORTO CATULLO condiziona, in modo notevole e significativo la V.A.S. del P.A.T. del Comune di Sommacampagna. Se la V.A.S. fosse poi NEGATIVA... tutto questo potrebbe annullare l’approvazione di detto strumento di programmazione urbanistica comunale.
Per poter arrivare ad approvare la V.A.S. del P.A.T. di Sommacampagna deve esserci la certezza assoluta che tutte le opere di mitigazione e di compensazione previste per gli impatti creati “FINO AD OGGI” dall’Aeroporto Catullo, siano mitigati e compensati con adeguate misure di cui ne deve essere la certezza realizzativa assoluta ed è quindi necessario che attorno all’Aeroporto Catullo siano realizzate le opere previste nell’Allegato C della V.A.S. del P.A.T.
In parole povere sarebbe il progetto di una Nuova recinzione, compreso la fascia boscata, da realizzare sul perimetro dell’Aeroporto di Sommacampagna (di sOmmacampagna perchè l'Aerostazione, per l80%... è sul territorio di questo comune, e la sottostante immagine rappresenta la soluzione ideale per come - a mio parere - bisognerebbe realizzare la nuova recinzione aeroportuale:
In realtà il titolo di oggi doveva essere l'oggetto di una lettera che stamani ho consegnato ai due Sindaci, quello di Sommacampagna e quello di Villafranca (visto che anche loro tra poco dovranno pubblicare la V.A.S. del loro P.A.T.)
La lettera consegnata ha questo oggetto: "OSSERVAZIONE [fuori termine] alla V.A.S. del P.A.T. di Sommacampagna - PROPOSTA per un NUOVO Piano di Sviluppo Aeroportuale della Catullo SpA, finalizzata ad un miglior utilizzo delle aree del sedime aeroportuale al fine di ottenere opere di mitigazione e di compensazione ambientale, per diminuire gli impatti “CIVILI e MILITARI” dell’Aeroporto".
Credo sia ormai evidente che un qualsiasi nuovo PIANO DI SVILUPPO dell’AEROPORTO CATULLO condiziona, in modo notevole e significativo la V.A.S. del P.A.T. del Comune di Sommacampagna. Se la V.A.S. fosse poi NEGATIVA... tutto questo potrebbe annullare l’approvazione di detto strumento di programmazione urbanistica comunale.
Per poter arrivare ad approvare la V.A.S. del P.A.T. di Sommacampagna deve esserci la certezza assoluta che tutte le opere di mitigazione e di compensazione previste per gli impatti creati “FINO AD OGGI” dall’Aeroporto Catullo, siano mitigati e compensati con adeguate misure di cui ne deve essere la certezza realizzativa assoluta ed è quindi necessario che attorno all’Aeroporto Catullo siano realizzate le opere previste nell’Allegato C della V.A.S. del P.A.T.
In parole povere sarebbe il progetto di una Nuova recinzione, compreso la fascia boscata, da realizzare sul perimetro dell’Aeroporto di Sommacampagna (di sOmmacampagna perchè l'Aerostazione, per l80%... è sul territorio di questo comune, e la sottostante immagine rappresenta la soluzione ideale per come - a mio parere - bisognerebbe realizzare la nuova recinzione aeroportuale:
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.Sintesi delle caratteristiche “tecniche” della NUOVA RECINZIONE per l’Aeroporto “Valerio Catullo” di Sommacampagna:
Asportazione di 61 metri di terreno vegetale e accantonamento a lato su un’area che sia immediatamente limitrofa
Realizzazione di 2 trincee asportando la ghiaia, per sagomare il rilevato della “duna” fino ad una altezza di 9 metri
Ricopertura della “duna”, lato esterno aeroporto con il terreno vegetale per realizzare “fascia arborea” di 28 metri
Sulla sommità della “duna” e nella “fascia arborea”, realizzare dei percorsi ciclo pedonali fruibili dalla popolazione
Ricoprire tutta la pendenza del lato interno della “duna” con pannelli fotovoltaici per una superfice di 23 m. lineari
I pannelli solari devono arrivare fino alla quota di 12 m. sul piano campagna, per aumentare l’altezza della barriera
Realizzare una strada di manutenzione ai pannelli solari con “asfalto antismog” per assorbire inquinamenti dell’aria
La siepe - scarpata della trincea lato aeroporto - deve essere realizzata con piante di basso fusto per fitodepurazione
La “fascia arborea” esterna alla recinzione aeroporto, piantumata con essenze floreali che non attirino la avi fauna
Realizzare la nuova recinzione prima di nuovi ampliamenti e/o potenziamenti dell’Aeroporto di Verona-Villafranca
Essendo la NUOVA Recinzione dell’Aeroporto Catullo un’opera di mitigazione e di compensazione ambientale che sarebbe obbligata dalle Norme Tecniche di Attuazione del Piano di Assetto del Territorio del Comune di Sommacampagna è evidente che qualsiasi Piano di Sviluppo Aeroportuale della Catullo SpA, che non preveda la realizzazione di un’opera cosi descritta non può essere approvato visto, appunto, le NTA del PAT cosi riportato: Nessun intervento può essere approvato né realizzato in assenza delle necessarie mitigazioni… e ovviamente non può essere realizzato nulla e/o potenziato nient’altro, prima che il Piano di Sviluppo Aeroportuale abbia da essere sottoposto a Valutazione di Impatto Ambientale e/o abbia ottenuto un Decreto di Compatibilità Ambientale.
Verifica dell’utilizzo delle “aree militari” per destinarle a opere di mitigazione
E’ dall’anno 1999, che il 28° e il 132° gruppo intercettori e/o caccia, che erano si base all’Aeroporto Militare di Villafranca sono stati trasferiti in altre basi militari, ed è pertanto assurdo che immense aree agricolo, inutilizzate ai fini aeromilitari, siano ormai solo destinate all’allevamento (naturale) dei conigli.
Se l’Aeroporto Civile “Valerio Catullo” vuole espandersi, prima di consumare altri terreni agricoli, devono essere meglio utilizzate le attuali aree ex militari, ormai solo destinate a fini logistici per le attività del 3° Stormo – Reparto Mobile di Supporto, che in genere per le proprie funzioni si avvale di aerei cargo e/o trasporto materiali.
Il mantenimento delle attività militari potrebbe comportare anche la necessità di dovere parcheggiare aerei piccoli e/o anche aerei caccia e/o aerei per riprese fotografiche che potrebbero essere meglio gestiti nella “margherita” prossima alla “testata pista 04” con una evidente minore occupazione della Pista di Rullaggio e dell’utilizzo della Pista dell’Aeroporto e quindi concentrare le attività militari in questa area con una nuova recinzione (vedi sotto) .
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Nuova Recinzione dell’area della “Margherita SUD-OVEST”:
La vicinanza della nuova recinzione ai piazzali degli aerei e alle sorgenti di rumore diminuisce l’impatto da rumore
La maggior altezza possibile della nuova recinzione, parallela alla pista di rullaggio diminuisce l’impatto da rumore
Le attività militari devono essere “riposizionate nella minor area” possibile per concentrare le sorgenti del rumore
Realizzazione di nuovi piazzali per gli aerei con “asfalto mangia smog” per poter diminuire l’inquinamento dell’aria
Ampliamento dei “parcheggi degli aerei” esistenti per la sosta breve (lato pista) e la sosta lungo (lato interno area)
Recupero di 5 “shelter” per parcheggio coperto per soste medie di eventuali aerei da caccia e/o da intercettazione
Concentrare le attività militari in “testata pista 04”, permette un veloce raggiungimento della posizione di decollo
Dopo l’atterraggio degli aerei militari vi è un “minor utilizzo” della “pista di rullaggio” lasciata libera ai voli civili
Con il minor utilizzo della pista di rullaggio, vi è una diminuzione delle sorgenti di inquinamento a terra e al suolo
Dopo queste azioni vengono recuperate delle aree da destinare a “Parco Pubblico” (individuate con “retino verde”)
Quasi la metà dell’area del sedime della “Margherita Sud-Ovest” potrebbe essere destinata ad opere di mitigazione
Quattro “shelter” ubicati in quest’area potrebbero essere destinati ad usi civili, quali palestre, pizzerie, magazzini
L’area “ex militare” cosi restituita agli “usi civili” potrebbe essere destinata a Parco Pubblico con Verde Attrezzato
Tutte le attività aero militari “concentrate nell’area recintata” sarebbero adeguatamente “mitigate e compensate”
Le opere di “mitigazione e di compensazione ambientale” potrebbero essere utili al “P.S.A.” dell’Aeroporto Catullo
E’ evidente che lo sviluppo dell’Aeroporto Civile: Valerio Catullo deve relazionarsi con le – ad oggi rimaste – attività aeromilitari e lo sviluppo delle attività civili devono arrivare a realizzare dei nuovi interventi sulle aree militari al fine cosi di poter recuperare altri spazi (malamente utilizzati dai militari) per trasformarle a servizio dei voli civili.
Al fine di recuperare aree militari ai fini civili il Piano di Sviluppo dell’Aeroporto Catullo, deve intervenire anche nella “margherita centrale” del sedime militare e per queste considerazioni bisognerebbe aumentare le superfici dei parcheggi destinate a lunga sosta di aerei cargo militari e aumentare le dotazioni logistiche in aderenza a questi nuovi piazzali per la lunga sosta degli aerei, da realizzare ovviamente a spese della Catullo SpA nella parte a nord di questa area in prossimità dei nuovi magazzini di stoccaggio da poco realizzati dalle autorità militari.
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Nuova Recinzione dell’area della “Margherita CENTRALE”:
Avvicinare la nuova recinzione ai piazzali degli aerei e quindi alle sorgenti di rumore diminuisce l’impatto da rumore
La maggior altezza possibile della nuova recinzione, parallela alla pista di rullaggio diminuisce l’impatto da rumore
Le attività militari devono essere “riposizionate nella minor area” possibile per concentrare le sorgenti del rumore
Realizzazione di nuovi piazzali per gli aerei con “asfalto mangia smog” per poter diminuire l’inquinamento dell’aria
Dopo l’atterraggio degli aerei militari vi è un “minor utilizzo” della “pista di rullaggio” lasciata libera ai voli civili
Con il minor utilizzo della pista di rullaggio, vi è una diminuzione delle sorgenti di inquinamento a terra e al suolo
I “parcheggi degli aerei” come oggi esistenti sul lato pista potrebbero essere riconvertiti alle esigenze dei voli civili
Dopo queste azioni vengono recuperate delle aree da destinare a “Parco Pubblico” (individuate con “retino verde”)
Quasi un quinto dell’area del sedime della “Margherita Centrale” potrebbe essere destinata ad opere di mitigazione
L’area “ex militare” cosi restituita agli “usi civili” potrebbe essere destinata a Parco Pubblico con Verde Attrezzato
Tutte le attività aero militari “concentrate nell’area recintata” sarebbero adeguatamente “mitigate e compensate”
Le opere di “mitigazione e di compensazione ambientale” potrebbero essere utili al “P.S.A.” dell’Aeroporto Catullo
Solo se la Società Aeroporto Catullo, in collaborazione con le autorità militari, riesce ad ottenere la trasformazione di aree ora “poco utilizzate” per le attività militari riconvertendole e trasformandole in modo che le funzioni mili-
tari siano mantenute e migliorate solo…solo cosi potranno essere recuperate delle aree da destina-re ad interventi di mitigazione ambientale e di compensazione ambientale che poi potranno anche permettere la possibilità che uno Studio di Impatto Ambientale, in una Procedura di V.I.A. abbia da ottenere un PARERE POSITIVO scritto su un Decreto di Compatibilità Ambientale, che potesse dare il via ad un Piano di Sviluppo Aeroportuale che deve partire da un punto fermo: prima di consumare nuovi terreni, ora civili e destinati all’agricoltura, devono es-sere “meglio utilizzate” tutte le aree del sedime aero militare attuando degli interventi a carico della Catullo SpA.
Se la “Margherita Sud-Est” e la “Margherita Centrale” come illustrato nelle pagine precedenti verranno trasformate come già ampiamente descritto, solo in questo modo il Piano di Sviluppo Aeroportuale “potrebbe” superare l’esame di una Valutazione di Impatto Ambientale e solo dopo la totale e completa trasformazione delle aree ad EST del-l’Aeroporto Civile (ed ex militare) di cui la “Margherita NORD” ne è l’area maggiormente interessata la cui totale dismissione agli usi aeronautici potrebbe permettere di ottenere un parere positivo sul P.S.A. della Catullo SpA.
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Nuova Recinzione dell’area della “Margherita NORD”:
Avvicinare la nuova recinzione ai piazzali degli aerei e quindi alle sorgenti di rumore diminuisce l’impatto da rumore
La maggior altezza possibile della nuova recinzione, parallela alla pista di rullaggio diminuisce l’impatto da rumore
Le attività militari devono essere “riposizionate” tutte nella “margherita Sud-Ovest” e nella “margherita Centrale”
I “parcheggi degli aerei” come oggi esistenti sul lato pista potrebbero essere riconvertiti alle esigenze dei voli civili
Le aree ex militari possono permettere la realizzazione di altri e nuovi piazzali per la sosta degli aerei ad uso civile
Realizzazione di nuovi piazzali per gli aerei con “asfalto mangia smog” per poter diminuire l’inquinamento dell’aria
I “parcheggi degli aerei” come oggi esistenti sul lato pista potrebbero essere riconvertiti alle esigenze dei voli civili
Lungo il perimetro del nuovo confine aeroportuale realizzare edifici ad uso magazzini, depositi e per lo scalo merci
Sempre lungo il nuovo confine aeroportuale a nord della pista realizzare nuovi hangar per manutenzione degli aerei
In questa area a nord-est della pista realizzare anche tutti i nuovi parcheggi per gli aerei destinati a manutenzione
A nord della pista, in aree ex militari, possono essere realizzati i nuovi parcheggi degli aerei a media e lunga sosta
Gli edifici a deposito e magazzini come qui posizionati contribuirebbero a svolgere funzione di barriera antirumore
Realizzare il nuovo ingresso all’Aeroporto Civile riservato alle merci, ai voli di Stato e quelli dell’Aviazione generale
Collegare questo “nuovo ingresso” all’uscita dell’Autostrada A4, alla Tangenziale Ovest e con il “Quadrante Europa”
La nuova viabilità costituirebbe la nuova Tangenziale Sud di Caselle e limite nord dell’espansione zone aeroportuali
L’attuale hangar che oggi è esistente a lato dell’aerostazione arrivi destinato ai servizi e a supporto dei passeggeri
Trasformare tutte le altre opere e gli edifici esistenti posti a sud della pista per i servizi e a supporto dei passeggeri
Tutti i servizi agli aerei posti oggi a sud della pista, compreso le caserme degli Enti di Stato, trasferirli a nord pista
Futuri ampliamenti di opere a servizio dell’aeroporto, potranno essere realizzati a sud della Tangenziale di Caselle
Si riconferma come limite invalicabile dell’espansione dell’Aeroporto civile e merci la nuova Tangenziale di Caselle
Dopo queste azioni vengono recuperate delle aree da destinare a “Parco Pubblico” (individuate con “retino verde”)
La totalità dell’area del sedime della “Margherita Nord” deve essere destinata ad opere di mitigazione ambientale
L’area “ex militare” cosi restituita agli “usi civili” deve essere destinata a “Parco Pubblico” con “Verde Attrezzato”
Le opere di “mitigazione e di compensazione ambientale” potrebbero essere utili al “P.S.A.” dell’Aeroporto Catullo
Un Piano di Sviluppo Aeroportuale predisposto dalla Catullo SpA che non contenga tutte queste opere di Mitigazione e di Compensazione Ambientale, PER QUANTO FINO AD OGGI REALIZZATO E POTENZIATO, è un P.S.A. che non avrà da superare positivamente la Valutazione di Impatto Ambientale e che quindi condizionerà definitivamente lo sviluppo dell’aeroporto di Verona in senso negativo con ripercussioni su detto sviluppo aeroportuale.
Ed è evidente che quanto sin qui descritto ed illustrato è una visione del Piano di Sviluppo totalmente e completa-mente diversa da quella che è stata presentata nel 2009 al Ministero dell’Ambiente nella procedura di scoping come questa era stata presentata dal proponente ENAC, che non conosceva ancora le determinazioni della Commissione V.I.A. – V.A.S. del Ministero dell’Ambiente, ma soprattutto non conosceva le determinazioni Commissione Europea.
Ed è evidente che in tutta questa diversa e personale visione del futuro delle strutture aeroportuali, svolge un ruolo fondamentale la trasformazione della “margherita NORD”, da area militare in “parco pubblico attrezzato” con la conseguente realizzazione della Tangenziale Sud di Caselle (limite nord dell’espansione aeroportuale) che andrà cosi a servire il secondo accesso all’Aeroporto Valerio Catullo di Verona, collegando questo NUOVO INGRESSO ad est con il Quadrante Europea e ad Ovest con il Casello Autostradale di Sommacampagna sull’A4.
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La Tangenziale Sud di Caselle e ovviamente tutte le opere di Mitigazione e Compensazione Ambientale devono essere realizzate prima di qualsiasi altra espansione dell’Aeroporto Valerio Catullo. Realizzate subito e prima a compensazione degli inquinamenti e degli impatti ambientali creati fino al 10.12.2008 dalle attività aeroportuali. ( N.B. = La data 10.12.2008 è l’apertura della pratica EU-PILOT 240-08-ENVI da parte della Commissione Europea ).
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La realizzazione della Tangenziale Sud di Caselle a servizio dell’ingresso nord dell’Aeroporto Catullo e la realizza-zione delle opere di mitigazione e di compensazione ambientale sono infrastrutture e opere che se non realizzate non permetteranno nessuna attuazione di qualsiasi Piano di Sviluppo Aeroportuale che – ovviamente – dovrà essere sottoposto a Valutazione di Impatto Ambientale a partire dal 10.12.2008 comprendendo le opere e gli interventi finalizzati a compensare e mitigare gli impatti ambientali a partire dalla data del 14 Marzo 1999.
In conseguenza di queste ipotesi progettuali cosi come enunciate nelle pagine precedenti, l’attuale piazzale per la sosta degli aerei, posto a Sud della Pista, potrebbe anche rimanere con l’attuale configurazione e tutti gli attuali edifici oggi esistenti, compreso l’esistente hangar potrebbero essere destinati a servizio dei passeggeri della quasi totalità che avranno da usufruire dell’infrastruttura aeroportuale dell’Aeroporto Valerio Catullo di Verona.
Un aeroporto che probabilmente potrebbe anche essere compatibile con l’ambiente, sempre che la Commissione VIA non abbia da determinare il contrario esprimendo PARERE INTERLOCUTORIO NEGATIVO allo S.I.A. del P.S.A.
Un PARERE INTERLOCUTORIO NEGATIVO allo S.I.A. del P.S.A. che potrebbe essere quasi certo se in detto Piano di Sviluppo Aeroportuale venisse prevista la realizzazione del Nuovo Casello sull’Autostrada A22 come questo è stato pubblicato sui giornali nelle scorse settimane. Un nuovo casello Autostradale che è stato previsto nell’unica area possibile da utilizzare quale area cuscinetto tra il centro abitato di Dossobuono e l’Aerostazione del Valerio Catullo.
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A parere del sottoscritto, la posizione migliore per realizzare il NUOVO CASELLO SULL’A22 è da prevedere e da progettare a Sud di Dossobuono con un collegamento diretto con la Variante alla SS 62 - la cosi detta costruenda “Grezzanella” in modo che poi, con il potenziamento di alcune strade comunali e vicinali si possa collegare questo Nuovo Casello anche con il Quadrante Europa ed in particolare la zona della Marangona, creando un nuovo e diretto collegamento della Città di Villafranca con la Città di Verona, direttamente, realizzando cosi la Tangenziale Sud di Dossobuono che eliminerebbe quasi totalmente il traffico di attraversamento che oggi subisce questo abitato.
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Conclusioni:
Le motivazioni per cui il sottoscritto ritiene che questa Osservazione alla V.A.S. sia l’unica strada percorribile affinchè la V.A.S. del P.A.T. possa ottenere un parere positivo e affinchè il Piano di Sviluppo dell’Aeroporto Catullo di Verona possa avere ed ottenere un Decreto di Compatibilità Ambientale: Positivo - dopo ovvia sottoposizione alla Valutazione di Impatto Ambientale - sono conseguenti alla emanazione dei seguenti documenti:
14.07.2007 Lettera al Presidente dell’Aeroporto
“Richiesta di copia conforme del Decreto di Compatibilità Ambientale dell‟Aeroporto Civile: “Valerio Catullo” di Verona-Sommacampagna”.
31.10.2007 Lettera al Prefetto di Verona
“Con la presente sono a chiedere se un cittadino ha diritto ad ottenere copia di un Decreto di Compatibilità Ambientale che dovrebbe essere stato emanato a difesa della salute pubblica e per la salvaguardia delle popolazioni limitrofe l'aeroporto. Se questo decreto lo chiedesse il Prefetto, posso riceverne una copia?”.
22.11.2007 Lettera del Prefetto di Verona 9646/07.9A.3/Gab
“… spiace comunicare che lo scrivente ufficio non dispone dell‟atto in questione, che potrà, eventualmente, essere chiesto agli Enti che leggono per conoscenza…”.
26.11.2007 Lettera al Difensore Civico di Verona
“Richiesta di copia conforme del Decreto di Compatibilità Ambientale dell‟Aeroporto Civile: “Valerio Catullo” di Verona-Sommacampagna”.
26.11.2007 Lettera del Difensore Civico di Verona 499/07
“… la presente per comunicarle che per la Sua istanza è stata aperta con il n° 499/07 una…”.
27.12.2007 A vari indirizzi
“Rinnovo di richiesta del Decreto di Compatibilità Ambientale dell‟Aeroporto Civile: “Valerio Catullo”.
11.01.2008 Lettera al Comune di Sommacampagna
“… chiedo all‟Ufficio Ecologia del Comune di Sommacampagna di ottenere copia di vari documenti, tra cui anche il Decreto V.I.A. dell‟Aeroporto Catullo e/o in subordine un Decreto di Esclusione VIA”.
25.01.2008 Lettera del Comune di Sommacampagna 0001450
“In riferimento alla richiesta di copia del Decreto di Compatibilità ambientale dell‟Aeroporto Catullo e/o in subordine del decreto di esclusione V.I.A., si comunica che presso l‟ufficio ecologia non è agli atti nessun decreto VIA né tantomeno nessun decreto di esclusione VIA”.
28.01.2008 Lettera spedita al Ministero Ambiente
“Mancanza di V.I.A. dell‟Aeroporto Valerio Catullo di Verona Villafranca. Con la presente, sono a chiedere un Suo preciso intervento, al fine di accertare le motivazioni della mancanza del Decreto di Compatibilità Ambientale e/o mancanza del Decreto di Esclusione della V.I.A. dell‟Aeroporto: “Valerio Catullo” di Verona.”
11.02.2008 Lettera del Ministero Ambiente DSA-2008-003601
“In conclusione e con riferimento alle richieste e alle segnalazioni pervenute, si ritiene, sulla base di quanto osservato che la struttura aeroportuale in questione deve essere soggetta alla procedura di VIA Nazionale”.
01.04.2008 Lettera dell’E.N.A.C. 0020713/DIRGEN/API
“Oltre a ciò è in corso di elaborazione, per lo scalo in questione, il Piano di Sviluppo dell‟Aeroporto con orizzonte temporale 2020, cui sarà associato la Studio di Impatto Ambientale, finalizzato al conseguimento del parere di Compatibilità Ambientale ed al successivo parere di Compatibilità Urbanistica”.
“E‟ evidente che nelle more dei procedimenti di cui sopra, la Società Aeroporto Valerio Catullo non darà luogo ad interventi che abbiano da comportare incrementi capacitivi del traffico”
02.04.2008 Lettera della Aeroporto Catullo Spa 451/GAA069-70
“Sarà quindi E.N.A.C. – Dipartimento Pianificazione Aeroportuale a promuovere e a gestire le successive azioni istituzionali, con gli enti in indirizzo”.
02.05.2008 Circolare ENAC 0027678/DIRGEN/API
A tutte le società di Gestione: “Procedure di compatibilità ambientale ed urbanistica attinenti ai Piani di Sviluppo Aeroportuali”.
11.05.2008 Esposto alla Procura della Repubblica 805/08 ANCNR
“Oggetto: Esposto - Denuncia - Querela, in merito alla mancanza di V.I.A. dell‟Aeroporto: “V. Catullo” di Ve-rona, delle opere del “Quadrante Europa”, delle due Autostrade: “A22” e “A4” e di quanto a questo collegato. Non sottoporre un'opera alla Valutazione di Impatto Ambientale, può creare un DANNO AMBIENTALE, penalmente perseguibile?”
14.11.2008 Lettera al Mediatore Europeo
“Nel sottolinare che gli ampliamenti e potenziamenti dell'Aeroporto di Verona e le autorizzazione delle relative infrastrutture sono state adottate senza che sia stata predisposta la preventiva Valutazione di Impatto Ambientale (VIA)”.
“Il sottoscritto cittadino chiede quindi che venga accertata la violazione di legge italiana ed europea e delle norme amministrative sopra indicate e che codesto Mediatore voglia obbligare al più presto la Società di Gestione dell'Aeroporto Civile di Verona al rispetto delle leggi in vigore”.
10.12.2008 Lettera del Mediatore Europeo 3053/2008/GP
“… ho pertanto provveduto a trasmetterla alla Commissione Europea, istituzione competente a trattare le denunce relative a casi di violazione del diritto comunitario da parte degli stati membri”.
18.12.2008 Lettera Commissione Europea Ambiente ENV.A.2/.2/MA/mm/ARES(2008)61520
“… il Mediatore Europeo ci ha trasmesso in data 10 Dicembre 2008 la Sua segnalazione relativa a una presunta violazione della Direttiva 85/337/CEE (la Direttiva VIA) e della Direttiva 2001/42/CE (la Direttiva VAS), nella provincia italiana di Verona, in relazione all‟Aeroporto “Valerio Catullo” di Verona. La segnalazione è stata protocollata con numero 240/08/ENVI”.
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Dal 18 Dicembre 2008 iniziano una serie di scambi di lettere e di comunicazioni tra la Commissione Europea Ambiente e la Struttura di Missione per le Procedure di Infrazione del Dipartimento per il Coordinamento delle Politiche Comunitarie presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri tesa a verificare se l’Aeroporto Valerio Catullo di Verona deve essere sottoposto a Valutazione di Impatto Ambientale e in tal senso vengono contattati vari Enti, tra cui l’ENAC e il Ministero dell’Ambiente. [di questi scambi di lettere non ho ricevuto la totalità degli atti, ma solo alcune lettere che posso riportare]
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21.01.2009 Lettera dalla Presidenza Consiglio Ministri 969
“Oggetto: Aeroporto “Valerio Catullo” di Verona Villafranca. Valutazione di impatto Ambientale: Richiesta di informazioni supplementari della Commissione Europea”.
22.04.2009 Lettera alla Presidenza Consiglio Ministri 6375
“Oggetto: Progetto sulla corretta applicazione del diritto comunitario (caso 240/08/ENVI) Richiesta di informazioni supplementari della Commissione Europea in merito ad un reclamo relativo al mancato assoggettamento a procedura di VIA dell‟Aeroporto di Verona “Valerio Catullo”.
11.05.2009 Lettera alla Presidenza Consiglio Ministri 969
“Oggetto: Aeroporto “Valerio Catullo” di Verona Villafranca. Valutazione di impatto Ambientale: Richiesta di informazioni supplementari della Commissione Europea”.
15.06.2009 Lettera dell’E.N.A.C. 0038414/DIRGEN/API
“Oggetto: Aeroporto V. Catullo di Verona Villafranca – richiesta consultazione sullo Studio Ambientale Preli-minare alla Procedura di V.I.A.”
“In tal senso è stato elaborato uno Studio Preliminare Ambientale che, assunte le principali ipotesi di poten-ziamento infrastrutturale, illustra la metodologia e l‟articolazione tematica che verranno seguite per l'elaborazione dello Studio d'Impatto Ambientale vero e proprio”.
25.06.2009 Lettera dell’E.N.A.C. 0038414/DIRGEN/API
“Oggetto: Progetto-Pilota sulla corretta applicazione del diritto comunitario (caso 240/08/ENVI) Richiesta di informazioni supplementari della Commissione Europea in merito ad un reclamo relativo ad un presunto mancato assoggettamento a procedura di VIA dell‟Aeroporto di Verona “Valerio Catullo”.
07.09.2009 Al Capo Ufficio Legislativo Min. Amb. DSA.2009-0023420
“Oggetto. Progetto pilota. Richieste di informazioni supplementari della Commissione Europea relativo ad un presunto mancato assoggettamento a procedura di VIA dell‟Aeroporto di Verona “Valerio Catullo”.
08.09.2009 Al Dipartimento Politiche Comunitarie GAB.2009-0019938
“Oggetto. U.E. Valutazione dell‟impatto Ambientale (V.I.A.) – Direttiva Comunitaria 85/337/CEE e s.m.i. “Progetto Pilota”. Richieste di informazioni supplementari della Commissione Europea in merito ad un reclamo relativo ad un presunto mancato assoggettamento a procedura di VIA dell‟Aeroporto di Verona “Valerio Catullo”.
09.09.2009 Lettera dell’E.N.A.C. 0060825/DIRGEN/API
“Per concludere, questo Ente rappresenta che il Piano di Sviluppo dell‟Aeroporto di Verona, unitamente allo Studio di Impatto Ambientale associato (il cui preliminare è stato trasmesso al Ministero dell‟Ambiente con nota n° 0038414/DIRGEN/API) verrà sottoposto a procedura di VIA, fermo restando che nelle more di tale adempimento la Società Aeroporto Valerio Catullo non darà luogo ad interventi che abbiano a comportare incrementi capacitivi del traffico ottemperando cosi alla vigente normativa comunitaria e nazionale”.
30.10.2009 Parere Commissione VIA-VAS 370
“Procedura preliminare ex art. 21 D.Lgs 152/06 – Piano di sviluppo dell‟Aeroporto Valerio Catullo di Verona”
“Tutto ciò premesso, visto e considerato, la commissione esprime un parere nel complesso favorevole circa le informazioni che devono essere contenute nello studio di Impatto Ambintale, raccomandando tuttavia quanto segue: ecc”
13.11.2009 Lettera del Ministero dell’Ambiente exDSA.2009-0030390
“Oggetto: procedura art. 21 D.Lgs 152/06 relativamente al Piano di sviluppo dell‟Aeroporto Valerio Catullo di Verona trasmissione parere della Commissione Tecnica VIA/VAS”
13.01.2010 Lettera della Commissione Europea ENV.A.2/.2/MA/mm/ARES(2010)16480
“Oggetto: Dossier EU-PILOT 240/08/ENVI”
La Commissione Europea Ambienete, preannuncia al sottoscritto che avrebbe archiviato la Pratica EU-PILOT 240-08-ENVI, dato che lo Stato Italiano gli aveva comunicato, anche a seguito del Parere espresso dalla Commissione V.I.A.-V.A.S. che l’Aeroporto Catullo sarebbe stato sottoposto a Procedura di V.I.A. e la Commissione in data 14.1.2010 per le assicurazioni ricevute …
… aveva poi proceduto all’ARCHIVIAZIONE dell’infrazione comunitaria, con questa Sua prescrizione:
“… tutti gli interventi infrastrutturali necessari per lo sviluppo dell’aeroporto “Valerio Catullo” di Verona dall‟apertura della pratica EU-Pilot fino al 2024 saranno valutati nell‟ambito di una VIA complessiva che avrà per oggetto il Piano di Sviluppo Aeroportuale …”
… ARCHIVIAZIONE della Pratica EU-PILOT 240-08_ENVI conclusasi con questa “raccomandazione”:
“… valutare nell‟ambito della procedura di VIA sul Piano di Sviluppo Aeroportuale anche tutti gli impatti ambientali verificatesi nel periodo successivo alle modifiche o estensioni autorizza-te dopo il 14.3.1999”.
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CONCLUSIONI:
Tutto ciò premesso è evidente che un qualsiasi nuovo PIANO DI SVILUPPO dell’AEROPORTO CATULLO condiziona, in modo notevole e significativo la V.A.S. del P.A.T. del Comune di Sommacampagna. Se la VAS fosse poi NEGATIVA tutto questo potrebbe annullare l’approvazione di detto strumento di programmazione urbanistica comunale.
Per poter arrivare ad approvare la V.A.S. del P.A.T. di Sommacampagna deve esserci la certezza assoluta che tutte le opere di mitigazione e di compensazione previste per gli impatti creati “FINO AD OGGI” dall’Aeroporto Catullo, siano mitigati e compensati con adeguate misure di cui ne deve essere la certezza realizzativa assoluta ed è quindi necessario che attorno all’Aeroporto Catullo siano realizzate le opere previste nell’Allegato C della VAS del PAT.
Alla pagina 34 dell’Allegato “C” viene scritto questo: In sintesi, la proposta di massima presentata, da sviluppare successivamente tramite opportuni approfondimenti tecnico-progettuali, consiste nella realizzazione di rilevati in terra con vegetazione arborea, arbustiva ed erbacea, di ampiezza ed altezza variabile in funzione dell‟area individuata e della disponibilità di spazio.
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