A cosa serve il "Portavoce" del Sindaco... se poi il Sindaco non dice mai nulla... ad esempio sulla questione Aeroporto?

Anche oggi sull'Arena e sul Corriere di Verona altri articoli sull'Aeroporto "Valerio Catullo" e della diatriba "SAVE vs POLITICI" dove spesso parlano del Piano degli Investimenti e del Piano di Sviluppo Aeroportuale dimenticandosi sempre che i lavori che dovrebbero fare - lo ricordo - sono quasi tutti da realizzare sul territorio di Sommacampagna, visto che il sedime Aeroportuale - per il 75/80 % - è territorio di Caselle.
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Va sempre ricordato che lavori che hanno eseguito sin qui all'Aeroporto... sono tutti rigorosamente "illegittimi", visto che l'Aeroporto non è mai stato sottoposto alla VIA, come ho ricordato ai "miei" politici - ancora e per l'ennesima volta - nel messaggio pubblicato Sabato 24 Marzo 2018 a titolo: "In merito alla questione SAVE - AEROPORTO Catullo... spedita una PEC avente ad oggetto: "INTEGRAZIONI alla Comunicazione come già inviata il 19 Marzo 2018". 
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Eppure quando il Sindaco approva Delibere di Consiglio Comunale - come la n° 81 del  27.10.2016 avente ad oggetto: "Procedura di Valutazione di Impatto Ambientale (V.I.A.) del "Master Plan Aeroporto Valerio Catullo" - Valutazione delle integrazioni volontarie - Osservazioni"... sembrano Delibere proposte... da un Assessore... con gli artigli... sguaiati... nei fatti poi concreti, si dimenticano che nel frattempo...sono passati dal "manicure" che gli ha spuntato le unghie.
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Più che ripercorrere la delibera, che è un po' il punto finale, farei un excursus dell'analisi tecnica politica che è stata fatta, e come atto successivo a quelle che sono state le nostre osservazioni che sono state fatte in primavera, sulla VIA, valutazione impatto ambientale, che è in corso sull'ampliamento dell'aeroporto su cui il Consiglio comunale ebbe già modo di esprimersi.
Nel frattempo la procedura è andata avanti, sono avvenuti gli incontri all'interno della VIA nazionale e regionale, tra i proponenti, che è ENAC, ricordo a tutti, che presenta la documentazione.
Dopo la nostra presentazione e prima della conclusione della procedura, l'aeroporto tramite ENAC ha presentato delle integrazioni volontarie.
A fronte delle osservazioni presentate da questo Comune , dal Comune di Villafranca, di alcuni cittadini del nostro territorio e da tutti i soggetti portanti interesse, ha presentato alcune integrazioni al piano di sviluppo aeroportuale, per cercare di risolverne almeno alcune.
Quindi c'è stato un incontro il 7 luglio al ministero dell'Ambiente, sono state presentate le integrazioni ed è stato fissato un termine ultimo, il 13 novembre 2016, per la presentazione di ulteriori osservazioni da parte del pubblico, quindi anche da parte nostra.
I Consiglieri hanno avuto modo di leggere tutta la documentazione e non so se entrare nel dettaglio, perché sono 18 pagine di relazione tecnica, preferisco fare un excursus generale sulle motivazioni che ci portano questa sera a presentare ulteriori osservazioni, poi proverò a rispondere sulle questioni tecniche.
In particolare, siamo convinti che le osservazioni volontarie, siamo convinti che non vadano assolutamente a coprire le integrazioni richieste.
C'è un fatto positivo, e va raccolto, per la prima volta l'aeroporto mette a disposizione dei soldi per mitigare il proprio impatto sul territorio.
Questo è dovuto alla procedura di VIA e alle osservazioni che abbiamo fatto, ma i particolare l'aeroporto mette a disposizione in maniera volontaria 500.000 euro per migliorare la viabilità, sulla rotatoria che era nostro interesse realizzare alla base di via dell'Artigianato, se ricordate abbiamo chiesto due rotatorie, questa per risolvere i problemi storici di traffico parassita su Caselle, e non solo, ovviamente il transito delle macchine che vanno in aeroporto, l'altra all'incrocio tra S.P. 26, e via Pantina, via Molinara Vecchia.
Loro dicono, nella integrazione volontaria, che si rendono disponibili a partecipare alla rotatoria sotto il cavalcavia.
Oltre a questo, mettono a disposizione altri 50.000 euro, per la realizzazione di una mitigazione ambientale, quindi la messa a dimora di alcuni alberi da utilizzare come meccanismo di schermo contro le polveri sottili ed altro, per l'abitato di Caselle.
E' positivo che per la prima volta ci sia una volontà, ma gli importi sono largamente insufficienti, in primo luogo perché, come avete visto nella delibera, la rotatoria, stante la cessione gratuita da parte del Demani militare, il pezzo di strada e la rotatoria costerà a chi la realizzerà 1.200.000 euro, quindi i 500.000 euro sono ben lungi da andare a coprire il costo, e anche da un'eventuale co-partecipazione, seppure minima.
Dall'altra parte, non viene detto nulla rispetto all'altra rotatoria che può costare 500.000 euro, quindi la cifra è sottodimensionata.
D'altra parte richiediamo che nella VIA venga tenuto conto del traffico generato dal traffico per raggiungere l'aeroporto di Caselle.
La seconda cosa, ci porta a valutare quanto sia sottodimensionato il valore dei 50.000 euro per la mitigazione ambientale.
Abbiamo utilizzato uno studio ambientale realizzato recentemente su un aeroporto di Bologna, proprio alla fine della pista, per la mitigazione dei quartieri che sono lì.
Trovate nella documentazione un'analisi effettuata durante questo studio, sulla capacità di assorbimento di alcune sostanze arboree, per ogni singola pianta adulta. Tra queste abbiamo selezionato quelle che sono individuate come piante autoctone, e su queste siamo andati ad evidenziare l'assorbimento di CO2 annuo, e il ciclo vitale..
Questo è un punto su cui andati a lavorare, andando a vedere la previsione di impatto ad oggi, e l'espansione, ho stilato quante piante devono essere messe a dimora per annullare l'effetto negativo, almeno dal punto di vista della CO2 sul territorio dell'aeroporto
La normativa europea prevede che chi si sottomette a procedura di VIA, vada a valutare quale è l'impatto della sua attività, e qui ritorna il problema dell'anno zero, che abbiamo affrontato l'altra volta.
Per noi l'anno zero è il 1986, o in subordine, se proprio vogliamo iniziare un rapporto corretto, perché prima non sono desumibili dati di flussi di traffico da documentazione ufficiale, almeno dal 1990, perché nella storia depositata dei flussi di traffico, questi vengono definiti dal 1990.
Prendendo come riferimento il 1990, e analizzando il seguente, noi chiediamo che quelle strutture debbano essere mitigate, invece l'aeroporto dice di no, che vuole mitigare dagli anni da qui in avanti.
Detto comunque che va mitigata anche l'attuale struttura, e presi per buoni i valori di inquinamento e incremento, che vengono riportati nei loro studi, abbiamo fatto un calcolo per cercare di capire quanti alberi andrebbero messi a dimora, scegliendo le diverse specie, perché hanno azione diversa a seconda del tipo di inquinante preso in analisi.
Abbiamo fatto calcolare da un agronomo il costo di una pianta adulta, moltiplicato per il numero di piante necessarie, lo abbiamo scritto, e si parla di 170.000 euro per la situazione attuale, che andrà incrementata nel 2030.
Quindi, questo oggi è il costo degli alberi, ma va acquisito il terreno, e metterli lì, questo a dimostrazione che i 50.000 euro messi a disposizione sono veramente pochi.
Diamo alla commissione VIA nazionale dei numeri concreti per dire che non vogliamo più del dovuto, ma quello che riporta un calcolo molto semplice.
Un'altra analisi è stata fatta sull'impatto sulla flora e la fauna, che ci ha colpito in maniera particolare.
La sezione che vedete evidenziata in viola è l'attuale sedime aeroportuale, compreso il militare, l'altra è la sezione di impatto su flora e fauna.
Noi ci aspettiamo che l'analisi venga fatta con un'ellisse, individuando un'area equidistante dai punti dell'aeroporto, invece qui vedete che l'analisi prende in esame alcuni punti, la ZAI, un pezzo di Caselle, ma dimentica completamente l'abitato di Sommacampagna e. verso Povegliano, un sito di interesse ambientale.
Critichiamo che questa scelta del terreno, non delimitata da confini oggettivi, perché ci saremmo aspettati che venissero considerate le ferrovie, l'autostrada, quindi non ci è assolutamente chiaro come sia stata individuata questa area di analisi sugli impatti u flora e fauna. Questo può essere meno rilevante, ma dimostra la necessità di approfondire il tutto.
La sostanza è, al di là di questo, che se un primo passo è stato fatto, dal nostro punto di vista è accerto che il problema esiste, sia di viabilità che di impatto ambientale.
Ora ci sono i numeri a concretizzare l'impatto ambientale, sia con soluzioni concrete, che mettiamo a disposizione, sia con numeri, che però sono molto diversi da quelli proposti.
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Dall'allegata Relazione Tecnica di Verifica di questa Delibera di Consiglio Comunale (approvata all'unanimità) si evidenzia il "RIEPILOGO delle Osservazioni Proposte" un documento, predisposto quasi 20 mesi fa, dal Dirigente dell'Ufficio Urbanistica.
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Approvare delle Delibere di Consiglio Comunale (e/o di Giunta) e poi non fare nulla... è come avere il "Portavoce" del Sindaco... ma che non viene mai utilizzato... visto che poi il Sindaco non dice mai nulla... ad esempio sulla questione Aeroporto Valerio Catullo ed in particolare sulle opere di Mitigazione di Compensazione Ambientale che vorrebbero essere realizzate per Caselle, ma poi non fanno nulla o niente?

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