Se questa è una domanda: "COME IL PAESAGGIO PUO' TRAINARE LO SVILUPPO ECONOMICO DEI TERRITORI?" (tratta dal sito web di LAND srl)... cosa può fare Sommacampagna per rispondere a questa domanda?

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Ma prima di entrare nell'argomento di oggi, ricordiamo quanto avevo pubblicato Lunedi 11 Aprile 2016 in questo messaggio: "PROGETTARE PER PROTEGGERE... dalla FORESTAZIONE URBANA... all'IMBOSCHIMENTO DI TERRENI AGRICOLI E NON AGRICOLI... con l'obiettivo di riempire Caselle di alberi?".
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Se oggi torniamo a scrivere in merito a LAND srl... è per quanto, ieri è stato pubblicato sulla loro pagina Facebook dove è riportata questa domanda: COME IL PAESAGGIO PUO' TRAINARE LO SVILUPPO ECONOMICO DEI TERRITORI?"... alla quale domanda può seguire questa altra domanda: "Cosa può fare Sommacampagna per rispondere a questa domanda?".
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Se il testo pubblicato su Facebook è questo: "COME IL PAESAGGIO PUO' TRAINARE LO SVILUPPO ECONOMICO DEI TERRITORI? Aspettando IFLA Torino 2016 condividiamo il messaggio di cui ci faremo portatori nella 3 giorni del Congresso Mondiale dei Paesaggisti.  ‪#‎greenlandscapeeconomy‬ - http://www.landsrl.com/strategies/gle-greenlandscapeeconomy/"... se poi "clicchiamo" sull'ultimo link possiamo scaricare queste immagini.
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GLE GreenLandscapeEconomy - www.greenlandscapeeconomy.org
La crisi economica ci pone di fronte ad un forte dilemma: come rilanciare l’economia e allo stesso tempo salvaguardare il fragile equilibrio ambientale? Occorre delineare un nuovo scenario di sviluppo socio-economico-territoriale che affronti in maniera sistemica e multidisciplinare le problematiche economiche ed ambientali connesse alle trasformazioni territoriali, nell’ambito della Green Economy. Ripensare le logiche dello sviluppo territoriale verso modelli sostenibili orientati ad una nuova qualità spaziale per offrire l’occasione di ridefinire le relazioni tra infrastrutture, poli urbani, aree produttive, spazi agricoli e naturali. Diventa indispensabile ragionare su strategie che mirano alla valorizzazione delle risorse esistenti e all’attivazione di sinergie tra le diverse azioni progettuali con l’obiettivo di migliorare l’efficienza, l’operatività e l’economicità dell’intero sistema. Un modello economico che incorpora il limite ecologico-ambientale al proprio interno, integrando le specificità territoriali, promuovendo forme di “creatività ecologica” e nuove modalità di “lavorare con la natura”. In tale scenario l’asse Torino-Milano-Venezia-Trieste rappresenta un laboratorio perfetto dove sperimentare politiche e azioni innovative. Un vasto ambito che, con la realizzazione del Corridoio Mediterraneo, assumerà un ruolo strategico all’interno del panorama europeo e che già oggi è ricco di eccellenze. La domanda che chi si occupa di città, territorio e paesaggio dovrebbe porsi è: qual è il modello insediativo per il futuro? Quello autoreferenziale che risponde solo alle proprie architetture e al proprio brand o quello che riparte dal delicato rapporto uomo-natura e dalle interazioni fertili tra le sue parti, in primis suolo, acqua, vegetazione? All’interno di questo paradigma, la Green Landscape Economy diventa il modello di una nuova economia fondata sulla riqualificazione di SUOLO, ACQUA e VERDE (corpo, anima e vestito dei nostri paesaggi) che nei diversi contesti, dalla campagna alla città, passando per i territori ibridi della dispersione insediativa, assumono forme e significati e diversi. 
Il Manifesto
E’ un nuovo approccio alla sostenibilità nel quale il paesaggio, elemento di forte identità soprattutto in Italia, possa giocare un ruolo di primaria importanza. E’ una nuova modalità di intervento secondo la quale ogni nuovo progetto di trasformazione del territorio diventa un tassello di recupero ambientale che cerca di trarre il maggior vantaggio possibile dall’esistente, mettendo a sistema il contorno. E’ una strategia che mira all’attivazione di sinergie tra le diverse azioni progettuali, con l’obiettivo di migliorare l’efficienza, l’operatività e l’economicità dell’intero processo. E’ un nuovo modello di sviluppo per le città e il territorio che dice NO al consumo di suolo, SI alla rigenerazione urbana. 
I Principi 
NO al consumo di suolo - SI alla rigenerazione urbana
NO alla dispersione insediativa - SI alla infrastrutturazione territoriale
NO alla settorializzazione - SI alla sinergia tra infrastruttura e ambiente 
I Temi
Una visione sistemica e interdisciplinare risulta ormai indispensabile nell’affrontare le problematiche economiche ed ambientali connesse alle trasformazioni territoriali. A tal fine, sono stati individuate tematiche settoriali e quesiti a cui cercare di dare risposte e che rappresentano le diverse anime di un unico grande ragionamento che cerca di mettere insieme discipline diverse ma complementari, con la volontà di indagare nuovi modelli di sviluppo e azione sul territorio.
I promotori
http://greencity-italia.wix.com/green-city-italia
L’associazione recepisce e sviluppa gli obiettivi delle omonime Associazioni e Fondazioni europee attive in Olanda, Germania, Gran Bretagna, Francia, Ungheria. In particolare ha l’obbiettivo di diffondere la coscienza del notevole potenziale e valore del verde urbano per l'incremento del benessere della cittadinanza, nonché la capacità di valorizzare e affrontare, anche economicamente, le trasformazioni urbane.
http://www.buildingreenfutures.org
Organizzazione no‐profit il cui obiettivo è quello di fondere cultura ambientale e tecnologia per ricreare un’architettura che garantisca dignità, qualità e performance nel rispetto dell’ambiente.
www.symbola.net
Symbola è la Fondazione per le Qualità Italiane. Nasce nel 2005 con l’obiettivo di promuovere un nuovo modello di sviluppo orientato alla qualità in cui si fondono tradizione, territorio, ma anche innovazione tecnologica, ricerca, design. In una sola parola, la soft economy: un’economia della qualità in grado di coniugare competitività e valorizzazione del capitale umano, crescita economica e rispetto dell’ambiente e dei diritti umani, produttività e coesione sociale. 
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