Oggi devo pensare!!! Ieri ho ricevuto una Raccomandata e devo pensare!!! Mentre penso, leggetevi "cose vecchie" e "cose nuove" tra cui: "L’infopoint del Catullo è in avaria «Troppe spese, chiusura vicina»". Solo per l'infopoint... e/o c'è anche dell'altro che rischia la chiusura al Catullo?

Ieri ho ricevuto una Raccomandata dal Comune di Sommacampagna, ma credendo che fosse dell'Ufficio Ecologia (quell'ufficio che si occupa della discarica DEGLIEX, quella che ormai.. è chiusa e ferma... da mesi) dal quale ufficio mi aspetto documenti (che non mi daranno), dopo aver ricevuto la Raccomandata, mi son detto... "la guardo dopo, ora vado a passeggio con Lax". 
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Tornando dopo la passeggiata con Lax, la raccomandata l'ho aperta... ma non era l'Ufficio Ecologia, era di un altro ufficio. Di solito quando ricevo Raccomandate o anche semplici lettere ci dormo su... e aspetto 24 ore per rispondere. Ma dato il contenuto di questa Raccomandata, mi sa che di ore per dormirci su... me ne serviranno 48 e/o 72 di ore.
In merito alla Raccomandata ricevuta (ma ora potete anche immaginare l'oggetto) dato che devo pensarci su altre 48/72 ore... per ora non scrivo nulla su ViViCaselle.
Prima devo decidere a chi inviare la risposta "a riscontro", a partire dalla Commissione Europea Ambiente, a O.L.A.F. - Ufficio Europeo Antifrode e alla Procura della Repubblica.
Meglio che aspetti un pò, magari in queste prossime 48/72 ore, in merito al Contenuto della Raccomandata, esce e/o potrebbe essere pubblicato anche un Comunicato Stampa della Catullo SpA, ma dato che non credo Vi comunicheranno nulla, ci penserò poi io appena ci avrò dormito su un paio di notti.
Ma oggi non posso lasciarvi cosi senza leggere delle "cose nuove" e cosi dalla Gazzetta di Mantova vi segnalo questo articolo: "L’infopoint del Catullo è in avaria «Troppe spese, chiusura vicina»" al quale titolo, io aggiungerei anche queste altre parole: "Solo per l'infopoint... e/o c'è anche dell'altro... che rischia la chiusura al Catullo?" 

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Provincia, Comune e Camera di commercio puntano a intercettare i turisti prima della partenza Intanto Palazzo di Bagno non sottoscrive il terzo aumento di capitale dell’aeroporto
Inutile lusingare i turisti con promesse e brochure quando hanno ormai altri piani, rotte, mete in tasca. Inutile e dispendioso mantenere un infopoint aperto sette giorni su sette all’aeroporto Valerio Catullo di Villafranca. Così secondo Provincia, Comune e Camera di commercio, alleati nel servizio Iat (Informazione e accoglienza turistica). Che ha un appendice nello scalo di Verona, ora pericolosamente in bilico. «Tra le ipotesi allo studio c’è anche la chiusura dell’infopoint» conferma l’assessore provinciale al turismo Alberto Grandi allargando le braccia. «Il servizio è insufficiente rispetto ai costi».
Vero, i contatti ci sono: dal 2009 al mese scorso in 31.617 hanno infilato il naso per chiedere informazioni (non solo su Mantova). Ma il trend è decrescente: da 15mila a 9mila, giù fino ai 7mila contatti nei primi dieci mesi del 2011. E anche così l’infopoint del Catullo intercetta il 32% delle richieste, quasi quante quelle che si contano nell’ufficio Iat di piazza Erbe (37%). Però non basta, la curiosità d’informazioni non sembra sufficiente a spostare preferenze, mete, desideri. Almeno non quelle dei turisti di passaggio.
Conti alla mano, il gioco non varrebbe la candela: oltre 60mila euro all’anno di spese, tra affitto, personale, permessi, utenze, pulizia. Più tutto il materiale informativo. Sono soldi, soprattutto in tempi di crisi e bilanci a dieta, eppure spegnere l’infopoint del Catullo suona un po’ stonato, quasi un azzardo. «Stiamo ragionando su un servizio alternativo – si affretta ad aggiungere Grandi – un progetto per intercettare i turisti prima ancora che decidano di partire, attraverso i vettori e le compagnie aree lowcost». Rincorrerli dopo è impresa quasi impossibile. In ogni caso il materiale informativo su Mantova e le sue bellezze non scomparirebbe dal Catullo, potrebbe atterrare più in là. Sul bancone dell’infopoint di Verona. E pensare che soltanto pochi mesi fa l’ex assessore al turismo Pedrazzoli, con l’incoraggiamento del presidente Fontanili, era pronto ad allargarsi. A raddoppiare lo spazio, offrendo una vetrina ai prodotti tipici. Ma la cosa naufragò.
La probabile chiusura del l’infopoint fa il paio con un’altra notizia, la rinuncia della giunta Pastacci a sottoscrivere il terzo aumento di capitale della società Aeroporto Valerio Catullo di Verona Villafranca Spa (la quota di Palazzo di Bagno è pari all’1,043%, per un totale di 12.088 azioni del valore di 265.936 euro). «La Provincia non è in grado di partecipare per i limiti imposti dal patto di stabilità ai pagamenti delle spese d’investimento» si legge nella delibera. Ma l’assessore Grandi si spinge oltre, «ci sono alcuni nodi da sciogliere». L’aeroporto “cugino” di Brescia Montichiari, ad esempio, a cui l’Espresso ha dedicato un’inchiesta recente. Titolo: «Quaranta milioni di euro, zero passeggeri». Turbolenze.

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