Se l'Aeroporto di VILLAFRANCA è sul territorio di SOMMACAMPAGNA (per l'80%) la TARSU, l'Aeroporto, l'ha pagata a SOMMACAMPAGNA o doveva pagarla a VILLAFRANCA? Se i "Catulliani" dovevano analizzare l'ARIA per 60 gg d'Estate e 60 gg d'Inverno nei tre Comuni perchè solo 30 GG in un solo Comune?

Sul sito web di "Grillo per Villafranca" è stata pubblicata una news a questo titolo: "A Malpensa parlano di disastro ambientale e al Catullo di cosa si parla?" e cosi oggi, stuzzicato da questa news, che contiene anche un Video a titolo: "Il disastro ambientale di Malpensa", rilancio l'argomento e amplio quanto scritto dai "Grillini" che... si occupano di più loro dell'Aeroporto Catullo, che dei "Sommapop.orgini".
Su come invece stanno risolvendo i problemi dell'impatto ambientale creato dall'Aeroporto Catullo... INUOVI Amministratori di Sommacampagna... mi sembra che lo stiano risolvendo come se per svuotare  la cantina allagata... stiano utilizzando uno... scolapasta!
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Da tempo ci chiediamo: “ma il Catullo sarà veramente sviluppo per Villafranca? Quali compensazioni sono state fatte nella nostra città per ricevere ogni giorno tutto questo inquinamento? Abbiamo dei dati? Sono stati fatti degli studi seri indipendenti? In quali zone? E i cittadini di Villafranca cosa ne pensano?“
Certo la vicenda di Malpensa non ci conforta molto, l’unica cosa che sappiamo come sempre è che abbiamo le PM10 alle stelle. Ed il resto delle sostanze inquinanti?
Seguendo i lavori del nostro consiglio comunale negli ultimi anni (compresa l’ultima seduta di venerdì scorso) ancora non siamo riusciti a conoscere un dato fondamentale: Quanti sono gli introiti che il comune riceve dall’aeroporto Catullo?
Detto e fatto! Abbiamo presentato un’istanza in merito e ora attendiamo risposte:

Al Signor Sindaco del Comune di Villafranca
e P.c. All’Assessore comunale all’Ambiente
Al Presidente del Consiglio comunale
Oggetto: ISTANZA sugli introiti ricevuti dall’ Aeroporto Valerio Catullo, ai sensi dell’art 19 dello Statuto comunale
I sottoscritti cittadini di Villafranca,
premesso
» che si apprende dal sito del ministero dell’interno che il comune di Villafranca ha ricevuto come addizionale comunale sui diritti d’imbarco un importo pari a 31.571,11 euro per l’anno 2010
» che l’aeroporto Catullo dovrebbe già fare la raccolta porta a porta in quanto entrambi i comuni di Villafranca e Sommacampagna hanno già adottato questo sistema;
» che la riuscita di una buona raccolta differenziata anche sull’aeroporto influisce sulla diminuzione delle tariffe della TARSU pagate dai cittadini;
chiedono:
1. se il Comune di Villafranca riceve direttamente, e con quale periodicità l’addizionale comunale sui diritti d’imbarco,
2. di conoscere l’esistenza di eventuali altri proventi versati dell’Aeroporto Catullo al Comune di Villafranca a titolo di compensazione per l’impatto ambientale dell’infrastruttura sulla città e con quale periodicità,
3. quale sia la destinazione dei proventi dell’addizionale comunale sui diritti d’imbarco e di eventuali compensazioni per impatto ambientale.
4. a quanto ammonti il totale dell’imposta TARSU non versata dalla società Aeroporto Catullo per tutti i periodi di imposta arretrati.
5. di poter visionare il contratto in essere con la società AMIA in particolar modo l’organizzazione del servizio di raccolta porta a porta.
6. di conoscere se è in progetto il passaggio dalla tassa TARSU alla tariffa TIA con politiche tariffarie atte a far pagare in base alla quantità di rifiuto indifferenziato prodotto, incentivando invece con sconti e abbuoni pratiche di riduzione dei rifiuti come compostaggio domestico e uso di pannolini lavabili
In attesa di un cortese riscontro nei termini stabiliti dallo Statuto, porgono distinti saluti.
Villafranca di Verona, 30 settembre 2011
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Dopo aver letto questa news, posso chiedermi questo: "Se l'Aeroporto di VILLAFRANCA è sul territorio di SOMMACAMPAGNA (per l'80%) la TARSU, l'Aeroporto, l'ha pagata a SOMMACAMPAGNA o doveva pagarla a VILLAFRANCA?"
Mi informerò presso il Comune di Sommacampagna se la TARSU... la Catullo SpA, magari invece che a Villafranca l'ha pagata a Sommacampagna. Magari prima di spendere 3500 euro di avvocati bastava che il Sindaco di Villafranca chiamasse quello di Sommacampagna per chiederli: "Ma i "Catulliani" la tassa delle immondizie la pagano a te?"
E questo è un'altro esempio di come la "Repubblica dell'Aeroporto" gestisce la propria organizzazione. Delle volte ho l'impressione che il "Catullo" sia come "San Marino", con leggi proprie che gli altri "padani" non sanno e non conoscono.
E  per fare un esempio di come la Catullo SpA legge i documenti e/o interpreta le leggi e le norme in vigore, posso chiedermi - di nuovo - questo: "Se i "Catulliani" dovevano analizzare l'ARIA per 60 gg d'Estate e 60 gg d'Inverno nei tre Comuni perchè solo 30 GG in un solo Comune?"

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Cosi iniziano le conclusioni (vedi sopra) del
parere espresso dalla Commissione VIA VAS con il n° 370 del 30.10.2009 inerente alla procedura di "scoping" presentata per il Piano di Sviluppo dell'Aeroporto Catullo di Verona. E vi faccio notare che si chiede lo "screening" quando non si sa se il progetto è da sottoporre a VIA, ma si presenta lo "scoping" quando si sa già che quel progetto deve essere sottoposto a VIA.
E se la Catullo SpA ha presentato lo "scoping" al posto dello "screening", è evidente che è già a conoscenza che deve fare la VIA... ma i Sindaci non controllano quello che stanno facendo i "catulliani".
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Adesso continuate a leggere le prescrizioni contenute nel parere 370-2009 della Commissione VIA VAS e leggete quello che l'Aeroporto dovrebbe fare come analisi della qualità dell'aria dell'intorno aeroportuale.
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Oltre alla qualità dell'Aria e le opportuni analisi avrebbero dovuto anche fare un monitoraggio della qualità dell'inquinamento da rumore... ma ad oggi nessun dato, nè dell'aria e nè del rumore è stato reso pubblico.
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Per ultimo mi domando e chiedo però, se il Ministero con un parere (n. 370 del 30.10.2009) ti prescrive questo: “La campagna di monitoraggio da concordare con ARPA Veneto, dovrà avere una durata minima di 60 giorni nei mesi invernali e di 60 giorni nei mesi estivi al fine di rappresentare il più fedelmente possibile le dinamiche di formazione e di dispersione degli inquinanti in tutte le condizioni meteorologiche”... perchè sul Bilancio 2010 dell'Aeroporto c'è scritto questo: "Monitoraggio qualità dell’aria: sulla base delle indicazioni contenute nel Parere (n. 370 del 30.10.2009) rilasciato dalla Commissione Tecnica di Verifica dell’Impatto Ambientale, sono state effettuate ,utilizzando un laboratorio mobile, due campagne di monitoraggio di 30 gg. circa, una nel periodo invernale e l’altra in quello estivo, per valutare in corrispondenza del centro abitato più vicino (la frazione Calzoni del Comune di Villafranca di Verona) la concentrazione degli inquinanti più significativi"
E perchè le analisi dell'aria solo a Calzoni che è messo sopra vento rispetto all'aeroporto e non a Caselle che è messo sotto vento?

Sono passati 9 mesi e dall'ARPAV ancora nessuna risposta. Magari se i Sindaci si dessero una mossa... e tirassero fuori... i marroni... forse l'ARPAV potrebbe anche rispondere?

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