Obiettivo primario per il 2011: "CLASS ACTION - AEROPORTO CATULLO" per il risarcimento del DANNO AMBIENTALE, che la quantificazione dei DANNI PUNITIVI

Visto gli ultimi avvenimenti accaduti, in particolare il Procedimento Penale n° 15868/10, aperto contro il sottoscritto su iniziativa dell'Aeroporto Catullo, e considerato che non sono il tipo che di solito su abbassa a porgere l'altra guancia... anzi, e pertanto... se il gioco si fa duro...i duri cominciano a giocare.
E se per giocare bene... bisogna puntare in alto... è evidente che a questo punto potrebbe essere necessario - e doveroso - tentare di aprire una CLASS ACTION contro l'AEROPORTO CATULLO con l'obiettivo di arrivare ad ottenere il risarcimento del DANNO AMBIENTALE (subito dalla popolazione che risiede nell'intorno dell'infrastruttura aeroportuale) che ottenere anche la quantificazione dei DANNI PUNITIVI da addebitare alla Società Aeroporto Catullo SpA
.

.
Ricordo che è solo da Venerdi 30 Dicembre 2010 che ho appreso che... "sono INDAGATO per il Procedimento Penale n° 15868/10 per il Reato di cui all'art. 658 C.P. per i fatti accaduti in Villafranca il 12.10.2010", un reato del Codice Penale è relativo a: "Procurato allarme presso l'autorità", un articolo che cosi recita: "Chiunque, annunziando disastri, infortuni o pericoli inesistenti, suscita allarme presso l'autorità o presso enti o persone che esercitano un pubblico servizio, è punito con l'arresto fino a sei mesi o con l'ammenda da euro 10 a euro 516"... ed è pertanto solo da poche ore che ho appreso di questa mia nuova situazione.
.

.
In tutti questi anni ho scritto su http://www.vivicaselle.eu/ nella speranza che chi potesse avere commesso degli "errori", avesse il modo - dato che era stato avvisato - di procedere alla risoluzione di questi "errori" commessi, ma se vale il detto: "uomo avvisato, mezzo salvato"... da oggi 01.01.2011 - il tempo degli avvisi... è finito. Basta avvisi... ora si agisce.
.

.
E credo che valga la pena ricordare che l'AVVISO (per l'Aeroporto Catullo) era stato già ampliamente pubblicato e pubblicizzato. Un messaggio chiaro che è sintetizzabile in questa sottostante immagine e da questa frase: "Se 100 aerei al giorno ci disturbano e se noi siamo disturbati, possiamo chiedere per il nostro disturbo, un cappuccino decaffeinato con brioches al giorno?"
.


.
Per i cittadini di Caselle, l'obiettivo da perseguire ora diventa il far si che per ogni giorno di "disturbi" creati dall'Aeroporto, sia d'obbligo per la società aeroportuale versare alla nostra popolazione, il corrispettivo di 2,20 euro per abitante dei circa i quasi cinquemila residenti. Una somma che sarebbe pari a 11.000 euro al giorno, per circa 330.000 euro al mese e per un totale di 3.960.000 euro all'anno.
Un importo che sarebbe da trasformare in un contributo fisso di un Euro a Passeggero ... cosi che se i passeggeri diminuiscono... diminuisce il contributo... ma se i passeggeri aumentano... aumenta il contributo.
Se un passeggero deve prendere l'Aereo per andare in ferie... e se per quel volo spenderebbe 9 euro per un biglietto di sola andata, ad esempio con una compagnia low cost... che differenza ci sarebbe per costui, se invece di pagare 9 euro, ne dovesse pagarne 10 di euro? Che incidenza avrebbe sul suo badget? E quell'euro in più utilizzatto per opere di mitigazione e di compensazione ambientale che effetto avrebbe sulla qualità della vita di Caselle?
...
Ovviamente questo Euro per passeggero sarebbe solo relativo e finalizzato ad individuare la quantificazione di un compenso a partire dalla data odierna. Per il quanto già inquinato fino ad oggi... devono e dovranno anche essere aggiunti gli interessi di questi ultimi 20 anni.
...
Se la CLASS ACTION potessi chiederla anche solo per sanare gli illeciti commessi a partire per quanto accaduto all'Aeroporto Catullo, da dopo l'entrata in vigore della Legge e cioè dal 16 Agosto 2009, ricordo che... il Parere n° 370 della Commissione V.I.A.-V.A.S. del Ministero dell'Ambiente è del 30 Ottobre 2009... parere che ha stibilito una volta per tutte ed inequivocabilmente che l'Aeroporto Catullo deve essere sottoposto a V.I.A. - Valutazione di Impatto Ambientale.
.
In merito alla Class Action vi ricordo quanto scritto in una articolo del Sole24ore a titolo: "La class action in pillole" in cui si legge questo:
Quando.
Dal 1° gennaio 2010 è possibile esercitare l'azione collettiva di classe per sanare gli illeciti commessi dal 16 agosto 2009 in poi.
In che cosa consiste.
È un'azione collettiva, promossa da uno o più consumatori/utenti, che agiscono in proprio o dando mandato a un'associazione di tutela dei diritti dei consumatori. Gli altri consumatori interessati, titolari di una identica pretesa, possono scegliere di aderire all'azione di classe già promossa, senza dover ricorrere al patrocinio dell'avvocato. Resta salva, comunque, la possibilità di agire individualmente per la tutela dei propri diritti. Quest'ultima ipotesi, però, è incompatibile con la scelta di aderire a una class action.
Da chi può essere promossa.
Dai consumatori/utenti che abbiano subito le conseguenze di condotte o pratiche commerciali scorrette; oppure che abbiano acquistato un prodotto difettoso o pericoloso; oppure ancora che versino in una medesima situazione di pregiudizio nei confronti di un'impresa, in conseguenza di un inadempimento contrattuale.
Come dare il via all'azione.
Mediante ricorso al tribunale uno dei soggetti consumatori/utenti propone l'azione assistito da un avvocato, eventualmente dando mandato a un'associazione di tutela dei consumatori. Tutti gli altri cointeressati possono aderire senza doversi rivolgere all'avvocato.
Le differenze rispetto alla versione della norma precedente.
Rispetto alla precedente stesura della norma (mai entrata in vigore), la disciplina attuale in vigore dal 1° gennaio 2010 si caratterizza per la tutela di diritti di singoli aventi contenuto identico od omogeneo, con attribuzione della legittimazione in capo al consumatore/utente; mentre l'altra versione imputava questa facoltà solo in capo all'associazione. La nuova normativa inoltre si caratterizza per la semplificazione del meccanismo di liquidazione del danno.
Benefici.
Se molte persone ricevono singolarmente un danno di portata economicamente modesta difficilmente decidono di sostenere individualmente le spese necessarie per sostenere e vincere la partita legale. Se l'azione, invece, è condotta collettivamente, le spese si abbattono e il singolo acquista maggiore "forza" nei confronti della grande impresa.
.
Sarà un Buon Anno... il 2011... per l'Aeroporto Catullo? ... ;-)

Commenti