Breve diario di un volo e di una emergenza a terra (di un aereo decollato dal Catullo) che prima aveva sorvolato i quartieri di Verona Sud?

Martedì 14 settembre 2010, con questo messaggio: "La Società di gestione del Catullo: «Il nostro obiettivo: sviluppo in armonia col territorio». Peccato che il loro sviluppo sia senza VIA e senza VAS" ero intervenuto sulla questione del sorvolo degli aerei - durante il decollo - sulla città di Verona, che come illustrato nella sottostante immagine spesso (quasi sempre) e volentieri sorvolano i quartieri che sono posti a sud della città di Verona.
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Ricordo che i decolli su Verona, saranno sempre di più. Più l'aeroporto cresce, più aerei decolleranno sulla città... Finchè ad un certo punto... il 100% dei decolli sarà sempre sui popolosi quartieri di Santa Lucia, Golosine e Borgo Roma.
Ed è sicuramente su questi quartieri che qualche giorno fa un aereo è decollato, per avere poi dei problemi ad un motore all'atterraggio all'isola di Kos, come riportato in questo messaggio di Aero Habitat: "Breve diario di un volo e di una emergenza a terra". Una news che cosi comincia:
Cosa accade quando i passeggeri sono coinvolti in una qualche emergenza aerea? Una cosa, ovviamente, sono le procedure di emergenza previste, conosciute dal personale di volo, abilitato ed addestrato per espletare queste emergenze operative, altra è la realtà.
Sul sito di
www,bassanonet.it è visibile l'esperienza descritta da uno dei passeggeri imbarcati dal Catullo - Verona sul volo Air Explorer slovacca con destinazione l'isola di Kos in Grecia.
Il testo sottostante è accompagnato anche da una interessante ripresa video disponibile su You Tube (
vedi). Il Boeing 737-400, immatricolato OM-AEX, volo AXE-2090, imbarcava 170 passeggeri e 7 membri di equipaggio. Dopo aver atterrato, nel corso del rullaggio il motore sinistro (CFM56) ha preso fuoco e quasi immediatamente è stata avviata l'evacuazione rapida dei viaggiatori sullo stesso piazzale di manovra e parcheggio degli aeromobili.
Nessun passeggero e membro d'equipaggio avrebbe riportate conseguenze.
E questa qui sotto riprodotta è un "fermo immagine" tratto dal video, dove si vede che i passeggeri utilizzano sono uno scivolo d'emergenza (per risparmiare sui costi di manutenzione?).
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L'articolo citato da Aero Habitat è questo: "Cinque minuti di paura nell'aereo col motore incendiato" con questo sottotitolo: "Allarme-incendio nel volo charter da Verona all'isola greca di Kos. Il racconto del dott. Alessandro Bizzotto, dirigente Arpav di Vicenza e Bassano, tra i 169 passeggeri del velivolo" e questo è il testo:
Il dottor Alessandro Bizzotto, di Cittadella, responsabile dell'Unità Operativa Vigilanza Ambientale dell'Arpav (Agenzia per l'Ambiente della Regione Veneto) delle sedi di Vicenza e di Bassano del Grappa, quel viaggio per le vacanze non se lo scorderà tanto presto.
C'era anche lui, infatti, tra i 169 passeggeri - più 7 membri dell'equipaggio - del Boeing 737-400, partito dall'aeroporto “Valerio Catullo” di Verona lo scorso 4 settembre e diretto all'isola greca di Kos, il cui arrivo a destinazione si è trasformato in un atterraggio di emergenza.
Secondo una prima ricostruzione dei fatti, il motore di sinistra dell'apparecchio, appena atterrato, ha preso improvvisamente fuoco. Ma i passeggeri, come ci conferma il dirigente Arpav, in quel momento non se ne erano accorti.
“Sabato 4 settembre, all'aeroporto di Verona - racconta il dott. Bizzotto - siamo saliti sul volo charter 2090 della compagnia aerea slovacca “Air Explore”. E' una compagnia che è nata nell'aprile di quest'anno e che possiede un solo velivolo, un aeromobile che avrà una quindicina-ventina d'anni. Siamo partiti con destinazione Kos, via Rodi, decollando regolarmente alle 5 e 30 della mattina.”
“Mi trovavo a bordo - continua - assieme ad altre persone in trasferta con un viaggio organizzato dal Cral dell'Ospedale di Cittadella. Durante il volo ci hanno comunicato un cambio di programma: non si faceva più scalo a Rodi, ma si andava direttamente a Kos.
Appena atterrati nell'aeroporto greco, senza apparenti disagi, una hostess ha cominciato a gridare: “hurry out!” e cioè “presto, tutti fuori!”. In quel momento abbiamo notato, sul lato sinistro dell'aereo, un motore che stava fumando, con i pompieri già in azione con gli schiumogeni.”
Sempre secondo i primi accertamenti sull'episodio, l'allarme-incendio sarebbe scattato quando l'aereo aveva già toccato terra. Il comandante è riuscito fortunatamente ad avvertire la torre di controllo in tempo utile e i soccorsi sulla pista di atterraggio sono sopraggiunti immediatamente.
Un'avaria che, se fosse capitata qualche minuto prima, avrebbe potuto avere conseguenze ben più gravi. Ma l'evacuazione dei passeggeri ha sofferto di alcuni problemi e ritardi che potevano a loro volta mettere a rischio l'incolumità delle persone.
Dei 5 scivoli di sicurezza per l'uscita dall'aereo se ne è aperto soltanto uno - riferisce il responsabile Arpav - e invece dei 90 secondi previsti per l'evacuazione dell'aeromobile abbiamo impiegato 5 minuti. Per fortuna nessuno è rimasto ferito, ma ci sono state scene di panico con la gente che tentava di scavalcare i sedili.”
Bizzotto, appassionato ciclista, è abituato alle avventure in giro per il mondo.
Nel 2007, in Madagascar - in occasione del “Forum Mondiale Nord Sud” promosso dal Movimento delle Scuole di Etica ed Economia - assieme ad altri due compagni di pedale aveva percorso in bicicletta i 700 chilometri che separano la capitale malgascia Antananarivo dalla città di Mahajanga, sede del Forum medesimo: tra paesaggi sconfinati, lemuri e baobab, “cerimonie dei morti” lungo la strada con riesumazione dei corpi dei defunti (antica tradizione di alcune tribù della “Grande Isola”) e giacigli di fortuna.
Ma la sua tranquilla vacanza al mare in Grecia si è trasformata in un'esperienza fin troppo avventurosa: con una partenza movimentata ed un finale...alla Hitchcock.
Al ritorno in Italia - rivela il nostro interlocutore - speravamo di salire su un altro aereo. E invece l'aereo della “Air Explore” era stato riparato, e siamo tornati a casa sullo stesso aeromobile del viaggio di andata. Non vi dico con che stato d'animo. Al punto che, in discesa a Verona, quando a un certo momento si è aperto il carrello per l'atterraggio, facendo il caratteristico rumore, più di qualcuno ha fatto un balzo sul sedile.
1^ Domanda...
Conviene aumentare i voli facendoli decollare sulla città di Verona... o conviene diminuirli in modo che tutti i decolli avvengano utilizzando la pista 22 sorvolando aree a bassa presenza di persone?
2^ Domanda...
Come mai l'aereo è partito alle 5,30 del mattino... se i voli notturni, dalle 22,00 alle 06,00 sono vietati?
3^ Domanda...
Sono queste le Compagnie Aeree - che hanno UN SOLO AEREO - che l'Aeroporto Catullo vuole crescere?
4^ Domanda...
Che sarebbe successo ai quartieri di Borgo Roma, Golosine e Santa Lucia... se il motore avesse avuto dei problemi appena decollato?
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Sul Sole 24 Ore di oggi all'interno di questo articolo: "Il nodo delle infrastrutture. Dall'aeroporto «Catullo» alle tangenziali", poi si legge questo:
L'aeroporto di Villafranca "Valerio Catullo", intanto, sta cambiando pelle. Il modello di business intende virare verso il low cost da affiancare ai charter e ai voli di linea – mentre Brescia si specializzerà nel trasporto merci – e all'orizzonte c'è il progetto strategico di Sea e Sacbo che prevede la costituzione di un unico hub aeroportuale fra gli scali milanesi di Malpensa e Linate, quello di Orio al Serio (Bergamo) e di Brescia e Verona appunto. Per far questo prevede la costruzione entro l'estate 2011 di un'aerostazione dedicata, accanto alle strutture attuali. Ciò comporterà, oltre al nuovo casello autostradale sulla Milano-Venezia, anche una stazione ferroviaria collegata direttamente a Verona Porta Nuova. «Già dal 31 ottobre, comunque – annuncia il direttore generale Massimo Soppani – sarà a disposizione un'area per i vettori low cost; da quella data partiranno i nuovi collegamenti Ryanair per Londra, Bruxelles, Parigi, Madrid, Palermo e Brindisi e i collegamenti via Barcellona di Vueling per 14 destinazioni spagnole. Solo Ryanair prevede con questi sei nuovi collegamenti di arrivare a trasportare 330mila passeggeri in un anno di operatività». Il traffico di Verona è cresciuto a luglio dell'1,3% rispetto allo stesso mese 2009 (dato Assaeroporti). Il piano di sviluppo dello scalo prevede un investimento di 80 milioni in quattro anni.
Il potenziamento del Catullo è strategico anche in vista della realizzazione dell'autodromo di Vigasio, quel discusso Motorcity di dimensioni faraoniche – 3,5 milioni di metri quadri destinati ad autodromo per gare di Formula Uno e MotoGp, centri commerciali, parchi tecnologici, aree industriali, alberghi di lusso e case per 30mila persone, costo complessivo quasi due miliardi di euro con spese per opere viarie di 120 milioni – che agevolerebbe anche la costruzione del raccordo tra Nogara e la Transpolesana verso il mare. Ma l'accordo sul progetto deve ancora ottenere la firma di tutte le parti.

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