Se l'ENAC controlla la Sicurezza come il rispetto delle norme a Tutela dell'Ambiente e la Salvaguardia della Salute Pubblica, siamo messi davvero bene

Ieri in questo messaggio: "Se l'ENAC controlla l'Ambiente come la Sicurezza, siamo messi bene - Catullo, guardie giurate e sicurezza "troppe carenze, serve un'ispezione" - scritto dopo aver letto un articolo del Corriere della Sera a titolo: "Catullo: l'Aeroporto avvisato delle ispezioni dell'ENAC" avevo riportato queste frasi:
Non più tardi del 13 febbraio 2009, un ispettore dell'ENAC ha inviato una mail al dirigente dello scalo con il seguente testo: "anticipo che il giorno 19 febbraio, in ottemperanza al programma attività ispettive 2009, eseguirò una verifica ispettiva sulle modalità di controllo del bagaglio a mano. La verifica riguarderà in particolar modo i seguenti punti..." E giù l'elenco di cosa si andava ad ispezionare. La mail è stata girata dal dirigente aeroportuale a un dirigente de La Ronda. Che le ispezioni rilevassero qualche "anomalia" è a dir poco difficile, con questo metodo. Che magari sarà anche consentito. Ma che, eticamente, non è esattamente il massimo.
Oggi quello stesso articolo è scaricabile anche dal sito web del SAVIP - Sindacato Autonomo Vigilanza Privata in questi due link:
Prima pagina Catullo: l’aeroporto avvisato delle ispezioni dell’Enac
Terza pagina Catullo: l’aeroporto avvisato delle ispezioni dell’Enac
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Il mio intervento di ieri e quello del SAVIP relativo a questo "metodo di verifica" è stato ripreso da Aero Habitat in questa loro news: "Catullo, la security, una interrogazione e una ispezione" in cui si legge questa premessa:
In questi ultimi giorni la Camera, i media locali, il sito di Caselle Sommacampagna http://vivi-caselle.blogspot.com/ e quello del sindacato SAVIP (Sindacato autonomo vigilanza privata) http://www.savip.it/ hanno proposto e rilanciato una questione primaria per un aeroporto: l'efficienza e funzionalità della security aeroportuale del Catullo.
Rimandiamo ai rispettivi siti internet per maggiori dettagli e, in attesa di un analisi specifica di Aerohabitat, proponiamo l'integrale interrogazione presentata dall'on. Emanuele Fiano (presentata lo scorso 4 agosto 2010).
In relazione alle ispezioni aeroportuali disposte da ENAC, come descritto nel caso del Catullo, occorre chiedersi se queste avvengano nel rispetto delle linee guida previsto dal Cisa, il Comitato Interni Direzioni Aeroportuali e nell'ambito dei Csa (Comitati di Sicurezza Aeroportuale).
In materia di security appare comunque indispensabile rapportarsi al coordinamento Ministeriale per la Sicurezza dei Trasporti Aerei e degli Aeroporti, e decisivo misurarsi con le pratiche, gli standard e tecniche degli esperti della ICTS.
Dopo questa premessa Aero Habitat riprende il Testo della Interrogazione Parlamentare che merita di essere letta nella sua interezza.
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E' evidente che le verifiche e i controlli di sicurezza negli aeroporti dovrebbe essere una priorità assoluta, almeno finchè non sia emanata una Circolare dell'ENAC che obblighi i passeggeri a salire in aereo con questa divisa. (vedi sotto).
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E dopo questi autorevoli interventi il sottoscritto pone la solita domanda: Se l'ENAC controlla la Sicurezza come il rispetto delle norme a Tutela dell'Ambiente e la Salvaguardia della Salute Pubblica, siamo messi davvero bene?
E' del 25 Maggio scorso l'ultima lettera che il sottoscritto ha scritto all'ENAC, una lettera che aveva questo oggetto: "Richiesta intervento RISOLUTORIO sulle Violazioni alla V.I.A. dell’Aeroporto di Verona" ma ormai sono trascorsi più di 70 giorni, ma dall'ENAC... ancora nessuna risposta in merito.
Vuoi vedere che gli Ispettori dell'ENAC dopo la mia lettera, hanno scritto all'Aeroporto: "Siete apposto con la V.I.A.?" Alla quale l'Aeroporto Catullo potrebbe aver risposto cosi: "Si, con la V.I.A. siamo apposto" e cosi il controllo dell'ENAC potrebbe aver già avuto esito positivo, con questa nota: "A Verona con la V.I.A. e con la V.A.S. sono apposto, perchè c'è l'hanno detto loro."
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