Grazie ai Sommapop.org.ini, dopo la DISCARICA SIBERIE ecco a VOI l'ampliamento di CAVA BETLEMME. E se mi è permesso: URKA KHE KAVA. 'NA BELA KIAVADA ?
Come ormai tutti sanno... e se non sanno... sapranno, questa sera, a Caselle, c'è un'Assemblea Pubblica, (vedi volantino sotto) dove il "Comitato NO CAVA Betlemme" avrà modo di intervenire e cosi... pure i "SOMMAPOP.org.INI" sicuramente anche loro interverranno in merito alla domanda di ampliamento di Cava Betlemme e sicuramente, daranno la colpa alla NUOVA Amministrazione Comunale.
Se si amplia la Cava Betlemme, che se colpe la nuova amministrazione avrà... queste colpe aranno ben inferiori alle colpe dei Sommapop.org.ini... i cosidetti: "GLIEX" Amministratori che... per NON impedirsi la loro bella DISCARICHETTA di RIFIUTI (PERICOLOSI dal 29 Aprile in poi, se approvata la Deroga all'Eluato) negli ultimi 11 anni, NON hanno MAI salvaguardato il nostro territorio da... Cave e da... Discariche.
.Se si amplia la Cava Betlemme, che se colpe la nuova amministrazione avrà... queste colpe aranno ben inferiori alle colpe dei Sommapop.org.ini... i cosidetti: "GLIEX" Amministratori che... per NON impedirsi la loro bella DISCARICHETTA di RIFIUTI (PERICOLOSI dal 29 Aprile in poi, se approvata la Deroga all'Eluato) negli ultimi 11 anni, NON hanno MAI salvaguardato il nostro territorio da... Cave e da... Discariche.
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Questa sera verrà illustrata la documentazione relativa alla Domanda di Ampliamento della Cava di Ghiaia della "Cava Corte Betlemme", che per Legge - in fase di sottoposizione alla Valutazione di Impatto Ambientale - deve essere illustrata e presentata in Assemblea Pubblica, e poi chiunque, anche il sottoscritto, potrà presentare "OSSERVAZIONI ALLA V.I.A.".
La documentazione, a corredo della Domanda di Ampliamento della Cava di Ghiaia, che stasera verrà illustrata alla Popolazione di Caselle... (e che poteva essere anche pubblicata su qualche sito web per essere maggiormente divulgata, ma se non lo fanno... i cosidetti "cavatori"... per quello che posso... lo faccio io e lo pubblico... su ViViCaselle) è la seguente:
Elaborati
Elaborato 01 - RELAZIONE TECNICA
Elaborato 02 - RELAZIONE GEOLOGICA
Elaborato 03 - RELAZIONE AGRONOMICA
Elaborato 04 - ATLANTE FOTOGRAFICO
Tavole
Tavola T_01 - INQUADRAMENTO
Tavola T_02 - STATO ATTUALE
Tavola T_03 - SCAVO AUTORIZZATO
Tavola T_04 - STATO DI PROGETTO
Tavola T_05 - RICOMPOSIZIONE AMBIENTALE
Tavola T_06 - SEZIONI 1, 2, 3
Tavola T_07 - SEZIONI 4, 5, 6, 7
Tavola T_08 - COLTIVAZIONE GIACIMENTO
Tavola T_09 - PARTICOLARI
Dello S.I.A. - Studio di Impatto Ambientale, posso pubblicare solo TRE Documenti dei NOVE che lo compongono, dato che SEI di questi documenti... superano i 40 Mb che il server che ospita ViViCaselle.eu può accettare.
Documenti dello S.I.A.
_ STUDIO IMPATTO AMBIENTALE
_ SINTESI NON TECNICA dello SIA
_ RELAZIONE PAESAGGISTICA
Premesso questo...
... la foto sotto riprodotta dalla pagina 4 dell'ATLANTE FOTOGRAFICO credo sia molto significativa nel dimostrare che, avremmo una Cava a pochi metri dalle case del paese... e questo grazie ai Sommapop.org.ini che per farsi approvare quello loro MALEDETTA DISCARICA DI RIFIUTI non hanno protetto il nostro territorio.
Nella "sfiga ambientale, che impatta su noi cittadini di Caselle per fortuna che in quell'area c'è l'area del "Centro Ippico" che, tra Caselle e la Cava... fa da cuscinetto... altrimenti avremmo avuto l'ampliamento della cava.... a soli 200 metri dalle case poste alla fine di Via Acqui e all'incrocio con Via Ceolara. "Causa" il Centro Ippico"... li e in quella parte del territorio - per fortuna presente da anni ormai - il perimetro della Cava deve rimanere ad oltre 200 metri dalla "Zona F" come questa è stata inserita nel P.A.T. (o prima era prevista nel P.R.G.).
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Questa sera verrà illustrata la documentazione relativa alla Domanda di Ampliamento della Cava di Ghiaia della "Cava Corte Betlemme", che per Legge - in fase di sottoposizione alla Valutazione di Impatto Ambientale - deve essere illustrata e presentata in Assemblea Pubblica, e poi chiunque, anche il sottoscritto, potrà presentare "OSSERVAZIONI ALLA V.I.A.".
La documentazione, a corredo della Domanda di Ampliamento della Cava di Ghiaia, che stasera verrà illustrata alla Popolazione di Caselle... (e che poteva essere anche pubblicata su qualche sito web per essere maggiormente divulgata, ma se non lo fanno... i cosidetti "cavatori"... per quello che posso... lo faccio io e lo pubblico... su ViViCaselle) è la seguente:
Elaborati
Elaborato 01 - RELAZIONE TECNICA
Elaborato 02 - RELAZIONE GEOLOGICA
Elaborato 03 - RELAZIONE AGRONOMICA
Elaborato 04 - ATLANTE FOTOGRAFICO
Tavole
Tavola T_01 - INQUADRAMENTO
Tavola T_02 - STATO ATTUALE
Tavola T_03 - SCAVO AUTORIZZATO
Tavola T_04 - STATO DI PROGETTO
Tavola T_05 - RICOMPOSIZIONE AMBIENTALE
Tavola T_06 - SEZIONI 1, 2, 3
Tavola T_07 - SEZIONI 4, 5, 6, 7
Tavola T_08 - COLTIVAZIONE GIACIMENTO
Tavola T_09 - PARTICOLARI
Dello S.I.A. - Studio di Impatto Ambientale, posso pubblicare solo TRE Documenti dei NOVE che lo compongono, dato che SEI di questi documenti... superano i 40 Mb che il server che ospita ViViCaselle.eu può accettare.
Documenti dello S.I.A.
_ STUDIO IMPATTO AMBIENTALE
_ SINTESI NON TECNICA dello SIA
_ RELAZIONE PAESAGGISTICA
Premesso questo...
... la foto sotto riprodotta dalla pagina 4 dell'ATLANTE FOTOGRAFICO credo sia molto significativa nel dimostrare che, avremmo una Cava a pochi metri dalle case del paese... e questo grazie ai Sommapop.org.ini che per farsi approvare quello loro MALEDETTA DISCARICA DI RIFIUTI non hanno protetto il nostro territorio.
Nella "sfiga ambientale, che impatta su noi cittadini di Caselle per fortuna che in quell'area c'è l'area del "Centro Ippico" che, tra Caselle e la Cava... fa da cuscinetto... altrimenti avremmo avuto l'ampliamento della cava.... a soli 200 metri dalle case poste alla fine di Via Acqui e all'incrocio con Via Ceolara. "Causa" il Centro Ippico"... li e in quella parte del territorio - per fortuna presente da anni ormai - il perimetro della Cava deve rimanere ad oltre 200 metri dalla "Zona F" come questa è stata inserita nel P.A.T. (o prima era prevista nel P.R.G.).
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In questa altra sottostante immagine, anche questa tratta dalla pagina 7 dell'ATLANTE FOTOGRAFICO, allegato alla Domanda di Ampliamento della Cava Corte Ceolara, si ha ancora più chiara la "dimensione" di questa enorme cava... che credo che tra la superficie dell'esistente e quella dell'ampliamento, la supercicie complessiva, potrebbe essere uguale alla Cava Ceolara adiacente e che è ubicata al di là del Canale Alto Agro Veronese di cui, della Cava Ceolara, se ne vede una parte come riprodotta nella sottostante immagine sul lato destro..
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Per la Cava Ceolara... la "frittata" l'hanno combinata GLIEX... gli attuali SOMMAPOP.ORG.INI che non hanno saputo, anzi, NON HANNO MAI VOLUTO, difendere il nostro territorio per crearsi la loro bella... DISCARICHETTA.... PAR FAR I SCHEI CON LAMERDADEIRIFIUTI.
Eppure che poteva esserci una richiesta di ampliamento della Cava Corte Ceolara, il sottoscritto lo aveva già evidenziato ancora il 29 Ottobre 2007, quando scrivendo all'ALLORA "Comitato NO CAVA Betlemme" avevo inviato una lettera avente questo oggetto: Proposta per la realizzazione del PARCO DELLE CORTI con accordo tra Comune e S.E.I. srl (la società proprietaria della Cava)... ma nemmeno allora GLIEX si sono mai preoccupati di quello che poteva accadere e per come sta oggi accadendo.
Per la prima ed unica volta quelli del Comitato NO CAVA Betlemme, mi avevano ascoltato e, a seguito di quella mia proposta, poi l'Accordo per realizzare la strada lungo il Canale, in modo da deviare il traffico dei Canion da Via Ceolara, fu raggiunto. Ma se la strada venne realizzata (vedi schema sotto riprodotto) l'IDEA del PARCO delle CORTI come proposto non venne accettata. Che se accettata avrebbe potuto creare - attorno a quella cava, ormai autorizzata - un'area di protezione che avrebbe impedito qualsiasi altro ampliamento.
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Mi era venuta questa idea del "Parco delle Corti" dopo che il 18 Ottobre del 2007 ero stato a Milano a conoscere e ad incontrare per la prima volta, l' Arch. Andreas Kipar, che poi, il 27 Novembre 2007 ebbi modo di rivedere ancora - per la seconda volta e sempre a Milano- quando accompagnai l'allora Assessore all'Urbanistica ad incontrarlo... al fine se poteva essere verificata la possibilità di predisporre un piano paessaggistico di difesa del nostro territorio ed in particolare di Caselle.
A seguito di quell'incontro e degli accordi che tra di loro avevano preso, di cui io non ne conoscevo i dettagli, l'Arch. Kipar in data 25 Gennaio 2008, ebbe ad inviare al Comune di Sommacampagna una Proposta di disciplinare di incarico professionale, avente questo oggetto: "Master Plan Paesistico-Ambientale per la Riqualificazione del Territorio Comunale nella Frazione di Caselle"... nella quale tra l'altro si leggeva questo:
2. Prestazioni professionali
La Società LAND Milano Srl nell’elaborazione dell’incarico di cui all’art. 1 predisporrà le seguenti attività di studio.
2.1 Master plan paesistico-ambientale
2.1.a Analisi degli strumenti urbanistico-territoriali vigenti e in corso di redazione, al PAT del Comune di Sommacampagna e al PTCP della Provincia di Verona.
2.1.b Analisi del contesto territoriale a vasta scala, con particolare riferimento alle tematiche urbanistiche e paesistico-ambientali;
2.1.c Analisi dello stato di fatto del territorio comunale e individuazione delle potenzialità-criticità presenti sul territorio stesso quali elementi di interesse storico-culturale, naturalistico, fruitivo, infrastrutturale, cave/discariche;
2.1.d Definizione di linee guida per lo sviluppo di scenari ambientali per la riqualificazione paesistica e territoriale con particolare riguardo al progetto di mitigazione del sistema infrastrutturale nella frazione di Caselle,
Ovviamente per un progetto di salvaguardia di Caselle, dal 25 Gennaio 2008 ad oggi... non è stato fatto nulla, se non quando con Delibera di Giunta n° 51 dell'11 Marzo 2010 è stato deciso di deliberare un: "Atto di indirizzo all'Ufficio Urbanistica per la redazione di un progetto paesistico-ambientale per la riqualificazione della parte di territorio comunale interessata alla realizzazione di infrastrutture di interesse sovra-comunale, in funzione della futura progettazione del Piano degli Interventi (art. 17 della L.E. n. 11/2004) relativamente all'abitato di Caselle ed al Territorio Circostante".
Dal 18 Ottobre ad oggi sono trascorsi quasi due anni e mezzo... e tutte ste parole scritte in gergo "burocratese" spiegano che INUOVI (e non GLIEX) hanno deciso di realizzare un: "Master Plan Paesistico-Ambientale per la Riqualificazione del Territorio Comunale nella Frazione di Caselle"... Se il 18 gennaio 2007, GLIEX avessero controfirmato il Disciplinare d'Incarico all'Arch. Kipar SICURAMENTE il progetto di AMPLIAMENTO della CAVA CORTE BETLEMME, non si sarebbe potuto presentare.
Ma GLIEX-SOMMAPOP.ORG.INI al fine di evitare che questo piano di salvaguardia avesse da creare dei "fastidi" alla loro DISCARICHETTA... si sono tenuti nel cassetto quel Disciplinare già firmato... per non disturbare il loro bussiness, con i rifiuti da "abbancare" nell'ex Cava Siberie.
Trasformare un'area vincolata ed interdetta all'attività di Cava, come quella ubicata entro i 200 metri dalla Corte Ceolara in un "Parco a Verde" al posto di avere del terreno che si "affaccia" su un "buco" dove avrebbero potuto realizzare un "Bosco" su un leggero declivio (vedi schema sotto riprodotto) questa mia idea, avrebbe potuto essere l'embrione di un piano di contenimento di futuri ampliamenti della Cava Betlemme. Ma GLIEX non hanno firmato un accordo verbale già preso che avrebbe potuto salvaguardare Caselle con un Masterplan Paesistico Ambientale.
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Da anni, il sottoscritto sostiene, che, da dopo il 20 Ottobre 1999, se "GLIEX" avessero adottato le Direttive e le Prescrizioni delle Norme Tecniche di Attuazione del Piano d'Area del Quadrante Europa e queste le avessero subito inserite nelle Norme del Piano Regolatore la Cava Betlemme non poteva essere MAI autorizzata (ovviamente nemmeno la Discarica delle Siberie e nemmeno l'ampliamento della Cava Ceolara avrebbero potuto essere approvate).
Ed è certificato che GLIEX erano a conoscenza dell'esistenza dell'Art. 72 del P.A.Q.E. quando il 19 Gennaio 2009 è stato adottato il Piano di Assetto del Territorio, dove nelle Norme di Attuazione del P.A.T. quel famoso art. 72 del P.A.Q.E. è diventata norma per il nostro territorio... ma casualmente e guarda caso... nella trascrizione dal PAQE al PAT ... GLIEX-SOMMAPOP.ORG.INI... si sono dimenticati di trascrivere alcuni paregrafi.
Guarda caso e guarda e... che coincidenza, mancano proprio quei paragrafi che avrebbero impedito la Cava Betlemme... ma questi paragrafi mancano perchè e ovviamente se trascritti, avrebbero impedito anche gli ampliamenti della Cava Ceolara e sopratutto avrebbe impedito la LORO DISCARICA.... par far i schei.
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Nel PRG del 1999, arebbe bastato trasformare l'area di proprietà del Conagro Alto Agro Veronese, da "Zona E - Agricola" (un'area che è di circa 10-12 metri di larghezza) in "Zona F - Salvaguardia Canali Storici" e per questi pochi metri... non più "Zona E", ma diventati "Zona F", (vedi schema sotto) la Domanda di Cava Betlemme non poteva essere presentata, perchè una Cava deve stare a 200 metri dalle "Zone F", come anche l'ampliamento deve stare a 200 metri dalla "Zona F" del Centro Ippico di Caselle. Ma questa trasformazione di destinazione d'uso per tutta la lunghezza del Canale, oltre ad impedire qualsiasi domanda di cava entro i 200 metri dal Canale, avrebbe impedito la loro Discarica e quindi questa norma del 1999... non è stata applicata.
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Per rimanere ancora un attimo alle Norme del Piano d'Area del Quadrante Europa, rimaste inapplicate DAGLIEX-SOMMAPOP.ORG.INI, ricordo anche l'Art. 64 del PAQE il cui titolo è questo: AREE DI RICOMPOSIZIONE PAESSAGGISTICA, che cosi recità:
Le aree di ricomposizione paesaggistica, come individuate nella tav. n. 3 del piano di area, sono ambiti periurbani della città di Verona caratterizzati dalla compresenza di zone a forte degrado.
Direttive
La Provincia, prevede interventi volti alla riqualificazione paesistico-ambientale dei siti maggiormente degradati ricompresi nelle aree di ricomposizione paesaggistica, ed in particolare delle cave abbandonate.
...omississ...
Le aree di ricomposizione paesaggistica sono da considerarsi prioritarie nell'applicazione delle direttive CEE relative ad interventi di piantumazione finalizzati al miglioramento ambientale, con particolare richiamo alle disposizioni contenute nel Programma Pluriennale Regionale di cui al Reg. CEE n. 2078/92 e al Reg. CEE n. 2080/92.
Sono fatte salve le aree ricadenti all’interno degli ambiti di ricomposizione paesaggistica, destinate dalla strumentazione urbanistica comunale vigente a residenza, attività produttive o servizi.
Non è ammessa l'apertura di nuove cave; è fatto salvo in ogni caso quanto già autorizzato alla data di adozione del presente piano.
Ma se nel P.R.G. e nel P.A.T. cercate traccia dell'Art. 64 del P.A.Q.E. per le aree attorno a Caselle... di questo articolo non ci sono nemmeno le tracce. Eppure dato che metà territorio di Caselle nel vecchio PRG era stato vincolato a "Zona F6" se anche queste aree fossero state estese fino al Canale la Cava Betlemme non poteva essere autorizzata. Ma se ormai credo che poco o nulla si possa fare per fermare lo SCAVO per Cava Corte Betlemme, molto si potrebbe fare se dopo due anni e mezzo "qualcuno" si decidesse di presentare un Progetto di Ricomposizione Ambientale che potrebbe dare come risultato... un'area come rappresentata nella sottostante immagine.
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E per copiare cosa si potrebbe fare dentro l'area di una ex Cava... basta spostarsi di 5 km, (rimanendo sempre all'interno del Comune di Sommacampagna) e vedere come sono certe "piccole valli"... che si sono sulle colline moreniche vicino alla "Corte Berettara" di Sommacampagna... Basterebbe guardare queste foto e copiare il cosa fare nelle ex Cave.
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Se la "Natura" (con l'Uomo) a Sommacampagna ha creato queste "piccole valli" vicino alla Corte Berettara, perchè l'UOMO a Caselle, prima, durante e dopo la "coltivazione di una Cava", anche se siamo in Pianura, non possiamo ottenere delle "piccole valli" come queste riprodotte nelle foto, in modo che la popolazione di Caselle abbia degli spazi verdi a disposizione... che possono essere anche recuperati... nelle "depressioni di Cava".
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Ma secondo la GEO NOVA... la ditta incaricata DAGLIEX per il (finto) RECUPERO AMBIENTALE dell'Ex Cava Siberie... in una ex Cava ci può stare solo questo:
- Interventi che modificano parzialmente la morfologia della cava. Addolcimento della morfologia della cava attraverso l’innalzamento del fondo e la riduzione delle pendenze delle scarpate. Creazione di un’area naturale con rinverdimento totale sia del fondo sia delle scarpate con essenze particolari o tipiche del luogo, usufruibile dagli abitanti locali. L’intervento realizzato appare come un "opera incompiuta". Dello stato attuale di cava mantiene, anche se in forma minore, le sembianze di cava. L’entità del movimento terra risulta in ogni caso non indifferente e simile in termini di tempo (parziale riempimento della cava, addolcimento delle scarpate, sistemazione delle rampe, sistemazione dell’idrografia) a quella per un riempimento nomale fino al raggiungimento del piano di campagna. I costi sono elevati e privi di un rientro. L’intervento è da scartare.
- Interventi che eliminano completamente la depressione di cava. Riempimento completo della cava con realizzazione di un superficie baulata sistemata a prato. L’intervento concretizza l’obiettivo di recupero dell’area ad un utilizzo più consono al paesaggio ed all’ambiente in cui è inserita. Dall’analisi eseguita emerge che il ripristino morfologico dell’area è da ritenere il presupposto indispensabile di qualsiasi intervento, che contempli il reinserimento ambientale del sito. Mantenere la depressione di cava, anche parziale, comporta il perdurare dell’attuale impatto paesaggistico e non permette una completa fruizione da parte della collettività, determinando un rischio di abbandono dell’area e la produzione, nel tempo, di ulteriori impatti negativi
Per avere l'ex Cava Siberie riempita con RIFIUTI (forse) PERICOLOSI... i nostri ex Amministratori "GLIEX" (che sono gli attuali SOMMAPOP.ORG.INI), hanno permesso che potesse essere autorizzata la Cava Betlemme ed ora sarà difficile, se non impossibile... riuscire a fermare anche questo enorme ampliamento di detta Cava Betlemme.
Ovviamente...
Appena avrò esaminato tutto il materiale della Documentazione allegata allo Studio di Impatto Ambientale, sarà mia cura presentare una adeguata Osservazione alla V.I.A." della richiesta di Ampliamento della Cava Corte Betlemme".
Ovviamente...
devo ancora una volta evidenziare quanto potevano fare e non hanno voluto fare GLIEX Amministratori Comunali... per difendere e salvaguardare il nostro territorio e la qualità della vita della popolazione di Caselle.
Ovviamente...
Per aiutare il "Comitato NO CAVA BETLEMME" (anche se non lo meriterebbero, visto che non si occupano della DISCARICA delle SIBERIE) sarebbe meglio che dessero un'occhiata a queste Sentenze:
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VIA - Interventi di modifica di impianti già esistenti - Sottoposizione a screening - Direttiva 85/337/CEE – Principio del “cumulo di progetti” - Interazione con gli insediamenti esistenti.
La Direttiva 85/337/CEE, come modificata dalla successiva Direttiva 97/11/CEE all’art. 4, c. 3, prevede criteri - riferibili agli interventi di modifica d’impianti già esistenti - che impongono di tenere conto, ai fini della sottoposizione a screening, della situazione di base in cui il nuovo intervento dovrà inserirsi e, in particolare, “del cumulo con altri progetti”. Pertanto la valutazione cui l’Amministrazione è chiamata non può esaurirsi nell’esame della modifica proposta quale fatto a sé stante, avulso dal contesto edilizio e ambientale di fondo, bensì deve tenere conto della sua interazione con gli insediamenti preesistenti, a maggior ragione se gli stessi - pur ricadenti in una zona costiera e di indubbio pregio ambientale - non siano stati a suo tempo sottoposti ad alcuna previa verifica ambientale. (cfr. Corte di Giustizia CE, Sez. III, 25 luglio 2008, n. 142; Corte di Giustizia CE, Sez. II, 28 febbraio 2008, causa C-2/07, nonché Cons. Stato , Sez. VI, 15 giugno 2004, n. 4163) Pres. Panunzio, Est. Plaisant - E. s.c.ar.l. (avv.ti Barberio e Porcu) c. Comune di Muravera (avv. Segneri), Regione Autonoma della Sardegna (avv.ti Contu, Murroni e Pani), Presidente del Consiglio dei Ministri (Avv. Stato) e altro (n.c.) –
TAR SARDEGNA, Sez. II - 30 marzo 2010, n. 412
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VIA - Interventi di ampliamento - Valutazione complessiva - Ratio - Segmentazione artificiosa – Compromissione dell’efficacia concreta della Direttiva VIA.
La ratio sottesa ad una valutazione complessiva degli interventi di ampliamento risiede nel voler evitare che un’artificiosa segmentazione degli interventi in distinte e procrastinate progettazioni possa compromettere l’efficacia concreta della Direttiva sulla VIA. Pres. Panunzio, Est. Plaisant - E. s.c.ar.l. (avv.ti Barberio e Porcu) c. Comune di Muravera (avv. Segneri), Regione Autonoma della Sardegna (avv.ti Contu, Murroni e Pani), Presidente del Consiglio dei Ministri (Avv. Stato) e altro (n.c.) –
TAR SARDEGNA, Sez. II - 30 marzo 2010, n. 412
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VIA - Modifiche o estensioni di progetti già autorizzati - Disciplina regionale della Sardegna - Del. di giunta 5/11 del 15/02/2005 - Armonizzazione con la disciplina comunitaria - Giudizio di sostanzialità della modifica - criteri di origine comunitaria - Effetti combinati dei nuovi interventi rispetto all’insediamento esistente.
La deliberazione della Giunta regionale della Sardegna 5/11, del 15 febbraio 2005 - nel disciplinare, all’All. A, la procedura di screening ambientale - vi sottopone, all’art. 2, “le modifiche o estensioni di progetti… già autorizzati, realizzati o in fase di realizzazione, che possono avere notevoli ripercussioni negative sull’ambiente”, per poi escludere dallo stesso screening, all’art. 3, n. 6, “le modifiche non sostanziali”. Tale disciplina ben può essere armonizzata con la necessità, imposta dal diritto comunitario, di tener conto del “cumulo di effetti” tra il nuovo intervento e gli insediamenti ad esso preesistenti. E, difatti, la normativa regionale si limita ad introdurre un criterio inerente il grado di rilevanza richiesta affinché la modifica debba essere sottoposta a VIA (statuendo che debba trattarsi di una “modifica sostanziale”), ma non precisa affatto i criteri in base ai quali tale giudizio deve essere compiuto. Il giudizio di “sostanzialità della modifica” dovrà, quindi, effettuarsi, sulla base di tutti i criteri di origine comunitaria, quali la rilevanza del sito naturale interessato e, soprattutto, l’effetto combinato dei nuovi interventi rispetto all’insediamento edilizio preesistente. Diversamente ragionando - ritenendo, cioè, che la mancata previsione espressa del criterio di “cumulo” nella disciplina regionale ne impedisca l’utilizzo - si finirebbe per attribuire alla normativa locale un tenore incompatibile con il diritto comunitario, che ne dovrebbe comportare la disapplicazione. Pres. Panunzio, Est. Plaisant - E. s.c.ar.l. (avv.ti Barberio e Porcu) c. Comune di Muravera (avv. Segneri), Regione Autonoma della Sardegna (avv.ti Contu, Murroni e Pani), Presidente del Consiglio dei Ministri (Avv. Stato) e altro (n.c.)
TAR SARDEGNA, Sez. II - 30 marzo 2010, n. 412
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VIA - Regione Veneto - L.r. n. 10/99 - Comune interessato - Mancato coinvolgimento nel procedimento di VIA - Illegittimità.
Nel corso del procedimento di VIA, al “comune interessato” (secondo la definizione di cui all’art. 2, lett. m) della L.r. Veneto n. 10/99) deve essere garantita la possibilità di esprimere il parere previsto dall’art. 17 della medesima legge regionale. Il mancato coinvolgimento dell’ente locale il cui territorio sia potenzialmente interessato dalla propagazione di inquinanti nel sottosuolo (nella specie, per effetto della realizzazione di una discarica), comporta, pertanto, l’illegittimità del giudizio favorevole di compatibilità ambientale. Pres. Di Nunzio, Est. Morgantini - Comune di Villafranca di Verona (avv.ti Avanzi, Dalfini e Zambelli) c. Regione Veneto (avv.ti Ligabue, Munari e Zanon).
TAR VENETO, Sez. III - 2 febbraio 2010, n. 304
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Quando è stata approvata la Discarica delle Siberie... era stato valutato il "cumulo degli effetti" con l'Aeroporto Catullo - SENZA V.I.A., con il Quadrante Europa - SENZA V.I.A. e/o con la V.I.A. della T.A.V. e/o il "Cumulo degli effetti" si chiede solo oggi che c'è da fermare l'ampliamento della Cava Betlemme?
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Se la V.I.A. della Discarica Siberie - a mio avviso - è illegittima perchè non era stato depositato lo S.I.A. nel Comune vicino "interessato" (Villafranca che è a meno di 5 Km a Sud dell'ex Cava), adesso che si presenta la V.I.A. per la Cava Betlemme senza depositare lo S.I.A. presso gli eventuali "Comuni interessati"... la V.I.A. presentata sarà una V.I.A. illegittima?
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In ogni caso una "Depressione di Cava" potrebbe diventare una "Depressione Collinare" come ne esistono sulle colline moreniche nel nostro Comune, come evidenziato in questo video finale.
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In questa altra sottostante immagine, anche questa tratta dalla pagina 7 dell'ATLANTE FOTOGRAFICO, allegato alla Domanda di Ampliamento della Cava Corte Ceolara, si ha ancora più chiara la "dimensione" di questa enorme cava... che credo che tra la superficie dell'esistente e quella dell'ampliamento, la supercicie complessiva, potrebbe essere uguale alla Cava Ceolara adiacente e che è ubicata al di là del Canale Alto Agro Veronese di cui, della Cava Ceolara, se ne vede una parte come riprodotta nella sottostante immagine sul lato destro..
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Per la Cava Ceolara... la "frittata" l'hanno combinata GLIEX... gli attuali SOMMAPOP.ORG.INI che non hanno saputo, anzi, NON HANNO MAI VOLUTO, difendere il nostro territorio per crearsi la loro bella... DISCARICHETTA.... PAR FAR I SCHEI CON LAMERDADEIRIFIUTI.
Eppure che poteva esserci una richiesta di ampliamento della Cava Corte Ceolara, il sottoscritto lo aveva già evidenziato ancora il 29 Ottobre 2007, quando scrivendo all'ALLORA "Comitato NO CAVA Betlemme" avevo inviato una lettera avente questo oggetto: Proposta per la realizzazione del PARCO DELLE CORTI con accordo tra Comune e S.E.I. srl (la società proprietaria della Cava)... ma nemmeno allora GLIEX si sono mai preoccupati di quello che poteva accadere e per come sta oggi accadendo.
Per la prima ed unica volta quelli del Comitato NO CAVA Betlemme, mi avevano ascoltato e, a seguito di quella mia proposta, poi l'Accordo per realizzare la strada lungo il Canale, in modo da deviare il traffico dei Canion da Via Ceolara, fu raggiunto. Ma se la strada venne realizzata (vedi schema sotto riprodotto) l'IDEA del PARCO delle CORTI come proposto non venne accettata. Che se accettata avrebbe potuto creare - attorno a quella cava, ormai autorizzata - un'area di protezione che avrebbe impedito qualsiasi altro ampliamento.
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Mi era venuta questa idea del "Parco delle Corti" dopo che il 18 Ottobre del 2007 ero stato a Milano a conoscere e ad incontrare per la prima volta, l' Arch. Andreas Kipar, che poi, il 27 Novembre 2007 ebbi modo di rivedere ancora - per la seconda volta e sempre a Milano- quando accompagnai l'allora Assessore all'Urbanistica ad incontrarlo... al fine se poteva essere verificata la possibilità di predisporre un piano paessaggistico di difesa del nostro territorio ed in particolare di Caselle.
A seguito di quell'incontro e degli accordi che tra di loro avevano preso, di cui io non ne conoscevo i dettagli, l'Arch. Kipar in data 25 Gennaio 2008, ebbe ad inviare al Comune di Sommacampagna una Proposta di disciplinare di incarico professionale, avente questo oggetto: "Master Plan Paesistico-Ambientale per la Riqualificazione del Territorio Comunale nella Frazione di Caselle"... nella quale tra l'altro si leggeva questo:
2. Prestazioni professionali
La Società LAND Milano Srl nell’elaborazione dell’incarico di cui all’art. 1 predisporrà le seguenti attività di studio.
2.1 Master plan paesistico-ambientale
2.1.a Analisi degli strumenti urbanistico-territoriali vigenti e in corso di redazione, al PAT del Comune di Sommacampagna e al PTCP della Provincia di Verona.
2.1.b Analisi del contesto territoriale a vasta scala, con particolare riferimento alle tematiche urbanistiche e paesistico-ambientali;
2.1.c Analisi dello stato di fatto del territorio comunale e individuazione delle potenzialità-criticità presenti sul territorio stesso quali elementi di interesse storico-culturale, naturalistico, fruitivo, infrastrutturale, cave/discariche;
2.1.d Definizione di linee guida per lo sviluppo di scenari ambientali per la riqualificazione paesistica e territoriale con particolare riguardo al progetto di mitigazione del sistema infrastrutturale nella frazione di Caselle,
Ovviamente per un progetto di salvaguardia di Caselle, dal 25 Gennaio 2008 ad oggi... non è stato fatto nulla, se non quando con Delibera di Giunta n° 51 dell'11 Marzo 2010 è stato deciso di deliberare un: "Atto di indirizzo all'Ufficio Urbanistica per la redazione di un progetto paesistico-ambientale per la riqualificazione della parte di territorio comunale interessata alla realizzazione di infrastrutture di interesse sovra-comunale, in funzione della futura progettazione del Piano degli Interventi (art. 17 della L.E. n. 11/2004) relativamente all'abitato di Caselle ed al Territorio Circostante".
Dal 18 Ottobre ad oggi sono trascorsi quasi due anni e mezzo... e tutte ste parole scritte in gergo "burocratese" spiegano che INUOVI (e non GLIEX) hanno deciso di realizzare un: "Master Plan Paesistico-Ambientale per la Riqualificazione del Territorio Comunale nella Frazione di Caselle"... Se il 18 gennaio 2007, GLIEX avessero controfirmato il Disciplinare d'Incarico all'Arch. Kipar SICURAMENTE il progetto di AMPLIAMENTO della CAVA CORTE BETLEMME, non si sarebbe potuto presentare.
Ma GLIEX-SOMMAPOP.ORG.INI al fine di evitare che questo piano di salvaguardia avesse da creare dei "fastidi" alla loro DISCARICHETTA... si sono tenuti nel cassetto quel Disciplinare già firmato... per non disturbare il loro bussiness, con i rifiuti da "abbancare" nell'ex Cava Siberie.
Trasformare un'area vincolata ed interdetta all'attività di Cava, come quella ubicata entro i 200 metri dalla Corte Ceolara in un "Parco a Verde" al posto di avere del terreno che si "affaccia" su un "buco" dove avrebbero potuto realizzare un "Bosco" su un leggero declivio (vedi schema sotto riprodotto) questa mia idea, avrebbe potuto essere l'embrione di un piano di contenimento di futuri ampliamenti della Cava Betlemme. Ma GLIEX non hanno firmato un accordo verbale già preso che avrebbe potuto salvaguardare Caselle con un Masterplan Paesistico Ambientale.
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Da anni, il sottoscritto sostiene, che, da dopo il 20 Ottobre 1999, se "GLIEX" avessero adottato le Direttive e le Prescrizioni delle Norme Tecniche di Attuazione del Piano d'Area del Quadrante Europa e queste le avessero subito inserite nelle Norme del Piano Regolatore la Cava Betlemme non poteva essere MAI autorizzata (ovviamente nemmeno la Discarica delle Siberie e nemmeno l'ampliamento della Cava Ceolara avrebbero potuto essere approvate).
Ed è certificato che GLIEX erano a conoscenza dell'esistenza dell'Art. 72 del P.A.Q.E. quando il 19 Gennaio 2009 è stato adottato il Piano di Assetto del Territorio, dove nelle Norme di Attuazione del P.A.T. quel famoso art. 72 del P.A.Q.E. è diventata norma per il nostro territorio... ma casualmente e guarda caso... nella trascrizione dal PAQE al PAT ... GLIEX-SOMMAPOP.ORG.INI... si sono dimenticati di trascrivere alcuni paregrafi.
Guarda caso e guarda e... che coincidenza, mancano proprio quei paragrafi che avrebbero impedito la Cava Betlemme... ma questi paragrafi mancano perchè e ovviamente se trascritti, avrebbero impedito anche gli ampliamenti della Cava Ceolara e sopratutto avrebbe impedito la LORO DISCARICA.... par far i schei.
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Nel PRG del 1999, arebbe bastato trasformare l'area di proprietà del Conagro Alto Agro Veronese, da "Zona E - Agricola" (un'area che è di circa 10-12 metri di larghezza) in "Zona F - Salvaguardia Canali Storici" e per questi pochi metri... non più "Zona E", ma diventati "Zona F", (vedi schema sotto) la Domanda di Cava Betlemme non poteva essere presentata, perchè una Cava deve stare a 200 metri dalle "Zone F", come anche l'ampliamento deve stare a 200 metri dalla "Zona F" del Centro Ippico di Caselle. Ma questa trasformazione di destinazione d'uso per tutta la lunghezza del Canale, oltre ad impedire qualsiasi domanda di cava entro i 200 metri dal Canale, avrebbe impedito la loro Discarica e quindi questa norma del 1999... non è stata applicata.
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Per rimanere ancora un attimo alle Norme del Piano d'Area del Quadrante Europa, rimaste inapplicate DAGLIEX-SOMMAPOP.ORG.INI, ricordo anche l'Art. 64 del PAQE il cui titolo è questo: AREE DI RICOMPOSIZIONE PAESSAGGISTICA, che cosi recità:
Le aree di ricomposizione paesaggistica, come individuate nella tav. n. 3 del piano di area, sono ambiti periurbani della città di Verona caratterizzati dalla compresenza di zone a forte degrado.
Direttive
La Provincia, prevede interventi volti alla riqualificazione paesistico-ambientale dei siti maggiormente degradati ricompresi nelle aree di ricomposizione paesaggistica, ed in particolare delle cave abbandonate.
...omississ...
Le aree di ricomposizione paesaggistica sono da considerarsi prioritarie nell'applicazione delle direttive CEE relative ad interventi di piantumazione finalizzati al miglioramento ambientale, con particolare richiamo alle disposizioni contenute nel Programma Pluriennale Regionale di cui al Reg. CEE n. 2078/92 e al Reg. CEE n. 2080/92.
Sono fatte salve le aree ricadenti all’interno degli ambiti di ricomposizione paesaggistica, destinate dalla strumentazione urbanistica comunale vigente a residenza, attività produttive o servizi.
Non è ammessa l'apertura di nuove cave; è fatto salvo in ogni caso quanto già autorizzato alla data di adozione del presente piano.
Ma se nel P.R.G. e nel P.A.T. cercate traccia dell'Art. 64 del P.A.Q.E. per le aree attorno a Caselle... di questo articolo non ci sono nemmeno le tracce. Eppure dato che metà territorio di Caselle nel vecchio PRG era stato vincolato a "Zona F6" se anche queste aree fossero state estese fino al Canale la Cava Betlemme non poteva essere autorizzata. Ma se ormai credo che poco o nulla si possa fare per fermare lo SCAVO per Cava Corte Betlemme, molto si potrebbe fare se dopo due anni e mezzo "qualcuno" si decidesse di presentare un Progetto di Ricomposizione Ambientale che potrebbe dare come risultato... un'area come rappresentata nella sottostante immagine.
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E per copiare cosa si potrebbe fare dentro l'area di una ex Cava... basta spostarsi di 5 km, (rimanendo sempre all'interno del Comune di Sommacampagna) e vedere come sono certe "piccole valli"... che si sono sulle colline moreniche vicino alla "Corte Berettara" di Sommacampagna... Basterebbe guardare queste foto e copiare il cosa fare nelle ex Cave.
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Se la "Natura" (con l'Uomo) a Sommacampagna ha creato queste "piccole valli" vicino alla Corte Berettara, perchè l'UOMO a Caselle, prima, durante e dopo la "coltivazione di una Cava", anche se siamo in Pianura, non possiamo ottenere delle "piccole valli" come queste riprodotte nelle foto, in modo che la popolazione di Caselle abbia degli spazi verdi a disposizione... che possono essere anche recuperati... nelle "depressioni di Cava".
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Ma secondo la GEO NOVA... la ditta incaricata DAGLIEX per il (finto) RECUPERO AMBIENTALE dell'Ex Cava Siberie... in una ex Cava ci può stare solo questo:
- Interventi che modificano parzialmente la morfologia della cava. Addolcimento della morfologia della cava attraverso l’innalzamento del fondo e la riduzione delle pendenze delle scarpate. Creazione di un’area naturale con rinverdimento totale sia del fondo sia delle scarpate con essenze particolari o tipiche del luogo, usufruibile dagli abitanti locali. L’intervento realizzato appare come un "opera incompiuta". Dello stato attuale di cava mantiene, anche se in forma minore, le sembianze di cava. L’entità del movimento terra risulta in ogni caso non indifferente e simile in termini di tempo (parziale riempimento della cava, addolcimento delle scarpate, sistemazione delle rampe, sistemazione dell’idrografia) a quella per un riempimento nomale fino al raggiungimento del piano di campagna. I costi sono elevati e privi di un rientro. L’intervento è da scartare.
- Interventi che eliminano completamente la depressione di cava. Riempimento completo della cava con realizzazione di un superficie baulata sistemata a prato. L’intervento concretizza l’obiettivo di recupero dell’area ad un utilizzo più consono al paesaggio ed all’ambiente in cui è inserita. Dall’analisi eseguita emerge che il ripristino morfologico dell’area è da ritenere il presupposto indispensabile di qualsiasi intervento, che contempli il reinserimento ambientale del sito. Mantenere la depressione di cava, anche parziale, comporta il perdurare dell’attuale impatto paesaggistico e non permette una completa fruizione da parte della collettività, determinando un rischio di abbandono dell’area e la produzione, nel tempo, di ulteriori impatti negativi
Per avere l'ex Cava Siberie riempita con RIFIUTI (forse) PERICOLOSI... i nostri ex Amministratori "GLIEX" (che sono gli attuali SOMMAPOP.ORG.INI), hanno permesso che potesse essere autorizzata la Cava Betlemme ed ora sarà difficile, se non impossibile... riuscire a fermare anche questo enorme ampliamento di detta Cava Betlemme.
Ovviamente...
Appena avrò esaminato tutto il materiale della Documentazione allegata allo Studio di Impatto Ambientale, sarà mia cura presentare una adeguata Osservazione alla V.I.A." della richiesta di Ampliamento della Cava Corte Betlemme".
Ovviamente...
devo ancora una volta evidenziare quanto potevano fare e non hanno voluto fare GLIEX Amministratori Comunali... per difendere e salvaguardare il nostro territorio e la qualità della vita della popolazione di Caselle.
Ovviamente...
Per aiutare il "Comitato NO CAVA BETLEMME" (anche se non lo meriterebbero, visto che non si occupano della DISCARICA delle SIBERIE) sarebbe meglio che dessero un'occhiata a queste Sentenze:
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VIA - Interventi di modifica di impianti già esistenti - Sottoposizione a screening - Direttiva 85/337/CEE – Principio del “cumulo di progetti” - Interazione con gli insediamenti esistenti.
La Direttiva 85/337/CEE, come modificata dalla successiva Direttiva 97/11/CEE all’art. 4, c. 3, prevede criteri - riferibili agli interventi di modifica d’impianti già esistenti - che impongono di tenere conto, ai fini della sottoposizione a screening, della situazione di base in cui il nuovo intervento dovrà inserirsi e, in particolare, “del cumulo con altri progetti”. Pertanto la valutazione cui l’Amministrazione è chiamata non può esaurirsi nell’esame della modifica proposta quale fatto a sé stante, avulso dal contesto edilizio e ambientale di fondo, bensì deve tenere conto della sua interazione con gli insediamenti preesistenti, a maggior ragione se gli stessi - pur ricadenti in una zona costiera e di indubbio pregio ambientale - non siano stati a suo tempo sottoposti ad alcuna previa verifica ambientale. (cfr. Corte di Giustizia CE, Sez. III, 25 luglio 2008, n. 142; Corte di Giustizia CE, Sez. II, 28 febbraio 2008, causa C-2/07, nonché Cons. Stato , Sez. VI, 15 giugno 2004, n. 4163) Pres. Panunzio, Est. Plaisant - E. s.c.ar.l. (avv.ti Barberio e Porcu) c. Comune di Muravera (avv. Segneri), Regione Autonoma della Sardegna (avv.ti Contu, Murroni e Pani), Presidente del Consiglio dei Ministri (Avv. Stato) e altro (n.c.) –
TAR SARDEGNA, Sez. II - 30 marzo 2010, n. 412
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VIA - Interventi di ampliamento - Valutazione complessiva - Ratio - Segmentazione artificiosa – Compromissione dell’efficacia concreta della Direttiva VIA.
La ratio sottesa ad una valutazione complessiva degli interventi di ampliamento risiede nel voler evitare che un’artificiosa segmentazione degli interventi in distinte e procrastinate progettazioni possa compromettere l’efficacia concreta della Direttiva sulla VIA. Pres. Panunzio, Est. Plaisant - E. s.c.ar.l. (avv.ti Barberio e Porcu) c. Comune di Muravera (avv. Segneri), Regione Autonoma della Sardegna (avv.ti Contu, Murroni e Pani), Presidente del Consiglio dei Ministri (Avv. Stato) e altro (n.c.) –
TAR SARDEGNA, Sez. II - 30 marzo 2010, n. 412
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VIA - Modifiche o estensioni di progetti già autorizzati - Disciplina regionale della Sardegna - Del. di giunta 5/11 del 15/02/2005 - Armonizzazione con la disciplina comunitaria - Giudizio di sostanzialità della modifica - criteri di origine comunitaria - Effetti combinati dei nuovi interventi rispetto all’insediamento esistente.
La deliberazione della Giunta regionale della Sardegna 5/11, del 15 febbraio 2005 - nel disciplinare, all’All. A, la procedura di screening ambientale - vi sottopone, all’art. 2, “le modifiche o estensioni di progetti… già autorizzati, realizzati o in fase di realizzazione, che possono avere notevoli ripercussioni negative sull’ambiente”, per poi escludere dallo stesso screening, all’art. 3, n. 6, “le modifiche non sostanziali”. Tale disciplina ben può essere armonizzata con la necessità, imposta dal diritto comunitario, di tener conto del “cumulo di effetti” tra il nuovo intervento e gli insediamenti ad esso preesistenti. E, difatti, la normativa regionale si limita ad introdurre un criterio inerente il grado di rilevanza richiesta affinché la modifica debba essere sottoposta a VIA (statuendo che debba trattarsi di una “modifica sostanziale”), ma non precisa affatto i criteri in base ai quali tale giudizio deve essere compiuto. Il giudizio di “sostanzialità della modifica” dovrà, quindi, effettuarsi, sulla base di tutti i criteri di origine comunitaria, quali la rilevanza del sito naturale interessato e, soprattutto, l’effetto combinato dei nuovi interventi rispetto all’insediamento edilizio preesistente. Diversamente ragionando - ritenendo, cioè, che la mancata previsione espressa del criterio di “cumulo” nella disciplina regionale ne impedisca l’utilizzo - si finirebbe per attribuire alla normativa locale un tenore incompatibile con il diritto comunitario, che ne dovrebbe comportare la disapplicazione. Pres. Panunzio, Est. Plaisant - E. s.c.ar.l. (avv.ti Barberio e Porcu) c. Comune di Muravera (avv. Segneri), Regione Autonoma della Sardegna (avv.ti Contu, Murroni e Pani), Presidente del Consiglio dei Ministri (Avv. Stato) e altro (n.c.)
TAR SARDEGNA, Sez. II - 30 marzo 2010, n. 412
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VIA - Regione Veneto - L.r. n. 10/99 - Comune interessato - Mancato coinvolgimento nel procedimento di VIA - Illegittimità.
Nel corso del procedimento di VIA, al “comune interessato” (secondo la definizione di cui all’art. 2, lett. m) della L.r. Veneto n. 10/99) deve essere garantita la possibilità di esprimere il parere previsto dall’art. 17 della medesima legge regionale. Il mancato coinvolgimento dell’ente locale il cui territorio sia potenzialmente interessato dalla propagazione di inquinanti nel sottosuolo (nella specie, per effetto della realizzazione di una discarica), comporta, pertanto, l’illegittimità del giudizio favorevole di compatibilità ambientale. Pres. Di Nunzio, Est. Morgantini - Comune di Villafranca di Verona (avv.ti Avanzi, Dalfini e Zambelli) c. Regione Veneto (avv.ti Ligabue, Munari e Zanon).
TAR VENETO, Sez. III - 2 febbraio 2010, n. 304
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Quando è stata approvata la Discarica delle Siberie... era stato valutato il "cumulo degli effetti" con l'Aeroporto Catullo - SENZA V.I.A., con il Quadrante Europa - SENZA V.I.A. e/o con la V.I.A. della T.A.V. e/o il "Cumulo degli effetti" si chiede solo oggi che c'è da fermare l'ampliamento della Cava Betlemme?
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Se la V.I.A. della Discarica Siberie - a mio avviso - è illegittima perchè non era stato depositato lo S.I.A. nel Comune vicino "interessato" (Villafranca che è a meno di 5 Km a Sud dell'ex Cava), adesso che si presenta la V.I.A. per la Cava Betlemme senza depositare lo S.I.A. presso gli eventuali "Comuni interessati"... la V.I.A. presentata sarà una V.I.A. illegittima?
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In ogni caso una "Depressione di Cava" potrebbe diventare una "Depressione Collinare" come ne esistono sulle colline moreniche nel nostro Comune, come evidenziato in questo video finale.
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http://www.youtube.com/watch?v=mEu-XoXobws
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P.S.
Mia moglie mi ha avvisato che se stasera
"Intervengo all'Assemblea per la Cava Betlemme"
quando torno a casa trovo la serratura della porta cambiata
quindi stassera Osservo, Ascolto, Fotografo e riprendo dei piccoli Video?
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dopo la DISCARICA SIBERIE
ecco a VOI
l'ampliamento di CAVA BETLEMME.
E se mi è permesso:
URKA KHE KAVA.
'NA BELA KIAVADA...
i nà dato i SOMMAPOP.ORG.INI
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