Ieri nevicava e oggi c'è il sole. Dove è andato a finire il liquido utilizzato per il "DE-ICING" degli aerei dell'Aeroporto Catullo?

Questa sera ci sarà l'Assemblea Pubblica (vedi sotto) del Comitato "No Cava Betlemme", che si preoccuperebbe della mia salute... conseguente alla riapertura della Cava Betlemme, della quale ho già ampiamente disquisito lunedì 8 marzo 2010 in questo messaggio: "Bugie e (false) Verità. Se qualcuno mi prende per il culo... (GLIEX) ho la tendenza ad incazzarmi (con GLIEX). Mavaffff!!!". Che un Comitato, più o meno spontaneo, quello che era stato finanziato DAGLIEX... per andare a fare i giretti in gondola a Venezia, (creando casinò ad hoc sulla Cava per nascondere l'arrivo della Discarica?) si prenda cura della mia salute non può che farmi piacere, ma credo che i problemi ambientali del mio paese e della mia popolazione siano ben altri e, ovviamente, se la "lingua va dove il dente duole"... non posso che esimermi dal verificare un dubbio che ieri mi è venuto.
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Ieri mattina, visto che nevicava, mi è venuto un dubbio: "Dove va a finire il liquido del DE-ICING degli aerei dell'Aeroporto Catullo?" E cosi sono andato all'Aeroporto a fare delle foto e delle riprese video, per vedere se gli aerei venivano spostati in qualche piazzola riservata per il DE-ICING. E ho constatato che questo non avviene, perchè l'aereo dove arriva... li rimane e li viene eseguito il DE-ICING senza spostarlo in altre piazzole.. E che rimane li, risulta anche dal Regolamento di Scalo dell'Aeroporto Catullo, che a pagina 84 cosi recita: "Il servizio di DE-ICING ed ANTI-ICING è fornito a richiesta dei Vettori interessati e viene effettuato nelle piazzole di sosta degli aeromobili".
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Ma cos'è il DE-ICING? Da Wikipedia, una descrizione di questo procedimento comincia cosi:
Il de-icing (come suggerisce a parola) è la procedura con la quale le contaminazioni invernali quali neve, ghiaccio, nevischio o altro vengono rimosse dalle superfici critiche dell'aereo, generalmente: ali, stabilizzatori di coda, e timone o deriva, in alcuni casi anche la fusoliera.
Il de-icing, va inteso come una parte del processo di sghiacciamento aeromobili, l'altra parte è l'anti-icing. Queste due procedure sono solitamente associate, con alcune sostanziali differenze.
Tale procedimento si esegue utilizzando acqua calda (fino a -3 °C) o una miscela di acqua calda ed un fluido viscoso (da -4 °C in giù fino a -25 °C), sia che si tratti di acqua o che sia una miscela di acqua e fluido, la temperatura minima per la quale si possa procedere al De-icing è di almeno +60 °C, all'uscita della pistola di erogazione.
Una volta fatto questo, si deve passare all'anti-icing. In questo caso si protegge l'aereo dalle eventuali contaminazioni, o precipitazioni in atto, tale processo viene eseguito utilizzando ancora un tipo di fluido viscoso, che si interpone tra le superfici critiche e le precipitazioni, il fluido anti-icing deve essere applicato a freddo ovvero non riscaldato ma erogato a temperatura ambiente, la durata di protezione di questo processo, ovvero il tempo che intercorre tra l'applicazione del fluido e l'inefficacia protettiva dello stesso, è chiamato holdover time.
E questo processo di DE-ICING, è descritto nelle seguenti immagini, come queste sono state riprese ieri all'Aeroporto Catullo. Impegno che oltre al tempo impiegato comprende anche il costo di 2 euro per parcheggiare (una mezz'oretta?) l'auto nei parkings della Catullo SpA).
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Sempre relativo alla procedura di DE-ICING, da questo articolo: "Malpensa: tutti gli interventi contro la neve", riferito all'emergenza neve della fine Dicembre 2009, vi ricopio alcune frasi, queste:
Da venerdì 18 fino ad oggi sono stati utilizzati sull'aeroporto di Malpensa 500.000 litri di Kilfrost (il liquido antigelo) con un consumo medio per aeromobile di 1400 litri contro un consumo medio normale di 350 litri. Nella sola giornata di sabato 19 abbiamo usato 220.000 litri di Kilfrost quantità simile a quella che un aeroporto di mezza grandezza utilizza in un anno. Da venerdì 18 fino ad oggi sono stati utilizzati sull'aeroporto di Linate 120.000 litri di Kilfrost con un consumo medio per aeromobile di 8/900 litri contro un consumo normale di 2/300 litri. Sea sottolinea che anche se il rifornimento di kilfrost è stato garantito fino a domenica attualmente l'approvvigionamento sta diventando complesso a causa delle eccezionali condizioni di maltempo che stanno caratterizzando l'Europa.
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Ieri all'aeroporto Catullo, non c'era molto freddo. Forse la temperatura era appena inferiore ai zero gradi. E forse per il DE-ICING hanno utilizzato solo acqua calda e niente additivi e/o antigelo vari, che a quanto pare, quando si usa, dovrebbe essere costituito da un prodotto denominato KILFROST. Il prodotto dovrebbe esere questo, visto che sulle fiancate degli automezzi utilizzati c'è scritto: TYPE II FLUID, una dicitura molto simile al nome commerciale: Liquido glicolico Kilfrost ABC Type II" come viene descritto per essere utilizzato in diversi aeroporti.
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Non ho idea di quale sia la composizione chimica di questo KILFROST, ma se il mio meccanico lascia cadere un litro di antigelo per terra... oltre a trovarsi i Vigili Urbani... dietro il lato B, sicuramente dovrà pagare una multa salatissima... per qualche litro di antigelo, che casualmente cade per terra. Ma che sul sito web dell'Aeroporto di Orio al Serio, al capitolo: "INFORMAZIONI GENERALI DI PREVENZIONE INFORTUNI ED IGIENE SUL LAVORO" al paragrafo: "I materiali pericolosi per la sicurezza dei lavoratori sono", sia poi riportata questa frase: "Prodotti utilizzati per le operazioni di deicing aeromobili (Kilfrost)", questo ovviamente, guardando le foto... mi autorizza a pensare... se dentro quell'acqua che viene spruzzata sugli aerei, c'è dell'ANTIGELO, dove va a finire poi questo prodotto che... sarebbe pericoloso per la salute dei lavoratori?
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Dal sito Web dell'ENAC, al capitolo: Altri fattori inquinanti, dove si legge questa premessa: "L'impatto ambientale sul territorio derivante dalle operazioni di servizio agli aeromobili comporta la necessità di gestire le attività aeroportuali mediante pratiche che trattino appropriatamente tutti i fattori inquinanti" si apprende che Oltre al rumore e al carburante consumato, le fonti di inquinamento attribuibili al sistema aviazione, e quindi alla crescita del traffico aereo, comprendono anche altri fattori inquinanti. Tra gli altri, i fattori inquinanti di seguito elencati sono conseguenti alla vita stessa degli aeromobili e determinano un impatto ambientale direttamente sul territorio delle aree circostanti l'aeroporto: oli usati, batterie, scarichi di bordo degli aeromobili, residui sulla pavimentazione delle piste (ad es. sgommature, de-icing, verniciatura, urea) rifiuti sanitari, rifiuti alimentari, rifiuti solidi assimilabili a rifiuti urbani.
Altro, per ora, non ho ancora trovato per comprendere gli effetti di questi ANTIGELI sulla falda acquifera sottostante ai piazzali degli aeroporti, qualora vi fosse una eventuale contaminazione.
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Dopo le immagini sopra riprodotte, ora i video che ieri ho realizzato tra le ore 12,30 e le ore 13,00 all'Aeroporto Catullo e riprende due aerei a cui viene effettuato il DE-ICING, dove si vede che l'acqua e l'eventuale liquido antigelo additivato... cade per terra direttamente sul pavimento della piazzola dove c'è l'aereo. Poi dove va a finire questa "acqua + liquido del DE-ICING" non lo so. Come non so se questo viene raccolto in separata sede. La mia impressione (e speranza) è che vi sia un sistema di raccolta di acqua di "prima pioggia"... altrimenti "il tutto"... va a finire in falda.
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In realtà non sono a conoscenza se all'Aeroporto Catullo, esista un sistema per raccogliere il liquido usato per il DE-ICING, visto che a pagina 10 della documentazione predisposta dall'Aeroporto Catullo e inviata al Ministero dell'Ambiente tra le opere di nuova realizzazione sarebbe prevista la: "PIAZZOLA DEICING CON RACCOLTA GLICOLE". Ho la vaga impressione che non solo all'Aeroporto Catullo, tutto vada a finire in falda... ma credo che questo succeda in tutti gli Aeroporti d'Italia se questi non sono dotati di apposite piazzole attrezzate per operare la procedura di DE-ICING.
Tutto ciò premesso sarei interessato a ricevere risposte a questa mia domanda: dove è andato a finire il liquido utilizzato per il "DE-ICING" degli aerei dell'Aeroporto Catullo? a cui aggiungo una domanda... di riserva... se nelle falde acquifere, poste "a valle" dell'Aeroporto Catullo trovano dell'Atrazina... potrebbero controllare se vi fossero eventuali residui di Kilfrost?
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Dimenticavo...
Mi sembra che gli aerei sottoposti a DE-ICING siano degli MD-80... che - a mio avviso - sono i più rumorosi e più inquinanti che possano essere utilizzati in un aeroporto... e sul piazzale del Catullo, mi sembra che di questo tipo di aerei... c'è ne siano almeno tre.
P.S.
Stasera sono curioso di comprendere come una Cava inquina rispetto a come inquina un Aeroporto...
P.P.S.
Se l'Amministrazione Comunale, invece di pagare i "giretti in gondola"... pagasse delle scarrozzate sulle "botticelle" romane... lo facciamo un Comitato "No Aeroporto Catullo"?
OPSS!!!
Dentro l'aerostazione non ho visto cartelli dove fosse scritto che "è vietato fare riprese fotografiche o video"... vuoi vedere che oltre ai 2 euro pagati per il parcheggio dell'auto... mi arriva anche una multa per riprese foto-video effettuate senza aver pagato le royalties alla Catullo spa?

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