Fiumicino, il Comitato Fuoripista interviene con un comunicato. A quando un Comitato... "spontaneo" a Caselle?

Oggi su Aero Habitat è stato pubblicato questo intervento: "Fiumicino, il Comitato Fuoripista interviene con un comunicato"... il cui testo è qui sotto riprodotto.
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La gara per l'appalto del mega scalo che sarà realizzato a nord dell'attuale infrastruttura aeroportuale è stata avviata. I tempi e le scadenze sono state fissate, lo scalo con un traffico di 90 - 100 milioni di passeggeri è un traguardo ravvicinato, ma il Comitato Fuoripista è ancora a sollecitare diritti e tutele fondamentali in attesa di una loro precisa identificazione e riconoscimento. Lo scorso 22 gennaio 2010, mentre il master plan faraonico con il raddoppio del sedime aeroportuale e la triplicazione del traffico incombe sulla comunità e sul territorio del Litorale Romano, il Comitato ha emanato il sottostante comunicato.
La salute è un diritto primario e universale
Il Comitatofuoripista ha sollecitato incontri con le massime autorità (Presidenti, Sindaco e Assessori competenti) della Regione Lazio, Provincia di Roma e Comune di Fiumicino per affrontare la tematica degli inquinamenti, del posizionamento e numero di centraline da predisporre all’esterno del sedime aeroportuale per il monitoraggio dei livelli di inquinamento acustico.
La quantità delle centraline da posizionare nel territorio, come previsto dal piano elaborato dall’Amministrazione comunale e dall’ARPA Lazio, per rilevare l’inquinamento acustico provocato dagli aeromobili in fase di atterraggio e decollo, sono ritenute insufficienti ai fini di un efficace monitoraggio utile per la salvaguardia della salute dei cittadini.
Il Comitatofuoripista rileva l’assenza di un piano coordinato d’insieme che rischia di vanificare i risultati che dovrebbero essere alla base di futuri interventi e decisioni a tutela dei cittadini e del territorio. Dallo stesso contenuto dell’
interrogazione parlamentare della On. Marianna Madia emerge la preoccupazione che più volte abbiamo manifestato.
Oltre al monitoraggio dell’inquinamento acustico si rende necessario, coinvolgendo le istituzioni sanitarie competenti, esaminare il grado della qualità e quantità degli agenti inquinanti presenti nell’aria, nei terreni e centri abitati interessati all’atterraggio e decollo dei vettori che utilizzano l’aeroporto “Leonardo da Vinci”.

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Io non ho tempo - come i rappresentanti del "Comitato No Cava Betlemme" - di andare a Venezia "a fare i giretti in gondola"... un Comitato Spontaneo che ricordo era stato finanziato dall'Amministrazione Comunale, ma che poi ha smesso di operare - guarda caso - subito dopo che GLIEX avevano ottenuto l'autorizzazione Regionale a realizzare la loro bella discarichetta di sgaiuie... per fare schei...
Quell'ormai Ex Comitato Spontaneo era famoso perchè sosteneva che "100 autocarri al giorno avrebbero creato inquinamento"... ovviamente dimenticando - casualmente - che 100 Aerei al giorno - forse - inquinano di più di 100 autocarri.
E se poi pensate che il "Presidente dei parcheggi volanti" vuole triplicare il numero dei voli dell'Aeroporto Catullo... oggi mi domando... ma dov'è finito il Comitato che doveva difendere Caselle dall'Inquinamento?
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Se poi avete voglia di leggere, ecco il: Rapporto di Greenpeace sull'inquinamento da traffico aereo
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