Aeroporti del Garda: se il "D'Annunzio apre... il "Catullo" chiude... Quindi a che serve un Piano di Sviluppo Aeroportuale per Verona?

Oggi, su: "Il Brescia" è uscito il sottostante articolo: "L'eterno "flop" del D'Annunzio, i passeggeri ai minimi storici" dal quale voglio estrapolare delle frasi significative che sono queste:
«Montichiari è da troppo tempo un esempio di come non si deve gestire un aeroporto». -- «I rumors, che ad intermittenza annunciano nuovi equilibri gestionali, si rivelano sempre bolle di sapone perchè non viene mai risolto il problema di avere una nuova gestione affidata tramite gara internazionale, come suggerisce la Unione europea e l'antitrust». -- Intanto però il D'Annunzio resta una cattedrale nel deserto. «È inaudito avere l'aeroporto sotto casa, ancora a norma ambientale, ed essere costretti a costosi e lunghi viaggi per raggiungere lo scalo di partenza» -- «Gli scali di Bergamo, in particolare, e Verona hanno sfondato i limiti ambientali; -- Verona ha un bacino d'utenza saturo e nella sua crisi trascina da troppo tempo anche Montichiari».
Non credo ci sia bisogno di altri commenti. (e qui sotto l'intero articolo)
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Ma sempre nell'odierna giornata su "Brescia Oggi" è uscito quest'altro articolo:
"Montichiari giù. «Ma è l'anno del rilancio», con questi sottotitoli: LO SCALO CONTESO. Il bilancio del 2009 non è stato positivo , ma l'aeroporto bresciano punta al raddoppio di merci e passeggeri per la fine del 2010 appena iniziato. Ottimista il presidente Bettinsoli: «Poteva andare anche peggio salvati dagli ultimi due mesi Ora al vaglio una nuova strategia»
Articolo che poi cosi continua:
Il 2009 è stato un anno nero per l'aeroporto «D'Annunzio» di Montichiari. Un anno non positivo per la frattura con il «Catullo» di Verona, ma soprattutto per la perdita di passeggeri, quasi un'emorragia. Ma nonostante i dati negativi il presidente del «D'Annunzio», Vigilio Bettinsoli, è più che ottimista e punta a raddoppiare il risultato per la fine del 2010: «Stiamo studiando nuove strategie, partendo dal rafforzamento del settore commerciale, con l'obiettivo di raddoppiare il lavoro dei cargo e il traffico di passeggeri», spiega e annuncia.
IL CALO DI PASSEGGERI a Montichiari è considerevole, basta buttare un occhio ai dati del traffico dello scalo per rendersi conto che non si è molto lontani dai 162 mila passeggeri dell'anno Duemila, dopo il picco degli oltre 400 mila raggiunto nel 2005. Il «D'Annunzio» ha chiuso il 2009 con un traffico 204.010 passeggeri, contro i 259.764 del 2008.
Numeri che fanno dire a Dario Balotta, esperto di trasporti di Legambiente Lombardia, che «Montichiari continua la sua serie negativa. E per rilanciarlo non ci sono alternative: serve una gara per una nuova gestione».
Per Balotta il «D'Annunzio» ha una capacità operativa di trasporto di almeno 3 milioni di passeggeri, ma due milioni e mezzo di bresciani ogni anno si imbarcano da Linate, Verona, Bergamo e Malpensa. «Questa agonia dura ormai da dieci anni - scrive Balotta in una nota -. Inaudito avere un aeroporto sotto casa, ancora a norma ambientale, ed essere costretti a costosi e lunghi viaggi per raggiungere lo scalo di partenza. Gli aeroporti di Bergamo e di Verona hanno sfondato i limiti ambientali; adesso si rischia di compromettere anche il futuro di Montichiari se si sblocca il piano d'area consentendo nuove costruzioni».
I guai di Montichiari per Balotta dipendono dalla cattiva gestione e dal fatto che anche il «Catullo» non naviga in buone acque, tanto d'aver chiuso il 2009 con un meno 10,5 per cento (la percentuale negativa nel 2008 era del 9,3). Per l'esperto di Legambiente il calo di passeggeri non può essere spiegato con la crisi, perchè Orio al Serio nello stesso periodo è cresciuto del 10,4 per cento. Il problema, dice, è che «Verona ha un bacino d'utenza saturo e nella sua crisi trascina anche Montichiari». Un aiuto, secondo Balotta, non viene nemmeno dalla Regione che «difende solo Malpensa». Da qui l'esigenza di una nuova gestione affidata tramite gara internazionale come suggeriscono l'Ue e l'Antitrust.
IL PRESIDENTE del «D'Annunzio», in attesa delle valutazioni dell'Enac - chiamato a esprimersi sulla possibilità di una sub concessione, che sganci lo scalo bresciano da Verona e consenta un aumento di capitale bresciano «per avere finalmente un aeroporto con la a maiuscola» - e in attesa della decisione del Consiglio di Stato sul ricorso presentato dalla compagine bresciana, ha grandi progetti. «I risultati del 2009 potevano essere anche peggiori, negli ultimi due mesi c'è stato un deciso incremento dei charter e i cargo hanno fatto il resto - sottolinea Bettinsoli -. Il bilancio dei cargo è inalterato rispetto al 2008: Montichiari ha movimentato 40 mila tonnellate di merce. Abbiamo predisposto la prossima stagione con numeri e condizioni diverse. Stiamo studiando la soluzione per il costo del carburante che a Montichiari era più caro che in tutti gli altri scali del Nord. Nei prossimi mesi saremo in grado di fornirlo al prezzo di Malpensa e riusciremo, in tal modo, a ottenere contratti con importanti società commerciali». Ma l'arma vincente per un aeroporto sono i passeggeri. E al «D'Annunzio» interessano soprattutto i passeggeri in entrata, non in uscita, interessa portare gente a Brescia, perchè l'aeroporto possa essere il traino anche per la ripresa economica di tutta la provincia.
«Abbiamo assunto nuove figure - dice Bettinsoli - con una preparazione adeguata che dovranno tenere i rapporti con i tour operator e i promotori del turismo per rilanciare Brescia come meta di vacanza». Per il «D'Annunzio» potrebbe essere il rilancio. Enac e Consiglio di Stato permettendo.
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Da mesi sostengo una tesi... l'Aeroporto Catullo per le problematiche ambientali che causa dovrebbe essere chiuso... o per lo meno dovrebbe essere ridimensionato per essere e/o diventare, assieme con Brescia un "Sistema Aeroportuale" a servizio delle città e del "sistema turistico" locale dell'intorno del Lago di Garda, città d'Arte: Verona, Brescia e Mantova comprese.
Il Catullo e deve essere strutturato e organizzato in tutt'altro modo e, se questo Aeroporto, fosse gestito da "Fantozzi"... Lui direbbe che serve un aeroporto che possa far si che i turisti... "venghino" a Verona e non progettanto un megascalo per fare concorrenza a Malpensa... costruendo un AUTOporto per parcheggiare le auto dei turisti che... "vadino" via da Verona e che cosi poi... "vadino" a spendere i soldi sulle spiagge africane e/o sudafricane.
Lo facciamo gestire al Rag. Fantozzi il Catullo?
Magari funziona meglio e noi cittadini di Caselle... poi "stiamo anche meglio".

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