Che strana coincidenza. Ieri mattina finendo un lavoro... ho realizzato una immagine che poteva essere da sfondo ad una serie di considerazioni finali. Avevo utilizzato le orme dell'Orso per indicare un percorso... una traccia.

Che strana piacevole ed inaspettata... coincidenza. 
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Ieri mattina finendo un lavoro... ho elaborato una immagine che poteva essermi utile come sfondo ad una serie di considerazioni per supportare meglio la parte conclusiva della Relazione Descrittiva del lavoro che stavo terminando. 
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Come "sfondo", appunto, delle "considerazioni finali", avevo creato un'immagine, utilizzato le "orme di un Orso" per... indicare un percorso... per evidenziare - anche graficamente - una traccia da seguire... in modo che con il supporto visivo di questa immagine... scrivere le  ultime "considerazioni finali".
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E mentre stavo lavorando proprio alle "considerazioni finali"... casualmente (ma non troppo, visto che le orme dell'Orsetto le avevo già viste quando ancora c'era la neve) mi arrivano 5 foto, riprese sul Monte Baldo, nel territorio vicinissimo al Rifugio Prà Alpesina, nel quale intorno, ieri pomeriggio si aggirava l'Orsetto M11... le cui orme... se qualcuno le vede, potrebbero essere simili a quelle utilizzate per rappresentare la "traccia".

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Oggi sull'Arena, in merito all'Orsetto di Prà Alpesina, hanno pubblicato un articolo a titolo: "L'orso M11 è tornato a farsi vedere" con questo sottotitolo: "MONTE BALDO. Verso le 15.20 il plantigrado si è avvicinato al rifugio di Prà Alpesina, è rimasto un paio di minuti a una quindicina di metri. Mastella: «Nessuno di noi ha avuto paura, è stato bello». Secondo gli esperti non si tratterebbe dello stesso esemplare responsabile delle predazioni" e questo testo: 
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Il sole lo ha svegliato e lo ha invogliato a uscire dal bosco per fare un giretto. È stato visto e fotografato ieri. Si tratta di uno dei due orsi del Baldo, probabilmente M11, quel giovane e confidente orsetto di circa tre anni che, anche l'anno scorso, non ha lesinato moine e si è fatto spesso immortalare anche sul versante veronese. «Eravamo nel piazzale del rifugio Osteria de la Renga che gestiamo a Prà Alpesina a circa 1500 metri di quota sul Baldo, nel comune di Avio», esordisce Paolo Mastella, 59 anni, veronese, titolare di questo locale aperto tutto l'anno, sede anche della biglietteria della seggiovia che porta a Tratto Spino, punto d' arrivo della Funivia Malcesine Monte Baldo, a quota 1830 metri. «Erano le 15,20 e stavo servendo alcuni clienti tedeschi e due trentini. Ad un certo punto la nostra attenzione è stata catturata da una presenza particolare. Infatti, proprio in mezzo alla strada provinciale che porta ad Avio, abbiamo visto un grosso e imponente animale dal pelo marrone scuro. Era un orso alto quasi due metri, che camminava a quattro zampe in direzione del bosco, proprio verso una casa di legno in costruzione». «Si è voltato guardando verso di noi», prosegue, «e quindi si è fermato un paio di minuti». Attimi preziosi, che hanno dato tempo a tutti: «Siamo riusciti a entrare nel rifugio e a prendere il telefono e la macchina fotografica per scattare subito delle immagini. Lo abbiamo ripreso mentre camminava verso il bosco, molto lentamente, con fare tranquillo, per nulla spaventato dalla nostra presenza». Il gruppo era ad una quindicina metri dall'orso: «Questa presenza non ci ha per nulla spaventati. Siamo piuttosto rimasti stupiti e i nostri clienti erano in preda ad una vera e propria euforia. L'unico desiderio comune è parso quello di afferrare chi il telefonino chi la macchina fotografica per avere immagini proprie... e quasi tutti, in qualche modo, ci sono riusciti». Il signor Paolo inoltre commenta: «È la prima volta che mi capita di vedere un plantigrado. Penso che questa presenza sul Baldo possa essere un motivo in più per visitare ed apprezzare la nostra montagna, anche in considerazione del fatto che, almeno tra i clienti presenti, questo animale non ha creato alcuno scompiglio». Mastella ieri sera è sceso a valle soddisfatto con le sue preziose immagini: «Domani (oggi per chi legge ndr) tutti potranno vederle in piazza Corrubio a Verona, le esporrò all'Osteria de la Regna, l'omonimo locale cittadino di cui sono titolare». La stessa gioia non pervaderà invece gli animi di chi, a Malcesine e sul monte Baldo, da tempo protesta contro la presenza del plantigrado, anche a causa di alcune predazioni subite. Proprio la settimana scorsa, infatti, la Comunità montana del Baldo ha organizzato un incontro in municipio a Malcesine: si è trattato di un tavolo tecnico per la gestione di eventuali presenze di esemplari di orso sul territorio. Vi hanno partecipato tecnici della Regione Veneto e della Provincia scaligera, che hanno informato gli allevatori sulle abitudini degli orsi, indicando strategie da mettere in campo per difendere il bestiame da eventuali predazioni. Predazioni che, quest'anno, si sono già verificate, alla fine di aprile, proprio nel territorio di Avio. In questa sede, ancora una volta, il sindaco di Malcesine Michele Benamanti ha evidenziato come la presenza di tale animale «desti preoccupazione anche in considerazione del fatto che il territorio di Malcesine è frequentato da moltissimi turisti, che potrebbero essere spaventati da tale predatore». In ogni caso, molto probabilmente, l'orso responsabile degli attacchi di una quindicina di giorni fa non sarebbe lo stesso che è stato avvistato ieri da Paolo Mastella e dai turisti presenti al rifugio, bensì quello classificato come M4. «M11 invece, almeno finora, non ha mai provocato danni», ricorda Claudio Groff, referente per la Provincia Autonoma di Trento della gestione degli orsi. «Nell'autunno scorso», spiega, «lo abbiamo dotato di marche auricolari in quanto troppo confidente». E aggiunge: «A tutti coloro che avvistassero questo o qualsiasi altro plantigrado raccomandiamo di non dare loro assolutamente nulla da mangiare, perché offrendo cibo li si rende ancora più confidenti nei confronti dell'uomo, mentre non devono avvicinarsi ai nuclei abitati».

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Per rendere più chiaro dove ieri passeggiava l'Orsetto M11, vi pubblico questa foto (scattata il 1° maggio) che riprende l'area tra: (A) il Rifugio Prà Alpesina (sulla sinistra) dove c'è la stazione di partenza della Seggiovia del Baldo, (B) la casetta in legno da dove partiva la vecchia seggiovia (in basso a destra) e (C) il nuovo Centro Servizi del Comune di Avio (sulla destra della foto e al di la della strada).
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Ieri l'Orsetto M11 ... passeggiava nell'area compresa tra questi tre edifici.
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Adesso vi domanderete... cosa centra l'Orsetto di Prà Alpesina con... ViViCaselle?
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Era Giovedi 18 Aprile quando scrissi questo messaggio: "All'Assessore all'Ecologia e Ambiente: "Ribadendo che (forse però) potrebbe non esistere alcun Parere Legale, si ritiene che una “non risposta” che il sottoscritto… non avesse da ricevere entro 48 ore (quarantottoore) dalla presente P.E.C., possa essere pertanto considerata come “silenzio-assenso” dell’inesistenza di un eventuale Parere Legale"... Le 48 ore sono abbondantemente scadute e l'Assessore non ha risposto. Peccato!!!!".
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Messaggio che avevo cosi concluso: "Essendo trascorse più di 48 ore e non avendo ricevuto risposta dall'Assessore all'Ecologia e Ambiente, visto che avevo segnalato che una non risposta poteva essere un "silenzio-assenso", credo pertanto di poter iniziare a predisporre l'Esposto al fine di chiedere accertamenti ed indagini in merito alla TRIPLICAZIONE dei valori dell'ELUATO dei rifiuti che "INUOVI" vorrebbero conferire nella Discarica Comunale".
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Avevo fatto una promessa AINUOVI, ma per soppravvenuti impegni di lavoro, non ho potuto occuparmi dell'Esposto e della sua elaborazione. Ma dato che oggi finisco il lavoro... avviso INUOVI che, da domani, mi prendo una settimana di ferie... cosi ho tempo di tornare a dedicarmi ai problemi di Caselle.
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Se qualcuno DEINUOVI fa ancora finta di non capire... il mio motto è... prima il dovere (il lavoro) e poi il piacere (far chiudere la Discarica Siberie) e finito il dovere, da domani, comunico ufficialmente che mi dedico alla Discarica Siberie... e al PAT.
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"INUOVI" hanno avuto un mese di tempo in più per annullare la Delibera che ha approvato la TRIPLICAZIONE dei valori inquinanti dei rifiuti... e quindi potevano riparare all'errore... ma ora il tempo è scaduto... e chi sbaglia... paga!!!

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AGGIORNAMENTO SULL'ORSETTO
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L’orso va a fare il bagno a Prà da Stua
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Prima di tuffarsi nel lago ha azzannato le ciambelle-salvagente sistemate lungo la diga del bacino di Hydro Dolomiti Enel. (PS la Diga Prà de la Stua - in linea d'aria si trova a meno di 2 km da Prà Alpesina)

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