"DUE LE INCHIESTE APERTE SULLE SCELTE DEL CATULLO" - "Insonorizzazione delle case, 20 milioni che i Comuni sembrano non volere" - "«Superato il numero massimo di voli» 11 Comuni diffidano Enac, Enav e Sacbo"


Il titolo del messaggio che oggi viene pubblicato riprende il titolo di tre giornali, tutti e tre attinenti con le questioni aeroportuali. Quello pubblicato dall'Arena è conseguente a quanto accaduto nella trasmissione "GLI INTOCCABILI", mentre gli altri due sono titoli di giornali relativi all'Aeroporto di Bergamo... che a quanto pare diversamente da Verona, si occupano di cose ben più importanti, visto che hanno attinenza con la salute pubblica.
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Se l'articolo dell'Arena di oggi è questo sopra citato, prima di commentarlo bisogna fare un passo indietro ad un messaggio pubblicato il 16 Agosto 2011 che aveva questo titolo: "All'Aeroporto Catullo e "p.c" alla Ryanair: "RICHIESTA di COPIA di DOCUMENTI ai sensi dell'art. 3, 1° comma, del D.Lgs. 195/2005", dal quale messaggio riporto questi brani:

La lettera spedita all'Aeroporto Catullo la leggete dopo, ma prima vi devo ricordare che questa Raccomandata è stata scritta grazie anche all'Esposto alla Procura, che il "Presidente Bortolazzi" aveva presentato nei miei contronti, di cui vi allego il "Testo dell'Esposto presentato", comprensivo dei "TRE Allegati" a supporto delle motivazioni e i documenti del Pubblico Ministero che chiede l'archiviazione e il Decreto del G.I.P. che la concede.
Prima di pubblicare la lettera dell'Avvocato, ricordo che uno dei documenti allegati all'Esposto era la
lettera del 13 Gennaio 2010 della Commissione Europea Ambiente che aveva inviato solo al mio indirizzo e che fino a che questa lettera non è stata allegata all'Esposto, non potevo certificare che l'Aeroporto Catullo la lettera della Commissione Europe l'aveva vista e letta. ma questa essendo stata allegata all'Esposto presentato è ora certificato che quella lettera l'Aeroporto Catullo l'ha letta... anche se a quanto pare non l'ha letta bene... visto ad esempio cosa c'era scritto in questo paragrafo come qui sotto estratto:
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Visto poi che nella lettera dell'Avvocato sono state citate due lettere dell'ENAC, di cui sotto sono riportati due paragrafi, uno della
NOTA ENAC del 1 Aprile 2008 e uno della NOTA ENAC del 9 Settembre 2009... ovviamente, nel messaggio di oggi, riporto anche il testo completo di queste due lettere dell'ENAC.
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Premesso questo e visto che a mio parere, in particolare con gli accordi stipulati con le compagnie Low Cost dopo il 1.4.2008 e dopo il 9.9.2009 l'Aeroporto Catullo non abbia rispettato quanto scritto da ENAC... che qui si ricopia: per concludere, questo Ente rappresenta che il piano di sviluppo dell’Aeroporto di Verona, unitamente allo Studio di Impatto Ambientale associato (il cui preliminare è stato trasmesso al Ministero dell’Ambiente con nota n°0038414/DIRGEN/API) verrà sottoposto a procedura di V.I.A., fermo restando che nelle more di tale adempimento la Società Aeroporto Valerio Catullo non darà luogo ad interventi che abbiano a comportare incrementi capacitivi del traffico, ottemperando cosi alla vigente normativa comunitaria e nazionale 
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Un messaggio quello dell'Agosto 2011, dove il sottoscritto già dal 2010 si era accorto che "qualcuno" doveva dare un'occhiata a quello che stavano combinando alla Catullo SpA, che cosi terminavo:

Tutto ciò premesso... caro "Presidente Bortolazzi", se l'ENAC ti scrive questo: "nelle more di tale adempimento (la V.I.A.) la Società Aeroporto Valerio Catullo non darà luogo ad interventi che abbiano a comportare incrementi capacitivi del traffico, ottemperando cosi alla vigente normativa comunitaria e nazionale" e visto questo, io credo di aver tutto il diritto di chiedere tutto quello che mi serve per dimostrare che "incrementando il traffico" vi sia stata violazione della normativa Comunitaria e Nazionale sulla Valutazione di Impatto Ambientale. .

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L'immagine sopra riprodotta è stata tratta da: La Presentazione dell'Aeroporto Catullo per Geo-Oikos. e vuole ricordare che tutto quello realizzato da dopo l'entrata in vigore della Direttiva VIA (nel 1988) tutto è stato realizzato senza alcuna Valutazione di Impatto Ambientale e l'Aeroporto sta operando in mancanza del Decreto di Compatibilità Ambientale (che Montichiari invece ha dal 2000).
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Premesso questo ora ricopiamo ed evidenziamo il testo dell'articolo pubblicato oggi sull'Arena che ha questo titolo: "Due le inchieste aperte sulle scelte del Catullo", questo sottotitolo: "AEROPORTI. Indagini su mancata Valutazione di impatto ambientale e presunta malagestione. Retromarcia di Pennacchia dopo le dichiarazioni a La7 sulle assunzioni. Non ci sono indagati. Contratto Ryanair nel mirino" e questo testo:

Verona.
È ancora aperta l'inchiesta sulla Via, la valutazione d'impatto ambientale mai eseguita allo scalo del Catullo. Il fascicolo si trova ancora tra le mani degli inquirenti in procura ed è ancora allo stato conoscitivo. Per il momento, non ci sono nè ipotesi di reato nè indagati. Ma ieri in procura si è intuito che c'è la volontà di andare fino in fondo su questa presunta omissione e far piena luce sulle eventuali responsabilità, commesse dai vertici del Catullo.
Un ulteriore grattacapo per chi tira attualmente le fila nella scalo villafranchese che ora dovrà vedersela anche con la nuova inchiesta, sempre conoscitiva e, quindi, ancora senza ipotesi d'accusa e indagati, nata dopo le dichiarazioni di Fabio Bortolazzi e Franco Pennacchia, rilasciate a La7 agli «Intoccabili». Ieri è emerso che ci sarebbe stata una retromarcia del consigliere d'amministrazione del Cda del Catullo, Franco Pennacchia sulle dichiarazioni rilasciate nella trasmissione de La7. L'esponente del Pdl, ora capogruppo in consiglio comunale a Villafranca, avrebbe già fatto sapere che le sue parole durante la trasmissione di La 7 sono state stravolte ad arte. Inutile chiedere delucidazioni o conferme al diretto interessato: «Non rilascio dichiarazioni», ha resistito ieri alle nostre richieste. In quella trasmissione, il dirigente del Pdl Villafranchese aveva detto di aver garantito assunzioni fino al 27% nella società di gestione dello scalo, rispettando così la quota di azioni di proprietà della Provincia (23%) e comune di Villafranca (4%). Ora, però, dovrà chiarire quelle affermazioni agli inquirenti in procura e anche questa ipotetica, inspiegabile retromarcia. La convocazione in Procura per Pennacchia e Bortolazzi sarebbe già arrivata ai due interessati.
Con ogni probabilità, c'è un altro capitolo che presto gli inquirenti, coordinati dal procuratore della Repubblica, Mario Giulio Schinaia, dovranno affrontare e riguarda i rapporti tra la compagnia di low cost Ryanair e il Catullo. Un contratto rivelatosi parecchio oneroso per le già esigue casse dello scalo veronese che ha fatto di tutto pur di avere a Verona gli aerei che trasportano passeggeri in giro per l'Europa a prezzi bassissimi.
A tal proposito, l'ecologista Beniamino Sandrini aveva chiesto, tramite il suo legale, l'avvocato Massimo Ruffo, di poter accedere ai documenti relativo a quell'accordo. La lettera risale al 12 agosto 2011. «A tutt'oggi», ha spiegato Sandrini, «non mi è arrivata ancora alcuna risposta. Tra l'altro avevano l'obbligo di rispondermi perchè la richiesta io l'avevo formulata in virtù del decreto legislativo del 2005 in quanto il mio interesse era sulle ricadute ambientali conseguenti all'incremento del traffico e non sui costi dell'accordo».
L'accordo Ryanair e Catullo, tra l'altro, sembra essere in netto contrasto con la richiesta dell'Enac, l'Ente nazionale per l'aviazione civile. In una lettera del 9 settembre 2009 indirizzata ai vertici del Catullo, aveva chiesto alla società di non effettuare inteventi «che abbiano a comportare incrementi di traffico» proprio perchè mancava la Via.

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Ovviamente anche questo articolo non lo commento, dato la lunga premessa che oggi ho scritto, ma in merito alla questione Aeroporti vorrei segnalarvi altri articolo che in questo caso riguardano l'Aeroporto di Orio al Serio, di cui il primo è questo: "Insonorizzazione delle case. 20 milioni che i Comuni sembrano non volere" con questo sottotitolo: "I Comuni stentano a consegnare la documentazione per accedere ai venti milioni di euro messi a disposizione per installare doppi vetri e condizionatori. Il Comune di Bergamo invece ha già fornito la mappa completa"
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Ma se l'articolo dell'Arena è interessante (forse perchè ci sono anche delle mie considerazioni) ben più interessante è questo articolo pubblicato su Bergamo news:

Doppi vetri e impianti di climatizzazione per migliaia di case che gravitano nel raggio d’azione degli aerei in decollo dall’aeroporto di Orio al Serio. La promessa di Sacbo è stata mantenuta a ottobre, con lo stanziamento di dieci milioni di euro per i primi due anni e altrettanti per quelli a venire. Il Comune di Bergamo è partito in quarta. I funzionari di Palafrizzoni hanno scandagliato casa per casa rilevando tutte le esigenze delle famiglie cittadine. Il risultato è una mappatura dettagliata e completa degli interventi che Sacbo finanzierà nei prossimi mesi: 5047 i cittadini per circa 2300 abitazioni beneficeranno del “piano di mitigazione ambientale, in sintonia con il decreto di Valutazione d'impatto ambientale e la zonizzazione acustica”. In sostanza verranno installati doppi vetri e impianti di aria condizionata per tenere le finestre chiuse anche d’estate e limitare il disagio provocato dal rumore degli aerei in decollo. Un’azione palliativa, ma pur sempre un’apertura (soprattutto del portafoglio) da parte di un’azienda che gestisce uno scalo aeroportuale nei confronti di amministrazioni e cittadini. Nel resto d’Italia è raro accada. E non è mistero che Sacbo dopo l’annuncio dell’investimento sia risultata “poco simpatica” agli altri aeroporti a causa del precedente creato.
Se Bergamo corre, le altre amministrazioni sembrano essere rimaste sui blocchi. I Comuni stentano a consegnare la documentazione, il tempo passa e Sacbo aspetta. La società ha già sollecitato i sindaci a fornire tutti i dati per poter iniziare a stilare un crono programma degli interventi. Le risposte non arrivano, forse anche a causa dell’impossibilità di impiegare funzionari in un monitoraggio così dettagliato. Le tre fasce di intervento individuate sono la A che comprende parte di Colognola, Azzano San Paolo, Bagnatica, Seriate, Grassobbio e Orio al Serio. Nella fascia B ci sono porzioni di territorio di Seriate (Cassinone), Orio, Grassobbio e Bagnatica. La “C” comprende invece la zona del sedime aeroportuale. Mentre i primi cittadini firmano la diffida che intima all’aeroporto a non oltrepassare il limite di voli citato nel piano di sviluppo, si allungano i tempi per ottenere qualcosa come venti milioni di euro in pochi anni.
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Ovviamente attorno agli aeroporti ci sono Sindaci e Sindaci... alcuni con le palle ed altri senza. Tra quelli con le palle (o marroni) sempre attorno a Bergamo, segnalo questo articolo:
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Argomento relativo alle azioni dei Sindaci che è stato ripreso anche in questo altro articolo: "«Superato il numero massimo di voli» 11 Comuni diffidano Enac, Enav e Sacbo"..
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Concludo con questo articolo del Corriere di Verona "Catullo, scende in campo Trento: Manca una regia complessiva" (ed io aggiungo "manca la VIA").
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Del quale articolo non evidenzio nulla se non ricordare che non serve a niente organizzare convegni con questo titolo: "Aeroporti al centro del territorio. Quali opportunità di crescita e sviluppo assieme" se prima non presenti uno Studio di Impatto Ambientale, in una procedura di Valutazione di Impatto Ambientale per ottenere un Decreto di Compatibilità Ambientale... che sia positivo, altrimento col piffero che incrementi il traffico.


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