Dopo la 1^ parte e dopo la 2^ parte... ecco la 3^ parte sulla "Commedia Catulliana". Nella 4^ parte l'ARENA si occuperà della mancanza del Decreto di Compatibilità Ambientale dell'Aeroporto Catullo? Che - ricordo - è mancante della Valutazione di Impatto Ambientale.

Martedi 15 Novembre 2011 - 1^ PARTE:LE STRATEGIE. I soci stanno valutando il documento preparato da Deloitte per l´aggregazione dello scalo veronese con Brescia Montichiari in una unica società
Rispetto al precedente progetto si passa da 80 a 46 milioni su Verona. E Brescia punta sui voli del turismo religioso: Medjugorje
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Mercoledi 16 Novembre 2011 - 2^ PARTE:
IL PIANO DI SVILUPPO. Prosegue l´analisi del documento Deloitte che disegna le linee strategiche all´attenzione dei soci e che spiega le opportunità ma anche le criticità
Non solo calano gli investimenti previsti a Verona, ma si prevede di cedere traffico passeggeri. E i conti in rosso pesano sulle scelte
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Giovedi 17 Novembre 2011 - 3^ PARTE:
AEROPORTI. L´analisi degli ultimi tre anni e a favore dei concorrenti
La redditività per i soci dal 2008 al 2010 è stata negativa; così pure la marginalità. Necessario investire nel commerciale e abbattere le spese fisse.
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Domani 18 Novembre 2011 - 4^ PARTE: (premessa)
Prima ricordo una vignetta pubblicata su un mio messaggio di Sabato 29 Giugno 2009 che aveva questo titolo: "
Catullo. Bortolazzi ai parlamentari: "L'Aeroporto in picchiata"... [ ed è appena iniziata ]"  (in picchiata l'avevo aggiunta io ad un articolo dell'Arena) e poi mi chiedo... non è che domani l'ARENA esamina - nella 4^ PARTE il fatto che l'Aeroporto Catullo è mancante del Decreto di Compatibilità Ambientale, perchè mai sottoposto a VIA?
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E ora vi lascio leggere l'articolo come oggi è stato pubblicato sull'Arena:

AEROPORTI. L´analisi degli ultimi tre anni e a favore dei concorrenti
Catullo, la sfida: risanare i conti riducendo i costi
La redditività per i soci dal 2008 al 2010 è stata negativa; così pure la marginalità. Necessario investire nel commerciale e abbattere le spese fisse.
I conti. Sono questi, e non da adesso, il punto debole del sistema aeroportuale del Garda costituito dal Catullo e dal D´Annunzio di Montichiari. E questi vanno raddrizzati. Per il bene dei soci e del territorio.

Abbiamo visto nelle puntate precedenti (questa è la terza) come le linee generali del piano di sviluppo, ora all´attenzione dei soci, abbiano previsto di agire sul fronte della riduzione degli investimenti per il Catullo (da 80 milioni originari a poco più di 40) e sull´incremento del traffico passeggeri a Brescia per cercare di correggere la rotta e ridurre le perdite sullo scalo lombardo da qui al 2020.
Ora invece passiamo ad analizzare un terzo aspetto, quello della redditività della grande macchina aeroportuale rapportata con gli altri aeroporti competitor: un´operazione di conoscenza delle dinamiche economiche e finanziarie di grande utilità per capire quale risultato stiano dando gli investimenti milionari dei soci. Soci che essendo in larga parte pubblici, utilizzano soldi dei cittadini.
Perché fino a quando non si correggono i costi storici, radicati, tutte le nuove manovre per correggere la rotta sono destinate probabilmente a finire nel nulla: anche quest´anno Montichiari (che come abbiamo riportato ieri è finito anche in un importante telegiornale olandese quale esempio degli sprechi italici) produrrà buona parte delle perdite complessive che supereranno i 10 milioni di euro.
REDDITIVITÀ. Vediamo per esempio la redditività del capitale investito, prendendo come riferimento il triennio dal 2008 al 2010: la media risultante tra Bologna, Orio al Serio, Gruppo Sea Malpensa-Linate, Gruppo Save Venezia Treviso presenta una media dell´8,1% di redditività (dato dal rapporto tra Ebit e capitale investito Roi).
Il sistema Aeroporti del Garda in questo triennio non ha avuto redditività, anzi ha presentato ai soci un risultato negativo che è andato dal -6% del 2008 al -4% del 2009 al -5% del 2010.
Il consolidato è sempre stato in perdita, mentre il bilancio della sola Catullo spa relativo all´anno scorso è stato presentato in positivo con un conferimento straordinario per evitare che scattassero i tre bilanci negativi che avrebbero portato per legge a penalizzare la presenza di amministratori pubblici.
In particolare, la performance migliore è quella dell´aeroporto di Orio al Serio che dimostra una maggiore capacità di remunerazione del capitale investito pari a 4 punti percentuali al di sopra della media.
MARGINALITÀ. Lo stesso risultato arriva analizzando la marginalità percentuale, prendendo come riferimento sempre gli stessi aeroporti competitor. Bene, la percentuale media della marginalità degli altri gestori aeroportuali è del 17,1% in un triennio.
La marginalità migliore la fa registrare il Gruppo Save dell´ad Enrico Marchi che ha messo a segno performance del 23%, del 28,3% e del 27,7% dal 2008 al 2010. E il sistema aeroportuale del Garda? Ha presentato marginalità negative in tutti e tre gli anni: -10,3% nel 2008; -7,8% nel 2009 e -10% nel 2010. Il risultato del 2010 è ancora più allarmante perché era già avvenuta una operazione di controllo sui conti ma nonostante questo la diminuzione sul 2009 si è accentuata.
RICAVI AVIO. Inoltre notiamo che i ricavi dall´attività avio nell´ultimo triennio per il sistema aeroportuale del Garda (Catullo più Montichiari) sono diminuiti di circa 10 milioni di euro perché sono calati cargo e passeggeri a fronte di un incremento del low cost che però costringe a forti investimenti. A questo va aggiunto che nonostante le già richiamate riduzioni di ammortamenti e accantonamenti, i costi per il Catullo e Montichiari sono aumentati per l´incremento appunto dei costi operativi legati al low cost e per il costo del personale alla luce del rinnovo del contratto nazionale di lavoro.
Ecco quindi la necessità di controbilanciare la riduzione «significativa» dei ricavi inerenti l´attività caratteristica dell´aeroporto, con nuovi ricavi da attività non aviation: l´aumento di questi ricavi finora è stata leggermente al di sotto della media dei diretti competitors e in particolare, per fare un esempio, Orio al Serio ha risentito molto positivamente dell´ampliamento delle superfici commerciali. E lo scalo di Bologna, per fare un altro esempio, è una sorta di galleria commerciale dove si sono esposti in prima fila i marchi più prestigiosi dell´economia del territorio, dalla Ferrari alla Ducati.
Ecco quindi la necessità suggerita ai soci, se si vogliono raggiungere determinati volumi di traffico, di supportare la crescita con ulteriori investimenti da destinare al commerciale che per il Catullo significa potenziare parcheggi e negozi oltre all´attività low cost con qualche decina di milioni.

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