Articoli 1° Zaia: «È Tessera la porta mondiale del Veneto futuro». 2° L'asse Venezia-Ronchi, un incubo per il Catullo. 3° Catullo, volano le polemiche

Vista la DIFFIDA che avrei ricevuto dall'Aeroporto "Valerio Catullo", di cui ho già ampiamente relazionato in questi messaggi: "Diffida a proseguire l'attività di divulgazione di notizie false e denigratorie a danno dell'immagine commerciale dell'Aeroporto V. Catullo SpA." e in quest'altro: "Se devo difendere l'Ambiente e la Salute Pubblica, posso fare una: Richiesta di “accesso agli atti” di documentazione inerente l’Aeroporto Catullo SpA"... non dovrei scrivere nulla in merito ai "Catulliani", ma quando leggo TRE articoli che disquisiscono sulle problematiche aeroportuali, possono non esimermi dallo scrivere pure io? E' evidente che... non mi esimio... ed io scrivo.
E sempre Google Allert che mi manda messaggi sugli aeroporti e uno tra i tanti che mi sono arrivati è questo: Zaia: «È Tessera la porta mondiale del Veneto futuro» al quale articolo è stata allegata la foto come sotto riprodotta.
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Di questo primo articolo, dei tre di oggi che andròa commentare, vi sono delle frasi che devono essere evidenziate e che sono queste:
«Questo è il masterplan del futuro del Veneto. I grandi progetti per la regione noi li abbiamo in casa, con uno scalo aereo di valore internazionale che sarà l'unico in Italia ad avere al suo stesso interno una stazione dell'Alta velocità, per cui i passeggeri potranno spostarsi addirittura a piedi dai binari alle sale d'imbarco».
All'aeroporto Marco Polo arriva il governatore veneto Luca Zaia (è stato per anni nel cda di Save, ricorda a tutti lo stesso Zaia) e si presenta - lodandolo esplicitamente per la «lungimiranza che ha avuto anni fa nel saper interpretare il futuro del traffico aeroportuale e nell'aver sempre spinto per realizzare i suoi progetti - a fianco del presidente della Save, Enrico Marchi. Quel Marchi che è poi da sempre considerato uno dei collaboratori più forti dell'ex governatore Giancarlo Galan e che a sua volta lo accoglie con un «Zaia è di casa qui all'aeroporto».
AEROPORTO INTERNAZIONALE. L'ultimo successo di Marchi e dei suoi, impensabile anni fa, è aver ottenuto che Venezia sia classificata dal Piano nazionale (l'ha ricordato il consulente Giulio De Carli) come uno dei tre "gates internazionali" d'Italia, assieme a Roma e Milano. E ora il comparto di Tessera - con tutto il maxipiano urbanistico di riordino dell'intera area che la società Save e i suoi consulenti stanno sviluppando - mira decisamente a costruire attorno alla pista per gli aerei («se serve, se ne farà un'altra: l'area che serve c'è», dice Marchi) appunto un vero e proprio nodo intermodale, cominciando ovviamente da un vasto ampliamento e riorganizzazione delle strutture a servizio dell'aeroporto stesso, il tutto contenuto in un Master Plan che sarà completato tra sei mesi.
E non aggiungo altro... mi sembra che l'Aeroporto di Venezia, abbia nel Presidente della Regione Veneto... un accanito sostenitore.
E mentre a Venezia "Veneto Sviluppo" che è una società della Regione Veneto incassa dividendi dalla gestione dell'Aeroporto di Tessera, come riportato in questo altro articolo: "Quota Save, il dietrofront di Zaia" si legge questo: "I dividendi distribuiti ai soci da Save, poi, per quanto ridotti rispetto ai tempi gloriosi, sono sempre per la finanziaria regionale un bel gettone (650 mila euro nel 2009, con attese di miglioramento sul 2010)" a Verona e sull'Aeroporto Catullo, il clima politico... è ben diverso come si legge in questi altri articoli. Per l'Aeroporto Venezia si parla di utili e di dividendi mentre per l'Aeroporto di Verona si parla di debiti e di mandare a casa il Presidente dell'Aeroporto. Due tipi di articoli, molto ben diversi.
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Di questo articolo evidenzio per primo una frase: "... la richiesta esplicita del PD di "un cambio dei vertici della Catullo SpA, a partire dal suo presidente" e poi riporto delle domande che gli esponenti del Partito Democratico avrebbero proposto e che - in sintesi - sarebbero queste:
1^ Come è stato utilizzato l'aumento di capitale del 2009?
2^ Come si utilizzerà l'aumento di capitale del 2010?
3^ Se sono state rispettate le previsioni del Piano Industriale 2009?
4^ Se l'ENAC ha approvato i progetti delle nuove infrastrutture?
5^ I motivi della liquidazione della società Cuore d'Italia srl
6^ Se risultano nuove assunzioni all'Aeroporto (casi di parentopoli)?
Sei domande come sopra riportate, di cui però non vi è traccia alcuna sull'altro articolo (vedi sotto) quello pubblicato sull'Arena. Tra l'altro ho anche cercato il testo del Comunicato Stampa del P.D. ma non l'ho ancora trovato. Se qualcuno me lo manda io lo pubblico volentieri.
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Non commento nemmeno questo articolo... si commenta da solo, ma mi sento di intervenire sull'ultima frase come riportata: "La ristrutturazione del terminal partenze si concluderà entro l'anno, completando quindi un programma di investimenti infrastrutturali dal costo complessivo di 40 milioni di euro avviati nel 2007". E ad una frase di questo tipo io aggiungo una domanda: "E' stato accantonato il 7% delle spese d'investimento come previsto dalla legge 447-1995 che dovrebbe servire a risolvere gli impatti ambientali, in particolare il rumore aeroportuale?"
Su Verona Sera sono poi usciti questi altri articoli e nel primo: "Il Pd fa i conti in tasca all'aeroporto Catullo" in cui si legge questo: "Secondo i dati citati dal Pd, che si rifanno ad una Relazione tecnico contabile di Assoaeroporti proprio sul Catullo, sono 4 anni che la società ha un bilancio d’esercizio in perdita e in calo sono anche i passeggeri che transitano da Verona. “La responsabilità di questa situazione è di Bortolazzi – attacca Segattini – e questi sono i risultati della sua amministrazione”.
E in una altro articolo a titolo: Soppani: "Il piano industriale sta procedendo bene" poi si legge poi questo: Alle critiche mosse questa mattina dal Pd veronese alla governance della società di gestione dell'aeroporto Catullo ha risposto il direttore generale dell'azienda Massimo Soppani: "Relativamente allo stato di attuazione del piano industriale, il cui sviluppo è stato presentato a giugno 2010 in occasione dell’Assemblea dei Soci, la società di gestione conferma che una delle leve strategiche per il rilancio dell’aeroporto di Verona è il segmento low cost, un'attività commerciale importante, pur mantenendo nella linea tradizionale e nel charter che sono segmenti importanti nella composizione del traffico dello scalo".
Non voglio scrivere null'altro... altrimenti poi il Presidente dell'Aeroporto mi diffida di nuovo, ma una cosa è evidente in tutti questi articoli non vi è alcune cenno sul fatto che l'Aeroporto Catullo è mancante del Decreto di Compatibilità Ambientale e che i nuovi progetti siano mai stati sottoposti alla obbligata preventiva Valutazione di Impatto Ambientale.
Per concludere mi sia permesso di porvi una domanda che riguarda la pubblicità dell'Aeroporto Catullo.
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Fino a qualche settimana fa, le pagine "intere" di pubblicità dell'Aeroporto Catullo erano come quelle sopra riprodotte... una bella grafica... un bel messaggio... una chiara impostazione... Una pubblicità che ti faceva venire voglia di prendere l'aereo e di partire. Da qualche settimana invece... le intere pagine di pubblicità che appaiono sui quotidiani locali sono come questa sotto rappresentata... una pubblicità assurda che ti fa pensare solo di essere un.. pollo da spennare.
. Se mi è permesso un suggerimento... prima di cambiare il Presidente (come chiesto dal Partito Democratico) cambiate la pubblicità dell'Aeroporto Catullo... fa ridere agli... struzzi sta roba.
Tornando alle sei domande come riportate nell'Articolo del Corriere di Verona, queste le ha scritte meglio TvVerona in questo articolo:
6 DOMANDE A FABIO
Il PD chiede la sostituzione del presidente del Catullo, rilancia le critiche sulla gestione e sui dati degli ultimi tre anni e pone sei quesiti “cattivi” sul piano industriale, sul parere dell’ENAC, sulla liquidazione di “Cuore Italia” e sulla gestione dello scalo veronese
DURISSIMO attacco del PD alla gestione dell’aeroporto Catullo e della SpA presieduta da Fabio Bortolazzi.
I consiglieri comunali Ivan Zerbato, Carlo Pozzerle e Fabio Segattini hanno rilanciato la polemica sull’andamento negativo degli ultimi tre anni, con un calo costante, fino alla scorsa estate, nel numero dei passeggeri (“mentre - hanno sottolineato i tre esponenti del PD - gli aeroporti vicini e direttamente concorrenti, a Bologna, Bergamo e Treviso, registravano tutti una serie di aumenti, come confermnano i dati ufficiali di Assoaeroporti”).
Il PD ha chiesto quindi “un cambio dei vertici del cdA della Catullo SpA, a partire dal suo presidente” e ha posto sei questiti:
1 - come è stato utilizzato l’aumento di capitale di un anno fa (non quindi quello deciso poche settimane fa)?
2 - il Comune come intende garantirsi che l’aumento di capitale deciso adesso sia utilizzato per investimenti, come vuole la legge?
3 - La Catullo SpA sta rispettando le previsioni del Piano Industriale 2009, e in caso contrario quali sono le inadempienze?
4 - Le infrastrutture progettate sono state approvate dall’Enac? (“A noi risulta di no” ha detto Segattini).
5 - Perché stata messa in liquidazione la società Cuore d’Italia, e a quanto ammontano le perdite finanziarie?
6 - Risultano assunzioni di parenti di politici amministratori della SpA?
Una settimana fa, a Roma, Fabio Bortolazzi aveva invece parlato di netto recupero registrato grazie all'apertura di sei rotte nazionali e internazionali, di cui tre nuove per lo scalo, a cui se ne aggiungeranno altre due entro il 14 gennaio, per arrivare a una trentina di collegamenti low cost settimanali. Inoltre, aveva detto il presidente, “il piano prevede di arrivare a una crescita del non aviation fino al 40 per cento entro il 2014”.

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