Tangenziali, Cave e Discariche (più: Autostrade, Aeroporto, T.A.V. e Q.E.). Parte lo studio (dopo 956 giorni) per salvare Caselle. Era ora ! ! !

Erano le ore 12,22 del 1 Ottobre 2007 quando spedivo una e_mail che cosi cominciava:
Original Message -----
From: sandriben
To: milano@kiparland.com
Sent: Monday, October 01, 2007 12:22 PM
Subject: richiesta di studio di fattibilità
Egr. Arch. Andreas Kipar
Sono un Cittadino di Caselle di Sommacampagna (Verona) Con la presente sono a chiedere, a nome mio e a nome di altri miei concittadini quanto costerebbe uno "studio di fattibilità" al fine di realizzare un "Bosco di Pianura" nei territori che sono nell'intorno del centro abitato... dove abito... assieme ad altri 4558 abitanti. Come sintetizzato nell'allegato volantino... a Caselle manca solo una Centrale Nucleare e un Porto per le Navi... Tra le infrastrutture esistenti e quelle che arriveranno nei prossimi mesi... abbiamo già tutto... Ma nulla il nostro comune sta predisponendo al fine di mitigare gli impatti ambientali... generati da queste infrastrutture sovra comunali... anzi, ora vuole realizzare anche una discarica...
Erano le ore 23,16 dello stesso giorno quando ricevevo questa e_mail:
Original Message -----
From: Studio Kipar
To: sandriben@tin.it Cc: 'Sekretariat' ;
Sent: Monday, October 01, 2007 11:16 PM
Subject: R: richiesta di studio di fattibilità
Caro cittadino, complimenti per la sua lotta contro i venti…. Mi faccia tornare in Italia per rispondere bene alla sua gentile richiesta, la chiamo presto
Andreas Kipar dr. Arch.
Io non conoscevo di persona l'Arch. Kipar... ma seguivo i suoi lavori su internet e cosi decisi di scrivergli una semplice e_mail. Il 18 ottobre 2007 ero a Milano a conoscerlo. Il giorno dopo, mi incontravo con l'allora Assessore all'Urbanistica e gli spiegavo il perchè ero stato a Milano e gli chiedevo se l'Amministrazione Comunale era interessata alle Sue professionalità e se volevano iniziare a progettare "qualcosa" per salvare Caselle. Il 27 Novembre del 2007, tornavo a Milano accompagnando l'allora Assessore ad incontrare l'Arch. Kipar. Durante il loro colloquio, poi nel viaggio di ritorno, mi fu detto che trovarono un accordo. A seguito dei loro accordi, il 25 Gennaio 2008 l'Arch. Kipar inviò al Comune una bozza di disciplinare d'incarico.
Ma quell'incarico rimase nel cassetto di qualche ufficio comunale fino ad un paio di mesi fa quando la Giunta Comunale (INUOVI) decisero che quella mia idea (che prima era stata proposta AGLIEX) era una proposta percorribile e cosi l'11 Marzo 2010 venne approvata la Delibera di Giunta, n° 51 avente questo oggetto: "Atto di indirizzo all'Ufficio Urbanistica per la redazione di un progetto paesistico-ambientale per la riqualificazione della parte di territorio comunale interessata alla realizzazione di infrastrutture di interesse sovra-comunale, in funzione della futura progettazione del Piano degli Interventi (art. 17 della L.E. n. 11/2004) relativamente all'abitato di Caselle ed al Territorio Circostante".
Ricordo poi che venerdì 2 aprile 2010 ho scritto questo messaggio: GREEN DESIGN - "La sostenibile leggerezza del verde" - Un progetto UTILE per la salvaguardia ambientale di Caselle? e l'ho scritto il giorno dopo che ero stato a Milano a rincontrare, per la terza volta l'Arch. Kipar, e qualche giorno fa, dopo che sono trascorsi più di due anni e mezzo dalla prima e_mail, l'Arch. Andreas Kipar, il 29 Aprile 2010 ha incontrato la Giunta Comunale di Sommacampagna. [vedi foto sotto, da dinistra: il Vice Sindaco Residori, l'Arch. Mauro Panigo (Managing Directors Land srl), il Sindaco Soardi, l'Arch. Andreas Kipar (Main Directors Land srl) l'Assessore Bricolo, l'Assessore Montresor e l'Assessore Marchi].
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Oggi sull'Arena, a seguito di quell'incontro con tra l'Arch. Andreas Kipar e la Giunta Comunale di Sommacampagna, è stato pubblicato questo articolo:
SOMMACAMPAGNA. Rischio di soffocamento da infrastrutture
Tangenziali, cave e discariche. Parte lo studio per salvare Caselle.
Il Comune affida l’incarico a una società milanese che dovrà trovare misure a tutela del territorio.
Sistema delle tangenziali, aeroporto, autostrada, cave e discariche. Gli attacchi al territorio, a Caselle di Sommacampagna, possono venire da più fronti. L’amministrazione comunale ha, quindi, deciso di delineare un masterplan paesistico-ambientale, per individuare quali misure adottare e le modalità, al fine di mitigare le conseguenze derivanti dalle infrastrutture.
Il compito di stilare il masterplan è stato affidato ad una società milanese, la Land, rappresentata dall’architetto Andreas Kipar. L’incarico è già stato affidato dal Comune e in capo a 30 giorni dovranno arrivare sul tavolo dell’assessore all’urbanistica Romeo Montresor, i primi risultati. «L’incarico che abbiamo affidato», spiega Montresor, «è propedeutico al programma di riqualificazione del territorio comunale interessato da diverse infrastrutture, di interesse sovra-comunale esistenti e di nuova realizzazione. Riguarda in particolar modo la frazione di Caselle e il territorio circostante. All’architetto Kipar affidiamo l’incarico di redigere il masterplan, di progettazione preliminare, definitiva ed esecutiva, nonché di direzione lavori dei progetti individuati per la riqualificazione del territorio».
La società milanese procederà con l’analisi degli strumenti urbanistici e del contesto territoriale, individuando potenzialità e criticità, nonché gli elementi di interesse storico-culturale, naturalistico, infrastrutturale, nonché di attività di cava e discarica. Definirà, quindi, le linee guida per lo sviluppo dell’ambiente e la riqualificazione paesistica, cercando misure funzionali alla mitigazione del sistema infrastrutturale a Caselle. Il lavoro di monitoraggio del territorio sarà frutto di un’equipe interdisciplinare di professionisti composta da architetto, architetto paesaggista, urbanista, agronomo e naturalista. Le competenze prevedono una spesa di 15mila euro più Iva.
M.V.A.

(N.B.2_ Quanto avranno speso dal 1999 fino ad oggi... GLIEX per progettare la LORO Discarichetta di Rifiuti Industriali?)
(N.B.1_ I 30 giorni, come scritti nell'articolo, ovviamente partiranno dopo la firma del Disciplinare d'Incarico, dato che nel frattempo le incombenze burocratiche... sono ancora in corso)
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Dopo l'ultimo incontro di Milano all'Arch. Kipar avevo chiesto se poteva predisporre una specie di "presentazione", che potesse raccogliere - con degli esempi già realizzati - un possibile percorso di lavoro da ipotizzare per il nostro territorio e in questo documento: "Comune di Sommacampagna - Scenari di sviluppo Paesistico-Ambientale", chi lo legge può pertanto trovare degli esempi di altri lavori già eseguiti dalla Land srl.
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Di seguito altre immagini di possibili interventi che potrebbero essere progettati per il nostro comune ed in particolare predisposti per la pianura comunale, su cui insiste l'abitato di Caselle.
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Un MASTERPLAN delinea le linee generali e le linee guida, poi con singoli progetti potranno essere realizzati interventi che possano radicalmente trasformare il nostro territorio, applicando il principio: CHI INQUINA PAGA... e di fornitori di inquinamento noi di Caselle ne abbiamo molti e molti a cui chiedere... ovviamente per chiedere... bisogna avere prima dei progetti pronti.
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Abbiamo delle Cave... che per decenni restano buchi immensi... e poi a qualcuno viene la voglia di trasformarle in discariche, quando basterebbe che... man mano che "per coltivare la ghiaia" avanzano... dietro potrebbero lasciare boschi e aree verdi a servizio della popolazione?
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Se 3 anni fa GLIEX mi avessero detto... per il Recupero Ambientale dell'ex Cava Siberie, abbiamo ipotizzato un progetto simile a quello sotto rappresentato, dove con dei rifiuti NON PERICOLOSI, andremmo a riempire l'ex cava realizzando poi anche delle collinette e dei laghetti io avrei detto: sono d'accordo. In realtà GLIEX con la scusa di un (finto) Recupero Ambientale, volevano solo farsi una (vera) Discarica di Rifiuti al solo fine di... fare cassa.
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Perchè poi le ex Cave devono essere sempre riempite di rifiuti.... Perchè se c'è una depressione nel terreno questa non può diventare un luogo fruibile da tutti e che potrebbe essere riempita di alberi come illustrato nella seguente immagine?
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Se l'Arch. Kipar sta progettando il "Verde di Milano", perchè non può essere anche il progettista del "Verde di Caselle"? Cos'è che Caselle ha di meno di Milano? L'Aeroporto come Linate c'è l'abbiamo? Due-tre Autostrade come Milano le abbiamo? Un pò di Tangenziali le abbiamo anche noi? La Ferrovia non l'abbiamo e tra poco non arriverà anche la TAV? Milano ha i Navigli e noi abbiamo il Conagro (pure i canali abbiamo). Cosa ci manca a noi rispetto a Milano? Ci manca l'Idroscalo e ci manca la Fiera. Ma basta riempire di acqua qualche ex Cava e l'Idroscalo l'avremmo anche noi e poi basta che parta "il Mirabilia" e/o la "Città del Vino e del Cibo" e anche noi avremmo un Polo fieristico? Che abbiamo noi di Caselle meno di Milano?
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Per scaramanzia non volevo scrivere nulla finchè tutte le incombenze burocratiche per l'incarico non fossero terminate, ma anche l'Arch. Kipar ha dovuto consegnare il suo Curriculum per poter arrivare (spero presto) alla firma del disciplinare (c'è voluto un pò di tempo a firmare le quasi 40 pagine del C.V.).
Concludo questo messaggio di oggi, rigraziando (vedi sotto, da sinistra) l'Assessore (da Caselle) Walter Giacopuzzi, il Sindaco del Comune di Sommacampagna Gianluigi Soardi, (mi ringrazio pure io, già che nella foto ci sono), ringrazio ovviamente l'Arch. Kipar per la pazienza che ha avuto nell'ascoltarmi in questi due anni e mezzo, ringrazio il ViceSindaco (da Caselle) Giuseppe Residori e per ultimo, ma solo perchè è l'ultimo a destra della foto, ringrazio l'Assessore Arch. Filippo Bricolo... ovviamente a nome di tutti i Cittadini di Caselle, ringrazio tutta la Giunta Comunale, che va ringraziata per quello che potrebbe nascere per Caselle.
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Ora smetto di scrivere dato che devo completare la lettera di risposta da inviare alla Regione Veneto, concludo con un video in cui l'Arch. Andreas Kipar, illustra le progettualità di Green City Italia di cui tra l'altro ne è anche il Promotore e Presidente.
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L’attenzione dei governi e dei cittadini di tutto il mondo converge, oggi, su un tema centrale nel dibattito scientifico, politico e mediatico: come perseguire sviluppo e benessere, coniugandoli con la sostenibilità ambientale e la solidarietà sociale.
A questa sfida sono chiamati maggiormente i paesi cosiddetti sviluppati, che ora vivono una profonda trasformazione postindustriale con l’occasione di rivedere il loro rapporto con la terra ed i suoi territori di riferimento.
Il ritorno alla vita urbis, in controtendenza al dilagare di un elevato ed irresponsabile consumo di suolo, richiede sempre più una infrastrutturazione verde dello spazio urbano.
In quest’ottica si inserisce la necessità di far tornare il verde nelle nostre città, insieme a servizi, sicurezza e solidarietà, in un ambiente sano, condivisibile da tutta la società civile.
Se per anni le città hanno demandato esclusivamente ai grandi parchi le funzioni benefiche del verde, ora il verde si manifesta in modo sempre più tecnologico e integrato alle architetture della città: verde pensile, verde verticale, verde “sotto casa”. Un verde capace di sprigionare le emotività dei cittadini, di raffreddare l’aria calda d’estate, di produrre ossigeno e trattenere polvere sottili e CO2, di intervenire direttamente sul bilancio energetico e climatico dei tessuti urbani.
Enfatizzare il verde significa, soprattutto in tempi di scarse risorse finanziarie, inventarsi nuove strategie e sviluppare idee innovative. Con questa prospettiva sono nate negli ultimi anni le Green City olandese, inglese e tedesca, che si impegnano da tempo a rendere le città più verdi, più vivibili e anche più competitive tanto dal punto di vista globale quanto locale.
Oggi, 27 Ottobre 2009, nasce Green City Italia affinché si possa cogliere l’occasione di promuovere la sensibilità ambientale a tutti i livelli, coinvolgendo cittadini e addetti ai lavori nella ricerca di soluzioni, risorse e progetti per un futuro più sicuro, più vivibile, più verde e soprattutto più responsabile nell’uso delle risorse non rinnovabili.
Andreas Kipar
27 Ottobre 2009

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