Stati Generali dei "Boschi di Pianura"... un Convegno, oggi, a Sandrigo (VI)

STATI GENERALI DEI BOSCHI DI PIANURA

organizzato da 

VENETO AGRICOLTURA 

AGENZIA VENETA PER L'INNOVAZIONE NEL SETTORE PRIMARIO



DESCRIZIONE

Premessa
Sono trascorsi 14 anni dalla emanazione della legge 13/2003(Norme per la realizzazione di boschi nella pianura veneta) con la quale la Regione Veneto si prefiggeva di incrementare la qualità ambientale della Pianura Veneta promuovendo l’impianto di boschi di pianura e periurbani e la realizzazione di parchi urbani ed aree verdi attrezzate, composti di sole specie autoctone. La legge individuava nelle Amministrazioni pubbliche, ma anche in Associazioni di cittadini i protagonisti di questo ritorno del bosco nei suoli di pianura.
Si parla di ritorno dei boschi perché un tempo i boschi in pianura c’erano. Gli storici latini descrivono un Veneto coperto da estese foreste di querce, frassini, tigli e molte altre specie. L’erosione del manto forestale originario, iniziata all’epoca della colonizzazione romana e proseguita con fasi alterne fino ad oggi, ha condotto all’eliminazione pressoché totale della foresta, che è sopravissuta in piccoli lembi spesso fortemente compromessi ed isolati in un territorio ormai capillarmente antropizzato. Nella seconda metà del ‘900, l’intensificazione delle pratiche agricole e lo sviluppo di aree industriali, residenziali e delle infrastrutture hanno privato vaste aree della pianura di elementi caratterizzanti il paesaggio rurale tradizionale, come siepi e boschetti residui, compromettendo ogni residuo spazio di naturalità nella nostra pianura. Oggi la pianura veneta è una delle più vaste aree europee dove il bosco è stato pressoché completamente distrutto.
L’intervento regionale ha dato un impulso decisivo per questa inversione di tendenza, nel quadro di una più generale conversione dell’agricoltura europea verso l’integrazione tra colture agrarie e presenza forestale, grazie ai Regolamenti comunitari come il n° 2080 del 1992 e più recentemente con i provvedimenti dei Programmi di Sviluppo Rurale.
Grazie a un movimento di Sindaci, cittadini, agricoltori che hanno ben interpretato l’opportunità offerta da quella legge e dagli altri citati interventi normativi, in 30 anni si è passati da 50 a 500 ettari di boschi planiziali. Poca cosa, si dirà, rispetto alle estensioni storiche ma una realtà che va oggi valorizzata e reinterpretata anche alla luce delle sfide che ci pongono le tematiche dei cambiamenti climatici, del consumo del suolo, della nuova imprenditoria agricola.
Questo incontro vuole innanzitutto riunire tutti gli attori di questa straordinaria operazione di riforestazione moderna, che è stata di tipo “partecipativo” fondata sulla collaborazione tra la Regione e Amministrazioni locali ed Associazioni, presentando alcune delle esperienze più significative.
Ma vuole anche delineare una nuova fase storica per il bosco di pianura e che vorremmo sintetizzare nel documento denominato “Carta di Sandrigo”. Proprio come fece nel 2001 l’analoga “Carta di Rosà” (dal nome del Comune dove si lanciarono i presupposti per la legge regionale 13 del 2003). Una nuova fase che può ragionevolmente porsi l’obiettivo di moltiplicare per 10 gli attuali 500 ettari di querceti di pianura entro il 2050. Almeno 5.000 ettari di boschi planiziali che coniughino biodiversità, benessere per i cittadini veneti, valore per il turismo naturalistico e produzione forestale.
Cosa è necessario oggi per conseguire questo obiettivo?Certamente nuove risorse regionali che rifinanzino la legge 13/2003, ma ci vuole anche e ancora l’intelligenza e la passione dei Sindaci e dei cittadini, la professionalità dei tecnici agro-forestali che le nostre scuole agrarie e università hanno formato e possono formare in questi anni.
Da Sandrigo parte una nuova stagione per i boschi di pianura veneti.


PROGRAMMA

(elenco dei relatori in corso di definizione, potrà subire qualche variazione)
SALUTI E INTRODUZIONE
9.00
Giuliano Stivan, Sindaco di Sandrigo
Alberto Negro, Direttore di Veneto Agricoltura
Maria Rosa Pavanello, Presidente ANCI Veneto
Cesare Cariolato, VicePresidente Ordine dottori agronomi e forestali di Vicenza
Modera: Paolo Mori, Compagnia delle Foreste
Hanno annunciato la loro presenza
il Presidente del Consiglio regionale del Veneto,
il Vicepresidente della Giunta regionale
l’Assessore all’Agricoltura del Veneto

PERCHE’ I BOSCHI IN PIANURA ?

RELAZIONI INTRODUTTIVE

9.30
Boschi di pianura: storia di un passato che ritorna
Giustino Mezzalira, Veneto Agricoltura
10.00
Il valore bio-geografico dei boschi di pianura
Gabriella Buffa, Università Cà Foscari Venezia

CHI HA FATTO COSA
LA PAROLA AI BEATI COSTRUTTORI DI BOSCHI, DONNE E UOMINI CHE HAN PIANTATO ALBERI
10.30
Le Amministrazioni pubbliche
- Carceri (Pd) “Ridiamo un sorriso alla Pianura Padana” Sindaco Tiberio Businaro
- Scorzè (Ve) “Il Bosco di Mitigazione” Sindaco Giovanni Battista Mestriner
- S. Michele al Tagliamento (Ve) “Foreste e turismo nel Veneto Orientale” Sindaco Pasqualino Codognotto
- Vicenza (Vi) “Il Parco della Pace: il tempo della natura" Roberto Scalco (Comune di Vicenza) e Benedetto Selleri (Progettista)
- San Stino di Livenza (Ve) “Il bosco di Bandiziol e Prassacon” Assessore all’ambiente Stefano Pellizzon
- Comune di Venezia – Il progetto Bosco di Mestre
- Concessioni Autostradali Venete "Il Passante verde di Mestre" Presidente Luisa Serato
11.30
Le Associazioni
  • Consulta per l’ambiente, Rosà (Vi) Mario Baggetto
  • Spiritus Mundi, Padova (Pd) Christian Marcolin
  • Associazione Prati delle Pars, Teglio veneto (Ve) Gino Gobbo
  • Laboratorio spazi rurali e boschi urbani, Vicenza(Vi) Davide Primucci
  • Piantiamola! OpzioneZero, Mira (Ve), Mattia Donadel
  • Associazione Naturalistica Sandonatese, San Donà di Piave (Ve) Michele Zanetti
COSA FARE PER VALORIZZARE ED ESPANDERE I BOSCHI DI PIANURA
SERVIZI, PROFESSIONALITÀ, RISORSE
12.00
La valorizzazione dei servizi ecosistemici, Lucio Brotto ETIFOR
Marketing e finanziamento diffuso, Luca Perotti, TREEDOM
Tecnica e professionalità, Mario Pividori, Università di Padova
13.00
L’impegno della Regione Veneto per i boschi di pianura
Regione del Veneto
13.30
Conclusione della sessione mattutina
Buffet offerto dall’Associazione Nazionale Alpini, Sezione di Sandrigo

SESSIONE POMERIDIANA

Trasferimento al Bosco del Tesina (Sandrigo)
15.00
Saluti da parte del Presidente del Consorzio di Bonifica Brenta, Enzo Sonza
Presentazione e visita del Bosco del Tesina
a cura dei volontari dell’Associazione Nazionale Alpini, Sezione di Sandrigo
16.00
Trasferimento al Municipio di Sandrigo
Elaborazione della “Carta di Sandrigo”
17.00
Conclusione dei lavori


Durante la sessione mattutina sarà aperto il bar del centro congressi
Nei pressi della sala convegno sarà attiva un’area dedicata a Comuni e Associazioni che potranno presentare le loro esperienze con poster e materiali divulgativi.

Come raggiungere la sede del convegno
Sala monsignor Arena - via San Gaetano, 10 - Sandrigo (Vi) - 45°39'34.6"N 11°36'03.9"E -
45.659190, 11.601666
Parcheggio pubblico a 10 metri dal Centro Arena.
Iscrizioni
Per una migliore organizzazione dell’evento è richiesta la preadesione da effettuarsi on-line su eventbrite.it
Crediti Formativi Professionali
L’Ordine dottori agronomi e forestali riconoscerà ai partecipanti 0,625 CFP.
Segreteria organizzativa
Veneto Agricoltura - Viale dell’Università, 14 - 35020 Legnaro (Pd) Tel. 049.8293876
E-mail: divulgazione.formazione@venetoagricoltura.org - www.venetoagricoltura.org

VENETO AGRICOLTURA PER I BOSCHI DI PIANURA
Veneto Agricoltura, l’attuale Agenzia veneta per l’innovazione nel settore primario, e ancor prima come Azienda Regionale Foreste, ha contribuito in modo significativo, fin dagli anni ’80 del secolo scorso, allo sviluppo della nuova forestazione della pianura. Valorizzandone gli aspetti naturalistici, sociali e produttivi. Per l’attuazione della LR 13/2003 (Norme per la realizzazione di boschi nella pianura veneta) ha redatto le norme tecniche e ha svolto il ruolo di verifica e valutazione dei progetti presentati per il finanziamento.
Il Centro Biodiversità Vegetale e Fuori Foresta di Montecchio Precalcino (Vi) produce per il sistema vivaistico regionale e per gli utilizzatori finali tutte le specie legnose autoctone del Nord Italia, oltre ad alcune non autoctone utilizzate nell’arboricoltura produttiva. Un filone produttivo relativamente nuovo è quello delle specie erbacee autoctone per l’arricchimento floristico di prati, pascoli e boschi. Il Centro fornisce quindi la “materia prima” vegetale per svariati tipi di impiego (arboricoltura, forestazione, siepi, recupero ambientale, ingegneria naturalistica, ecc.) negli ambienti di pianura, collina e montagna.
La principale missione del Centro è la tutela del germoplasma delle specie legnose indigene, partendo da materiali di propagazione di sicura provenienza locale. L’impiego di piantine di sicura provenienza locale garantisce all’utenza maggiori probabilità di successo degli interventi, e, cosa forse ancora più importante, evita l’innescarsi di fenomeni di inquinamento genetico a carico dei nostri popolamenti naturali.
Il Centro fornisce anche assistenza tecnica specialistica ad Amministrazioni ed operatori del settore, oltre a sviluppare progetti sperimentali e dimostrativi nelle Aziende pilota-dimostrative di Veneto Agricoltura.
INFO = Centro Biodiversità Vegetale e Fuori Foresta
Via Bonin-Longare - 36030 Montecchio Precalcino (VI) 

tel. 0445/864445 fax 0445/334420 E-mail: vivaio@venetoagricoltura.org


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