L'Art. 8.w - Ambiti per la formazione di parchi urbani o riserve naturali... delle NTA del PAT... è nel PAT dal 2009

Come è noto l'Art. 8.w - Ambiti per la formazione di parchi urbani o riserve naturali... delle Norme Tecniche di Attuazione del Piano di Assetto del Territorio ed il cui perimetro è stato individuato nella Tavola 4 - Trasformabilità... è stato inserito nel PAT... ancora dal 2009, quando il Consiglio Comunale di allora... "adottando" il PAT (poi approvato nel 2013) per quest'area e con questo articolo... aveva stabilito questo:

... sono destinate alla formazione di parchi urbani o riserve naturali le aree rappresentate come tali nella Carta della Trasformabilità, nonché quelle rappresentate, nella stessa Carta della Trasformabilità, come zone ad elevata naturalità e quelle definite come Ambiti di riequilibrio dell’ecosistema dell’abitato di Caselle. Tutte le aree suddette possono formare oggetto di transazioni o convenzioni di compensazione o credito edilizio che ne prevedano il trasferimento alla proprietà comunale. Tali aree sono classificate dal P.I. come aree per servizi pubblici (standard urbanistici) di cui all’art. 31, par. 2-e) della L.R. 23/04/2004 n°11. Trattandosi di aree destinate all’uso pubblico, fino al momento dell’acquisizione alla proprietà pubblica è vietato qualunque intervento che possa compromettere o ridurre l’entità e la qualità della vegetazione e del suolo di dette aree, fatte salve le attività estrattive di cava in essere.

Da anni sostengo che se hai progetti pronti i soldi per realizzare opere e parchi pubblici li trovi - anche utilizzando il principio comunitario: CHI INQUINA PAGA e quanto pubblicato oggi sull'Arena nell'articolo a titolo: "Laghetti e sentieri pronti nell’ex cava Moneta"... e sotto titolo: "Ma per l’inaugurazione ci vorrà ancora tempo, perché manca l’assegnazione all’ente o associazione che gestirà la struttura"... è un esempio di progetto finanziato dalla Regione Veneto.

Se poi vai sul sito web dell'ARPAV scopri che l'ex Cava Moneta ha una superficie di soli 19 ettari che è circa la metà della superficie di Cava Ceolara che è di 36 ettar, di cui, tra l'altro, la "nuda proprietà"... è già del Comune di Sommacampagna.