Visto questo articolo: "Multato per eccesso di velocità a Fontaniva lancia una class action contro gli autovelox"... oggi scriviamo in merito agli AUTOVELOX

Visto questo articolo: "Multato per eccesso di velocità a Fontaniva lancia una class action contro gli autovelox"... con questo sotto titolo: "FONTANIVA. Mesi contati per gli autovelox sulla Sr 53 tra Cittadella e Fontaniva. Questo il grido di battaglia dell’imprenditore castellano Giorgio Vigni (nella foto), già vicepresidente Life"... oggi scriviamo in merito agli AUTOVELOX in quanto... mi è venuto questo dubbio: "Ma gli Autovelox servono a salvare la vita o... servono a pagare i debiti dei Comuni?".
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FONTANIVA. Mesi contati per gli autovelox sulla Sr 53 tra Cittadella e Fontaniva. Questo il grido di battaglia dell’imprenditore castellano Giorgio Vigni (nella foto), già vicepresidente Life (il sindacato dei Liberi imprenditori federalisti europei). La crociata parte dalla multa dei vigili di Cittadella che gli è stata recapitata a Campigo (Tv), dove abita: eccesso di velocità in quanto a Fontaniva, mentre rientrava da una trasferta lavorativa a Vicenza, “sfrecciava” a 84 all’ora in un tratto dove il limite è di 70. A “pizzicarlo”, alle 12.30 del 26 febbraio, uno degli autovelox fissi installati all’imbocco (per chi arriva da Cittadella) del ponte di Fontaniva. «Un Traffiphot III sr-photor &V matricola 60666, il numero del diavolo», dettaglia e ironizza Vigni, che avrebbe dovuto pagare 132 euro entro 5 giorni per godere dello “sconto” sulla sanzione. Ma lui non ci ha pensato proprio a chiudere così la partita. Anzi, ha contattato il suo legale, il concittadino Pietro Guidotto. Per il suo ricorso al giudice di pace contro il verbale dei vigili l’udienza è fissata il 20 settembre a Padova. Vigni ha presentato anche un esposto alla Finanza di Cittadella con cui chiede di inviare la denuncia alla Procura e di indagare sul distretto di polizia locale per evidenziare atti e comportamenti penalmente rilevanti. Vigni e il suo avvocato ipotizzano l’«abuso d’ufficio, il falso ideologico commesso da pubblico ufficiale e la truffa», partendo dal presupposto che l’apparecchio sulla Sr 53 sia illegale in quanto autorizzato, ma mai omologato dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Portano a sostegno della loro tesi il decreto ministeriale che approva i traffiphot, «ma non li omologa». «Dunque», conclude Vigni, «l’apparecchio che mi ha multato è fuori legge e serve solo a fare cassa». La decisione del giudice di pace, che - ne è sicuro - cancellerà la multa, sarà solo il primo passo della battaglia. «Sentenza in mano», anticipa, «avvieremo una class action per far annullare tutte le multe con quegli apparecchi. Tutti gli automobilisti vittime dei velox fissi piazzati sulla Postumia potranno così unirsi alla mia guerra contro questa estorsione continuata. È ora di dire basta. I sindaci si difendono dicendo di aver bisogno dei soldi delle multe per garantire i servizi. Che si facciano rispettare di più da chi, a Roma, preleva dai loro magri bilanci».
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In merito all'articolo... nessun commento, se non evidenziando che sulla SS 53 il Comune di Cittadella sul tratto di sua competenza - e quindi solo su 4,5 km - quel Comune ha installato TRE Autovelox e quindi, a quanto pare, se ci fosse stata una "Class Action"... non ha ottenuto nessun effetto in quanto... gli AUTOVELOX continuano a mietere vittime.
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Se queste sono le TRE postazioni dove ci sono gli AUTOVELOX del Comune di Cittadella... va detto che gli apparecchi installati su questi 4,5 km... sono QUATTRO, perchè in una di queste postazioni ci sono DUE Autovelox, uno per ogni corsia di marcia.

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Se è vero che appena entrato nel Comune di Cittadella dopo pochi metri trovi il cartello con scritto che... più avanti trovi un'AUTOVELOX, ma va anche detto che la Strada è una Strada Statale e non una stradina di campagna... e i 70 km all'ora... è facile che li superi.
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Poi se l'AUTOVELOX fosse più visibile... magari rallenti e non ti prendi la multa... anche perchè prima non c'è il cartello del limite dei 70 km orari... visto che il segnale del limite dei 70 km... è posizionato dopo l'AUTOVELOX.
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Installare un AUTOVELOX quasi invisibile sotto un ponte... a me sinceramente sembra essere solo un metodo e/o un modo per fare cassa e far entrare soldi per pagare i debiti del Comune di Cittadella... e non mi sembra un'azione che dovrebbe essere adottata per salvare le vite e/o tutelare la sicurezza dei viaggiatori.
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Quando ieri mattina mi ha suonato il Postino... mi ha subito avvisato che c'era una multa da ritirare... ma, sinceramente, mi aspettavo una multa sotto i 50 euro.
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Dopo aver ricevuto la multa... ovviamente mi sono collegato al sito web della Polizia Municipale di Cittadella e ho cosi scoperto il luogo dove era stata presa quella multa... dove con un divieto di 70 km orari... essendo stata rilevata una velocità di 86,31 km/h... l'AUTOVELOX ha calcolato che la velocità da multare era di 81,31 km/h.
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Ed avendo superato di ben 11,31 km il limite dei 70 km/h la multa da pagare sarebbe stata di 182.70 euro... che se pagata entro 5 giorni, la somma da "regalare" al Comune di Cittadella... sarebbe comunque stata pari a 132,00 euro.
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Dato che la cifra da pagare viene calcolata per un'infrazione del codice della strada tra i 10 e i 40 km orari oltre il limite previsto di legge... viaggiare su quella strada a 80 km/h e/o a 110 km... la multa che prendi è sempre la stessa... oltre alla decurtazione di tre punti della patente... ed è quindi evidente che gli AUTOVELOX servono solo per fare soldi e non per salvare vite umane.
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Se riempissero di "barattoli arancio" le strade... credo che la velocità delle auto diminuirebbe di molto... e aumenterebbe anche la sicurezza stradale... ma il non evidenziare gli AUTOVELOX e renderli ben evidenti agli automobilisti... quest'azione mi sembra che serva solo a fare cassa per poter pagare i debiti dei Comuni.

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