Ma siamo sicuri che il P.A.E.S.C. ovvero Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile e il Clima avrà efficacia se detto Piano dovrà comprendere anche azioni rivolte alla mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici... visto come siamo messi oggi a Caselle?

Solo ieri - all'Albo Pretorio del Comune di Sommacampagna - è stata pubblicata una Determina dell'Ufficio Ecologia la n° 33 del 22 Luglio 2016 avente ad oggetto: "REDAZIONE PAESC - INCARICO ALLO STUDIO CAVAGGIONI SCARL", un atto che sarebbe propedeutico al predisporre i Piani d’azione per l’energia sostenibile e il clima per il Patto 2030 che comportano una serie di azioni come previste dal PATTO dei SINDACI per il Clima e l'Energia.
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Avendo oggi dell'altro da fare... 
per ora mi limito al... solo segnalare questa determina.
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Visti gli artt. 179 e 183 del D.Lgs. 267/2000;
Premesso che:
 che il documento conosciuto come “Energia per un mondo che cambia”, adottato durante il Consiglio Europeo del 9 marzo 2007, l’Unione Europea, nell’ambito degli impegni previsti per il conseguimento di quanto indicato nel Protocollo di Kyoto, ha individuato una serie di azioni volte ad assicurare sia l’approvvigionamento energetico dell’Unione sia la tutela dell’ambiente;
 che un’azione di contenimento delle emissioni risulta necessaria al fine di contribuire al raggiungimento delle emissioni di gas ad effetto serra per poter raggiungere gli obiettivi che l’Unione Europea si è posta al 2020, e cioè una riduzione delle emissioni di CO2 del 20% aumentando nel contempo del 20% il livello di efficienza energetica, e del 20% la quota di utilizzo delle fonti di energia rinnovabile sul totale del mix energetico;
 a questo proposito, il 29 gennaio 2008, nell’ambito della seconda edizione della Settimana Europea energia sostenibile (EUSEW 2008), la Commissione europea ha lanciato il Patto dei Sindaci (Covenant of Mayors), un’iniziativa su base volontaria per coinvolgere attivamente le città europee nel percorso verso la sostenibilità energetica ed ambientale;
 questa iniziativa, su base volontaria, impegna le città europee a predisporre un Piano di Azione vincolante con l’obiettivo di ridurre di oltre il 20% le proprie emissioni di gas serra attraverso politiche e misure locali che aumentino il ricorso alle fonti di energia rinnovabile, che migliorino l’efficienza energetica, ed attuino programmi ad hoc sul risparmio energetico e l’uso razionale dell’energia;
 nell’ambito della Campagna SEE (campagna Energia Sostenibile per l’Europa) in Italia, il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare coordinerà le azioni al fine di coinvolgere un numero sempre maggiore di città che si vorranno impegnare in obiettivi ambiziosi da realizzare entro il 2020;
 i governi locali e regionali, quali amministrazioni più vicine ai cittadini, devono coordinare le azioni, nonchè mostrare esempi concreti, prefiggendosi di andare oltre gli obiettivi fissati dall’ Unione Europea per il 2020, riducendo le emissioni di CO2 nelle rispettive città di oltre il 20%, attraverso l’attuazione di un Piano di Azione per l’ Energia Sostenibile;
 il Piano di Azione dovrà:
- consistere in un documento nel quale dovranno convergere tutte le iniziative necessarie per raggiungere l’obiettivo ambizioso della riduzione delle emissioni di CO2, coinvolgendo i soggetti che operano sul territorio, pubblici e privati;
- individuare i fattori di pressione ed i settori di intervento, gli obiettivi generali, la metodologia da adottare, le attività in atto o previste che possano contribuire al raggiungimento degli obiettivi, le strategie e le azioni da adottare e gli scenari previsionali sull’effetto di tali azioni, i parametri e gli indicatori specifici utili al monitoraggio delle azioni che si attiveranno;
- essere elaborato entro dodici mesi;
 l’adesione al Patto dei Sindaci, oltre a rappresentare la strategia che permetterà ai comuni di intraprendere un percorso programmatico per raggiungere gli obiettivi prescritti dal Protocollo di Kyoto, consentirà al Comune la realizzazione degli obiettivi contenuti nel Patto stesso, anche grazie alla possibilità di accedere a finanziamenti messi a disposizione dei firmatari del Patto che abbiano redatto il Piano d’Azione.
 dal 2016 il Patto dei Sindaci è divenuto il Patto dei Sindaci per il Clima e l’Energia, e il P.A.E.S. è ora P.A.E.S.C. ovvero Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile e il Clima. Tale Piano dovrà comprendere anche azioni rivolte alla mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici.
 con delib. 52 del 29/09/2014 il C.C. aveva già aderito al Patto dei Sindaci, purtuttavia va tenuto conto che l’Unione Europea, a valere sempre dal 2016, ha fissato un nuovo obiettivo che prevede la riduzione di minimo il 40% delle emissioni di CO2 entro il 2030, rispetto al limite precedente che era stato fissato nel 20% entro il 2020;
 la redazione e quindi il possesso del PAESC, è ritenuta anche circostanza essenziale per l’ottenimento di prossimi contributi.
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Letto anche questa Determina - se pur condividendola... come iniziativa lodevole e da apprezzare - io resto della mia idea... se come Comune non riusciamo a far applicare il Principio Comunitario "CHI INQUINA PAGA" alle Autostrade, all'Aeroporto e all'Interporto... anche questa iniziativa otterrà gli stessi risultati che si ottengono mettendo la cipria su una ferita aperta... nulla e niente!!!
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Non scrivo altro e concludo con una domanda: "Ma siamo sicuri che il P.A.E.S.C. ovvero Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile e il Clima avrà efficacia se detto Piano dovrà comprendere anche azioni rivolte alla mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici... visto come siamo messi oggi a Caselle... dove la maggior parte dell'inquinamento è creata dalle infrastrutture sovra comunali?".
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Per dovere di cronaca... mentre stavo scrivendo questo messaggio, all'Aeroporto Valerio Catullo - tra le ore 07:30 (UTC) e le ore 07:56 (UTC), sono decollati due aerei e, in pochi minuti, sono atterrati cinque aerei e mentre ciò accadeva mi chiedevo... cosa può fare il P.A.E.S.C. di Sommacampagna... visto che dall'Aeroporto di Verona decollano e atterrano ancora gli MD-82... che è uno degli aerei più inquinanti che oggi interessano il nostro aeroporto?
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In merito agli aerei che atterrano-decollano al Catullo ricordo un articolo del 16 Luglio 2014: "Troppo anziani, Meridiana rottama dieci aerei Md82: sono operativi in media da 24 anni"... ma a quanto pare Meridiana, dopo due anni, non ha rottamato gli MD-82 che operano sulla rotta: Verona Olbia 
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