Richiesta riapertura Pratica EU-PILOT 488/07/ENVI e (V.I.A.) e 3719/12/ENVI (V.A.S.) relative all’INTERPORTO “Quadrante Europa” di Verona per la violazione Direttive V.I.A. e V.A.S.

Due giorni fa indirizzata al Dott. Ion Codescu - Direzione Generale - Ambiente - Capo Unità ENV.A.1 - Infrazioni della Direzione Generale Ambiente della Commissione Europea e "per conoscenza" anche al Sindaco del Comune di Sommacampagna, al Sindaco del Comune di Verona e al Consorzio Z.A.I. che gestisce il Quadrante Europa, ho inviato una comunicazione con questo oggetto: "Richiesta riapertura Pratica EU-PILOT 488/07/ENVI e (V.I.A.) e 3719/12/ENVI (V.A.S.) relative all’INTERPORTO “Quadrante Europa” di Verona per la violazione Direttive V.I.A. e V.A.S."  

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www.vivicaselle.eu/RicRiaEU-PILOT-3719-ENVI.pdf

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Dato che sono 30 Pagine, evidenzio il testo della conclusione della Comunicazione:

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Se il sottoscritto è da quasi 10 anni (dal 2007) che sostiene che tutte le opere e gli interventi realizzati all’interno del comparto urbanistico denominato “Quadrante Europa”, devono essere sottoposti alla procedura di VIA, perché la Direzione Generale Ambiente della Commissione Europea, non chiede… al Comune di Verona l’elenco completo delle Concessioni Edilizie rilasciate da partire dal 14.03.1999?

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Ovviamente questo in ottemperanza anche ai contenuti del Parere espresso dalla Commissione VIA Nazionale (citato nel parere della Commissione VAS Regionale) che – per gli Interporti – sarebbe d’obbligo che la procedura di VIA sia a livello Nazionale e… non a livello Regionale e/o Provinciale.

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Se in tutti questi anni – a partire dalla pratica EU PILOT 488/07/ENVI - il sottoscritto ha sempre sostenuto che l’Interporto Quadrante Europa deve essere sottoposto a VIA, perché il Consorzio ZAI non provvede a rispettare la Direttiva Europea, considerato che in tutti questi anni dall’Europa – nel frattempo - ha ricevuto decine e decine di milioni di euro di finanziamenti, per opere poi realizzate senza la VIA?

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Quando nel 2011 il sottoscritto – alla Direzione Generale Ambiente della Commissione Europa – ebbe a chiedere l’apertura di una verifica di violazione della Direttiva VAS quella richiesta venne inviata perché nel 2011 con una Delibera di Consiglio Comunale, era stato approvato il PUA del Quadrante Europa – Area Nord - senza nemmeno la Verifica di Assoggettabilità alla VAS.

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Dall’esame della documentazione come sin qui evidenziata, parrebbe essere evidente che il sottoscritto possa inviare una nuova Richiesta riapertura Pratica EU-PILOT 488/07/ENVI e (V.I.A.) e 3719/12/ENVI (V.A.S.) relative all’INTERPORTO “Quadrante Europa” di Verona per la violazione Direttive V.I.A. e V.A.S. e se questa richiesta il sottoscritto la può oggi rinnovare è proprio per il contenuto del Parere della Commissione VAS della Regione Veneto che avrebbe dichiarato la non assoggettabilità al PUA del Quadrante Europa – Area Nord… azione ad avviso del sottoscritto… in contrasto con la Direttiva VAS. 

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Tutto ciò premesso.

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Alla Direzione Generale Ambiente della Commissione Europa

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Si invia una Richiesta riapertura Pratica EU-PILOT 488/07/ENVI e (V.I.A.) e 3719/12/ENVI (V.A.S.) relative all’INTERPORTO “Quadrante Europa” di Verona per la violazione Direttive V.I.A. e V.A.S.

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Al Sindaco del Comune di Sommacampagna.

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Si chiede che, oltre il Ricorso al TAR del Veneto relativo ad una eventuale violazione della Direttiva VAS da parte del Consorzio Z.A.I. per le aree del Quadrante Europa, siano verificati – anche con ricorsi amministrativi – eventuali violazioni della Direttiva VIA.

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Al Sindaco del Comune di Verona

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Si chiede l’elenco degli atti autorizzativi che sono stati rilasciati per eseguire le opere e degli interventi realizzate all’interno delle aree del Quadrante Europa a partire dalla data del 13 Marzo 1999.

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Al Consorzio Z.A.I.

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Si chiede la descrizione di tutti i finanziamenti ottenuti dalla Comunità Europea utilizzati per realizzare opere ed interventi all’interno delle aree del Quadrante Europa a partire dalla data del 13 Marzo 1999.

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In attesa di un cortese cenno di riscontro, si porgono distinti saluti.

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Un cittadino “nativo” di Caselle:

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Beniamino Sandrini