Se all'articolo dell'Arena di ieri a titolo: "Catullo chiede a Soppani danni per 23,5 milioni" segue oggi l'articolo a titolo: "Soppani: «Catullo, le mie scelte avevano l'ok del consiglio»"... penso che sia più credibile il titolo di oggi... a meno che il CdA della Catullo SpA... non avessero visto, non avessero sentito e non avessero parlato!!!

Se all'articolo dell'Arena di ieri a titolo: "Catullo chiede a Soppani danni per 23,5 milioni", con sotto titolo: "Inviata la citazione con le accuse, sempre respinte, di mala gestione" segue oggi l'articolo a titolo: "Soppani: «Catullo, le mie scelte avevano l'ok del consiglio»" e sotto titolo: "L’ex dg: «Addebitarmi un danno di 23,5 milioni di euro è un’offesa all’intelligenza: indicherò chi ha favorito o ostacolato le decisioni»"... letto i due articoli e ricordando gli eventi... penso che sia più credibile il titolo di oggi... a meno che i componenti del CdA della Catullo SpA... non avessero visto, non avessero sentito e non avessero parlato... percependo però lo stipendio... senza vedere, sentire e parlare
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Oltre questi due articoli, evidenziamo anche quest'altro dell'Arena con sopra titolo: "Il Pd: responsabile tutto l'ex cda" a titolo: "La casta vuole salvarsi scaricando le colpe su una sola persona".

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In aggiunta agli articoli dell'Arena ricordiamo anche un articolo del Corriere di Verona a titolo: "Catullo, causa milionaria all'ex dg Soppani: finalmente potrò difendermi", con sotto titolo: "Richiesta danni per 23,5 milioni di euro. Il Pd: cercano un facile colpevole".
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Non credo che devo scrivere molto, ma in merito a questo argomento - visto che c'è anche una bella foto - rievidenziamo il commento di Michele Bertucco che ha pubblicato sulla sua pagina Facebook e che è relativo al contenuto di questi articoli.
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AEROPORTO: E' LA CASTA CHE SALVA SE STESSA
L'azione di responsabilità intrapresa nei confronti dell'ex direttore generale Soppani e non contro l'intero consiglio di amministrazione come noi avevamo richiesto è, con ogni evidenza, il tentativo di trovare un facile colpevole alla malagestione dell'aeroporto evitando di parlare delle pesantissime responsabilità in capo alla classe politica che per anni ha governato lo scalo. Se uno spreca 23 milioni di euro di denaro pubblico non si aspettano tre anni per denunciarlo. Durante le trattative per l'ingresso di Save la maggiore preoccupazione dell'attuale consiglio di amministrazione è stata quella di concordare la clausola salva amministratori che mette al riparo il vecchio cda da qualsiasi contestazione da parte dei nuovi futuri proprietari dello scalo. Questa dunque non è l'operazione di verità, trasparenza e rilancio da noi richiesta, è soltanto la casta che cerca di salvare se stessa dopo aver scaricato sui lavoratori (74 di Avio Handling e 28 della Catullo Spa ) il prezzo dei suoi fallimenti. 
Quel che è peggio è che ci troviamo di nuovo a navigare a vista. Il nuovo piano industriale, annunciato, confermato ma che nessuno ha mai visto, non viene discusso da nessuna parte. Il rilancio è ancora soltanto nelle parole della vecchia classe politica che ormai non ha più nessuna credibilità. Vogliamo sapere qual è il ruolo di Verona nella strategia di Save; come si intende concretamente raggiungere l'obbiettivo di recuperare i passeggeri perduti e quali prospettive di rilancio la nuova gestione offre a lavoratori e operatori economici.
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Aeroporto Catullo, attacco dei consiglieri Pd: "È la casta che salva se stessa"
Dopo la decisione da parte della Catullo spa di inviare al suo ex direttore generale Soppani un'atto di citazione per un'azione di responsabilità, sono intervenuti i consiglieri comunali del Pd Bertucco e Segatini, bollando la decisione come il tentativo di trovare un "facile colpevole" per una "malagestione" dell'aeroporto
In merito alla decisione della Catullo spa di citare in giudizio il suo ex direttore generale Massimo Soppani, si sono voluti esprimere i consiglieri comunalei del Partito Democratico Michele Bertucco e Fabio Segatini: "L'azione di responsabilità intrapresa nei confronti dell'ex direttore generale Soppani e non contro l'intero consiglio di amministrazione come noi avevamo richiesto è, con ogni evidenza, il tentativo di trovare un facile colpevole alla malagestione dell'aeroporto evitando di parlare delle pesantissime responsabilità in capo alla classe politica che per anni ha governato lo scalo".“

Una dura presa di posizione dunque da parte dei due consiglieri che poi proseguono: "Se uno spreca 23 milioni di euro di denaro pubblico non si aspettano tre anni per denunciarlo. Durante le trattative per l'ingresso di Save la maggiore preoccupazione dell'attuale consiglio di amministrazione è stata quella di concordare la clausola salva amministratori che mette al riparo il vecchio cda da qualsiasi contestazione da parte dei nuovi futuri proprietari dello scalo. Questa dunque non è l'operazione di verità, trasparenza e rilancio da noi richiesta, è soltanto la casta che cerca di salvare se stessa dopo aver scaricato sui lavoratori (74 di Avio Handling e 28 della Catullo Spa ) il prezzo dei suoi fallimenti. Quel che è peggio è che ci troviamo di nuovo a navigare a vista. Il nuovo piano industriale, annunciato, confermato ma che nessuno ha mai visto, non viene discusso da nessuna parte. Il rilancio è ancora soltanto nelle parole della vecchia classe politica che ormai non ha più nessuna credibilità. Vogliamo sapere qual è il ruolo di Verona nella strategia di Save; come si intende concretamente raggiungere l'obbiettivo di recuperare i passeggeri perduti e quali prospettive di rilancio la nuova gestione offre a lavoratori e operatori economici".“

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