TERZA INTEGRAZIONE alla PRECEDENTE SEGNALAZIONE – PARI OGGETTO – del 13.08.2015 avente ad oggetto: "Richiesta di apertura di una Procedura di Infrazione di V.I.A. relativa al Masterplan dell’Aeroporto di Venezia da estendere anche agli Aeroporti di Treviso e Verona".

Dopo aver, ieri letto, una serie di articoli di giornali, oggi ho deciso di scrivere alla Direzione Generale Ambiente della Commissione Europea e "per conoscenza" all'On. Arianna Spessotto, all'On. Gianni Pietro Girotto, all'On. Gian Pietro Del Moro, alla Direzione Generale VIA-VAS del Ministero dell'Ambiente e alla Presidenza della Commissione VIA delle Regione Veneto.
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La comunicazione oggi spedita - ai sopra indicati indirizzi - è la TERZA INTEGRAZIONE alla PRECEDENTE SEGNALAZIONE – PARI OGGETTO – del 13.08.2015 avente ad oggetto: "Richiesta di apertura di una Procedura di Infrazione di V.I.A. relativa al Masterplan dell’Aeroporto di Venezia da estendere anche agli Aeroporti di Treviso e Verona".
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Uno degli articoli che ieri ho letto era sul Corriere di Verona a titolo: "«Catullo, dateci un piano industriale. Il tempo è finito»", con sottotitolo: "Dal Moro (Pd) interroga Delrio sullo stato dello scalo. La Spa replica: «Investimenti e progetti già noti»" e ieri - sempre sullo stesso argomento - ho letto anche gli articoli pubblicati sull'Arena a titolo: "Dal Moro contro il Catullo: «Dov'è il piano di rilancio?»", con sopra titolo: "AEROPORTO. Il deputato del Pd fa un'interrogazione al ministro Delrio" e visto l'articolo a titolo: "«I piani sono già in atto». E l'Enac disse: tutto ok". 
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Visto il contenuto degli articoli relativi all'Interrogazione dell'On. Gian Pietro Del Moro, se rileggesse il Comunicato Stampa della Commissione Europea ad oggetto: "Aiuti di Stato: la Commissione approva la concessione di aiuti agli investimenti per 12,7 milioni di EUR a favore degli aeroporti italiani di Verona e Brescia", forse rileggendo questo Comunicato Stampa... qui a mio avviso... ci sono gli elementi per predisporre un'altra Interrogazione Parlamentare.
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Per quello che mi risulta non credo che all'Aeroporto Catullo siano mai stati spesi 12,7 milioni di euro per... "investimenti miglioreranno la mobilità dei cittadini e soddisferanno le esigenze di trasporto dell’Italia settentrionale"... visto che se avessero realizzato opere per 12,7 milioni di euro... avrebbero dovuto prima presentare Istanza di VIA... a meno che non abbiano eseguito dei lavori... senza la VIA.

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Aiuti di Stato: la Commissione approva la concessione di aiuti agli investimenti per 12,7 milioni di EUR a favore degli aeroporti italiani di Verona e Brescia
La Commissione europea ha stabilito che il conferimento di un capitale di 12,7 milioni di EUR a Aeroporto Valerio Catullo di Verona Villafranca S.p.A., la società che gestisce gli aeroporti italiani di Verona e Brescia, è conforme alle norme dell’UE in materia di aiuti di Stato. La misura permetterà alla società beneficiaria di effettuare investimenti infrastrutturali per un periodo di dieci anni. La Commissione ha concluso che tali investimenti miglioreranno la mobilità dei cittadini e soddisferanno le esigenze di trasporto dell’Italia settentrionale, in linea con gli obiettivi della politica europea dei trasporti e senza falsare indebitamente la concorrenza nel mercato unico.
Nel febbraio 2014, le autorità italiane hanno notificato un conferimento di capitale di 12,7 milioni di EUR da parte dell’azionista pubblico di Aeroporto Valerio Catullo di Verona Villafranca S.p.A.. La società, la cui maggioranza azionaria è detenuta da enti pubblici locali, gestisce l’aeroporto di Verona, da cui transitano circa 3 milioni di passeggeri l’anno, e l’aeroporto di Brescia, un piccolo aeroporto regionale utilizzato da meno di 1 milione di passeggeri l’anno e specializzato nel trasporto di merci. Obiettivo della misura è il rafforzamento della base di capitale della società, per permettere a quest’ultima di intraprendere investimenti infrastrutturali presso i due aeroporti nel periodo 2012-2021. Tra i progetti rientrano il miglioramento e l’ampliamento dei terminal, l’estensione della zona di stazionamento degli aerei, la riqualificazione dei servizi lato pista e delle vie di rullaggio a terra, il miglioramento delle rampe, la realizzazione di opere relative alla sicurezza, ecc.
Il conferimento di capitale è stato concesso nel 2012, in violazione dell’obbligo, cui sono soggetti gli Stati membri, di notificare alla Commissione europea gli aiuti di Stato prima di concederli. Tuttavia, la Commissione ha valutato la compatibilità degli aiuti agli investimenti alla luce degli orientamenti applicabili in materia di aiuti di Stato agli aeroporti e alle compagnie aeree allora in vigore (gli orientamenti per il settore dell’aviazione del 2005). L’indagine ha dimostrato che i progetti infrastrutturali oggetto degli investimenti contribuiscono al raggiungimento di obiettivi di interesse comune europeo, in quanto migliorano l’accessibilità della regione, pongono rimedio alla congestione degli aeroporti vicini e mettono gli aeroporti beneficiari nelle condizioni di soddisfare le esigenze di trasporto di passeggeri e merci in Italia settentrionale.
Inoltre, le autorità italiane hanno presentato un piano aziendale dal quale risulta che l’aiuto pubblico era necessario per l’attuazione del progetto, in quanto i benefici attesi non avrebbero coperto i costi di investimento. Gli aiuti erano anche proporzionati all’obiettivo perseguito, limitandosi a colmare il deficit di finanziamento. Infine, la Commissione ha concluso che la misura di aiuto non comporta una distorsione significativa della concorrenza. In effetti, la sovrapposizione con il bacino di utenza degli aeroporti vicini è solo limitata e gli investimenti programmati contribuiranno a decongestionare gli aeroporti vicini.
Contesto
Gli aiuti agli investimenti a favore degli aeroporti regionali risultano conformi alla normativa dell’UE in materia di aiuti di Stato se l’aeroporto che ne beneficia è aperto a tutti gli utilizzatori e se le prospettive a medio termine di utilizzo delle sue infrastrutture sono soddisfacenti. L’aiuto di Stato non deve prevedere un importo superiore al deficit di finanziamento del progetto, ovverosia alla differenza tra le entrate previste e i costi di investimento. Inoltre, gli investimenti non devono provocare significative distorsioni della concorrenza.
Gli aiuti sono stati valutati alla luce degli orientamenti per il settore dell’aviazione del 2005, in vigore alla data in cui gli aiuti sono stati concessi. In ogni caso, la decisione relativa al conferimento di capitale a Aeroporto Valerio Catullo di Verona Villafranca S.p.A è pienamente conforme anche ai principi enunciati negli orientamenti per il settore dell’aviazione del 2014, adottati il 20 febbraio 2014 (cfr. IP/14/72) ed entrati in vigore il 4 aprile 2014.
La versione non riservata della decisione sarà consultabile sotto il numero SA.38346 nel Registro degli aiuti di Stato, sul sito internet della DG Concorrenza, una volta risolte eventuali questioni di riservatezza. Le nuove decisioni in materia di aiuti di Stato pubblicate su internet e nella Gazzetta ufficiale figurano nel bollettino elettronico di informazione settimanale in materia di aiuti di Stato (State Aid Weekly e-News).

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