Oggi, dopo aver letto come inizia un articolo del Corriere della Sera: "Più di 10 padiglioni saranno smantellati e ricostruiti altrove, nei loro Paesi o in città... Ma la maggior parte verrà distrutta"... io insisto nella mia idea... "Se i Padiglioni dell’EXPO 2015 vanno smantellati e riusati… possiamo… “rimontarli”… a MIRABILIA?".

Anche oggi, dopo ieri, torniamo a scrivere in merito all'EXPO 2015... anzi per il DOPO EXPO e iniziamo evidenziando un articolo pubblicato oggi su Repubblica a titolo: "Expo, Sala: 'Dieci padiglioni continueranno a vivere. Troppo costoso Albero della vita in città'" e con questo sotto titolo: "Il commissario sul dopo. "In settimana un incontro su Palazzo Italia. Sarebbe un peccato abbattere il padiglione Zero". Cantone: "Neanche prima della chiusura riusciremo a sapere quanto è costata"".
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"Più di 10 padiglioni saranno smantellati e ricostruiti altrove, nei loro Paesi o in città, come quello della Coca Cola o di Don Bosco. Ma la maggior parte verrà distrutta. Escludo che l'Albero della vita possa essere spostato in città, e per quando riguarda Padiglione Italia ne discuteremo presto. Sarebbe però un peccato buttare già padiglione Zero". Comincia a prendere forma il quadro delle possibilità del post-Expo. Alcuni punti fermi sono stati descritti dal commissario unico Giuseppe Sala a margine dell'incontro 'Expo dopo Expo', organizzato per cominciare a delineare il da farsi in vista della chiusura dei cancelli il 31 ottobre. All'incontro ha partecipato anche il presidente dell'Anticorruzione Raffaele Cantone. Amara la sua considerazione: Expo finirà e non sapremo neanche allora quanto ci sarà costata. Il punto sono gli extracosti, le spese extra dovute ai ritardi e alle modifiche in corsa nella gara contro il tempo che a maggio ha permesso di aprire l'Esposizione universale dopo gli scandali. Partita ancora tutta da giocare. Non è detto che entro la fine dell'esposizione universale si saprà quanto è costato in più costruirla rispetto al previsto, ha spiegato Cantone, sottolineando di non essere "così ottimista nel dire che possiamo chiudere entro il 31 ottobre".
IL FUTURO DEI PADIGLIONI E DELL'AREA - "Mi piacerebbe che Expo potesse rimanere aperto - ha detto Sala - sarebbe l'unica volta nella storia, ma il tema vero riguarda i Paesi. Tutti i Paesi smantelleranno i loro padiglioni, hanno già i contratti col personale che lo farà. Sarebbe veramente un peccato però buttare giù Padiglione Zero, onestamente. E' il mio preferito, l'ho già detto il primo giorno, e bisogna trovare una soluzione". Per quanto riguarda il destino del sito di Rho, Sala ha ribadito: "Continuo a pensare che l'idea della cittadella universitaria sia la migliore. Questa è un'area talmente grande che bisogna partire con un'idea solida, a cui poi altri si aggregheranno. Per me ora c'è l'urgenza di poter affermare che una parte del progetto c'è ed è sicura. In questo senso vedo con molto favore l'ingresso di governo in Arexpo".
PADIGLIONE ITALIA - "In settimana - ha aggiunto Sala - parlerò con il commissario Bracco del futuro di Padiglione Italia, perché è chiaro che, se decidiamo di tenere aperto qualcosa, non possiamo usare la copertura di Expo, deve farsene carico il commissario italiano. Il mio unico punto è che ci sia chiarezza con chi gestisce, nella certezza che tutto sarà in sicurezza". Il punto che l'area sarà interessata dai lavori di smontaggio ed è difficile pensare al via vai di gente su un Decumano costellato di cantieri. Ma Palazzo Italia "come da regolamento del Bie rimarrà anche dopo Expo e deve essere il punto di partenza di un grande progetto che coinvolgerà tutto il sito", ha aggiunto Diana Bracco.
L'ALBERO DELLA VITA - Sul futuro dell'Albero della Vita, invece, il commissario ha detto di essere "più prudente", perché "al di là della struttura dell'hardware, vive di software delicatissimo, costoso, e che ha senso solo se lo metti di fronte a decine di migliaia di persone, come in un grande parco divertimenti. La gestione all'albero è costosa, per cui escluderei che si possa rimontare in città".
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Oggi, dopo aver letto come inizia un articolo del Corriere della Sera: "Più di 10 padiglioni saranno smantellati e ricostruiti altrove, nei loro Paesi o in città... Ma la maggior parte verrà distrutta"... io insisto nella mia idea... "Se i Padiglioni dell’EXPO 2015 vanno smantellati e riusati… possiamo… “rimontarli”… a MIRABILIA?".
Ed è evidente che dopo aver letto come termina questo articolo dove nel finale si scrive dell'Albero della Vita: "ha senso solo se lo metti di fronte a decine di migliaia di persone, come in un grande parco divertimenti", posso insistere ancora di più in questa mia idea (un po rielaborata)... "Se l'Albero della Vita dell’EXPO 2015 va smantellato e riusato… possiamo… “rimontarlo”… a MIRABILIA?".
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Dopo aver ricordato questo articolo, in realtà oggi avrei voluto scrivere di questo: "Expo dopo Expo, le eredità di Milano 2015... pubblicato sul sito RAIEXPO, con questo sotto titolo: "Cosa sarà Expo dopo Expo? Quale eredità lascia l'esposizione universale?" e che ricorda cosa è avvenuto ieri a Milano: "Il dopo Expo ha avuto inizio sabato 10 ottobre nell’Auditorium di Expo Milano 2015, dove si è svolto l’incontro “Expo dopo Expo: le eredità di Milano 2015″."
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Ma di quanto ho visto-ascoltato ieri, 
i video che riprendono i vari interventi, 
li pubblico domani

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