Se io fossi il Sindaco di Sommacampagna - me medesimo - non avrei mai scritto il documento a titolo: "Lettera aperta del Sindaco ai Cittadini di Caselle", perchè... per il contenuto e ...per la sostanza della lettera... più che a difesa di Caselle, quanto scritto sembra più a difesa degli interessi (legittimi) degli imprenditori immobiliaristici... il che ovviamente è un madornale errore Sindacale.


Come è noto il sottoscritto vuole starne fuori il più possibile dal "Cul de Sac"  in cui si è infilata l'Amministrazione Comunale quando ha votato la Delibera di Giunta n° 67 del 16 Aprile 2015 avente ad oggetto: "Atto di indirizzo relativo allo studio di fattibilita' e proposta urbanistica dell'ambito territoriale circostante la Corte Palazzina in Caselle".
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L'Amministrazione Comunale, Giunta e Consiglieri di Maggioranza [comprese le Minoranze (le ex Maggioranze di passate amministrazioni)] per venire fuori dal "Cul de Sac" in cui si è infilata... ora avrà bisogno di un "Sac de Cul"... perchè i Cittadini di Caselle (che di solito non si interessano mai del Territorio, dell'Ambiente e della Salute Pubblica)... quando poi s'incaxxano... questi e costoro... s'incaxxano d'immenso.
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A gettare benzina sul fuoco... eri sera, nella cassetta della posta, tutti i Cittadini di Caselle (perchè solo a Caselle?si sono trovati una lettera (senza firma) che sarebbe stata sottoscritta dal... "Sindaco insieme alla Giunta e ai Consiglieri di Maggioranza"... che non è ancora stata riprodotta nelle pagine Facebook di chi e coloro sostiene l'attuale maggioranza.
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Una "strana" ed "anomala" lettera che, a mio avviso, contiene degli errori, delle (volute) dimenticanze, dei doverosi e mancati approfondimenti e che pertanto - dato che di questo problema ci sono le Minoranze che se occupano e che c'è pure anche un Comitato - io non perdo tempo a contro dedurre, perchè ci penseranno loro... anche perchè io ho dell'altro da fare... studiare la soluzione al problema (ma mi ci vuole tempo) per far venire fuori (con un sac de cul)... chi si è infilato in un cul de sac... salvando ovviamente la qualità della vita della popolazione di Caselle.
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In ogni caso, se io fossi stato il Sindaco di Sommacampagna - me medesimo - non avrei mai scritto il documento a titolo: "Lettera aperta del Sindaco ai Cittadini di Caselle", perchè... per il contenuto e... per la sostanza della lettera... più che a difesa di Caselle, quanto scritto sembra più a difesa degli interessi (legittimi) degli imprenditori immobiliaristi... il che ovviamente è un... madornale errore Sindacale.
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E avendo, appunto, dell'altro da fare e dato che quindi non voglio perdere tempo a scrivere in merito al contenuto della lettera, comunque, non posso che concludere il post di oggi ricordando che in merito al Centro Commerciale di Caselle c'è anche stato un Consiglio Comunale dove detto argomento è stato ampiamente dibattuto.
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AGGIORNAMENTO 10 ORE DOPO LA PUBBLICAZIONE DEL POST

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Dopo aver pubblicato questo post anche sulla mia pagina Facebook, 
dopo 10 ore dalla ivi pubblicazione... 
il sig. Cecchino Angiolieri ha pubblicato questo commento:

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Se la "lettera aperta" (che é stata fatta benissimo!) contenesse delle essenziali verità, non avrei nulla da obiettare e cercherei di entrare nello spirito dell'amministrazione comunale che sembrerebbe propositivo e migliorativo per le condizioni di vita dei cittadini di Caselle d'Erbe; sarei perfettamente d'accordo con l'amministrazione su quanto e come si stia trattando in merito.
Ricordo però quanto rassicuranti fossero un tempo anche i toni con cui si parlava della discarica comunale, che i rifiuti in essa versati non sarebbero stati tali da generare problemi di inquinamento, di odori, e che l'attività della stessa avrebbe costituito una risorsa per il comune di Sommacampagna; é stato così?
Se quindi io ritenessi di approvare e sostenere l'attuale attività propositiva riferita al progetto del (chiamiamolo così) "centro commerciale" quanto posso essere ingannato con belle parole e pessimi fatti? quanto posso influire nelle decisioni che si prendono in merito mano a mano che esse si presentano?
Ciò che i cittadini temono di più non è il centro commerciale in sé ma i "fatti compiuti", cioè le decisioni prese senza tener conto delle loro opinioni, temono di essere ulteriormente imboniti piuttosto che informati, imbrogliati invece che tutelati.
Ecco quindi che ogni atto dell'amministrazione viene visto dalla popolazione con la diffidenza di colui che è già stato buggerato pesantemente e che non crede più a chi gli aveva chiesto il voto con la promessa di tutelarlo.
Non si meravigli quindi l'amministrazione se non viene creduta, occorre prima riacquistare la fiducia della gente che l'ha votata ed anche di quella che non l'ha votata; é essenziale farlo per meritare ed ottenere soddisfazione dai cittadini rendendoli partecipi (non solo formalmente) anche nel godimento dei vantaggi che un tale progetto come quello in discussione potrebbe per essi rappresentare.


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