Questa frase detta dal Presidente "di fatto" dell'Aeroporto Catullo: «Faremo un altro progetto di ampliamento dell’aeroporto di Treviso. Sarà pronto già per il 2016... io vado avanti lo stesso, non mollo per colpa di qualche esagitato presente nella commissione Via e nei comitati»... non fa ben sperare per la qualità della vita della popolazione di Caselle.

Dopo quanto già pubblicato ieri in questo messaggio: "Pubblicata oggi su Aero Habitat una news a titolo: "Aeroporto Canova - Treviso, evento imprevedibile: ENAC ritira la V.I.A." con sottotitolo: "La notizia è stata anticipata da www.vivicaselle.eu nella giornata di sabato 11 luglio" anche oggi torno sulla questione della VIA (ritirata) dell'Aeroporto di Treviso, perchè stanno uscendo le prime dichiarazioni del Presidente della SAVE SpA, che oltre a controllare gli Aeroporti di Venezia e di Treviso, "di fatto", controlla anche l'Aeroporto di Verona. 
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Questa frase detta dal Presidente di SAVE SpA "di fatto" anche Presidente dell'Aeroporto Catullo: «Faremo un altro progetto di ampliamento dell’aeroporto di Treviso. Sarà pronto già per il 2016. Ma lo sviluppo del Canova, rispetto alle nostre intenzioni iniziali, sarà per forza di cose inferiore, ridotto. Ma io vado avanti lo stesso, non mollo per colpa di qualche esagitato presente nella commissione Via e nei comitati»... non fa ben sperare per la qualità della vita della popolazione di Caselle.
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Sulla Tribuna di Treviso di oggi è stato pubblicato un articolo a titolo: "Save: «Non abbandoniamo Treviso, ma riduciamo i progetti»" con sottotitolo: "Ritirato il master plan da 120 milioni di euro. il presidente Enrico Marchi rilancia: Il nuovo progetto pronto per il 2016»"
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TREVISO. «Faremo un altro progetto di ampliamento dell’aeroporto di Treviso. Sarà pronto già per il 2016. Ma lo sviluppo del Canova, rispetto alle nostre intenzioni iniziali, sarà per forza di cose inferiore, ridotto. Ma io vado avanti lo stesso, non mollo per colpa di qualche esagitato presente nella commissione Via e nei comitati».
È questo il commento di Enrico Marchi, presidente di Save, in seguito alla decisione dell’Enac di ritirare il progetto di ampliamento dell’aeroporto Canova di Treviso, ossia il master plan ideato e voluto dalla stessa Save, 130 milioni di euro per 19 anni di lavori che sarebbero dovuti partire tra il 2015 e il 2016. L’Enac (ente nazionale dell’aviazione civile) ha ritirato un progetto che avrebbe portato lo scalo trevigiano dagli attuali 2 milioni e 200 mila passeggeri all’anno a 4 milioni e mezzo di passeggeri, superando di molto gli attuali voli annui, fino a toccare quota 23.500.
Ma a fronte delle continue bocciature del progetto, troppo impattante, da parte della commissione tecnica di valutazione di impatto ambientale (Via) del ministero dell’Ambiente, l’Enac, ma sarebbe meglio dire Save stessa - la società veneziana che gestisce il Marco Polo e ha in mano anche l’aeroporto di Treviso - ha deciso di azzerare tutto ritirando il progetto di ampliamento. «Ma per ripartire, non per mollare», sottolinea Marchi, «Non ce ne andiamo da Treviso: continueremo a investire sul Canova, anche se il nuovo progetto di ampliamento, recependo tutte le indicazioni del ministero, sarà ridimensionato rispetto al precedente. Ma continueremo a lavorare per lo sviluppo dello scalo come punto di riferimento per i voli low cost. Lo ripeto: pochi esagitati non possono bloccare tutto. Sarà uno sviluppo ancor più compatibile con le esigenze del territorio. C’è ancora spazio a Treviso anche se per uno sviluppo limitato».
Marchi non molla, ma sia la commissione Via che il comitato di Treviso e Quinto contro l’ampliamento cantano lo stesso vittoria, poiché ricordano che già così com’è oggi il Canova accogliere troppi voli, più del limite di 16.300 annui fissato nel 2007. Anche se le cose non stanno proprio così: anni fa lo sforamento c’è stato, eccome, però lo scorso anno il numero dei voli lungo la pista di San Giuseppe è tornato sotto il limite dei 16.300 voli ratificato anche da una sentenza del Tar Veneto del 2012. Nel 2014 infatti atterraggi e decolli hanno raggiunto quota 16.187 (in calo del 3% rispetto al 2013) portando con sè, però, un aumento dei passeggeri, arrivati a toccare quota 2,2 milioni, in crescita del 3,2% e questo perché a fronte di meno voli, gli aerei hanno volato più pieni, tanto che Save aveva già cominciato a pensare di non raddoppiarli più, i voli, cercando di stemperare così la tensione con ministero e comitato. Invano. E sempre lo scorso aprile un report di Enac metteva lo scalo trevigiano al 18° posto in Italia per capacità di passeggeri. A far a parte del leone è la tratta Treviso-Londra, la prima aperta da Ryanair al Canova, con ben 213.067 passeggeri trasportati ogni anni.
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E se questo era l'Articolo della Tribuna di Treviso qui sotto ci sono i primi commenti che il Comitato Aeroporto di Treviso ha scritto oggi sulla loro pagina Facebook. Commenti che tra l'altro evidenziano un errore del giornalista.
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Comunque in questo articolo il giornalista della Tribuna Alessandro Zago prende una grande cantonata a riportare questo: "... però lo scorso anno il numero dei voli lungo la pista di San Giuseppe è tornato sotto il limite dei 16.300 voli ratificato anche da una sentenza del Tar Veneto del 2012. Nel 2014 infatti atterraggi e decolli hanno raggiunto quota 16.187 (in calo del 3% rispetto al 2013)." E' una notizia errata in quanto sia Assotraspoti che ENAC (per enac bisogna calcolare tutti i tipi di voli non solo quelli commerciali) danno dati pari o vicini ai 18 mila movimnti (voli)/anno. Riguardo a ciò se non bastasse, nel bilancio 2014 di SAVE spa, rileviamo a pag. 30 quanto segue: "L’aeroporto di Treviso ha movimentato oltre 2,2 milioni di passeggeri nel 2014, in incremento del +3,3% rispetto all’anno precedente, per quasi 18 mila movimenti (-3% rispetto al 2013)." Lo sforamento l'anno scorso c'è stato, se poi ognuno vuole aggiustarsi i conti come vuole questo è un'altro conto. Se Enrico Marchi sostiene che non li ha superati rimane in ogni caso un mentitore di professione in quanto nei suoi bilanci c'è scritto che li ha superati. In ogni caso Il venerbile Marchi dovrà spiegare alle autorità preposte perchè li ha superati e in caso non lo avesse fatto dovrà spiegare alla CONSOB perchè falsifica i bilanci, perchè rendere pubbliche notizie false e tendenziose che possono falsificare il giudizio del mercato borsistico e azionario, in Italia si chiama aggiotaggio!! PS quando si parla di Aeroporto noi conosciamo un unico esagitato: il Sig. Marchi che comprendiamo è poco avvezzo a fare i conti con la democrazia e la partecipazione ma noi per acqusita educazione civica quando un vicino di casa rompe le scatole siamo abituati a dirgliele tutte, trasparentemente in faccia, anche se porta giacca e cravatta e "ghà a scarsea piena de schei".
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E se questo come sopra riprodotto è il primo commento del Comitato di Treviso in risposta all'articolo pubblicato sulla Tribuna di Treviso, qui sotto pubblichiamo anche un secondo commento sempre riferito al Presidente di SAVE SpA, la quale essendo quotata in Borsa a Milano, agli investiori, dovrebbe dire la verità su quanto sta accadendo all'Aeroporto di Treviso.
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A proposito di aggiotaggio, visto che tra i nostri interlocutori c'è che fa di professione il finanziere, l'articolo 501 del Codice Penale intitolato "Rialzo e ribasso fraudolento di prezzi sul pubblico mercato o nelle borse di commercio", recita:
«Chiunque, al fine di turbare il mercato interno dei valori o delle merci, pubblica o altrimenti divulga notizie false, esagerate o tendenziose o adopera altri artifizi atti a cagionare un aumento o una diminuzione del prezzo delle merci, ovvero dei valori ammessi nelle liste di borsa o negoziabili nel pubblico mercato, è punito con la reclusione fino a tre anni e con la multa da euro 516 a 25.822
Se l'aumento o la diminuzione del prezzo delle merci o dei valori si verifica, le pene sono aumentate. Le pene sono raddoppiate:
1. se il fatto è commesso dal cittadino per favorire interessi stranieri;
2. se dal fatto deriva un deprezzamento della valuta nazionale o dei titoli dello Stato, ovvero il rincaro di merci di comune o largo consumo.
Le pene stabilite nelle disposizioni precedenti si applicano anche se il fatto è commesso all'estero, in danno della valuta nazionale o di titoli pubblici italiani. La condanna importa l'interdizione dai pubblici uffici»
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In merito sempre all'Aeroporto di Treviso pubblico anche un'articolo uscito ieri a titolo: "Aeroporto Canova, addio ampliamento" con sottotitolo: "Troppe bocciature sull’impatto ambientale: Enac e Save ritirano il progetto da 130 milioni che avrebbe raddoppiato i voli".
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Per completezza di informazioni su quanto accaduto per la VIA (ritirata) dell'Aeroporto di Treviso, c'è un altro commento scritto ieri dal Comitato Aeroporto di Treviso e dato che in questo commento vengo citato, ricopiamo anche questo.
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ENAC NON PUO' ESSERE DIO IN TERRA!
ENAC approva i Piani di Sviluppo Aeroportuali PSA
ENAC approva i Masterplan Aeroportuali
ENAC (come proponente) presenta le Istanze di VIA
ENAC controlla che gli Aeroporti rispettino le leggi (...dovrebbe)
ENAC (nelle more delle procedure di VIA) approva progetti
ENAC ottiene pareri positivi alla richieste di VIA
ENAC ottiene pareri negativi alle istanze di VIA
ENAC ritira le richieste di Istanza di VIA già presentate
ENAC richiede la Conformità Urbanistica dei Masterplan
ENAC partecipa alle Conferenze dei Servizi approvativi
ENAC ottiene il parere di Conformità Urbanistica
ENAC è quindi Controllore e Controllato
ENAC è in evidente Conflitto d'Interessi.
ENAC... ma chi cazzo ti controlla se sei tu che ti controlli?"
Le sottocsritte contraddizioni di ENAC in questo post di Beniamino Sandrini sono prova reale dello scandalo e delle distorture della presentazione e messa in mora del Master Plan, Piano di sviluppo Aeroportuale 2011- 2030 Aeroporto di Treviso Antonio Canova. Il caos procedurale e interpretativo del decreto sulle valutazioni di impatto ambientale, V.I.A., sono raccolte nella storia della "supposta" (doppio senso) applicazione di questa normativa per il nostro aeroporto. Abbiamo una struttura che dovrebbe essere sottoposta a VIA dal 1999 e ancora non ha ricevuto un parere positivo dal ministero dell'ambiente, eppure continua a crescere sia in voli che passeggeri, il che significa più inquinamento e più disagi. Ma se ENAC, che è ente pubblico, presenta a nome delle società di gestione i piani di sviluppo al Ministero dell'Ambiente per ottenere la VIA e poi deve anche controllare se tutto sia applicato non è in pieno conflitto di interessi? Non è come contollare se stesso? Segnaliamo che questa è una contraddizione di ruoli clamorosa!! In questo posizione ENAC diventa il sindacato delle compagnie di gestione e non un ente pubblico super partes. Questo è ciò che ha dimostrato nella gestione dello sviluppo dell'aeroporto di Treviso ritirando in maniera clamorosa la documentazione (SIA) che aveva presentato per nome e per conto di SAVE spa/AERTRE spa.In quelle carte ci dovevano essere i dati e le azioni di mitigazione per permettere alla gente e al territorio di convivere con la struttura, invece dopo tre pareri negativi secchi della CTVIA commissione del Ministero Ambiente), ENAC ha ritirato la procedura. Situazione gravissima che conferma le ombre o le oscurità procedurali segnalate dal Comitato e dalle associazioni ambientaliste e sociali, che a nostro avviso richiedono l'intervento di un'autorità giudiziaria. ENAC in questa storia ha dimostrato di lavorare e fare gli interessi dei gestori aeroportuali e non di tutti gli stake holders interessati. Ha gravissime colpe nell'aver dato un autorizzazione tecnica ai movimenti/ora (8) dopo la costruzione della nuova pista consentendo ai gestori di realizzare fino a 22000 voli/anno quando il limite era di 16300. Ha gravissime colpe nell'aver permesso senza decreto di VIA la costruzione di nuove strutture: ampliamento terminal, realizzazione del nuovo sistema LVA all'interno delle aree del Parco del Sile, sito protetto d normative europee e nazionali, il nuovo parcheggio multipiano di fianco al Terminal terminato un mese fa e molto ancora. Un ente pubblico che non rispetta le leggi dello Stato non è in grado di rappresentare le istanze dei cittadini. Questa gestione ipocrita, sibillina, nonchè al di sopra delle leggi vigenti ha da finire. IL CASINO CHE CI TROVIAMO A TREVISO E' DA METTERE IN CONTO AD UN ENTE DI NOME ENAC CHE FA INTERESSI DI PARTE e non dell'intera comunità. Che ENAC si iscriva ad Assoaeroporti farebbe un atto di trasparenza!!! ENAC non può e non deve più presentare istanze di VIA a nome e per conto dei gestori aeroportuali, se non l'ha capito ci sono i tribunali!!! ENAC non solo ha chiaramente espresso di essere in conflitto di interessi ma per come è andata la storia qui a Treviso, ha dimostrato di essere in conflitto con se stessa se prima ha presentato un'istanza e dopo tre anni di valutazioni la ritira, inaudito!!
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Ovviamente la VIA per gli Aeroporti deve essere una interpretazione creativa quella di applicarla correttamente... in particolare dal Presidente di SAVE SpA... ma se invece di essere il Presidente di un Aeroporto sei il contadino che deve adeguare l'allevamento avicolo per accasare nuove galline ovaiole... se il Contadino prima non ottiene una VIA positiva... con piffero che nei capannoni ci mette le galline.

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