Pubblicata oggi su Aero Habitat una news a titolo: "Aeroporto Canova - Treviso, evento imprevedibile: ENAC ritira la V.I.A." con sottotitolo: "La notizia è stata anticipata da www.vivicaselle.eu nella giornata di sabato 11 luglio".

Oggi la giornata era iniziata male, perchè andare a prendere i giornali (e le sigarette) respirando l'aria di Caselle (già calda e che fa schifo già di suo al mattino presto) ma che questa mattina (come altri giorni) sapeva anche di "odore" della Discarica Siberie... non sarebbe stato un buon inizio giornata e tanto meno era un buon inizio settimana.
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Ma dopo aver letto i giornali e accendendo il PC la giornata è un pò migliorata (il vento ha cambiato direzione e quindi, per ora, fine odore della Discarica Comunale). 
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Come tutti i giorni, tra i vari siti web in cerca di informazioni, anche oggi mi sono collegato al sito di Aero Habitat e vedere oggi pubblicata una news a titolo: "Aeroporto Canova - Treviso, evento imprevedibile: ENAC ritira la V.I.A." con sottotitolo: "La notizia è stata anticipata da www.vivicaselle.eu nella giornata di sabato 11 luglio"... è evidente che la giornata... ha preso un corso... più positivo.
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Con testo di tre pagine a firma Renato Grimaldi in data 06/07/2015 il sito del Ministero Dell'Ambiente riporta" nelle more della valutazione da parte della Commissione VIA/VAS, è pervenuta la nota prot. n. 71124/CIA del 2/7/2015, acquisita con la prot. DVA-2015-17351 del 2/7/2015, di ENAC, che ha avanzato richiesta ritiro dell'istanza di VIA formulata in data 8/3/2012, "riservandosi di avviare una nuova procedura una volta attualizzati gli studi e gli approfondimenti tematici tutt'ora in evoluzione".
Il documento si conclude :" Nel prendere atto della volontà di ENAC, trattandosi di un'istanza di parte, la scrivente comunica che non darà ulteriore corso all'istanza in oggetto e che pertanto la stessa è da ritenersi archiviata".
Il documento è stato trasmesso per competenza alla stessa ENAC, ad AETRE, alla Commissione tecnica VIA/VAS del MinAmbiente, al Ministero dei Beni e delle attività culturali e del Turismo, alla Regione Veneto, alla Direzione Generale per la Protezione della Natura e del Mare.
L'informativa è del tutto sorprendente e, probabilmente, una novità assoluta nella storia delle Valutazioni di Impatto Ambientale in relazione alle infrastrutture aeroportuali.
Quale potrebbe essere stata la causa? Quali le ragioni che stanno determinando una nuova e/o diversa formulazione del Piano di Sviluppo Aeroportuale (2011-2030) dell'Aeroporto di Treviso?
La nutrita e sostanziosa presentazione dei rilievi delle osservazioni alla VIA inoltrate entro il 30/04/2013 hanno forse innescato la necessità di una revisione della documentazione ufficiale?
Il plafond dei 16.300 voli/anno costituisce un limite non superabile per un ridotto sedime aeroportuale a ridosso della città e di un circondario altamente antropizzato in riva al fiume Sile? Si attendono dichiarazioni e commenti da parte di ENAC e di AERTRE, innanzi tutto!.
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Questa news di Aero Habitat pone una serie di domande che meriterebbero delle risposte esaustive anche da parte dei Sindaci dell'intorno Aeroportuale di Treviso e per completare il quadro ricordiamo quanto pubblicato su ViViCaselle Sabato 11 luglio scorso nel messaggio a titolo: "06/07/2015 Ritirata l'istanza di VIA del progetto "Aeroporto di Treviso Antonio Canova - Piano di Sviluppo Aeroportuale (2011-2030)" da parte di ENAC. Il Ministero ha archiviato la procedura con provvedimento direttoriale DVA-2015-0017491 del 06/07/2015. ENAC si riserva di presentare una nuova istanza di VIA una volta attualizzati gli studi"
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Dopo aver ricordato quanto oggi pubblicato su Aero Habitat, va ricordato che sabato dopo aver appreso la notizia ho chiamato quelli del Comitato Aeroporto di Treviso per avere ulteriori informazioni, scoprendo che li stavo avvisando io di quanto era stato pubblicato sul sito web del Ministero dell'Ambiente, dato che nessun Sindaco dei Comuni contermini all'Aeroporto, li aveva ancora informati.
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Dopo la pubblicazione del mio post su ViViCaselle (nella mattinata di sabato) il primo intervento del Comitato Aeroporto di Treviso c'è stato poi alla sera quando sulla loro pagina Facebook hanno scritto questo:
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CREDIAMO CHE IL PRESIDENTE ENRICO MARCHI e tutti i suoi alleati storici debbano rendere atto di quello che è successo: che il master plan realizzato dai suoi tecnici e presentato da ENAC era un mucchio di carte senza nessun riferimento a quello che sono le istanze previste per legge di tutela e salvaguardia delle persone e del territorio. Un progetto di sviluppo (master plan) sostenuto da Unindistria, Camera di Commercio, varie associazioni di commercianti e artigiani, dai sindacati. Reputiamo che è gravissimo quello che è successo a Treviso dove esistono ancora associazioni imprenditoriali che rifiutano di vedere la realtà e le esigenze di crescita sociale ed economica del nostro territorio! In questa triste storia hanno dimostrato l'arretratezza del loro pensiero di sviluppo non più adatto ad una visione futura di crescita e di sbocchi occupazionali. Quello di continuare ad ammucchiare e sovrapporre in un fazzoletto di terra infrastrutture aerportuali, centri commerciali, insediamenti abitativi, strade, tangenziali e rotonde è un'iedea imprenditoriale speculativa d'altri tempi. Queso modo di concepitre lo sviluppo, cari Marchi, Vardenega, Pozza e tutti gli altri prima o poi è desinato a ricadere con pesanti conseguenze sui cittadini, sul territorio e sulle stesse attività commerciali ed economiche e ci allontana dai paesi del mondo più avanzati. La vostra sconfitta è doppia perchè un gruppo di cittadini sta dimostrando all'opinione pubblica e alla politica che le vostre idee bocciate in maniera totale dal Ministero e ritirate da ENAC sono il passato e che è necessaria una nuova visione di sviluppo che tenga conto delle potenzialità ambientali, paesaggistiche e della qualità della vita dei cittadini che ci abitano. Noi vi proponiamo una soluzione, visto la vostra mentalità vecchia e arretrata, trasferitevi in un paese dove non esistono nè diritti umani nè diritti ambientali, Treviso e Quinto vogliono crescere! P.S. crediamo che anche i sindacati debbano fare il loro mea culpa e ripensare l'idea di sviluppo e nuovi posti di lavoro. Il messaggio lo recapitiamo sopratutto alla UIL per il suo comportamento irrispettoso e antidemocratico, per aver blindato l'anno scorso, un convegno sullo sviluppo aeroportuale al quale non ci hanno permesso neanche di entrare piazzando i body guard di Enrico Marchi all'entrata. Oggi possiamo dire anche a voi che sono pagliaccate di un altro modo! Vergogna!!!
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Da poco, sempre sulla pagina Facebook del Comitato Aeroporto di Treviso, si può leggere un altro loro intervento che evidenzia anche un articolo della Tribuna di Treviso.
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Oggi comprate la Tribuna di Treviso c'è questo bell'articolo!!! Intanto noi aspettiamo un confronto vero con le associazioni degli imprenditori e dei rappresentanti dei lavoratori per discutere del futuro dell'area in questione. Loro ci lavorano noi ci viviamo. Sarebbe un bel vedere che qualcuno smetta le vesti dello speculatore o di "quelli che stanno al di sopra della legge" e si sedessero ad un bel tavolo assieme a chi come noi, le associazioni ambientaliste e della società civile credono ad uno sviluppo socio economico sostenibile nei fatti e non nelle chiacchere!! Ci vuole senso civico e visione del futuro .... abbiate coraggio il modo cambia in fretta e rischieremmo tutti di rimanere fuori da quel treno che si chiama "progresso socio economico". Enrico Marchi è il passato noi siamo il futuro!!
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Anche questa mattina ho avuto modo di scambiare alcune considerazioni con il Comitato e anche oggi ho sottolineato questo: "Avete vinto una battaglia... ma la guerra non è finita, perchè una NUOVA Istanza di V.I.A. la possono presentare anche domani".
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AGGIORNAMENTO DELLE ORE 14,34 
ARTICOLI DI IERI INVIATI OGGI DAL COMITATO
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