On. Vincenzo D'Arienzo... io posso comprendere che il Piano Nazionale Aeroporti sia una Sua priorità, ma non crede dovrebbe anche occuparsi del fatto che i tre aeroporti del Veneto: Venezia, Treviso e Verona - da decenni - stanno operando anche se sono mancanti del Decreto di Compatibilità Ambientale?


Se ieri ho pubblicato questo messaggio: "Che un (nuovo) Parlamentare del Partito Democratico si accorga - dopo 4 anni - che il Piano Nazionale Aeroporti è una "emerita caxxata", questo non può che farmi piacere... e pertanto colgo l'occasione di ricordare all'On. Vincenzo d'Arienzo che gli Aeroporti di Verona, di Venezia e di Treviso (tutti e tre controllati da SAVE SpA) da decenni stanno operando senza la V.I.A." e dato che oggi c'è un altro articolo sull'Arena sullo stesso argomento, oggi, posso formulare una più precisa domanda all'On. Vincenzo D'Arienzo e la domanda sarebbe questa:
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"On. Vincenzo D'Arienzo... io posso comprendere che il Piano Nazionale Aeroporti sia una Sua priorità, ma non crede dovrebbe anche occuparsi del fatto che i tre aeroporti del Veneto: Venezia, Treviso e Verona - da decenni - stanno operando anche se sono mancanti del Decreto di Compatibilità Ambientale?"
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Pongo questa domanda perchè anche oggi nell'articolo dell'Arena a titolo: "Aeroporti, stop al parere sul piano nazionale" con sopra titolo: "CATULLO. Il documento è all'esame della Commissione Trasporti: servono aggiornamenti" e con sottotitolo: "Il presidente Arena: «Non c'è nulla di quello che avevamo inoltrato» Il deputato D'Arienzo: «Un primo successo: ci sono troppi errori»" non si fa alcun riferimento che i tre Aeroporti del Veneto... sono tutti e tre senza V.I.A.
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Il parere del Parlamento sul Piano nazionale aeroporti è stato rinviato. Congelato. Perché? Per la necessità di ulteriori approfondimenti dopo le osservazioni avanzate in commissione trasporti sullo scalo veronese del Catullo.«Un primo successo è stato ottenuto», afferma il deputato D'Arienzo che ha partecipato ai lavori.Il Piano nazionale degli aeroporti, presentato in Commissione Trasporti della Camera, ad una attenta lettura propone una serie infinita di svarioni in merito al Verona e al Nordest che propongono una realtà ben diversa dall'attuale.Nel paragrafo relativo al bacino di traffico del Nord Est si scrive degli scali di Venezia, Treviso, Verona e Trieste, dimenticando Montichiari perché pur essendo di proprietà della Catullo viene ricompreso tra gli scali lombardi del Nord Ovest. In questo polo del Nord Est il ruolo di Verona secondo il piano nazionale è limitato al «traffico charter internazionale e connessioni point to point di supporto all'economia locale». Un po' riduttivo per le ambizioni veronesi e veneziane. «Per lo sviluppo dello scalo saranno necessari», si legge ancora, «interventi di potenziamento dell'accessibilità e di adeguamento delle infrastrutture». Il piano di sviluppo però è stato rivisto e riscritto dopo l'ingresso di Save e quindi quello riportato nel Piano nazionale è fuorviante. Ma anche sulle infrastrutture di accesso ci sono affermazioni non veritiere. Per esempio a pagina 105 si legge che «nel breve periodo, entro il 2016, è prevista l'entrata in funzione di due progetti attualmente cantierati, entrambi interamente finanziati». Quali? «L'asse autostradale Valdastico sud» e, sorpresa, «il completamento dell'asse autostradale Tirreno-Brennero», cantiere che in realtà non può essere in fase di completamento perché non è mai partito.Ma le altre sorprese, forse ancora più interessanti, si trovano nelle schede relative agli interventi previsti per il Catullo. Per esempio c'è ancora in elenco la realizzazione del piazzale «Margherita nord», area che la nuova gestione della Catullo non ritiene più strategica e non intende investire un euro su questo progetto. «In sei mesi non siamo riusciti a capire a cosa dovrebbe servire», aveva dichiarato a L'Arena il presidente di Save Enrico Marchi nei giorni scorsi. La nuova gestione con l'ad Paolo Simioni insieme con il presidente Arena punterà a potenziare la struttura esistente, alzandola e realizzando almeno tre finger per gli imbarchi. Ma è sull'intermodalità che arriva il meglio: secondo il Piano nazionale entro un anno ci sarebbe il collegamento ferroviario dell'aeroporto alla linea Modena-Verona e soprattutto viene ancora dato per vivo il progetto per il nuovo casello autostradale dedicato sull'A22, progetto che in realtà è sparito dai radar almeno cinque anni fa. E poi ovviamente è inserito il corridoio Ti-Bre con il raccordo Fontevivo di Parma-Nogarole Rocca.Un quadro sorprendente dunque ed è proprio questa la reazione del presidente della società Catullo Paolo Arena: «La nostra reazione di fronte a questo piano nazionale degli aeroporti è stata di stupore e di sorpresa. Perché non contiene nulla di tutto quello che avevamo presentato mentre c'è tanto altro. Stiamo quindi fornendo specifiche e aggiornamenti al ministero per aggiornare la situazione». Il parere della Commissione Trasporti comunque è rinviato e «non poteva essere diversamente», riprende D'Arienzo: «Troppi elementi, oltre agli errori, non sono stati valutati. Il nostro sistema autostradale e ferroviario esistente e futuro offre enormi possibilità di crescita. Mentre per l'aeroporto di Venezia alcune infrastrutture devono essere realizzate, qui da noi i collegamenti ci sono. Occorre migliorarne la funzionalità al servizio dello scalo. Lo scopo è uno solo: il Catullo è fonte di sviluppo per il nostro territorio. Se non portiamo le nostre istanze a Roma accadono cose come queste, ovvero che chi decide dove vanno i traffici aerei considera Verona uno scalo di secondo piano. Come potrà mai crescere in queste condizioni?»
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Il quanto evidenzia l'On. Vincenzo D'Arienzo... come è noto... è noto dal 2010, perchè il Piano Nazionale Aeroporti... che sia noto... lo è da quella data e pertanto che qualcuno, finalmente, si accorga che - per quanto riguarda l'Aeroporto Catullo - nel PNA ci siano solo caxxate... questo mi fa piacere.
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Comunque  all'On. Vincenzo D'Arienzo, va ricordato che gli Aeroporti, prima di crescere devono prima ottenere il Decreto di Compatibilità Ambienta, ovviamente... dopo aver superato "Positivamente" una procedura di VIA.
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Comunque per comprendere meglio l'intervento dell'On. Vincenzo d'Arienzo andiamo a leggere quanto dallo stesso dichiarato, come risulta dal Resoconto della seduta del 1 Luglio 2015 della Commissione Trasporti (durata in tutto 30 minuti) in cui si legge questo:
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La seduta comincia alle 15.
Schema di decreto del Presidente della Repubblica recante l'individuazione degli aeroporti di interesse nazionale.

Atto n. 173. 
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del Regolamento, e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto all'ordine del giorno, rinviato nella seduta del 24 giugno 2015.
  Michele Pompeo META, presidente, propone, se non vi sono obiezioni, che la pubblicità dei lavori sia assicurata anche mediante impianti audiovisivi a circuito chiuso. 
  Così rimane stabilito.
  Vincenzo GAROFALO (AP), relatore, in ragione della grande rilevanza del provvedimento in esame e del lungo lavoro Pag. 101istruttorio svolto, ritiene che sia opportuno sottoporre alla Commissione alcune riflessioni sulle quali avviare un confronto per pervenire ad una proposta di parere condivisa. In primo luogo, ritenendo condivisibili le integrazioni contenute del secondo testo trasmesso al Parlamento e sulla base delle indicazioni fornite al riguardo dal rappresentante del Governo, giudica opportuno proporne l'accoglimento nella proposta di parere con apposite condizioni. Ritiene altresì condivisibili le considerazioni della collega Oliaro riguardo alla necessità di fare un espresso riferimento nella proposta di parere al trasporto aereo delle merci e sottolinea al riguardo la necessità di privilegiare, piuttosto che la realizzazione di aeroporti esclusivamente dedicati al cargo, lo sviluppo di poli logistici in un numero assai limitato di aeroporti che registrano un più alto traffico di passeggeri. 
  Ritiene altresì opportuno inserire nella proposta di parere una specifica osservazione riguardo alla necessità di un più incisivo controllo sulla gestione degli aeroporti sotto il profilo dell'efficienza dei servizi resi ai passeggeri e alle compagnie aeree.
  Diego DE LORENZIS (M5S), sottolineando le perplessità del proprio gruppo in ordine ai contenuti del Piano, preannuncia l'intenzione di presentare una proposta alternativa di parere. In particolare osserva che il Piano non fa alcun riferimento alle soglie individuate dall'Unione europea nella Comunicazione 2014/C 99/03 per la sostenibilità economica degli aeroporti né viene esplicitata la modalità con la quale il Ministero possa provvedere all'aggiornamento dell'elenco degli aeroporti di interesse nazionale, qualora alcuni di essi non mantengano i requisiti richiesti.
  Vincenzo D'ARIENZO (PD) rileva che il provvedimento all'esame della Commissione ascrive l'aeroporto di Brescia Montichiari al bacino Nord-Ovest, mentre a suo giudizio dovrebbe più correttamente far parte del bacino del Nord-Est. Al riguardo osserva infatti che l'aeroporto Montichiari è gestito, al pari di quello di Verona, dalla società Aeroporto Valerio Catullo di Verona Villafranca Spa, in cui detiene una partecipazione significativa la SaVe, società di gestione dell'aeroporto di Venezia. Fa presente che l'aeroporto di Brescia – Montichiari, oltre ad essere servito dalla linea ferroviaria ad alta velocità, potrà prevedere in futuro l'allungamento della pista, consentendo l'atterraggio a velivoli di più grandi dimensioni, acquisendo quella vocazione di polo logistico cui faceva prima riferimento il relatore. Osserva infine che il Piano all'esame della Commissione è a suo giudizio assai lacunoso per quanto riguarda l'aeroporto di Verona, dal momento che vengono indicate per il suo potenziamento opere infrastrutturali non finanziate da molti anni e non vengono invece prese in considerazione le opere che sarebbero necessarie per il raggiungimento dell'auspicata soglia dei 6,3 milioni di passeggeri indicata per il 2030. Al riguardo ritiene che al fine di un tale potenziamento del traffico sia necessario portare a termine il collegamento TiBre e prevedere come priorità il finanziamento dell'opera che prevede lo spostamento del tracciato della linea ferroviaria Verona Mantova di due km al fine di realizzare la metropolitana di superficie che colleghi l'aeroporto di Verona con il centro cittadino.
  Michele MOGNATO (PD) nell'apprezzare la disponibilità manifestata dal relatore ad un confronto per la definizione del parere su un atto di grande rilevanza, come quello all'esame della Commissione, giudica opportuno che la proposta di parere richiami in primo luogo gli indirizzi della mozione presentata dal collega Brandolin e votata dall'Assemblea lo scorso aprile relativa alle questioni occupazionali nel trasporto aereo. In secondo luogo, giudica necessaria una selezione degli interventi infrastrutturali individuati nel Piano al fine di finanziare i soli interventi realmente utili ai fini del raggiungimento dell'obiettivo previsto dell'aumento del traffico aereo. Infine sottolinea la necessità che lo sviluppo e il potenziamento degli aeroporti si concili con la programmazione territoriale, dal momento che alcuni aeroporti sono ubicati in zone limitrofe ai centri abitati con un forte impatto sulla sostenibilità ambientale. Chiede pertanto al relatore di tenere conto degli elementi citati nella proposta di parere.
  Roberta OLIARO (SCpI) nel ringraziare il relatore per il preannunciato accoglimento all'interno della proposta di parere della questione da lei posta relativa al trasporto aereo di merci, sottolinea che l'aeroporto che ad oggi registra il più alto traffico merci a livello nazionale è quello di Malpensa, che serve un bacino assai ampio e ritiene, anche in ragione dell'esiguità delle risorse da investire, che sia preferibile farle convergere su un unico aeroporto piuttosto che disperderle su più scali.
  Michele Pompeo META, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.
  La seduta termina alle 15.30.
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Da quello che qui leggo... l'On. Vincenzo D'Arienzo non ha fermato nulla relativamente al Piano Nazionale Aeroporti e non c'è stato alcuno STOP... visto che l'argomento in discussione è stato solo rinviato ad altra seduta, perchè prima c'erano le Audizioni dell'ENAC e di ASSAEROPORTI... tutto qui. 

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