visto che la situazione ambientale e sanitaria di Caselle è sempre peggiore, posso fare una domanda: "Quando sarà approvato il Piano degli Interventi del Comune di Sommacampagna?"


Il 26 Maggio scorso scrivendo questo messaggio: "Visto come si è svolta ieri sera l'Assemblea Pubblica relativa al Centro Commerciale avrei dovuto mettermi nella posizione di essere... "tra l'incudine e il martello", ma visto gli argomenti che avrei voluto evidenziare, mi sarei pure messo in un... "cul de sac"... e mi sarebbe voluto un "sac de cul" per venirne fuori bene e pertanto ho preferito stare in silenzio", avevo evidenziato un estratto tratto dalla Determina dell'Ufficio urbanistica n° 7 del 19 maggio 2015, con la quale era stato stabilito di aprire una "Procedura negoziata per l'affidamento di un incarico professionale per la redazione del Piano degli Interventi".
.
.
Leggendo quanto qui sopra riportato è evidente che chi riceverà l'incarico avrà a disposizione 180 giorni per svolgere l'incarico assegnato e tra i documenti da consegnare ci sarà anche la documentazione necessaria per la Verifica di Assoggettabilità alla VAS, il cui iter - se va bene - potrebbe concludersi in altri 180 giorni, che potrebbero diventare il doppio se dovesse essere predisposta una nuova VAS del PAT.
.
In merito all'inizio della decorrenza di questi 180 giorni, è evidente che questi avranno da iniziare solo dopo la firma dell'incarico, il quale incarico però non è ancora stato assegnato, visto l'avviso pubblicato all'Albo Pretorio del Comune di Sommacampagna il 10 Giugno scorso.
.
.
Il "CHE COSA"
dovrebbero fare i tecnici
- entro 180 giorni dall'incarico -
qui sotto si riporta l'elenco:
.
Dalla "Lettera Invito Piano interventi Sommacampagna" ricordiamo alcuni punti delle prestazioni professionali che dovrà eseguire il tecnico incaricato per la "Redazione del Piano degli Interventi". 
.
ELABORATI TECNICI COSTITUENTI IL P.I. e relativi contenuti:
.
A.1 
Adeguamento del Quadro Conoscitivo del P.A.T.
.
a. aggiornamento della cartografia di base (Carta Tecnica Regionale) tramite inserimento di edifici e infrastrutture eventualmente mancati e realizzate dalla data di stesura del Quadro Conoscitivo alla data dell’incarico;
b. aggiornamento della banca dati alfa numerica secondo le prescrizioni degli Atti di Indirizzo Regionali, in versione firmata digitalmente dal professionista incaricato ed immodificabile ed in versione modificabile ad uso interno degli uffici;
contenuto oggetto di offerta migliorativa da parte del concorrente soggetto a valutazione secondo le modalità di cui al successivo punto 8 della presente lettera invito:
c. conseguente integrazione / aggiornamento della schedatura degli edifici sulla base di quanto già presente nel Quadro Conoscitivo con eventuale inserimento di nuovi immobili ritenuti meritevoli di tutela;
.
A.2 
Elaborati grafici
.
Elaborati grafici alla scala 1:5.000 relativi all’intero Territorio Comunale ed alla scala 1.2.000 relativamente ai tre centri abitati principali (Sommacampagna – Caselle – Custoza) il cui ambito va definito utilizzando i limiti degli stessi individuati sulla Tav. 1 del P.A.T. dal limite delle fasce di rispetto stradale.
Specifiche tecniche informatiche obbligatorie:
Le Tavole del Piano dovranno essere redatte con software atti a garantire la massima compatibilità con gli strumenti in dotazione presso gli uffici tecnici del Comune (a titolo esemplificativo: GEOMEDIA) e dovranno essere depositati in formato PDF – PDFA per la pubblicazione del sito internet completi di firma digitale del professionista incaricato ed in versione modificabile liberamente dagli uffici comunali per i successivi utilizzi interni ed esterni.
La struttura di archiviazione dei dati deve essere conforme alle specifiche tecniche dettate dagli Atti di Indirizzo della L.R. 11/04 nella versione definita dalla DGR 3811/2009 con particolare riferimento alla lettera A.
Inoltre i metadati relativi a nuove elaborazioni di banche dati geografiche prodotte dovranno essere conformi alle specifiche definite dagli standard regionali in adeguamento agli standard ISO 10115 e agli standard proposto dal Repertorio nazionale dei dati Territoriali (RNDT), secondo quanto previsto dal DM 10.11.2011 “Regole tecniche per la definizione del contenuto del repertorio nazionale dei dati territoriali”.
contenuto minimo obbligatorio degli elaborati:
a. suddivisione del territorio in zone territoriali omogenee ai sensi degli atti di indirizzo regionali in materia (Art. 50 della L.R. 11/04), avuto riferimento alle incompatibilità tra il P.R.G. // P.I. vigente (Art. 48 della L.R. 11/04) ed il P.A.T. approvato, comprese aree o ambiti di tipo turistico ricettivo;
b. individuazione delle aree di espansione e di sviluppo insediativo, nonché di atterraggio dei crediti edilizi, in coerenza con le direttive del P.A.T. e del P.T.C.P. approvato, sia di natura residenziale che produttiva, in cui gli interventi sono assoggettati a P.U.A. (perimetri) o di comparti urbanistici – unità minime di intervento – soggetti a progettazione coordinata ed unitaria, dettando le indicazioni per le eventuali successive variazioni dei perimetri, con predisposizione di una scheda urbanistica, da allegare al Piano, esplicativa degli accordi ex Art. 6 della L.R. 11/04 che l’Amministrazione indicherà all’incaricato;
c. proposta e successiva definizione grafico - normativa delle modalità di attuazione degli interventi di trasformazione / conservazione e salvaguardia del patrimonio edilizio esistente, predisponendo schede di regolazione degli interventi sugli edifici oggetto di salvaguardia e/o tutela non regolamentati per legge o con norme tecniche specifiche;
d. definizione normativa e regolamentare di:
- destinazioni d’uso dell’edificato esistente e di progetto;
- parametri edificatori delle aree del consolidato, delle aree di espansione e di riqualificazione e riconversione;
e. localizzazione e dimensionamento delle aree di interesse pubblico esistenti da trasformare e riqualificare, o di nuova eventuale costituzione in relazione anche agli obiettivi di tutela ambientale del territorio definiti dal P.A.T. e dalla relativa V.A.S.;

f. verifica della perimetrazione dei Centri Storici e degli ambiti rurali di antica origine (ex art. 10 L.R. 24/85), definizione degli obiettivi di tutela, valorizzazione, recupero e trasformazione funzionali alla successiva revisione dei relativi Piani Particolareggiati di esecuzione, con riferimento agli obiettivi fissati nel Documento Programmatico del Sindaco;
g. individuazione e regolazione secondo le direttive del P.A.T. delle aree produttive non inserite nel contesto del consolidato e definizione dei relativi parametri di incompatibilità e/o di riallocazione urbanistica;
h. definizione della aree rurali con eliminazione della sottozonizzazione prevista dalla L.R. 24/85 (attualmente nel P.R.G. // P.I.) con perimetrazione e disciplina degli ambiti di produzione tipica e/o specializzata previsti dal P.A.T.;
i. tavola di verifica del dimensionamento con riferimento alla A.T.O. previste dal P.A.T. ed agli interventi proposti con contestuale verifica e calcolo del consumo di S.A.U.: predisposizione di registro informatico;
j. individuazione degli ambiti in cui consentire gli interventi previsti dalla L.R. 50/2012 con riferimento alle medie strutture di vendita e stesura dei relativi criteri tecnici operativi (standard edilizi ed urbanistici);
k. recepimento dei P.U.A. vigenti e creazione di un “fascicolo normativo” di riferimento al fine di confermarne le prescrizioni edilizie ed urbanistiche;
l. individuazione, perimetrazione e normazione degli ambiti da assoggettare a tutela con riferimento alla Rete Ecologica Comunale prevista dal P.A.T. nella Carte dei Vincoli (Tav. 1), delle Invarianti (Tav. 2) e delle Fragilità (Tav. 3), nonché dei contesti figurativi individuati dal P.A.T. e dal P.T.C.P. vigente;
m. recepimento ed aggiornamento del registro dei vincoli predisposto (anno 2003) dal Comune e degli edifici non più funzionali alla conduzione del fondo;
n. recepimento delle direttive dello Studio di Micro - zonizzazione Sismica ed eventuale individuazione di ambiti di attenzione per la progettazione strutturale degli edifici;
o. indicazione delle azioni progettuali volte alla riorganizzazione viaria dell’abitato di Caselle;
.
A.3 
Norme Tecniche Operative
.
a. normazione di tutti gli aspetti di natura edilizia ed urbanistica di competenza del P.I., in relazione alla ripartizione del territorio di cui al precedente punto A.2 lett. a) e j), sia in riferimento all’edificato esistente che a quello di nuova realizzazione o in trasformazione (indici, distanze, altezze, destinazioni d’uso, standard edilizi); definizione degli interventi ai sensi del D.P.R. 380/01, della relativa documentazione tecnico – progettuale, nonché definizione delle modalità di calcolo e misurazione degli edifici al fine di determinare i predetti parametri;
b. normazione dei parametri tecnici e regolamentari per la redazione dei P.U.A. e/o degli interventi ad essi assimilabili (documentazione tecnica necessaria – modalità di dimensionamento – standard urbanistici e relativi criteri di monetizzazione – criteri qualitativi per gli interventi in relazione al tessuto edilizio di riferimento – consolidato, rurale o produttivo ecc.);
c. definizione delle modalità di applicazione dell’art. 2bis del D.P.R. 380/01 con riferimento a distanze, altezze e standard come previsti dal D.M. 1444/68 artt. 7 – m8 – 9;
d. regolamentazione dell’istituto del Credito Edilizio con costituzione del relativo registro;
e. regolamentazione della perequazione e compensazione urbanistica;
f. disciplina edilizia delle fasce di rispetto e zona vincolate individuate nella Tav. 1 del P.A.T. con riferimento a: strade, autostrade, ferrovie, aeroporto, elettrodotti, gasdotti, cimiteri (in riferimento anche all’art. 4 della L.R. 4/2015), allevamento zootecnici, aree con penalità edificatorie e tutele idraulica, aree a rischio idraulico e franosità, aree boscate, ambiti naturalistici ed ambiti appartenenti alla rete ecologica comunale;

g. regolamentazione degli scomputi volumetrici consentiti in presenza di particolari metodologie e tecniche costruttive finalizzate al risparmio energetico e/o alla compatibilità degli interventi con il territorio ed il paesaggio;
h. normazione edilizia degli interventi in zona rurale ai sensi degli art. 43 – 44 e 45 della L.R. 11/04 con recepimento del Registro comunali dei vincoli e definizione delle modalità di aggiornamento dello stesso e recepimento delle norme regionali afferenti agli “appostamenti di caccia”;
i. definizione del tipo di procedura utilizzabile per i singoli interventi edilizi sulla scorta del vigente prontuario comunale, opportunamente aggiornato ed integrato;
j. disciplina edilizia nelle aree di tutela individuate nelle Tav. 2 – 3 e 4 del P.A.T. proponendo specifiche norme ai sensi di legge e/o un’adeguata e proporzionata salvaguardia con riferimento alle Norme Tecniche di Attuazione vigenti,

k. definizione di specifiche normative atte a favorire l’insediamento di attività produttive ad elevato contenuto di innovazione tecnologica del processo produttivo e dei beni prodotti e con il miglior rapporto possibile tra superficie territoriale occupata e numero di addetti;
l. predisposizione di uno schema tipo di convenzione urbanistica per gli accordi ex 6 della L.R. 11/04 che per il convenzionamento dei futuri P.U.A. e definizione delle modalità tecniche di quantificazione della eventuale monetizzazione di aree a standard;
.
A.4 
Prontuario per la qualità architettonica e la mitigazione ambientale
.
Prontuario per la qualità architettonica e la mitigazione ambientale, anche con riferimento alle prescrizioni dettate dal P.T.C.P. approvato.
.
A.5 
Relazione illustrativa e programmatica
.
Relazione illustrativa e programmatica, che indichi i tempi, priorità operative ed il quadro economico.
.
A.6 
Verifica di assoggettabilità a VAS del Piano
.
Verifica di assoggettabilità a VAS del Piano, previa stesura di relazione ambientale preliminare e relativi elaborati tecnici in riferimento alle disposizioni della VAS del P.A.T. ed in reazione alla D.G.R. 1717 del 03.10.13.
.
A.7 
Relazione metodologica sulle modalità di svolgimento dell’incarico art. 7 delle FOAV
.
Relazione metodologica sulle modalità di svolgimento dell’incarico in cui dovranno essere illustrate le modalità di svolgimento dell’incarico con riferimento allo schema fissato nell’art. 7 delle FOAV precisando le attività che verranno svolte con specifico riferimento a:
illustrazione dei contenuti tecnici degli elaborati di progetto in relazione alle indicazioni dello strumento urbanistico vigente al fine di produrre il Piano degli Interventi;
esplicazione delle modalità di confronto tecnico con gli uffici comunali relativamente alle scelte metodologiche ed ai contenuti normativi progettuali, definiti mediante la rielaborazione ed implementazione dell’attuale strumento urbanistico comunale;
partecipazione agli incontri pubblici (con un minimo di n. 4) e con l’Amministrazione (con un minimo di n. 4) nonché a tutti gli incontri di lavoro, richiesti dal Comune, con l’Ufficio Urbanistica anche al fine di definire quanto previsto al punto A.2 lett. b);
partecipazione all’esame delle osservazioni e predisposizione delle controdeduzioni, dovrà inoltre essere indicato il termine per il deposito della relazione contenente i pareri di controdeduzione alle osservazioni/opposizioni pervenute, decorrente dalla trasmissione degli atti da parte del Comune;
illustrazione sintetica degli strumenti e risorse umane che si intendono impiegare;
ogni altra argomentazione, autonomamente prevista inerente allo svolgimento dell’incarico, finalizzata a rendere comprensibili e trasparenti le modalità tecniche di redazione del progetto e di confronto con l’amministrazione;
.
Che il sottoscritto sostiene che il PAT di Sommacampagna abbia dei problemi con la V.A.S., sono anni che lo sostengo... e a titolo di esempio ricordo quanto pubblicato in data 9 Luglio 2008 (sette anni fa) in questo messaggio: "Un P.A.T. che impatterà nella V.A.S."
.
Se prima non vengono attuate azioni concrete per diminuire l'inquinamento che da decenni impatta su Caselle, è evidente che se c'è già una grave situazione - prima di aggiungerne dell'altro inquinamento - bisogna eliminare una buona parte dell'attuale inquinamento.
.
.
E visto che la situazione ambientale e sanitaria di Caselle è sempre peggiore, posso fare una domanda: "Quando sarà approvato il Piano degli Interventi del Comune di Sommacampagna?"

Commenti