Oltre che sull'Arena, in un articolo a titolo: "In 250 a Caselle per dire «no» al nuovo centro commerciale", anche un articolo de: "Il Baco da Seta" a titolo: "Un nuovo centro commerciale a Caselle più grande della Grande Mela? Infuria la polemica"

Sull'Arena di oggi hanno pubblicato un articolo a titolo: "In 250 a Caselle per dire «no» al nuovo centro commerciale", con sopra titolo: "SOMMACAMPAGNA. Animata l'assemblea organizzata per discutere la possibilità dell'arrivo della nuova attività" e sottotitolo: "I residenti: «I negozi della frazione chiuderanno e nuovo traffico si aggiungerà a quello già esistente» Il sindaco: «Ora rifletteremo. A breve una risposta»".
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È un «No» deciso quello di Caselle di Sommacampagna alla possibilità che l'area attorno a corte Palazzina diventi un centro commerciale. La frazione lo ha ribadito all'animata assemblea tenutasi in sala civica, (250 persone presenti), promossa dal Comune, e al termine il sindaco Graziella Manzato ne ha preso atto: «Il messaggio ricevuto è forte e chiaro. Percepiamo una preoccupazione reale. Ora rifletteremo e risponderemo a breve». 
Il «Niet» dei cittadini è fermo: «È un'edificazione non una riqualificazione. Per 250 posti di lavoro promessi, tra l'altro non appannaggio dei residenti, altrettanti ne perderà la frazione se i negozi di vicinato chiuderanno a causa del nuovo centro, togliendo anche un servizio agli anziani. Nuovo traffico, inoltre, si aggiungerebbe a quello esistente in una frazione incorniciata da A4, A22 e aeroporto».
Sindaco e vice delegato all'urbanistica, Giandomenico Allegri, hanno illustrato la situazione attuale dell'area per la quale è arrivata la proposta di realizzare un centro commerciale che la giunta, con una delibera, ha giudicato meritevole di essere approfondita per gli aspetti positivi che potrebbe riservare. La proposta coinvolgerebbe un'area di 280mila metri quadrati, inglobando corte Palazzina, il cui degrado ha generato problemi di sicurezza, e l'ex Gecofin oggi dismessa ma su cui può essere raddoppiata l'attività industriale. Dai proponenti il centro l'amministrazione conterebbe di ottenere migliorie viabilistiche e l'opportunità di 250 posti di lavoro. 
«Ci hanno accusato», hanno esordito Manzato e Allegri, «di aver bloccato lo sviluppo di Fercam che portava occupazione. Non ci è sembrato il caso, quindi, di rifiutare a scatola chiusa una proposta su un'area su cui sono sempre arrivate indicazioni commerciali». Sempre rifiutate, però, come quella della Città del vino progettata da Fuksas dieci anni fa e quella alberghiera bloccata da Enac (Ente nazionale dell'aviazione civile) essendo l'area in testata alla pista. Per questa, ha spiegato Allegri, c'è un ricorso al Tar contro il Comune da parte dei privati che chiedono un risarcimento di quattro milioni di euro per mancata realizzazione. Il vicesindaco ha fatto un elenco delle prospettive dell'area nel caso non si facesse il centro commerciale. Ha poi richiamato la responsabilità, per scelte urbanistiche passate, di ex amministratori che oggi sono contrari al progetto. Ma il pubblico ha lamentato che non si può condizionare la difesa di Caselle paventando questioni giudiziarie o altri sviluppi dell'area. 
Manzato e Allegri hanno concluso: «Parliamo per ora solo di uno studio di fattibilità per una verifica preliminare. Non è stato approvato niente». Ma la delibera di giunta è già rischiosa di per sé secondo Gianluca Mengalli, ex sindaco e vicesindaco della prima giunta Manzato: «La delibera è sbilanciata e usa termini positivi e pochi condizionali. Dice già qual è la posizione del Comune che invece deve fare chiarezza su ciò che vuole perché il privato non può dettare la lista delle necessità. Le persone con cui si ragiona oggi, inoltre, non saranno quelle che costruiranno. Il progetto, infine, riguarda un'area pari a un quarto di Caselle. Con Palazzina e Gecofin introduce anche 180mila metri di area vergine. Non è previsto dai piani urbanistici». Per Mengalli non è tardi, ma occorre ripensarci prima che il privato prosegua con l'iter, per evitare contenziosi nel caso in cui il Comune facesse marcia indietro.
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Ma oggi oltre all'articolo sull'Arena, anche un articolo de: "Il Baco da Seta" a titolo: "Un nuovo centro commerciale a Caselle più grande della Grande Mela? Infuria la polemica".
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Un nuovo centro commerciale attorno a corte Palazzina, su settantacinquemila metri quadrati, a Caselle? Sulla decisione del Comune di Sommacampagna di valutare questo progetto si sta creando nelle ultime settimane una forte polemica, che coinvolge oltre alle forze di minoranza anche moltissimi cittadini.
Ma andiamo con ordine. La Giunta della Sindaco Manzato ha emanato lo scorso 16 aprile, tramite delibera, un atto di indirizzo per lo studio di fattibilità e la proposta urbanistica per la costruzione di un grande centro commerciale a Caselle – con negozi, aree sportive e centro benessere – a seguito di una proposta arrivata dalle società Le corti srl e Immobiliare Caselle spa.
Il Sindaco e il Vicesindaco Allegri hanno in più sedi spiegato che ancora non è stato deciso nulla e che si tratta solo di un parere positivo a un progetto che, sostengono, potrebbe però avere ricadute positive per Sommacampagna, sia sotto il profilo della creazione di nuovi posti di lavoro sia per la sistemazione della viabilità: tra le opere compensatorie ci sarebbe, infatti, la realizzazione della rotatoria all’inizio di via Verona, in direzione Quadrante Europa, il completamento di via Ferrari e l’utilizzo, in un solo senso di marcia, del sottopasso autostradale presso Corte Palazzina.
Inoltre gli Amministratori di Sommacampagna hanno spiegato che l’insediamento verrebbe edificato in un’area già profondamente urbanizzata ed industriale.
Ma contro questa scelta dell’Amministrazione PD di Sommacampagna si è venuto immediatamente a creare un fronte di opposizione realmente trasversale.
Si possono infatti contare tra i contrari l’ex Sindaco Gianluca Mengalli, gli ex Vicesindaci Dalla Piazza e Residori, gli ex Assessori Guido Mengalli, Adami e Giacopuzzi e gli ex Consiglieri Comunali Bianconi, Giacopuzzi e Frugoni. Ma non è finita qui.
Contro questo progetto lo scorso 30 aprile il Capogruppo in Consiglio Comunale di “Centrodestra per Sommacampagna” Augusto Pietropoli ha presentato una mozione, con la quale chiede che l’Amministrazione comunale ripensi la sua decisione.
A Caselle, nel frattempo, è nato pure un Comitato che si oppone a questa realizzazione. In un volantino diffuso per il paese i membri del Comitato spiegano che un centro commerciale grande una volta e mezza la Grande Mela, e posizionato a cento metri dall’abitato di Caselle, significherebbe traffico senza controllo e la morte del paese e dei suoi esercizi commerciali.
A seguito di tutti questi movimenti, lunedì scorso 25 maggio a Caselle l’Amministrazione Comunale di Sommacampagna ha tenuto un’assemblea, più di duecento i presenti (foto in alto sotto il titolo), per spiegare con Sindaco e Vicesindaco come stanno le cose, i motivi che stanno alla base della delibera di Giunta e i vantaggi che ne potrebbero venire per il territorio. In sala evidente la contrarietà dei cittadini al progetto, e anche gli amministratori non hanno potuto che tenerne conto.
Al termine della serata Augusto Pietropoli, ha dichiarato che “l’assemblea ha evidenziato la netta contrarietà dei residenti alla proposta del Centro Commerciale. Non siamo volutamente intervenuti durante il dibattito, perché firmatari della mozione che chiede il ritiro della delibera della Giunta. Mozione che nei contenuti e nella richiesta è in perfetta linea con quanto richiesto dai numerosi cittadini intervenuti. Volevamo fosse chiaro al Sindaco e alla Giunta che il sentimento di opposizione a quanto deliberato non è circoscritto ai simpatizzanti del Centrodestra o delle opposizioni, bensì alla stragrande maggioranza della popolazione di Caselle. Attendiamo la Giunta in programma giovedì, per vedere se quanto emerso in assemblea, sia stato recepito dal sindaco. I cittadini di Caselle, ma non solo, si aspettano la revoca della delibera incriminata”.
Un’altra assemblea su questo scottante tema si tiene stasera nella sala polifunzionale di Caselle, organizzata dal Movimento Cinque Stelle di Sommacampagna, che ha già annunciato che avvierà una raccolta firme per richiedere un referendum consultivo sulla realizzazione o meno del nuovo centro commerciale.
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Per oggi non scrivo nessun altro commento... aspettiamo!!! 

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