Se sull'Arena leggo un articolo a titolo: "Sommacampagna si ribella: «Commissariatela sui rifiuti»" e su "Insieme per Sommacampagna" leggo un post a titolo: "Quello che i giornali non dicono" e poi su Facebook di "Sommacampagna Popolare" leggo: "Perché Sommacampagna ha detto NO!"... prima di scrivere "qualcosa" in merito... posso aspettare di leggere la Delibera Consigliare?

Oggi sull'Arena hanno pubblicato un articolo a titolo: "Sommacampagna si ribella: «Commissariatela sui rifiuti»", con sopra titolo: "VILLAFRANCA. Conflitto tra le due amministrazioni sulla legge che impone la formazione di unioni per la raccolta" e sottotitolo: "Il sindaco Faccioli contesta la mancata firma della convenzione con il Consorzio e scrive a Zaia. La replica: «Così aumenta la tariffa ai cittadini»"
.
.
Sommacampagna «è inadempiente» e così il sindaco di Villafranca Mario Faccioli ieri ha chiesto al presidente della Regione Luca Zaia di nominare un commissario ad acta: questa figura porterà a termine l'applicazione della norma regionale cui sono chiamati i Comuni che devono convenzionarsi per poi costituire i consigli di bacino attraverso i quali condurre, in forma associata, la gestione integrata dei rifiuti urbani.
La norma, contenuta nella legge finanziaria, prevede l'individuazione di ambiti, che a Verona saranno tre, all'interno dei quali i Comuni accorpati costituiranno un consiglio di bacino. Capofila dell'ambito in cui ricade Sommacampagna, il Verona Nord, è Villafranca.
L'onere di verificare, perciò, che tutti i Comuni adempiano alla normativa approvando lo schema di convenzione, è il sindaco Faccioli. Ma Sommacampagna, lunedì, non ha approvato, con delibera consiliare, lo schema, costringendo Faccioli a intervenire.
Così facendo Sommacampagna commette un atto illegittimo secondo la minoranza consiliare che è uscita dall'aula, ma anche secondo il capofila: «L'atto è in contrasto con le norme vigenti regionali e nazionali e non è legittimo», spiega Faccioli. «Quello che noi tutti Comuni siamo chiamati ad approvare, pur non condividendo alcuni principi, è un obbligo di legge, non un atto di indirizzo. È la norma e ci sono scadenze da rispettare».
Faccioli ha, quindi chiesto la nomina di un commissario per portare a termine le operazioni di convenzione e addebitare al Comune inadempiente le spese necessarie: «La posizione di Sommacampagna blocca il neo costituendo bacino e l'operatività di ben 57 Comuni».Tanti sono i paesi afferenti all'ambito e quasi tutti hanno già approvato o lo faranno a giorni lo schema di convenzione.
Il documento è stato redatto, su richiesta del capofila, dal Consorzio di Bacino Verona 2 che già gestisce il servizio dei rifiuti per molti Comuni e dal quale, alcuni anni fa, Sommacampagna si era ritirata per gestire da sé le operazioni guadagnandone in termini di qualità e di economie. Sommacampagna rifiuta proprio il documento del Consorzio.«Ma siamo noi il Consorzio e l'ambito è composto da noi sindaci», tuona Faccioli. «Non c'è un terzo esterno che ci impone qualcosa. Ciascun Comune poi stabilirà la tassazione in base al servizio di cui necessita: Garda, che si popola d'estate, ha richieste diverse da Villafranca.
Allo stesso modo, Sommacampagna chiederà di procedere come ritiene. Il principio di economia è di mettere in sinergia i servizi. Saremo noi Comuni a dettare le scelte e i criteri».
Ma Sommacampagna difende la sua decisione definendola un atto politico per tutelare la qualità della raccolta fin qui raggiunta (l'82 per cento di differenziato) e le tasche dei suoi cittadini che con il nuovo sistema, secondo l'amministrazione, pagheranno di più. «Per noi la delibera è legittima.
Non diamo parere negativo allo schema di delibera regionale, ma non approviamo la convenzione che ci è stata proposta dal Consorzio di Bacino», spiega l'assessore all’ecologia di Sommacampagna Fabrizio Bertolaso, «perché è mancato un coordinamento per giungere a una proposta di convenzione condivisa a tutela dei principi di efficacia, efficienza ed economicità della legge Regionale 52 del 2012 sulla gestione dei rifiuti, e di quello delle direttive europee secondo le quali “Chi inquina paga"». Sommacampagna ha commissionato una ricerca che ha evidenziato che nel 2013 ha pagato 86 euro per abitante all'anno per il servizio di raccolta rifiuti, a fronte di una media veneta di 138 e di quella di 109,88 dei Comuni delle sue stesse dimensioni. Unificando gli importi, i cittadini, che sono anche «abituati a un livello qualitativo del servizio molto elevato», secondo Bertolaso, subirebbero un aumento del 22 per cento sulla tariffa
.
E se questo era l'articolo principale sulla pagina del "Villafranchese", sempre sull'Arena a lato di questo - e sullo stesso argomento - c'era anche questo altro articolo a titolo: "Esperimento con i bidoni con i sensori".
.
.
Sommacampagna, pioniera del porta a porta spinto inaugurato 16 anni fa, a luglio sperimenterà,per entrare a regime a gennaio 2016, la sostituzione dei sacchetti con i bidoni dotati di microchip. «Si migliorerà così», spiega l’amministrazione comunale, «l’efficacia della raccolta dei rifiuti e i cittadini non dovranno più acquistare i sacchetti del secco. È un progetto che punta al contenimento e al mantenimento economico dei costi a carico del cittadino».
La modalità di gestione porta a porta e i risultati ottenuti non sono passati inosservati, secondo gli amministratori, che annunciano l’arrivo, per domani mattina,di una commissione del Senato che sarà in visita per capire le modalità operative di Sommacampagna e studiare le strategie adottate in  questi anni. Non solo perla raccolta nelle case, ma anche per il sistema di trasporto e conferimento dei rifiuti, e il funzionamento delle isole ecologiche, aperte una tutti i giorni, compresa la domenica mattina, e una tre giorni la settimana. «L’efficacia del servizio è ormai nota», conclude l’amministrazione, motivando il diniego ad aderire ai consorzi di bacino. «Da anni siamo ai vertici nella classifica dei comuni Ricicloni, nonostante la presenza sul territorio di numerose infrastrutture come aeroporto e caselli autostradali»
.
Evidenziato questi articoli, se ora ci colleghiamo alla pagina web: "Insieme per Sommacampagna - Fabiano Gozzo Sindaco" (Lista che ha due Consiglieri di Minoranza in Consiglio Comunale) possiamo leggere  un intervento a titolo: "Quello che i giornali non dicono!" con sotto titolo: "Note dal Consiglio Comunale del 2 Marzo 2015".
.
.
Durante il Consiglio Comunale del 2 marzo scorso, all’ordine del giorno vi era una convenzione per la costituzione ed il funzionamento dei consigli di bacino afferenti al servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani.
Come da regolamento, la settimana precedente era stata organizzata la Conferenza dei Capigruppo, ossia un riunione preliminare durante la quale il Sindaco e/o gli Assessori di competenza illustrano gli argomenti che andranno in discussione e dispongono che sia messo a disposizione dei Consiglieri eventuale materiale per potersi preparare in materia.
La Manzato, giunti a trattare l’argomento, affermò di non essere preparata in materia, ma che in ogni caso bisognava votare contro la convenzione per evitare che Sommacampagna si mescolasse con altri Comuni che non sono così virtuosi nella raccolta differenziata. Di più non disse e non essendo presente l’Assessore Bertolaso non furono date altre spiegazioni.
Piccolo particolare importante: nel testo dell’ordine del giorno NON COMPARIVA il riferimento alla Legge Regionale 52/2012.
Giunti nella seduta consiliare, che potrete ascoltare visto che sul sito del Comune sarà disponibile la registrazione, l’Assessore all’Ecologia Bertolaso fornì una serie di spiegazioni piuttosto fumose ed imprecise per poi esplicitare informazioni incongruenti con il tema oggetto di deliberazione.
Il Consigliere Giacopuzzi, che si era ben preparato in materia, osservò che l’esposizione dell’Assessore non era per nulla corretta e che la proposta di delibera era assolutamente ILLEGITTIMA.
Troverete qui sotto il suo testo ineccepibile dal punto di vista tecnico e giuridico.
Giacopuzzi spiegò molto bene che la delibera avrebbe violato la Legge Regionale 52/2012 che IMPONEVA al Comune di Sommacampagna di adottare lo schema di convenzione proposto.
Ammoniva altresì che procedere come impostato dalla maggioranza significava far commissariare il Comune e che il Commissario avrebbe imposto ciò che il Comune non voleva deliberare, andando così incontro ad un aggravio di spese.
Tirato in ballo il Segretario Comunale, che era lì presente, si assistì ad un generale gelo e imbarazzo quando il medesimo Segretario confermo l’illegittimità della delibera!!!! Ella affermò infatti, dando ragione a Giacopuzzi, che se la maggioranza avesse voluto procedere in tal senso, vi sarebbe stato un commissariamento e tale voto negativo rispetto alla richiesta della Regione avrebbe avuto una sola valenza politica…. una sorta di protesta….
Le minoranze erano tutte sconcertata, ma il meglio del peggio doveva ancora venire.
I componenti del trio Manzato – Allegri – Bertolaso iniziarono con veemenza a sostenere che erano perfettamente a conoscenza dell’illegittimità della delibera negativa, ma che loro volevano difendere il buon operato del Comune di Sommacampagna al fine di evitare futuri aumenti della tariffa per la raccolta dei rifiuti ritenuta ingiusta nei confronti dei cittadini virtuosi.
Lo sapevano già?????
Si trattava di un voto “politico” e le minoranze avrebbero dovuto sostenere la volontà della maggioranza??????
Ma se lo sapevano già, perché non parlarne prima, alla riunione dei Capigruppo? Forse si poteva agire in altra maniera, ma evitando comunque di andare contro legge. E se lo sapevano già, perché fare una presentazione della tematica in modo subdolo così da nascondere la realtà dei fatti?
Ma un ulteriore sconcerto giunse dall’affermazione del Sindaco il quale precisò che dalle due righe inserite nell’ordine del giorno le minoranze avrebbero dovuto capire che si trattava di una “deliberazione politica”…..
….ma capire cosa, visto che il Sindaco stesso non ci disse nulla…. e a questo punto pensiamo che NON VOLESSE DIRCI NULLA.
Ci siamo sentiti offesi, traditi e presi in giro.
Il nostro abbandono dell’aula, in segno di protesta, non era dovuto solo ad una questione di legittimità (cosa comunque importante come sarà spiegato nel testo che troverete più sotto), ma anche e soprattutto per il vergognoso e subdolo comportamento della maggioranza.
Alla fine le nostre doglianze sono:
1.Le proteste vanno fatte nelle opportune sedi evitando di adottare deliberazioni illegittime, soprattutto se esse hanno futuri effetti collaterali quali il commissariamento e il sostenimento di spese.
2.Votare contro la Legge Regionale era un po’ come deliberare di non volere la TAV….. non serve a nulla, se c’è già una legge che ce la impone! Le leggi vanno rispettate!
3.Il voto contrario NON PORTERA’ ALCUN BENEFICIO alle tariffe dei rifiuti, questo va detto ai cittadini con la massima trasparenza.
4.Fare una battaglia (inutile, con questo modo) in questa materia già disciplinata dalla legge, significa fare solo propaganda politica e SPACCIARSI PER FINTI EROI che vorrebbero salvare i cittadini dagli aumenti tariffari.
5.Anche noi di INSIEME PER SOMMACAMPAGNA, come tutti, siamo d’accordo che il nostro Comune è all’avanguardia nella raccolta differenziata e non meriterebbe di essere penalizzato. Per questo, pensiamo di farci valere laddove si possa, ossia in Regione piuttosto che all’interno del nostro consiglio di bacino nel quale ci farà confluire il Commissario.
Chiudiamo specificando che in alcune occasioni sarebbe giusto protestare e mandare dei messaggi politici, anche forti, che vedano maggioranza e minoranze unite, ma alla base deve esserci dialogo, rispetto e consapevolezza.
L’Amministrazione ha pestato una bella e scivolosa buccia di banana, ha fatto una figuraccia ed anziché ammetterlo, dimostra una indisponente arroganza….
INTERVENTO SU PROPOSTA DI DELIBERAZIONE CONSILIARE:
“CONVENZIONE PER LA COSTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DEI CONSIGLI DI BACINO AFFERENTI AL SERVIZIO DI GESTIONE INTEGRATA DEI RIFIUTI URBANI NEL TERRITORIO REGIONALE, IN CONFORMITA’ ALL’ART. 30 DEL D. LGS. 267/2000 E IN APPLICAZIONE DELLA L.R. N. 52/2012”.
Ancor prima di entrare nel merito dei contenuti della proposta di deliberazione appare evidente che,  già in base alla formulazione dei pareri previsti, la deliberazione risulta illegittima.
L’oggetto richiama l’approvazione di una convenzione frutto di una disciplina giuridica sovraordinata rispetto al mero atto di indirizzo politico di un ente come il Comune. La convenzione è uno schema sovraordinato, redatto dalla Regione Veneto, frutto della legge regionale n. 52/2012 e la conseguente deliberazione regionale di disciplina applicativa.
Vengono espressi i pareri di competenza di regolarità tecnica a contabile ai sensi dell’art. 49 del Testo Unico n. 267/2000 sull’ordinamento degli Enti Locali.
I pareri sono evidentemente errati, appunto perché non rispettosi della norma di legge regionale e di conseguenza rendono illegittimo l’atto.
L’art. 30 del 267/2000, che viene citato addirittura nell’oggetto deliberativo, tanta è la sua importanza, tratta della possibilità degli enti di stipulare convenzioni: il comma tre dell’articolo  afferma che per materie di propria competenza la Regione può prevedere forme di convenzioni obbligatorie fra enti locali, delegando le proprie funzioni a favore di un ente che opera per conto degli enti deleganti. In questo caso il comune più popoloso, cioè Villafranca di Verona.
Villafranca, dal settembre 2014, ha messo in atto tutte le procedure necessarie per la stipula della convenzione, invitando tutti i comuni dell’Ambito a partecipare alle assemblee convocate per discutere e sottoscrivere la convenzione tipo.
Il punto sostanziale che si vuole sottolineare è che la legge regionale ha stabilito che gli enti esercitano in forma associata le funzioni di organizzazione e controllo della gestione integrata dei rifiuti urbani. Ma si tratta di una Legge, non di una possibilità di scelta.
Le esternazioni politiche e le valutazioni soggettive, vale a dire che Sommacampagna sia un comune virtuoso sotto il profilo della raccolta differenziata, al vertice dell’impegno e della separazione straordinaria dei rifiuti, cosa condivisibile,  sono ininfluenti rispetto al profilo normativo e amministrativo. La Regione Veneto con una legge ha stabilito l’iter da seguire e l’operatività amministrativa.
A parte quattro comuni, tutti gli altri 53 del nuovo Bacino hanno approvato in Consiglio comunale e quindi sottoscritto la convenzione, ma Sommacampagna è stata sorda: non ha voluto per posizione politica adempiere a passi che sono obbligatori per legge.
Vuole sottolineare la sua qualità di fenomeno, in barba alla Legge.
Come se io, cittadino modello, non volessi pagare le tasse, che mi sono imposte per legge, perché le ritengo ingiuste. Siamo a questi livelli.
L’Amministrazione Manzato (Allegri) ha addirittura risposto al Comune capofila che porterà la deliberazione in consiglio comunale, omettendo l’informazione principale e cioè che non verrà approvata.
L’iter ha dell’assurdo. Senza ragioni plausibili sotto il profilo normativo.
La maggioranza consiliare ha preso troppi buchi: prima ha sbagliato bersaglio da un punto di vista metodologico, poi nell’atto deliberativo si riferisce continuamente al Consorzio che non c’entra nulla, poi ritarda l’iter di 57 comuni precludendo la costituzione dell’Ambito previsto dalla Legge regionale, e infine approva un atto deliberativo del tutto illegittimo.
Lo stesso segretario comunale, in sordina e sottovoce, ha ammesso in Consiglio che sotto il profilo tecnico l’atto non era del tutto condivisibile.
Non è finita. Dulcis in fundo: c’è la possibilità di un danno erariale del Comune di Sommacampagna in quanto, come prevede la norma (art. 136 del 267/2000), verranno istituiti poteri sostitutivi per omissione o ritardo di atti obbligatori.
Di certo, a seguito della richiesta del Comune capofila, verrà costituito e incaricato un commissario ad acta che approverà di proprio pugno una deliberazione contenente la convenzione più volte richiamata, e che doveva essere approvata dalla maggioranza del Sindaco Manzato (Allegri). L’Amministrazione di Sommacampagna risulterà quindi inadempiente verso un atto che doveva essere approvato per Legge.
E la spesa di tale procedura? Perché generalmente non sono azioni senza esborso di danaro! Da chi verrà pagata? Ecco che si profila anche il danno erariale.
Se l’epilogo è certamente scontato, al di là dell’azione politica e dei muscoli che la maggioranza ha voluto mostrare contro la Regione Veneto e le sue normative, rimane l’interrogativo di chi si farà carico del pagamento del danno.
Fabiano Gozzo – Walter Giacopuzzi
Insieme per Sommacampagna
.
Oggi - avendo dell'altro da fare - non ho tempo di leggere tutto questo come sopra riportato, ma cercando di vedere se avevano pubblicato il VIDEO del Consiglio Comunale, sul sito web del Comune ho trovato una news a titolo: "RIFIUTI - CONSIGLI DI BACINO".
.
.
.
.
Ma mentre stavo scrivendo questo messaggio odierno, prima di chiuderlo ho dato un'occhiata a Facebook e cosi ho scoperto che "4 minuti fa" sulla pagina di "Sommacampagna Popolare" hanno pubblicato una news a titolo: "Perché Sommacampagna ha detto NO!".
.
.
L'assessore Fabrizio Bertolaso interviene sulla legittimità della decisione presa lunedì durante il consiglio comunale in cui si è discusso della convenzione per la definizione dei bacini di conferimento dei rifiuti.
"Il fatto che la delibera sia illegittima è quanto sostiene l'opposizione. A nostro avviso la delibera è legittima in quanto noi non diamo un parere negativo allo schema di delibera regionale, ma non approviamo la convenzione che ci è stata proposta dal Consorzio di Bacino Verona 2.
A nostro avviso è mancato un coordinamento che potesse portare ad una condivisione della proposta di convenzione che tutelasse la salvaguardia dei principi della legge Regionale 52 del 2012 che impongono di “accelerare e garantire la gestione integrata dei rifiuti secondo criteri di efficacia, efficienza ed economicità” e del principio "Chi inquina paga" proposto dalle Direttive Europee 2006/12/CE e 2008/98/CE.
Il Comune e quindi i cittadini di Sommacampagna da 16 anni effettuano un’eccellente gestione dei rifiuti, di qui nasce la presa di posizione dell'amministrazione, che per prima sostiene i principi di efficacia, efficienza ed economicità del servizio di raccolta dei rifiuti proposti dalle normative regionale ed europea.
Abbiamo commissionato una ricerca ad uno dei massimi esperti mondiali del settore rifiuti il quale ha evidenziato, con riferimento all'anno 2013, che nel nostro comune si pagano mediamente 86 euro/abitante/anno contro una media del Veneto di 138 euro/abitante/anno.
Nella provincia veronese, considerando 16 comuni tra 10.000 e 50.000 abitanti, con caratteristiche simili a Sommacampagna, la media dei costi del servizio di raccolta rifiuti per abitante/anno risulta pari a 109.88 €/Abitante/anno mentre il costo per gli abitanti del Comune di Sommacampagna è pari a 85,80 €/abitante /anno. 
Tali costi sono stati desunti ed accertati in base alle manovre tariffarie 2014 pubblicati dai vari Comuni.
Se nel comune di Sommacampagna si pagasse un importo per la tassa rifiuti pari alla media degli altri comuni considerati nella ricerca, i cittadini si troverebbero a pagare una maggiore spesa pari ad oltre 300.000 euro con un conseguente aumento di circa il 22% della tariffa rifiuti a carico di ciascun abitante ed azienda.
La nostra decisione di non aderire ai bacini di conferimento peraltro non è solo legata ad una questione di costi. 
I nostri cittadini sono abituati ad un livello qualitativo del servizio molto elevato. Ad esempio i due Eco-Centri sono molto funzionali, tenuto conto che uno è aperto tutti i giorni compresa la domenica mattina ed il secondo 3 giorni la settimana. 
L'efficacia del servizio è ormai nota, visto che da anni siamo ai vertici nella classifica dei comuni ricicloni, nonostante la presenza sul territorio di numerose infrastrutture come aeroporto ed i caselli autostradali.
Nel 2014 la percentuale di raccolta differenziata è stata dell’82,28%.
L'intera ricerca, con tutti i dati citati, è stata pubblicata sul sito internet del Comune ed è disponibile a chiunque all'indirizzo sotto indicato.
Il Comune non si ferma qui, è infatti in corso una variazione delle modalità di raccolta che inizierà da Luglio per arrivare ad una completa nuova modalità di gestione da Gennaio 2016 in cui è prevista l'eliminazione dei sacchetti sostituendoli con bidoni dotati di microchip. 
Questo porterà ad ulteriori miglioramenti dell'efficacia della raccolta dei rifiuti e ad un ulteriore miglioramento per i cittadini che non dovranno più acquistare i sacchetti del secco. 
Il tutto è stato studiato per il contenimento e mantenimento economico dei costi che verranno posti a carico del cittadino/utente.
La nostra modalità di gestione ed i risultati ottenuti non sono passati inosservati al punto che sabato 7 marzo ospiteremo una commissione del senato che verrà in visita per capire le modalità operative per studiare le strategie che abbiamo adottato da diversi anni a questa parte.
Ritengo quindi che sia un dovere per gli amministratori di Sommacampagna intraprendere questo difficile percorso per cercare di tutelare gli interessi dei cittadini e delle aziende del territorio, nel modo più ferreo possibile in tutte le sedi, per poter continuare un sistema di eccellenza qualitativa ed economica e sono dispiaciuto che le opposizioni abbiano deciso di non appoggiare questa nostra iniziativa.
Non credo sia stata corretta la scelta delle opposizioni, che hanno prima proposto il ritiro della delibera ed in seguito hanno abbandonato l'aula al momento della votazione, richiedendo l'adesione al consiglio di bacino senza che vi fosse una convenzione chiara che offrisse delle garanzie ai nostri cittadini e alle imprese del nostro territorio".
.
Tutto ciò premesso... considerato che non ho letto al Delibera in questione e tanto meno ho visto la seduta del Consiglio Comunale - anche perchè ad ora - sul sito web del Comune - nonostante siano trascorsi 4 giorni - il video non è ancora consultabile... mi riserbo di entrare nel merito... più avanti.
.
.
E quindi ripeto - avendo oggi dell'altro da fare - se sull'Arena leggo un articolo a titolo: "Sommacampagna si ribella: «Commissariatela sui rifiuti»" e su "Insieme per Sommacampagna" leggo un post a titolo: "Quello che i giornali non dicono" e poi su Facebook di "Sommacampagna Popolare" leggo: "Perché Sommacampagna ha detto NO!"... prima di scrivere "qualcosa" in merito... posso aspettare di leggere la Delibera Consigliare?

Commenti