Se in un sotto titolo di un articolo dell'Arena di due giorni fa: "A Verona l'aria migliora, ma cresce l'ozono", leggo: "Il superamento delle PM 10 dimezzato grazie alle piogge"... non è come il "pensare di essere guariti lavando una ferita senza però risolvere il problema della piaga"? Ovviamente - ma solo a mio avviso - sono le piaghe che devono essere risanate e non solo lavate... altrimenti non si guarisce mai.

Considerato che Giovedi prossimo venturo... il Consiglio Comunale di Verona (visto che a Sommacampagna tutto tace) dovrebbe discutere nel merito del "Pippolotto" alto 100 metri che dovrei vedere da casa mia e cioè quel “Cimitero Verticale”, la “Torre dei Morti”, il “Grattacielo Funerario” e il “Gratta Cimitero” di cui ho scritto ieri, l'altro ieri, l'altro-altro ieri e l'altro-altro-altro ieri ancora... oggi cambiamo argomento e dagli impatti VISIVI e PAESAGGISTICI passiamo agli impatti AMBIENTALI e agli INQUINAMENTI conseguenti.
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Premesso questo, oggi torniamo ad occuparci più direttamente di Caselle, in particolare dei noti problemi d'inquinamento dell'aria, iniziando a partire dal riportare alcuni estratti delle tavole grafiche come queste sono state predisposte per il Rapporto Ambientale della VAS del PAT - che pur essendo dati e analisi ormai vecchiotte - mi servono oggi per evidenziare il problema dell'inquinamento dell'aria di Caselle... un territorio e una popolazione... che è interessato da una sommatoria di impatti ambientali, generati da diverse fonti d'inquinamento (vedi sotto) dei quali inquinanti... NON SONO MAI STATI VALUTATI gli EFFETTI CUMULATIVI.
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Dopo aver ricordato la grave situazione ambientale in cui versa Caselle, ora ricopiamo la copertina dell'elaborato denominato: "PAT Piano di Assetto del Territorio del Comune di Sommacampagna - Valutazione Ambientale Strategica al PAT - Rapporto Ambientale". 
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Che la "Copertina" del Rapporto Ambientale della VAS del PAT non rappresenti adeguatamente lo stato della qualità dell'Ambiente a Sommacampagna, questo andrebbe da subito evidenziato visto che le sintesi di questa valutazione sarebbe questa: "Il Deficit Ecologico si calcola quindi come: DEFICIT ECOLOGICO = BIOCAPACITA DISPONIBILE – IMPRONTA ECOLOGICA e per il Comune di Sommacampagna è risultato essere pari a -7,025 unità di sup/ind. Il valore ottenuto è abbastanza elevato, soprattutto se considerato rispetto al deficit ecologico medio italiano (3,02 unità di sup/ind): il dato sta ad indicare che per soddisfare i consumi interni e smaltire l’inquinamento prodotto, sarebbe necessaria una superficie territoriale equivalente pari a 7 volte quella reale". 
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E se "nella MEDIA" al Comune di Sommacampagna è stato assegnato un DEFICIT AMBIENTALE pari a "- 7,025" parrebbe essere evidente che il valore per il Centro Abitato di Caselle - vista la sommatoria degli EFFETTI CUMULATIVI generati dalle diverse infrastrutture - come minimo dovrebbe essere decuplicato... e se esaminiamo SOLO gli effetti che genera una SOLA infrastruttura come l'Autostrada "A4", di seguito riproduciamo degli estratti dal Rapporto Ambientale della VAS del PAT.
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Premesso questo... se in un sotto titolo di un articolo dell'Arena di due giorni fa: "A Verona l'aria migliora, ma cresce l'ozono", leggo: "Il superamento delle PM 10 dimezzato grazie alle piogge"... non è come il... "pensare di essere guariti lavando una ferita senza però risolvere il problema della piaga"? 
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Ovviamente - ma solo a mio avviso - sono le piaghe che devono essere risanate e non solo lavate... altrimenti non si guarisce mai.
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Per oggi non voglio aggiungere nulla... ma visto che il Comune di Sommacampagna starebbe predisponendo la documentazione per il PIANO degli INTERVENTI... per oggi, ma solo per oggi... mi fermo qui riportando quanto pubblicato sul sito web di Legambiente a titolo: "Mal’aria 2015 di Legambiente" con sottotitolo: "Polveri e ozono fuori controllo, responsabili di patologie e morti premature. Situazione critica nell’Area padana e in grandi città del Centro Sud. Trasporto su strada tra le principali fonti inquinanti nelle città Tutti i dati nel dossier Mal’aria 2015 di Legambiente"
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Il dossier completo al seguente link:
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