Se - in merito alla Ferrovia TAV - leggo una dichiarazione del Sindaco di Sommacampagna: «È vero che l'opera porterà disagi, ma riteniamo non sia più il momento di opporsi. I nostri sforzi sono tesi a fare in modo che le mitigazioni vengano accolte, l'incontro con la commissione trasporti regionale la settimana scorsa puntava a questo...»...

Se - in merito alla Ferrovia TAV - sull'Arena di oggi in un articolo a titolo: "I frati del Frassino e il sindaco in prima fila alla sfilata no Tav", leggo una dichiarazione del Sindaco di Sommacampagna: «È vero che l'opera porterà disagi, ma riteniamo non sia più il momento di opporsi. I nostri sforzi sono tesi a fare in modo che le mitigazioni vengano accolte, l'incontro con la commissione trasporti regionale la settimana scorsa puntava a questo...»... posso ricordare che la Direttiva VAS (per esempio per il PAT e il PI) prevede non solo le opere di mitigazioni ma anche l'attivazione delle «misure previste per impedire, ridurre e compensare nel modo più completo possibile gli eventuali effetti negativi significativi sull'ambiente». 
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Oggi - visto l'articolo pubblicato sull'Arena a titolo: "
I frati del Frassino e il sindaco in prima fila alla sfilata no Tav", con sottotitolo: "Padre Casonato: «I treni passeranno a 130 metri dal santuario e a 30 dal colonnato. Cantiere e lavori metteranno a rischio l'edificio. Lo faranno morire»" e sopratitolo: "PESCHIERA. Sabato, alla passeggiata pacifica contro l'opera, ci sarà Orietta Gaiulli ma non i colleghi dei paesi vicini" - posso evidenziare che la TAV può e potrebbe avere effetti negativi sul PAT e sul PI del Comune di Sommacampagna?
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Se il messaggio lanciato dalla fascia tricolore che sabato indosserà il sindaco Orietta Gaiulli è forte, lo è ancora di più l'abito francescano: «Penso che sfileremo», annuncia padre Giambattista Casonato, rettore del Santuario del Frassino, «se non altro avremo la soddisfazione di aver protestato».
Il religioso ha contato i passi che separano la chiesa dal punto in cui verrà realizzata la galleria della Tav, «circa 130 metri e 30 dal colonnato» e ribadisce le criticità più volte sollevate: le vibrazioni potrebbero minare la staticità delle strutture perché «santuario e convento risalgono al '500 e non hanno fondazioni profonde»; il via-vai causato dai due cantieri previsti in zona – quello operativo di fronte al santuario e quello logistico alle sue spalle con uffici, dormitori e mense per centinaia di operai – e i disagi nell'accedere al santuario che potrebbe essere impedito o comunque limitato. C'è poi l'incertezza sulla durata dei lavori. «Faranno morire il santuario», è l'allarme lanciato dal rettore. Per questo i frati scenderanno in strada accanto alla gente e agli amministratori locali. 
«Nel 1997 furono raccolte 7mila firme contro l'opera», ricorda padre Giambattista, «presentate a Camera, Senato e ai ministeri dell'ambiente, dei trasporti e dei beni culturali. Recentemente abbiamo avuto in visita la soprintendente ai beni architettonici e paesaggistici Gianna Gaudini, ha detto che farà il possibile per aiutarci». 
La scelta del giorno della sfilata no Tav non è casuale: sabato, festa di San Valentino, data con cui i Comitati della zona vogliono dimostrare l'amore per il proprio territorio. Per questo sperano in una mobilitazione su larga scala, per lanciare un messaggio forte ai vertici nazionali affinché il progetto così come previsto oggi venga riconsiderato per evitare la compromissione di un territorio delicato e già fortemente antropizzato. 
La marcia prenderà il via alle 14 dal campo sportivo comunale di Peschiera (via Campo Sportivo, vicino al grande parcheggio pubblico) e si snoderà su un percorso di 6 chilometri fino al piazzale del Frassino poi tornare indietro. Molte le associazioni ambientaliste che hanno confermato la loro presenza, forfait invece dei sindaci dei Comuni limitrofi. In prima fila solo gli amministratori di Peschiera con il sindaco Gaiulli: «Porterò la fascia tricolore», ribadisce, «spero vengano tante famiglie, anche con bambini».
Il primo cittadino di Castelnuovo Peretti rimane scettico: «Faremo una riunione di giunta per decidere, il collega di Pozzolengo ha detto che non verrà. Temo la strumentalizzazione, ma anche gli incidenti: se succedono chi è responsabile?».
Non ci saranno i sindaci di Sona e Sommacampagna Mazzi e Manzato
«È vero che l'opera porterà disagi», spiega Manzato, «ma riteniamo non sia più il momento di opporsi. I nostri sforzi sono tesi a fare in modo che le mitigazioni vengano accolte, l'incontro con la commissione trasporti regionale la settimana scorsa puntava a questo. In passato le battaglie sono state fatte ottenendo per Sommacampagna un tracciato migliore, vicino alla ferrovia storica». 
Della stessa linea Mazzi, che premette: «Da domani al 17 febbraio l'amministrazione di Sona sarà in Germania per un gemellaggio, comunque non avremmo partecipato se non a titolo personale. Puntiamo su un dialogo serio e discreto, a un tavolo di confronto istituzionale e non a una manifestazione di strada». D'altronde, dice, «sul tracciato non si discute, bisogna portare a casa le opere di mitigazione».
Nega la propria partecipazione anche il Consorzio di tutela del Lugana, da anni in prima fila nel proporre una soluzione alternativa che permetta di salvare i 200 ettari di vigneti (25% della produzione totale) che stima di perdere col tracciato attuale. «Come consorzio non partecipiamo perché non aderiamo al movimento No Tav», spiega il direttore Carlo Veronese, «il nostro è un ente istituzionale riconosciuto dal ministero per le politiche agricole». Veronese annuncia che sarà però presente come cittadino, forse accompagnato dal presidente Luca Formentini e da alcuni produttori, così come fatto alla marcia di Lonato.
Daniele Nottegar, coordinatore del comitato «Cittadini contro il disastro Tav» e tra gli organizzatori della passeggiata (assieme ai «locali» Manlio Bompieri, Bruno Bernardini, Paolo Scappini e Marcello Giacomelli) scruta il cielo: «Speriamo che il tempo sia dalla nostra parte, ma la manifestazione si terrà anche in caso di pioggia». Lancia poi un monito agli amministratori locali: «Non capisco la posizione dei sindaci che non partecipano, sono loro che dovrebbero difendere il territorio e la salute dei propri cittadini». 
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In merito alla Ferrovia TAV ricordo anche la copertina de: "Il Baco da Seta" che nell'ultimo numero in edicola (ma non ancora on line) è uscito con questa copertina (vedi sotto) che evidenziava questa domanda: "Pronti per la TAV"... e dove all'interno della rivista in 18 pagine illustrano ai "Sonesi" cosa sarebbe la TAV per il Comune di Sona.
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Prima di esprimere le mie ulteriori considerazioni sulla TAV ricordo quanto riportato sul sito web di "NO TAV Brescia - Stop that train", in una news a titolo: "14 FEBBRAIO PASSEGGIATA POPOLARE NO TAV A PESCHIERA DEL GARDA" che riporta il volantino che pubblicizza la manifestazione come ricordata anche oggi sull'Arena. 
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In merito alla Ferrovia TAV e relativamente ad un altro articolo pubblicato sull'Arena il 7 febbraio scorso a titolo: "TAV, la Regione porta avanti le richieste fatte dai Comuni", riporto la mia conversazione "on line" su Facebook con il Consigliere Regionale: Andrea Bassi, nel suo ruolo di Presidente della Seconda Commissione Regionale, quella che si occupa di "Infrastrutture". 
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Beniamino Sandrini 
Per la TAV la Regione Veneto - se vuole fare qualcosa di concreto - potrebbe anche chiedere che sia applicata la NUOVA Direttiva VIA (approvata dal Consiglio Europeo nel 2014) la quale, tra le varie prescrizioni direbbe anche questo: 
4. La descrizione dei fattori specificati all'articolo 3, paragrafo 1, potenzialmente soggetti a effetti significativi derivanti dal progetto: popolazione, salute umana, biodiversità (ad esempio fauna e flora), territorio (ad esempio sottrazione del territorio), suolo (ad esempio erosione, diminuzione di materia organica, compattazione, impermeabilizzazione), acqua (ad esempio modifiche idromorfologiche, quantità e qualità), aria, clima (ad esempio emissioni di gas a effetto serra, gli impatti rilevanti per l'adattamento), beni materiali e patrimonio culturale, ivi compresi gli aspetti architettonici e archeologici, e paesaggio.
omississ...
e) al cumulo con gli effetti derivanti da altri progetti esistenti e/o approvati,tenendo conto di eventuali problemi ambientali esistenti, relativi ad aree di particolare importanza ambientale suscettibili di risentirne gli effetti o all'uso delle risorse naturali;
omississ...
La descrizione dei possibili effetti significativi sui fattori specificati all'articolo 3, paragrafo 1 include sia effetti diretti che eventuali effetti indiretti, secondari, cumulativi, transfrontalieri, a breve, medio e lungo termine, permanenti e temporanei, positivi e negativi del progetto. 
omississ...
9 febbraio alle ore 12.59 · Mi piace
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Andrea Bassi 
Grazie Beniamino Sandrini....Lo farò presente al presidente della commisisone VIA che dovrebbe, a breve, emettere il parere di competenza.....
9 febbraio alle ore 14.10 · Mi piace
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Beniamino Sandrini 
Grazie a Lei... in ogni caso al Presidente della Commissione VIA invii anche le mie Osservazioni in merito agli EFFETTI CUMULATIVI che sono già scaricabili sul sito web del Ministero dell'Ambiente:
9 febbraio alle ore 14.29 · Mi piace
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Daniele Nottegar 
Ricordo a questi signori che tra tre mesi non ci saranno più e che quindi quello che hanno promesso è solo campagna elettorale visto che il CIPE non può approvare l' opera finchè non è chiusa la procedura di VIA. A meno che on sottoscrivano un accordo di programma tra la regione ed il consorzio CEPAV2. Come dice la saggezza popolare: carta canta villan dorme. Il resto sono chiacchiere da campagna elettorale!!!!
10 febbraio alle ore 9.03 · Mi piace
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Andrea Bassi 
Come sempre i disfattisti vogliono dipingere tutto nero....Se fra tre mesi il sottoscritto o Franco Bonfante non ci saremo più lo decideranno gli elettori e non certo lei, signor Nottegar....Per il resto la informo che proprio stamattina ho fatto partire la lettera all'assessore Maria Luisa Coppola con il documento approvato all'unanimità dalla commissione venerdì scorso con allegate tutte le osservazioni dei comuni che la regione, dopo una doverosa ma veloce fase di approfondimento, farà sicuramente proprie prima di arrivare al CIPE....Queste non sono chiacchere ma fatti....
10 febbraio alle ore 10.04 · Mi piace · 1
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Beniamino Sandrini 
A differenza di quello che scrive Daniele Nottegar il fatto che la Regione Veneto si sia mossa la ritengo un'azione importante... perchè in una procedura di VIA valgono solo i Documenti Ufficiali e solo le azioni previste dalla normativa e dalle Leggi in vigore... sopratutto se poi la Regione avesse da chiedere la verifica degli EFFETTI CUMULATIVI.
Cliccare su... "mi piace" su qualche pagina e/o gruppo di Facebook... è noto che non ha alcun valore giuridico  in una procedura di VIA... quindi ben venga l'azione della Regione Veneto
10 febbraio alle ore 10.14 · Mi piace · 1
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Dopo tutta questa lunga premessa torniamo alla frase iniziale scritta in questo post: "... posso ricordare che la Direttiva VAS (per esempio per il PAT e il PI) prevede non solo le opere di mitigazioni ma anche l'attivazione delle «misure previste per impedireridurre e compensare nel modo più completo possibile gli eventuali effetti negativi significativi sull'ambiente»"... ora andiamo a leggere cosa c'è scritto nel Parere della Commissione VIA Regionale n° 39 del 17.5.2012 che avrebbe approvato il Rapporto Ambientale della VAS del PAT del Comune di Sommacampagna in merito alla Ferrovia TAV.
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Ed in merito alle Osservazioni alla VAS del PAT del Comune di Sommacampagna evidenzio la "Sintesi" delle mie Osservazioni, rapportate alle "Contro deduzioni Urbanistiche", al "Parere Ambientale" e al "Parere dell'Unità di Progetto". 
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"Sintesi dell'Osservazione":
L’osservante enuncia i diversi fattori di criticità ambientale che gravano sulla frazione di Caselle (Autostrade A22 e A4, interporto, aeroporto, ferrovia.
Nel PAT non sono stati inseriti gli effetti di:
- previsioni del Piano di Sviluppo del’aeroporto, 
- Si.Ta.ve
- Masterplan Quadrante Europa
- le mitigazioni non hanno la copertura di spesa
- La Vas è insufficiente
Ribadisce che il progetto di ampliamento aeroportuale è senza VIA.
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"Contro deduzioni Urbanistiche"
OSSERVAZIONE RESPINTA:
Va preliminarmente osservato che il testo pervenuto contiene riferimenti a piani, programmi e progetti, l’approvazione dei quali non è di competenza del Comune di Sommacampagna e che pertanto non possono essere riferiti al PAT adottato, così come la mancata sottoposizione a VIA o VAS delle opere di potenziamento dell’Aeroporto (dal 1999 ad oggi), in quanto la competenza in merito, ai sensi del D.Lgs. n°152/2006 e successive modificazione ed integrazioni, appartiene all’ente promotore del progetto o, in caso di difetto da parte di quest’ultimo, all’ente competente alla sua approvazione. Infatti, la normativa predetta, rimanda al “proponente” ( = soggetto pubblico o privato che elabora il piano, programma o progetto) l’obbligo di attivazione della procedura di VIA o VAS, trasmettendo il piano o progetto stesso all’Autorità competente alla sua approvazione.
Tale condizione preesisteva alle suddette norme e, più in particolare, nella Legge n° 349/1986 e nel relativo decreto attuativo D.P.C.M. n°377/1988.
Quest’ultimo imponeva che i progetti da assoggettare alla procedura di VIA dovessero essere comunicati a cura del committente, nel caso specifico quindi ENAC o Società Aeroporto Valerio Catullo, al Ministero dell’Ambiente, al Ministero dei Beni Culturali e Ambientali e alla Regione Veneto, ed inoltre resi pubblici al fine di consentire la partecipazione al procedimento di tutti gli enti territorialmente interessati e/o dei singoli cittadini. In tal senso si fa presente che nel corso di una recente Conferenza di Servizi inerente alla trasformazione del terminal in area partenze e interventi di sistemazione delle aree esterne, il Comune, chiamato a dare il proprio parere in merito, ha espressamente richiamato la Conferenza medesima sulla eventuale necessità che le opere fossero soggette a VIA. Il legale rappresentante della Società Valerio Catullo, come risulta dal verbale della conferenza in atti, ha in tale sede confermato e dichiarato che l’intervento proposto non doveva intendersi soggetto alle procedure di VIA, ma che alla medesima procedura sarebbe stato sottoposto il Piano di Sviluppo Aeroportuale proposto dalla società aeroportuale, che risulta a questo Comune essere stato depositato presso ENAC nel Marzo del 2007. Il Piano di Sviluppo Aeroportuale non risulta peraltro essere mai stato ufficialmente depositato presso il Comune, se non per uno stralcio generale ed indicativo pervenuto nel Novembre del 2008, peraltro privo di ogni elemento atto a quantificare dimensionalmente (volumi e superfici coperte) le future realizzazioni. Esso quindi è stato considerato solamente in via generale per quanto attiene ai potenziali impatti sull’ambiente ed è per questo motivo che viene riportato unicamente nel Rapporto Ambientale. Per tale ragione si fa presente che il dimensionamento dell’ATO n°8 “Infrastrutture aeroportuali” non riporta alcun carico urbanistico aggiuntivo, in attesa che il progetto di sviluppo aeroportuale completi il suo iter di approvazione e sia opportunamente confrontato e verificato con il comune territorialmente competente.Il Rapporto Ambientale, come dimostrato, ha comunque tenuto in considerazione l’impatto dell’aeroporto nella sua attuale configurazione: va rilevato infatti che l’Allegato F propone misure di mitigazione e compensazione volte a ridurne gli effetti ambientali negativi.
Per quanto riguarda il Masterplan e le opere di potenziamento eseguite all’Interporto Quadrante Europa, nel richiamare le medesime considerazioni generali sopra riportate, si ribadisce la non competenza del Comune di Sommacampagna nella procedura di approvazione del progetto e di verifica di compatibilità ambientale. In ogni caso il Comune potrà esprimere le proprie osservazioni in merito all’interno delle relative procedure ambientali, opponendo, a tutela dei propri cittadini, i contenuti e gli esiti del Rapporto Ambientale e della VAS. Alla data di adozione del PAT, inoltre, non era ancora stato depositato il progetto preliminare del "Sistema delle Tangenziali Venete".
Analoghe considerazioni vanno formulate sul nuovo incrocio autostradale (A4 - A22) ed il relativo nuovo casello.
Si ricorda che la VAS è una procedura di valutazione degli effetti ambientali relativi alle azioni di Piano basata sulla documentazione in possesso presso gli enti territoriali interessati e/o gestori: ai fini dell'adozione del Rapporto Ambientale è necessario ottenere preventivamente Parere Ambientale positivo da parte della Commissione Regionale VAS (unica autorità competente per il PAT, ai sensi del D.Lgs n°152/2006 e successive modificazioni) sulla Relazione Ambientale, che attesti e convalidi, tra l'altro, le
modalità di analisi e valutazione, gli indicatori ambientali selezionati e la completezza delle banche dati utilizzate. A tal proposito si fa presente che la Relazione Ambientale inerente la VAS ha ottenuto Parere Ambientale positivo n°81 in data 22/08/2008 da parte della competente Commissione Regionale VAS. Per quanto riguarda le procedure di VIA o VAS inerenti progettualità delle quali questo ente non è proponente, l'assenza di tali procedimenti valutativi non preclude l'iter di formazione dello strumento pianificatorio relativo al territorio interessato dai suddetti programmi, piani o opere. Si ricorda infine che durante il periodo di deposito del Piano o di raccolta delle osservazioni, non sono pervenute a questo ufficio ulteriori documenti o materiale da parte dello stesso mittente integrativi della presente osservazione. Per quanto riguarda le osservazioni presentate, nello specifico si fa presente che:
a) il Piano di Sviluppo Aeroportuale è stato considerato unicamente in relazione agli impatti prevedibili allo stato attuale, in quanto il PAT non prevede alcun potenziamento dello stesso, fermo restando che, trattandosi di opera pubblica di interesse sovracomunale, il PAT medesimo potrà essere aggiornato ed integrato contestualmente all’approvazione del relativo progetto;
b) alla data di adozione del PAT non risulta ancora depositato il SIA relativo al Sistema delle Tangenziali Venete, pertanto, in accordo col pianificatore regionale, è stato inserito nel Piano un corridoio infrastrutturale nel quale posizionare eventualmente l’opera, fermo restando che lo stesso progetto dovrà superare la relativa VIA, confrontandosi anche con il Rapporto Ambientale predisposto in allegato al PAT;
c) il Masterplan del Quadrante Europa ha fatto parte del materiale sulla base del quale è stato redatto il Rapporto Ambientale, come risulta dalla consultazione dello stesso;
d) la realizzazione delle opere di mitigazione e compensazione previste, farà parte dei progetti di attuazione messi a punto col PI e per i quali è prescritto l’utilizzo degli istituti normativi del credito edilizio, della compensazione e della perequazione urbanistica, ai sensi degli artt. 35, 36 e 37 della L.R. n°11/2004. 
e) f) Alla luce di quanto sopra non è dato di comprendere quali dati fondamentali manchino, anche in relazione al già citato Parere di Compatibilità Ambientale della Commissione Regionale VAS. Non si entra nel merito di ogni altra considerazione contenuta nell’osservazione circa gli interventi presso la Commissione Europea, pur prendendo atto che con nota n°99 del 21/01/2009, qui pervenuta il 26/01/2009 n.prot. 1197, la Società Aeroporto Valerio Catullo ha comunicato formalmente di aver dato incarico per la preparazione della documentazione necessaria ad avviare la procedura di VIA.
Ogni altra in essa contenuta inerente alle competenze del Comune, va demandata alle valutazioni dell’Amministrazione Comunale.
Si prende atto infine che l’interessato ha presentato un’Osservazione Preventiva, n.prot. 6504 in data 16/04/2008, che non è stata tenuta in considerazione in quanto effettuata al di fuori delle procedure di legge, che non prevedono tale formula e, pertanto, inidonea a costituire contributo ai sensi dell’art. 15 della L.R. n°11/2004. Peraltro essa ripercorre ed evidenzia questioni inerenti a progetti edilizi ed urbanistici non rientranti nelle scelte del PAT; programmi di lavoro politico amministrativo, non rientrante nelle competenze tecniche attribuite dalla legge ai piani territoriali; segnalazioni circa la mancanza di VIA aeroportuale e di altri interventi, in parte riconducibili all’osservazione presentata, ivi comprese proposte e segnalazioni sull’inquinamento ambientale di Caselle; critiche all’Accordo di Concertazione sottoscritto con l’Aeroporto Valerio Catullo che non hanno trovato, poi, nel PAT i riscontri ipotizzati; orientamenti giurisprudenziali in materia di VIA; ma nulla per quanto attinente alle indicazioni progettuali ed alle analisi che hanno condotto alla stesura del progetto. Per quanto di competenza, quindi, tale osservazione preventiva deve intendersi non pertinente alle scelte urbanistiche ed ambientali contenute nel Piano adottato.
Si rinvia a determinazioni dell’Amministrazione Comunale ogni provvedimento in merito all’assenza di VIA o VAS di altre progettualità indicate e all’eventuale procedura di annullamento della Deliberazione Consiliare di adozione del PAT, in quanto tale richiesta di revoca non attiene a questo ufficio.
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"Parere Ambientale"
Si ritiene che il fascicolo integrativo, redatto a seguito della richiesta di integrazioni formulata dalla Commissione VAS della Regione Veneto pervenuta in data 21.09.2009 n. 13445, possa rispondere anche a quanto espresso dall’Osservante in particolare: cap.15: in riferimento alla richiesta di valutare le azioni alternative ivi compresa l’opzione 0 cap.11 per quanto riguarda le mitigazioni.
Per quanto riguarda la mancanza di VIA per la realizzazione del casello autostradale, si segnala che l’intervento è afferente ad un diverso livello di progettualità e per potere essere realizzato esso dovrà ottenere l’autorizzazione VIA o la non assoggettabilità alla stessa.
Il PAT adottato recepisce tale possibilità di realizzazione predisponendo la realizzazione di infrastrutture idonee.
Comunque si rimanda al capitolo 22 del presente fascicolo integrativo in cui si propone lo stralcio del nuovo  casello autostradale a Caselle dagli elaborati del PAT
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"Parere dell'Unità di Progetto"
Si prende atto delle controdeduzioni.
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Dalla lettura di questi estratti del Parere sulla VAS del PAT di Sommacampagna parrebbe essere evidente che la "Ferrovia TAV" nemmeno era stata valutata... e per queste per oggi sommarie considerazioni... credo che sia il PAT che il Piano degli Interventi del Comune di Sommacampagna possano avere dei... "problemi"... se nella VAS del PAT non vi è stata una attenta valutazione dei "possibili effetti significativi sull'ambiente"
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Dimenticavo... il parere della Commissione VIA-VAS termina con questa frase: "
in sede di monitoraggio, dando applicazione alle modalità e criteri contenuti nel precedente punto 1.1.1., dovranno essere misurati gli effetti cumulativi nonché quelli derivanti dalle scelte di Piano per verificare gli effetti previsti in relazione agli obiettivi descritti nel Rapporto Ambientale".
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